François Hollande
François Hollande | |
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![]() | |
24° Presidente della Repubblica Francese | |
In carica | |
Inizio mandato | 15 maggio 2012 |
Capo del governo | Jean-Marc Ayrault |
Predecessore | Nicolas Sarkozy |
Presidente del Consiglio Generale della Corrèze | |
Durata mandato | 20 marzo 2008 – 11 maggio 2012 |
Predecessore | Jean-Pierre Dupont |
Successore | Gérard Bonnet |
Sindaco di Tulle | |
Durata mandato | 19 marzo 2001 – 17 marzo 2008 |
Predecessore | Raymond-Max Aubert |
Successore | Bernard Combes |
Primo Segretario del Partito Socialista francese | |
Durata mandato | 22 novembre 1997 – 26 novembre 2008 |
Predecessore | Lionel Jospin |
Successore | Martine Aubry |
Deputato della I circoscrizione della Corrèze | |
Durata mandato | 12 giugno 1997 – 14 maggio 2012 |
Predecessore | Raymond-Max Aubert |
Legislatura | XI, XII, XIII |
Durata mandato | 23 giugno 1988 – 1º aprile 1993 |
Predecessore | Raymond-Max Aubert |
Successore | Bernard Combes |
Legislatura | IX |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista (dal 1979) |
Università | Sciences Po ENA HEC Paris |
Professione | Magistrato, avvocato |
Firma | ![]() |
François Hollande d'Andorra | |
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S.A. Coprincipe ex officio del Principato di Andorra | |
In carica | 6 maggio 2012 - |
Incoronazione | 15 maggio 2012 |
Predecessore | Nicolas Sarkozy d'Andorra |
Successore | - |
Altri titoli | Presidente della Repubblica francese |
Nascita | Rouen, 12 agosto 1954 |
François Gérard Georges Nicolas Hollande (Rouen, 12 agosto 1954) è un politico francese.
È stato segretario del Partito Socialista francese dal 1997 al 2008. Il 6 maggio 2012 è stato eletto presidente della Repubblica francese e di conseguenza è diventato anche coprincipe di Andorra.
Biografia
Estrazione e formazione
Il padre di Hollande era un medico, descritto come ombroso e autoritario[1]. Aveva posizioni politiche di estrema destra, vicino a Pétain e ai collaborazionisti di Vichy durante la seconda guerra mondiale e simpatizzante dell'OAS durante la guerra di Algeria, profondamente ostile ai comunisti.[1] Nel 1959 si candidò alle elezioni comunali a Rouen, in una lista di estrema destra, in netta contrapposizione con i gollisti, e nel 1965 si candidò alle elezioni comunali di Bois-Guillaume.[1] Oltre alla professione medica, era attivo nel settore immobiliare.[1] La madre di Hollande era infermiera di formazione e lavorava come assistente sociale[1][2]. Viene descritta come amorevole, solare e generosa, cattolica e simpatizzante della sinistra.[1][3]
Hollande trascorse la sua infanzia a Bois-Guillaume e fu educato presso la scuola cristiana "Saint Jean-Baptiste de La Salle" a Rouen.[3][4] All'inizio del 1968 il padre di Hollande decise di lasciare Rouen, di chiudere il suo studio, vendere le sue proprietà e chiudere l'attività politica.[1] L'intera famiglia si trasferì nella zona di Parigi, a Neuilly-sur-Seine.[4] Hollande vi frequentò il liceo Pasteur.[4] François Hollande conseguì la laurea in giurisprudenza presso l'università di Parigi, poi ottenne il diploma dell'Institut d'études politiques de Paris (Sciences-Po) e dell'Ecole des Hautes Etudes Commerciales (HEC).[5] Fu in seguito ammesso all'École nationale d'administration (ENA), da cui si diplomò nel 1980.[5]
Nel 1980 Hollande cominciò a lavorare come uditore presso la Corte dei conti e nel 1984 divenne consigliere referendario presso la stessa istituzione.[5] Entrò in aspettativa dopo la sua elezione in Parlamento nel 1988. Negli anni Ottanta e fino al 1991 Hollande insegnò inoltre economia a Sciences Po.[5]
Carriera politica
Hollande si avvicinò all'attività politica durante gli studi universitari a Sciences Po[1]. Militò nel sindacato studentesco Unef-Renouveau, vicino al Partito comunista, e fu capolista del movimento alle elezioni sindacali[1]. A Sciences Po conobbe ed ebbe una relazione con Dominique Robert, nipote del deputato socialista Louis Mexandeau, vicino al leader del PS François Mitterrand[4]. La relazione contribuì ad avvicinare Hollande ai socialisti, e nel 1974 Hollande presiedette il comitato dell'HEC a sostegno della candidatura di Mitterrand alle elezioni presidenziali di quell'anno[6]. Nel 1975 la responsabile per la gioventù del Partito socialista Edith Cresson propose a Hollande di assumere la leadership del sindacato studentesco Cosef, vicino al Partito socialista, ma Hollande rifiutò, nonostante la sua simpatia per Mitterrand[1]. Durante gli studi all'ENA, Hollande fu tra i fondatori del Comitato d'azione per la riforma dell'ENA[1].
Nel 1976 Hollande fu esentato dal servizio militare a causa della sua miopia, ma fece ricorso contro questa decisione e nel gennaio 1977 cominciò il suo servizio nella scuola ufficiali di Coëtquidan[4]. Tra i suoi compagni di camerata vi erano Jean-Pierre Jouyet, futuro segretario di stato agli affari europei nei governi Fillon e direttore dell'Autorità per i mercati finanziari, Michel Sapin, futuro ministro delle finanze e consigliere economico di Hollande e Henri de Castries, presidente della società assicurativa AXA e vicino a Nicolas Sarkozy[4].
Hollande aderì al Partito socialista nel 1979, su invito di Jacques Attali[6][2]. Fu uno dei consulenti economici dell'allora segretario del partito François Mitterrand[2]. Nel 1981, all'età di 26 anni, fu candidato all'Assemblea nazionale nel collegio della Corrèze, che era stato precedentemente proposto a Jacques Delors[7]. Fu sconfitto dal candidato gollista Jacques Chirac, ma Hollande ottenne comunque un risultato migliore delle attese, mancando il ballottaggio per soli 350 voti[2][4][7]. Nel maggio dello stesso anno fu nominato, assieme a Ségolène Royal, uno dei due consiglieri ufficiosi di Jacques Attali, assistente di Mitterrand per la politica estera[4]. Nel 1983 Hollande fu nominato capo di gabinetto di Max Gallo, portavoce del governo di Pierre Mauroy[2][4].
Il 14 marzo 1983 Hollande fu eletto consigliere comunale di Ussel, incarico che ricoprì fino al marzo 1989, quando divenne vicesindaco di Tulle[8]. Rimase vicesindaco fino al giugno 1995, poi fu membro dell'opposizione in consiglio comunale e dal marzo 2001 al marzo 2008 fu sindaco della cittadina, eletto al primo turno con il 53% dei voti[9][8]. Ha fatto parte del consiglio regionale del Limosino nel marzo 1992 e dal marzo 1998 all'aprile 2001, fungendo da suo vicepresidente dal 1998 in poi[8].
Dopo la rielezione di Mitterrand alla presidenza della repubblica nel 1988, Hollande fu nominato segretario della commissione delle finanze e della programmazione e relatore del bilancio della difesa[5]. Il 12 giugno 1988 Hollande fu eletto per la prima volta deputato in rappresentanza del collegio della Corrèze[8]. Fece parte dell'Assemblea nazionale fino al 1º aprile 1993.[8]
Al congresso del Partito socialista del 1990 Hollande, fino ad allora visto come un tecnocrate dal profilo non troppo definito, si distinse per le critiche vivaci ai notabili del partito.[3]. Nel dicembre 1992 fu nominato presidente del Consiglio consultivo delle persone handicappate[3] Dopo la sconfitta elettorale del 1993, tornò a lavorare alla Corte dei conti e lavorò per alcuni mesi anche come avvocato.[3]
Segretario del Partito Socialista, 1997-2008
Nel novembre 1994 Hollande fu nominato nella segreteria del Partito socialista e divenne responsabile del partito per le questioni economiche[3]. L'anno successivo fu portavoce di Lionel Jospin alle elezioni presidenziali[2]. Hollande rimase particolarmente vicino a Jacques Delors, per cui si occupò dell'associazione "Témoins"[3]. Nel 1997 il primo ministro Lionel Jospin nominò Hollande portavoce del governo, ritenendolo "il migliore, il più brillante e il più politico" tra i dirigenti socialisti[3]. Hollande è ritenuto un oratore molto buono, scherzoso e capace di instaurare un buon rapporto con i giornalisti[3]. Nel giugno 1997 fu rieletto all'Assemblea nazionale in rappresentanza della Corrèze con il 54% dei voti[3].
Il 27 novembre 1997 Hollande divenne primo segretario del partito, sostenuto in particolare dall'ala moderata e riformista del partito.[3] Nel giugno 1999 fu capolista della lista socialista per le elezioni europee e divenne membro del Parlamento europeo, ma si dimise nel dicembre dello stesso anno[3][8]. Nel 1999 fu nominato inoltre vicepresidente dell'Internazionale socialista.[3]
Nel 2002 il Partito socialista subì una durissima sconfitta elettorale alle elezioni presidenziali,[2] anche se alle elezioni legislative Hollande riuscì a conservare il suo seggio parlamentare ottenendo il 53% dei voti al secondo turno.[10]) Nel 2003 fu riconfermato segretario del partito[3]. Nel 2004 condusse il PS a notevoli vittorie elettorali, sia alle elezioni regionali che alle elezioni europee.[3]
Nel 2005 Hollande annunciò che avrebbe votato sì al referendum sulla Costituzione europea, schierandosi contro altri membri influenti del PS, tra cui Laurent Fabius, sostenitori del no. Hollande decise di fare svolgere un referendum interno tra i delegati socialisti, in cui prevalsero i sì (59%). Tuttavia, al referendum sulla Costituzione europea prevalsero i contrari, tra cui anche molti elettori socialisti (secondo gli exit-polls e i sondaggi), e Hollande ne uscì indebolito.[3] Al congresso del partito del novembre 2005 fu comunque riconfermato segretario con un'ampia maggioranza.[3] Riuscì a gestire in maniera abbastanza efficace le profonde divisioni del partito, mantenendolo unito e svolgendo un ruolo di mediatore tra le varie correnti.[3]
Alle elezioni presidenziali del 2007 la candidata socialista fu Ségolène Royal, all'epoca compagna di Hollande. Alle elezioni legislative di quell'anno Hollande fu riconfermato nel suo seggio con il 60% dei voti al secondo turno.[11]) Il 20 marzo 2008 Hollande fu eletto presidente del Consiglio generale della Corrèze con il 55% dei voti, rinunciando all'incarico di sindaco di Tulle.[8] Al congresso del PS di Reims del novembre 2008 Hollande si presentò dimissionario da primo segretario; gli successe Martine Aubry.[3]
Presidente della Repubblica francese, 2012-
Nel febbraio 2010 Hollande rifiutò l'incarico di Primo presidente della Corte dei Conti che gli fu offerto dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy. Dopo le elezioni cantonali del marzo 2011 Hollande rinunciò alla presidenza del Consiglio generale della Corrèze e il 31 marzo annunciò la sua candidatura alle primarie del Partito socialista in vista delle elezioni presidenziali dell'aprile-maggio 2012.[12]
Il 27 aprile Hollande lanciò la sua campagna per le primarie a Clichy-la-Garenne, comune di cui fu sindaco Jacques Delors.[3][13] Dopo l'arresto di Dominique Strauss Kahn a New York il 14 maggio 2011 e la sua uscita dalle primarie socialiste, Hollande si ritrovò assieme alla segretaria del partito Martine Aubry tra i favoriti delle primarie. Accusato di mancare di carisma, durante la campagna per le primarie Hollande ha scelto di presentarsi come "presidente normale", in netta contrapposizione con l'immagine del presidente in carica Sarkozy, e come un esponente del popolo, in contrasto anche con l'immagine di Dominique Strauss Kahn[14][15]. La sua candidatura fu contrastata dai cosiddetti "elefanti" del partito, i notabili storici come Laurent Fabius[13]. Anche altri esponenti di primo piano del partito come il sindaco di Parigi Bertrand Delanoë appoggiarono la principale rivale di Hollande Martine Aubry.[13] Hollande fu criticato per la sua mancanza di esperienza diretta di governo, non essendo mai stato ministro.[13]
Il 16 ottobre 2011 Hollande ha vinto le primarie del Partito Socialista, battendo Martine Aubry e diventando così lo sfidante del PS del presidente uscente Nicolas Sarkozy alle elezioni presidenziali dell'aprile-maggio 2012. Hollande gode anche dell'appoggio del Partito radicale di sinistra, del Movimento repubblicano e cittadino e del Movimento unitario progressista.
Al primo turno delle elezioni presidenziali il 22 aprile 2012 Hollande ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti (28,6%),[16] che lo ha portato a sfidare al secondo turno il presidente uscente Sarkozy (secondo con il 27% dei voti)[17]. Il risultato di Hollande è il secondo miglior risultato di sempre per i socialisti francesi alle elezioni presidenziali, e si tratta del primo caso nella storia francese in cui uno sfidante al primo turno di un'elezione presidenziale ottiene più voti del presidente uscente[18]. Il 6 maggio 2012 Hollande ha vinto anche il secondo turno delle elezioni presidenziali ottenendo 18 000 668 voti (51,6 %), contro i 16 860 685 (48,4 %)[19] di Sarkozy. Con la sua vittoria un socialista detiene la presidenza della repubblica per la prima volta dopo 17 anni.
Nei primi 60 giorni di Governo,ha proposto di ridurre la cilindrata delle auto blu dei dirigenti pubblici, i trasferimenti alla stampa e scuole private, lo scudo fiscale, aumento del 75% della tasse sopra di 1 mln euro netti/anno, agevolazioni per chi eroga credito a imprese che producono in Francia. Con questi provvedimenti ha in progetto di finanziare un piano per le infrastrutture, l'assunzione di 20.000 docenti nella scuola pubblica, la costruzione di 175 centri di ricerca, 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari, un sussidio per 5 anni alle madri single in condizioni disagiate.
In quanto capo di stato francese, Hollande è anche d'ufficio uno dei due coprincipi di Andorra, Gran Maestro della Legion d'onore e Protocanonico d'Onore della Basilica di San Giovanni in Laterano.
Il 15 maggio 2012 si insedia ufficialmente alla carica di Capo dello Stato francese succedendo a Nicolas Sarkozy[20].
Hollande è favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. La sua introduzione in Francia è prevista per il settembre 2013[21].
Famiglia e vita personale
Hollande ha un fratello, Philippe, di due anni più anziano[1].
Fino all'estate del 2007 ha convissuto con Ségolène Royal: i due si conobbero alla fine degli anni '70 all'ENA, anche se inizialmente i loro rapporti non furono buoni[4]. La loro relazione cominciò mentre stavano svolgendo uno stage assieme a Chanteloup-les-Vignes alla fine degli anni Settanta[4]. La relazione non è mai stata ufficializzata dal matrimonio, e le voci su un loro PACS sottoscritto nel 2001 furono a suo tempo smentite da Royal. Hollande e Royal hanno avuto quattro figli: Thomas (nato nel 1984), Clémence (1986), Julien (1987) e Flora (1992). Nel 2007, la sera stessa della sconfitta di Royal nel ballottaggio con Sarkozy, i due esponenti del PS hanno annunciato la rottura del loro rapporto[3].
Hollande è legato alla giornalista di Paris Match e Direct 8 Valérie Trierweiler dagli anni 2000[22], la relazione è stata sempre tenuta nascosta negli anni intercorsi con la separazione da Ségolène Royal ed ufficializzata solamente nel 2010. Anche con Valérie Trierweiler l'unione non è ufficializzata né da un matrimonio né da un PACS.
Pubblicazioni
- La gauche bouge, opera collettanea pubblicata con lo pseudonimo di Jean-François Trans (Jean-Claude Lattès, 1985)
- L'Heure des choix. Pour une économie politique, con Pierre Moscovici (Odile Jacob, 1991)
- Quelle VIe République?, con Jean-Luc Mélenchon, Christian Picquet e Arlette Laguiller (Le Temps des Cerises, 2007)
- Le Rêve français, 2011
- Un destin pour la France, 2012
- Changer de destin (Robert Laffont, 2012)
Curiosità
- Nel 1983 François Mitterrand invitò il giornalista André Bercoff a scrivere un pamphlet sotto pseudonimo, presentandosi come esponente della destra ma di fatto screditando le idee della destra[4]. Il libro fu pubblicato con il titolo De la reconquête e lo pseudonimo di "Caton"[4]. Per non fare riconoscere la voce del vero autore, Hollande prestò la sua voce per interviste di "Caton" a France Inter e ad altre radio[23][4].
- Hollande è appassionato di calcio[3].
- L'ex presidente gollista della repubblica Jacques Chirac, in passato deputato della Corrèze, ha dichiarato di votare per Hollande alle elezioni presidenziali del 2012[3].
Onorificenze
Onorificenze straniere
Note
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Bibliografia
- François Bachy, François Hollande, un destin tranquille (Plon, 2001)
- François Bachy, L'Énigme Hollande (Plon, 2005)
- Marie-Ève Malouines e Carl Meeus, La Madone et le Culbuto, ou l'inlassable ambition de Ségolène Royal et François Hollande (Fayard, 2006)
- Serge Raffy, François Hollande: itinéraire secret (Fayard, 2011)
Altri progetti
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- Wikinotizie contiene l'articolo Francia, elezioni presidenziali: in vantaggio il candidato socialista Hollande, 22 aprile 2012
- Wikinotizie contiene l'articolo François Hollande è il nuovo presidente della Francia, 6 maggio 2012
- Wikinotizie contiene l'articolo François Hollande si insedia ufficialmente all'Eliseo, 15 maggio 2012
- Wikinotizie contiene l'articolo Formato il primo governo Hollande-Ayrault, 17 maggio 2012
Collegamenti esterni
- (FR) Scheda al Parlamento Francese
- (FR) Sito ufficiale del PSF
- (FR) Sito ufficiale di François Hollande