Locomotiva FS 479
La locomotiva gruppo 479 era una locomotiva a vapore con tender di costruzione austroungarica che le Ferrovie dello Stato acquisirono come preda bellica dopo il 1918[1].
| Gruppo 479 | |
|---|---|
| Locomotiva a vapore | |
| Anni di costruzione | 1909-1911 |
| Anni di esercizio | 1918-?? |
| Quantità prodotta | 9 (quelle immatricolate in Italia) |
| Costruttore | Florisdorf Lokomotivfabrik der StEG Wiener Neustadt Lokomotivfabrik |
| Dimensioni | 18.023 x ? x 4.570 mm |
| Passo dei carrelli | 5.010 mm (passo rigido) |
| Massa in servizio | 80,4/ 81,1 t |
| Massa aderente | 70 t |
| Tipo di motore | a vapore |
| Alimentazione | carbone |
| Velocità massima omologata | 70 km/h |
| Rodiggio | 1-5-0 |
| Diametro ruote motrici | 1.410 mm |
| Portanti anteriori | 995 mm |
| Distribuzione | a cassetto cilindrico |
| Tipo di trasmissione | a bielle |
| Numero di cilindri | 4 |
| Diametro dei cilindri | 390 (AP)/630 (BP) mm |
| Corsa dei cilindri | 720 mm |
| Superficie griglia | 4,6 m² |
| Superficie riscaldamento | 175,6 m² |
| Superficie surriscaldamento | 49,4 m² |
Storia
La fine della prima guerra mondiale portò all'incorporazione nel parco rotabili italiano delle Ferrovie dello Stato di un notevole numero di locomotive tra le quali anche il gruppo di 9 locomotive a vapore con tender di costruzione austriaca del gruppo kkStB 380.
Nel parco rotabili delle Ferrovie dello Stato esse assunsero la classificazione di Gruppo 479.001-009. [2]. Come nel caso di altri gruppi similari ex -preda bellica o ottenute per risarcimento danni tra il 1940 e il 1942 vennero cedute per il servizio ferroviario negli stati occupati dalla Germania nazista finendo per rimanere incorporate, a guerra finita, nel gruppo JDŽ 07 un gruppo, abbastanza eterogeneo delle ferrovie di stato jugoslave, che raccolse dopo il 1945 locomotive ex-italiane dei gruppi FS 482,478,479 ex austriache BBÖ 580 e 380 e ex tedesche DRB 58.
Caratteristiche
Le FS 479 erano locomotive a 4 cilindri a doppia espansione di concezione classica, di notevole potenza ed adatte al traino di treni merci su linee di montagna. Il rodiggio era a cinque assi accoppiati con carrello anteriore a un asse portante.
Note
- ^ Cornolò, p. 59
- ^ Tavole riassuntive
Bibliografia
- Giovanni Cornolò, Locomotive di preda bellica, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 2009. ISBN 978-88-87372-74-8