Al-Shabaab
Al-Shabaab (dall'arabo al-Shabāb, La Gioventù), anche noto come Ash-Shabaab, Hizbul Shabaab (dall'arabo Ḥizb al-Shabāb, Partito della Gioventù), e Movimento di Resistenza Popolare nella Terra delle Due Migrazioni (MRP), è un gruppo insurrezionale islamista attivo in Somalia. Il gruppo si è sviluppato a seguito della sconfitta dell'Unione delle Corti Islamiche (UCI) ad opera del Governo Federale di Transizione (GFT) e dei suoi sostenitori, in primo luogo i militari dell'Etiopia, durante la guerra in Somalia. E' la cellula somala di Al-Qaeda, formalmente riconosciuta nel 2012[1]. Da numerosi governi e servizi di sicurezza occidentali è considerata un'organizzazione terroristica. Nel Giugno 2012 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha posto delle taglie su numerosi capi del gruppo[2].
Uno degli obiettivi primari del gruppo è la istituzione della regola della shari'a come legge delle stato somalo; altri fini sono la cacciata dei soldati stranieri dalla Somalia, soprattutto le forze etiopi alleate del governo, ma anche la forza internazionale di pace AMISOM, e il rovesciamento del Governo Federale di Transizione (GFT).
Nel 2012 Al-Shabaab controlla ancora vaste zone delle regioni meridionali della Somalia, in cui pare abbia imposto la sharia[3]. La sua forza nel Maggio 2011 era stimata a 14.426 guerriglieri[4]. Comunque l'organizzazione negli ultimi tempi è entrata in crisi: nel Febbraio vari suoi leader hanno avuto forti screzi con Al Qaeda[5] e hanno perso terreno[6], inoltre molti dei suoi più alti capi sono stati assassinati. Nell'Agosto 2011 le truppe del Governo Federale di Transizione e dell'AMISOM sono riuscite a catturare tutti i membri di Al-Shabaab presenti a Mogadiscio. In più ci sono state molte defezioni in favore del governo, tanto che l'attuale forze dell'organizzazione conta su un numero di militanti compreso tra i 4.000 e i 6.000.
Il termine Shabaab ( "gioventù") è comune nel mondo islamico per gruppi giovanili.
La formazione comprende un periodo di sei settimane di corso di base. Alcuni sono stati inviati per la formazione avanzata in Eritrea per le tattiche di guerriglia e di esplosivi.
Alcuni finanziamenti per Al-Shabaab provengono dalle attività dei pirati somali[7].
Organizzazione e leadership
Da quando ne è diventata una cellula, l'organizzazione di Al-Shabaab ha come leader supremo il capo di Al Qaeda Ayman al-Zawahiri; tuttavia, chi ne sia il comandante in Somalia non è attualmente del tutto chiaro. Infatti la struttura di comando sta diventando sempre più decentralizzata. Il capo di Al-Shabaab prende il nome di emiro. Il primo fu Aden Hashi Farah "Eyrow", che fu nominato dal leader spirituale e cofondatore del gruppo Hassan Dahir Aweys, che al momento della fondazione del gruppo era uno dei capi dell'Unione delle Corti Islamiche. Dopo la sua morte Aden Hashi fu succeduto da Sheikh Mukhtar Robow "Abu Mansoor , a sua volta sostituito da Moktar Ali Zubeyr "Godane""]].[8]. Nel Dicembre 2010 Al Qaeda sostituì quest'ultimo con Ibrahim al-Afghani[9], ma Al-Shabaab non riconobbe la scelta e Godane continuò a svolgere le sue funzioni di emiro. Aweys tuttavia criticò aspramente Godane e di fatto, anche se non ci sono mai state in merito dichiarazioni ufficiali, Al-Shabaab si è spaccata in una fazione straniera guidata da Godane ed una nazionale comandata da Aweys.
Leader
Emiri:
- Aden Hashi Farah "Eyrow", del clan degli Hauia, ucciso il 1 Maggio 2008 in un attacco aereo delle forze statunitensi[10]
- Sheikh Mukhtar Robow "Abu Mansoor, emiro fino al 2009, appartenente al sottoclan dei Leesaan della tribù meridionale dei Rahanweyn[11][12]
- Ibrahim al-Afghani, emiro da 20120 al 2011, proveniente dal sottoclan dei Sacad Muse del clan Isaaq[12][13]
- Moktar Ali Zubeyr "Godane", emiro fino al 2010, anch'egli membro degli Isaaq[14]
Altri leader:
- Fuad Mohammed Khalaf "Shangole", terzo leader più importante dopo Godane e Abu Mansoor, è un somalo emigrato in Svezia e tornato per unirsi ad Al Shabaab, appartiene al sottoclan Awrtabe del clan Darod, è capo delle pubbliche relazioni dell'organizzazione
- Hassan Dahir Awyes, cofondatore e leader spirituale[15]
- Mohamed Said Atom, signore della guerra e mercante di armi]][16], si è unito ad Al-Shabaab nel Luglio 2010]].[17]
- Abdulahi Haji "Daud", capo dei sicari e delle loro operazioni di assassinio
- Sahal Isku Dhuuq, responsabile delle attività di rapimento a fini di riscatto dei cooperanti stranieri in Somalia
- Hassan Afrah, capo delle relazioni con i pirati somali.
- Dahir Gamaey "Abdi Al-Haq", giudice di Al-Shabaab
Presenza di stranieri
Al-Shabaab ha da tempo tra le sue fila un buon numero di miliziani stranieri, soprattutto nelle posizioni di comando[18]. Guerriglieri del Golfo Persico e jihadisti internazionali sono stati chiamati a partecipare alla guerra santa di Al-Shabaab contro il governo somalo ed i suoi alleati etiopi. Sono stati loro ad introdurre in Al-Shabaab la tecnica degli attentati suicidi, cui inizialmente il gruppo non ricorreva[19][20]. Un rapporto dell'ONU del 2006 ha indicato Iran, Libia ed Egitto come principali sostenitori degli estremisti islamici.
Nata inizialmente come organizzazione fortemente nazionalistica, in seguito Al-Shabaab si è ridefinita come gruppo islamista estremista fautore di una jihad internazionale. La strategia del reclutamento di stranieri è stata attuata anche negli Stati Uniti, dove esponenti del gruppo hanno cercato di reclutare all'interno delle locali comunità islamiche[21]. Dal 2007 ad oggi sono stati reclutati oltre 40 islamici statunitensiref name="Aqgasrmaur"/>. Quasi sempre questi stranieri sono impiegati non solo militarmente, ma anche per svolgere attività di propaganda. Spesso compaiono in video in cui cercano di convincere i musulmani, specie i giovani, a partecipare alla lotta islamista, come nel caso dello statunitense Abu Mansoor Al-Amriki[22]. Non di rado agenti dell'organizzazione sono attivi nelle moschee o in settori del commercio perfettamente legali, con lo scopo di arruolare nuovi militanti e raccogliere fondi per proseguire la lotta armata, e questo avviene negli Stati Uniti e, in generale, all'estero.[22].
La maggior parte dei membri stranieri di Al-Shabaab proviene da Yemen, Sudan, Costa Swahili, Afghanistan, Arabia Saudita, Pakistan e Bangladesh. Nel 20120 il loro numero complessivo era stimato tra le 200 e le 300 unità. Caso diverso è quello dei somali tornati dai paesi in cui erano emigrati, quasi sempre occidentali, per entrare nell'organizzazione e partecipare alla jihad: sempre nel 2010 si stimava fossero circa 1000ref name="Fastttcis"> Al Shabaab tries to take control in Somalia, su fpri.org.</ref>. Tra questi il più importante è sicuramente Fuad Mohammed Khalaf "Shangole", somalo trasferitosi in Svezia e ritornato nel paese d'origine per entrare nell'Unione delle Corti Islamiche e poi in Al-Shabaab. Molti guerriglieri vengono da minoranze etniche emarginate delle campagne della Somalia meridionale[23].
Nel 2012 è stato notato come Al-Shabaab stesse attraendo un numero crescente di musulmani da poco convertiti provenienti dal Kenya, paese prevalentemente cristiano. Addirittura, pare che i combattenti kenyoti costituiscano il 10% del totale delle forze del gruppo[24]. Sono chiamati dai memrbi storici di Al-Shabaab Mujaheddin kenyoti,[25]; si tratta spesso di giovani appartenenti alle classi più povere del Kenya, e questo li rende particolarmente sensibili alle attività di propaganda e reclutamento svolte da Al-Shabaab. Un kenyota pentito, ex membro di Al-Shabaab che ora collabora con la polizia del Kenya, ritiene che la formazione terroristica impieghi i kenyoti per fare il lavoro sporco, ossia gestire le azioni più pericolose, in modo tale che i mebri storici del gruppo restino indenni.
I membri afghani ed iracheni, così come i somali addestrati in Afghanistan, giocano un ruolo importante nell'organizzazione e occupano posti di alto livello in forza della loro superiore esperienza nel combattimento. Grazie alle loro abilità, spesso questi comandanti conducono l'opera di indottrinamento dei nuovi membri e li addestrano all'utilizzo di esplosivi, a tecniche di attacchi suicidi e nelle attività di assassinio e rapimento di esponenti del governo, giornalisti, cooperanti umanitari e funzionari civili.
Leader stranieri
- Fazul Abdullah Mohammed, kenyota, nominato da Osama bin Laden capo di Al Qaeda nell'Africa Orientale alla fine del 2009. Si muove tra i paesi dell'area con facilità. Per anni si è nascosto con l'Unione delle Corti Islamiche e Al-Shabaab. Considerato il capo militare di Al-Shabaab, è stato ucciso l'8 Giugno 2011 dall'esercito somalo
- Muhammad Abu Fa'id, saudita, principale finanziatore e manager di Al-Shabaab
- Abu Mansoor Al-Amriki, vero nome Omar Hammami. Statunitense convertito alla causa della jihad ed entrato negli Shabaab nel 2006. Rapidamente giunto ai vertici dell'organizzazione, è comandante militare, reclutatore, finanziatore e propagandista. Appare in numerosi video a fini di reclutamento.
Designazione come movimento terroristico
Al-Shabaab è considerata un gruppo terroristico da Australia, Canada, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.
Fonti
- ^ Al-Shabaab joining al Qaeda, monitor group says, CNN, February 9, 2012. URL consultato il February 9, 2012.
- ^ Somali Al Shabaab camel reward for Barack Obama 'absurd', su standardmedia.co.ke, BBC. URL consultato il 12 June 2012.
- ^ Jon Lee Anderson, Letter from Mogadishu, “The Most Failed State,” The New Yorker, December 14, 2009, p. 64 abstract
- ^ » Sunatimes.com | Sunatimes – News, Sports, Videos and Music, su sunatimes.com, Sunatimes. URL consultato il January 14, 2012.
- ^ http://www.nytimes.com/2012/02/22/opinion/divisive-alliance.html?_r=2&ref=alshabab and http://somaliareport.com/index.php/post/2896/23_February_2012_Daily_Media_Roundup
- ^ Al-Shabaab Withdraws From Hudur, su somaliareport.com, SomaliaReport, 23 febbraio 2012. URL consultato il 7 luglio 2012.
- ^ "Shabaab-Somali pirate links growing: UN adviser". Reuters. 2011-10-20
- ^ (Swedish) Johannes Cleris, Terrorutpekad till Göteborg, Göteborgs-Posten, July 2, 2009. URL consultato il July 5, 2009. Lingua sconosciuta: Swedish (aiuto)[collegamento interrotto]
- ^ » Sunatimes.com | Sunatimes – News, Sports, Videos and Music, su sunatimes.com, Sunatimes. URL consultato il February 12, 2012.
- ^ The Rise and Fall of Mogadishu's Islamic Courts, su informaworld.com, January 1, 1970. URL consultato il January 14, 2012.
- ^ APNewsBreak: Somali militant group could split, Fox News, April 7, 2010. URL consultato il January 14, 2012.
- ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreclansuna
- ^ Schism in Al-Shabaab leadership in Somalia follows failed Ramadan offensive, su jamestown.org.
- ^ Somalia Islamists splinter in major rift, su upi.com, October 25, 2010. URL consultato il January 14, 2012.
- ^ Nation's Army in New Battles As Advance Resumes, su allafrica.com, November 17, 2011. URL consultato il January 14, 2012.
- ^ Security Council Committee on Somalia and Eritrea Issues List of Individuals. URL consultato il May 21, 2011.
- ^ Mohammed Ibrahim, Government Forces Fight Militants in Northeast Somalia, August 9, 2010. URL consultato il August 10, 2010.
- ^ The rise of the Shabab—The Economist Dec 18th 2008, in The Economist, December 18, 2008. URL consultato il March 17, 2010.
- ^ Suicide bombs kill 22 in northern Somalia, UN hit[collegamento interrotto]
- ^ Al- Shabaab led by "dozens of foreign jihadists, most from Arab nations", su mcclatchydc.com, November 18, 2008. URL consultato il March 17, 2010.
- ^ Alana Horowitz, Al Qaeda Group Al Shabaab Recruited Muslims Americans: U.S. Report, in Huffington Post, July 27, 2011. URL consultato il January 14, 2012.
- ^ a b Al Shabaab: Recruitment and Radicalization within the Muslim American Community and the Threat to the American Homeland, su homeland.house.gov, U.S. House of Representatives. URL consultato il October 28, 2011.
- ^ Ghaith Abdul-Ahad in Mogadishu, How Somalia's civil war became new front in battle against al-Qaida, in The Guardian, June 7, 2010. URL consultato il January 14, 2012.
- ^ Special Report: In Africa, a militant group's growing appeal, 30 May 2012.
- ^ Kenya: A new breed of terrorist is born