Utente:Emc2 Deepwatcher/Sandbox
Pianeti extrasolari notevoli
- 1995, 51 Pegasi b
- Il primo pianeta extrasolare la cui scoperta è stata confermata da più osservazioni, orbitante attorno a una stella della sequenza principale. Questo gioviano caldo (hot Jupiter) fu scoperto nel 1995 dagli astronomi Didier Queloz e Michel Mayor dell'Università di Ginevra.
- 1998, Gliese 876 b
- Il primo pianeta osservato intorno ad una nana rossa (Gliese 876). La sua orbita è più vicina a quella della sua stella di quanto lo sia l'orbita di Mercurio con quella del Sole. La maggior parte dei pianeti scoperti ruotano molto vicini alle proprie stelle.
- 1999, HD 209458 b
- Questo pianeta extrasolare, originariamente scoperto con il metodo delle velocità radiali, divenne il primo pianeta extrasolare a essere osservato transitare davanti alla propria stella. Il metodo del transito dimostra l'esistenza di un pianeta extrasolare, confermando i risultati del metodo delle velocità radiali.
- 1999, Upsilon Andromedae b, c, d
- Il primo sistema planetario multiplo rilevato ad essere composto da tre pianeti, tutti simili a Giove. La scoperta dei pianeti b, c, d fu annunciata rispettivamente nel 1996, 1999, e ancora 1999.
- 2001, HD 209458 b
- Gli astronomi, usando il telescopio Spaziale Hubble, annunciarono di aver scoperto e analizzato, per la prima volta, l'atmosfera di un pianeta extrasolare. Si trattava dell'atmosfera di HD 209458 b che, analizzata, rivelò una quantità di sodio minore di quanto ci si aspettasse, suggerendo così che il cielo del pianeta dovesse essere caratterizzato da nubi molto alte, che oscurano gli strati inferiori dell'atmosfera.
- 2001, HD 28185 b
- Il primo pianeta extrasolare ad essere scoperto nella zona abitabile, dove (teoricamente) è possibile l'esistenza di acqua liquida e della vita. La possibilità dell'esistenza di vita extraterrestre su pianeti giganti è però sconosciuta, in quanto non è ancora certo se questi pianeti abbiano o meno una superficie solida. Tuttavia, potrebbero esserci lune extrasolari orbitanti attorno a pianeti giganti in grado di supportare la vita (come, forse, accadrebbe già nel sistema solare con Europa, una luna di Giove. La superficie di una luna potrebbe essere caratterizzata da oceani di acqua liquida, e una grande varietà di sistemi naturali, che permetterebbero a forme di vita aliene di svilupparsi.
- 2001, Iota Draconis b
- Il primo pianeta scoperto attorno a una stella gigante (per l'esattezza una gigante arancione). Questa scoperta è la prova definitiva della possibilità dell'esistenza di sistemi planetari anche attorno a stelle massicce. Il pianeta risulta imponente e con un'orbita molto eccentrica. Iota Draconis b orbita pertanto a una distanza dalla propria stella che è circa il 27,5% in più della distanza tra la Terra e il Sole.
- 2003, PSR B1620-26c
- Il 10 luglio 2003, utilizzando le informazioni del Telescopio Spaziale Hubble, un gruppo di scienziati guidati da Steinn Sigurdsson scoprì quello che è ancora oggi il più vecchio pianeta extrasolare conosciuto. Il pianeta, detto comunemente Matusalemme, è situato nell'ammasso globulare M4, nella costellazione dello Scorpione, a circa 5600 anni luce dalla Terra. Inoltre, si tratta del solo pianeta conosciuto a orbitare attorno a un sistema stellare binario: una delle due stelle del sistema è una pulsar, mentre l'altra è una nana bianca. Il pianeta ha una massa pari al doppio di quella di Giove e si pensa abbia 12,5-13 miliardi di anni.
- 2003, HD 70642 b
- Nel luglio 2003, l'astronomo statunitense Carter annunciò di aver scoperto un pianeta simile a Giove orbitare circolarmente intorno alla stella a HD 70642 a 3,3 UA di distanza. La sua massa è il doppio di quella di Giove: anche in questo caso, si può ipotizzare un vasto sistema di lune orbitanti attorno a questo pianeta, una delle quali potrebbe essere adatta al mantenimento e all'evoluzione della vita.
- 2004, Mu Arae d e TrES-1
- Nell'Agosto del 2004, fu scoperto dagli strumenti dell'European Southern Observatory un pianeta orbitante attorno alla stella Mu Arae avente una massa pari a 14 volte quella terrestre. Si tratta del sesto pianeta extrasolare più leggero mai scoperto e potrebbe essere il primo pianeta terrestre al di fuori del sistema solare ruotante attorno a una stella della sequenza principale.
- 2004, 2M1207 b
- Nel 2005, venne scoperto per la prima volta un pianeta ruotante attorno ad una nana bruna. Inoltre, è il primo pianeta di cui sia stato possibile ottenere un'immagine agli infrarossi. 2M1207 b ha una massa pari a 5 volte quella di Giove, sebbene stime di altri astronomi differiscano per difetto; la distanza dalla sua stella, che ha una massa pari solamente a 25 volte quella di Giove, è di 55 UA. La temperatura di questo pianeta gigante gassoso è molto elevata (1250 K), soprattutto per via della forte contrazione gravitazionale.
- 2005, Gliese 876 d
- Nel Giugno 2005, fu annunciata la scoperta di un terzo pianeta orbitante attorno alla nana rossa Gliese 876. Avente massa stimata 7,5 volte quella terrestre, risulta essere il secondo pianeta extrasolare più leggero finora scoperto (orbitante attorno a una stella della sequenza principale). Questo pianeta deve essere in gran parte composto da roccia, come i 4 pianeti interni del nostro Sistema Solare; la distanza di Gliese 876 d dalla sua stella è di 0,021 UA con un periodo di rivoluzione di 1,94 giorni.
- 2005, HD 149026 b
- Nel Luglio 2005 venne annunciata la scoperta del pianeta dal nucleo più grande mai visto. Il pianeta, HD 149026 b, orbita attorno alla stella HD 149026, e ha un nucleo la cui massa stimata è circa 70 volte la massa terrestre, occupando i 2/3 del pianeta.[1]
- 2005, HD 188753 Ab
- Nel Luglio 2005 l'astronomo Maciej Konacki annunciò di aver scoperto un pianeta approssimativamente della massa di Giove in un sistema stellare triplo relativamente ristretto, a una distanza di circa 149 anni luce dalla Terra. Questa scoperta lancia una sfida alle attuali teorie sulla formazione planetaria, dato che una concentrazione così elevata di stelle avrebbe dovuto impedire la formazione del disco protoplanetario che si suppone abbia dato origine a questo pianeta.[2][3] Comunque, nel 2007 un team di astronomi ha messo in dubbio le osservazioni svolte verso questo pianeta, sostenendo che non ci siano elementi sufficienti per provarne l'esistenza.[4][5]
- 2006, OGLE-2005-BLG-390Lb
- La sua scoperta è stata annunciata il 25 gennaio del 2006. Questo è probabilmente il pianeta extrasolare più distante e più freddo mai individuato fino ad ora[6]. Il pianeta orbita attorno ad una nana rossa situata a circa 21500 anni luce di distanza dalla Terra, vicino al centro della Via Lattea. È stato stimato che abbia una massa pari a 5,5 volte quella della Terra: ciò farebbe di OGLE-2005-BLG-390Lb uno dei pianeti extrasolari più piccoli finora scoperti attorno a una stella della sequenza principale. Prima di questa scoperta, i pianeti extrasolari più piccoli scoperti si trovavano sempre a una distanza molto piccola dalla propria stella: questo pianeta, invece, dovrebbe orbitare a circa 2,6 UA dalla propria stella.[7][8]
- 2006, HD 69830
- Si tratta di un sistema planetario comprendente tre pianeti dalla massa simile a quella di Nettuno: è il primo triplo sistema planetario senza pianeti delle dimensioni di Giove ad essere osservato. La scoperta di tutti e tre i pianeti fu annunciata il 18 maggio 2006 dell'astronomo Lovis. Tutti e tre gli esopianeti ruotano entro la distanza di 1 UA dalla propria stella. I pianeti b, c, d hanno una massa rispettivamente pari a 10, 12, e 18 quella terrestre. d descrive la sua orbita nell'ipotetica zona abitabile del sistema.[9]
- 2006, HAT-P-1b
- Usando una rete di piccoli telescopi automatizzati noti come HATNet Project, gli astronomi del Smithsonian Institution hanno individuato un pianeta, battezzato inizialmente come HAT-P-1b, che orbita attorno a una stella distante 450 anni luce dalla Terra, nella costellazione della Lucertola. Il pianeta ha un diametro che equivale a 1,38 volte quello di Giove, ma ha solamente metà della massa del più grande pianeta del Sistema Solare: ciò fa di lui il pianeta extrasolare meno denso osservato fino ad ora (la sua densità è circa 1/4 di quella dell'acqua). Rimane ancora poco chiaro come un pianeta possa evolversi, e si pensa che uno studio approfondito di HD 209458 b (così è stato ribattezzato il pianeta) possa contribuire alla formulazione di una teoria efficace sulla formazione e sull'evoluzione dei pianeti. Come ha sottolineato l'astrofisico Robert Noyes dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA), "Non possiamo considerare HD 209458 b come un caso. Questa nuova scoperta suggerisce che dobbiamo ancora scoprire molto sulla formazione e sull'evoluzione dei pianeti."[10]
- 2007, HD 209458b e HD 189733b
- Il 21 febbraio, 2007, la NASA e la rivista scientifica Nature hanno rilasciato la notizia che HD 209458b e HD 189733 b furono i primi pianeti extrasolari di cui venne osservato direttamente lo spettro.[11][12] Tale sistema fu considerato il primo metodo tramite il quale era possibile individuare la presenza di forme di vita non senzienti, analizzando la composizione dell'atmosfera del pianeta. Un gruppo di scienziati, guidati da Jeremy Richardson del Goddard Space Flight Center della NASA furono i primi a pubblicare, il 22 febbraio un articolo su Nature. Gli scienziati analizzarono lo spettro dell'atmosfera di HD 209458 b, ottenendo risultati molto diversi da quelli attesi. Lo spettro avrebbe dovuto avere un picco attorno ai 10 micrometri, il che avrebbe suggerito la presenza di vapore acqueo nell'atmosfera; tuttavia, il picco non fu rilevato, e ciò portò ad escludere l'ipotesi della presenza di acqua sotto forma di vapore. Un picco non previsto fu rilevato attorno ai 9,65 micrometri. Gli scienziati lo attribuirono alla presenza di nuvole di polvere di silicati, un fenomeno prima non osservato. Infine, un ultimo picco imprevisto fu rilevato attorno ai 7,78 micrometri, che gli scienziati non sono ancora riusciti a spiegare. A conferma delle analisi, un altro team di astronomi, guidato da Mark Swain del Jet Propulsion Laboratory, ha compiuto un'analisi dello spettro dell'atmosfera di HD 209458 b, ottenendo risultati molto simili a quelli del team di Richardson.
- 2007, Gliese 581 c[10]
- Annunciato su Space.com il 24 aprile 2007 alle ore 04:23pm (ora U.S.A.), è stato detto che questo pianeta sia in grado di supportare la presenza di acqua allo stato liquido e, quindi, la vita. Sebbene non vi siano dati evidenti che segnalino la presenza di acqua, la posizione del pianeta— nella cosiddetta zona abitabile del sistema—permetterebbe all'acqua di esistere.[13] Seth Shostak, un astronomo del SETI, ha fatto notare come nelle due precedenti osservazioni approfondite, Gliese 581 era già stato identificato come pianeta in grado di supportare una forma di vita extraterrestre, ma (in entrambi casi), non fu trovata alcuna prova di tali supposizioni. La conferma della posizione dell'esopianeta è stata ottenuta grazie all'HARPS dell'European Southern Observatory; per l'occasione fu utilizzato un telescopio di 3,6 m di diametro e usando il metodo della velocità radiale. Gliese 581 c, secondo le stime, dovrebbe essere circa il 50% più grande della Terra, e avere una massa pari a 5 volte quella terrestre. Alcuni ricercatori sostengono che Gliese 581 c potrebbe essere caratterizzato da una sorta di effetto serra e se così, il pianeta somiglierebbe come aspetto (non come dimensioni) a Venere, e non sarebbe in grado di ospitare la vita.[14] Tuttavia, gli stessi sostengono che Gliese 581 d, altro pianeta del sistema, sarebbe vicino al bordo esterno della zona abitabile, avendo quindi maggiori probabilità di sostegno della vita rispetto a Gliese 581 c.
- 2007, HAT-P-2b
- La scoperta del più grande pianeta extrasolare fu annunciata dagli astronomi dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics il 2 maggio 2007.[15] Il pianeta ha un'orbita estremamente ellittica, facendo sì che il perielio porti il pianeta a soli 5 milioni di chilometri dalla sua stella, mentre l'afelio si trova tre volte più lontano, a 15,6 milioni di chilometri.
- 2007, CoRoT-1 b
- Il 3 maggio 2007 viene annunciato il primo pianeta scoperto dalla missione COROT[16] Il pianeta è un classico gioviano caldo con periodo di 1,5 giorni, di massa circa 1,3 masse gioviane e un raggio tra 1,2 e 1,8 raggi di Giove. Le incertezze sui parametri di questo pianeta sono destinate a diminuire quando il follow-up spettroscopico avrà fornito ulteriori dati.
- 2009, CoRoT-7 b
- Attualmente il più piccolo pianeta roccioso extrasolare scoperto, scoperto dal satellite francese COROT il 3 febbraio 2009; è distante 457 anni luce dalla Terra.
- 2009, WASP-18b
- Uno dei pianeti conosciuti con il minor periodo di rivoluzione intorno alla sua stella. Scoperto da Coel Hellier, si trova a circa 325 anni luce dalla Terra. Si pensa che la sua orbita decadrà fino a che il pianeta sarà inghiottito dalla stella, in circa 1 milione di anni.
- 2009, Gliese 581 e
- Scoperto in aprile dal gruppo di Michel Mayor, ha una massa di 1,9 masse terrestri, rendendolo il più piccolo pianeta extrasolare fino ad allora scoperto. Dista 0,03 UA dalla sua stella, una nana rossa, per cui si ritiene non sia adatto a sostenere la vita.
- 2009, GJ 1214 b
- Scoperto nel dicembre 2009 ha una massa di circa 6.55 volte quella terrestre ed un raggio 2,7 volte quello della terra: alla superficie la gravità sarebbe quindi circa pari a 9/10 di quella terrestre. Il pianeta dista 42 anni luce dal sistema solare e ha una caratteristica interessante: la temperatura sulla superficie è compatibile con la presenza di acqua allo stato liquido. Questo non permette di stabilire ancora se si tratti di un habitat adatto alla formazione della vita, anche perché secondo le prime ipotesi potrebbe trattarsi di un pianeta interamente ricoperto d'acqua.
- 2010, HD 156668 b
- Scoperto il 7 gennaio 2010 da un gruppo di ricercatori dell'Università di Berkeley.
- 2010, Gliese 581 g
- Scoperto dopo undici anni di osservazioni da un team di 'cacciatori di pianeti' composto da scienziati dell'Università della California e del Carnegie Institute di Washington, sembrerebbe essere il pianeta più simile alla Terra finora localizzato. La maggiore differenza con il nostro pianeta sta nel fatto che Gliese 581 g mostra sempre la stessa faccia al suo sole, un po' come la Luna fa con la Terra. Nonostante ciò gli scienziati pensano che lungo la linea del terminatore (la zona che delimita la parte illuminata da quella in ombra del pianeta) la temperatura si aggiri su valori compresi tra -12 e -31 gradi C, compatibili con la presenza di acqua. La sua massa si aggira tra le 3,4 e le 4,1 volte quella terrestre e il suo diametro è compreso tra le 1,2 e le 1,4 volte il diametro terrestre. Orbita intorno alla nana rossa Gliese 581 nella costellazione della Bilancia in 37 giorni, e dista da noi 20 anni luce. Ciò ne fa uno degli esopianeti a noi più vicini. Con Gliese 581 g il numero di pianeti orbitanti attorno alla stella madre Gliese 581 giunge a sei.
- 2011, Kepler-22b
- Scoperto nel dicembre 2011 dal telescopio Kepler della Nasa, si trova ad una distanza stimata di circa 600 anni luce dalla Terra. Il suo diametro è pari a circa 2,4 volte quello terrestre, il che lo classifica come Super Terra.
Orbita intorno alla stella Kepler-22, una stella di sequenza principale di classe spettrale G alla stregua del nostro Sole. Il pianeta, Kepler 22-b, orbiterebbe nella così detta zona abitabile, cui dovrebbe vigere una temperatura tale da permettere all'acqua di trovarsi allo stato liquido. Da quanto s'è potuto desumere dai rilevamenti, la temperatura media potrebbe oscillare tra i -11 °C (262 kelvin) - nel caso non avesse atmosfera - ai ben più morigerati 22 °C (295 kelvin) - nel caso l'eventuale atmosfera avesse un effetto serra non dissimile da quello terrestre. È quindi possibile che si fregi di oceani e continenti come quelli terrestri; tuttavia non si esclude che possa essere ricoperto da un unico oceano di acqua - il modello del pianeta oceano prevede un nucleo roccioso sovrastato da un cospicuo mantello di ghiacci su cui si estende un vastissimo oceano superficiale - o completamente roccioso. Ad oggi è riconosciuto come l'esopianeta più simile alla Terra, sia per il tipo di stella attorno a cui orbita, sia per la sua durata dell'anno - circa 290 giorni -, sia per la sua temperatura superficiale media.
- 2012, HD 40307 g
- Scoperto nel novembre del 2012 è il più esterno dei sei pianeti che orbitano attorno alla nana arancione HD 40307. E' una super Terra situata nella zona abitabile ad una distanza tale dalla stella (0,6 UA) da poter escludere la rotazione sincrona, favorendo l'alternarsi del giorno e della notte sui suoi emisferi, fatto che le permette di avere condizioni ideali per lo sviluppo della vita. Inoltre HD 40307 è una stella "tranquilla", senza sbalzi di attività come ad esempio hanno molte nane rosse a flare. Riceve il 90% di energia che riceve la Terra dal Sole, e si stima che in presenza di un'atmosfera non dissimile da quella terrestre la sua temperatura superficiale sia di pochi gradi inferiore a quella terrestre, ed è catalogato nella ristretta lista dei 7 pianeti potenzialmente abitabili del Planetary Habitability Laboratory[17].
Note
- ^ (EN) Sato, B.; Fischer, D.; Henry, G.; Laughlin, G.; Butler, R.; Marcy, G.; Vogt, S.; Bodenheimer, P.; Ida, S.; Toyota, E.; Wolf, A.; Valenti, J.; Boyd, L.; Johnson, J.; Wright, J.; Ammons, M.; Robinson, S.; Strader, J.; McCarthy, C.; Tah, K.; Minniti, D., The N2K Consortium II: A Transiting Hot Saturn around HD 149026 with a Large Dense Core, in The Astrophysical Journal, vol. 633, 2005, pp. 465 – 473.
- ^ (EN) Konacki, M., An extrasolar giant planet in a close triple-star system, in Nature, vol. 436, 2005, pp. 230 – 233.
- ^ (EN) NASA Scientist Finds World With Triple Sunsets (News Release), in JPL website, 13 luglio 2005. URL consultato il 7 maggio 2006.
- ^ (EN) Eggenberger A., Udry S., Mazeh T., Segal Y. & Mayor M., No evidence of a hot Jupiter around HD 188753 A, in Astronomy & Astrophysics, preprint, 2007.
- ^ (EN) Maciej Konacki home page, su ncac.torun.pl, Feb. 22, 2007. URL consultato il 23 febbraio 2007.
- ^ Quel pianeta lontano, gemello della Terra (intervista sito ESA)
- ^ (EN) J.-P. Beaulieu; D.P. Bennett; P. Fouque; A. Williams; M. Dominik; U.G. Jorgensen; D. Kubas; A. Cassan; C. Coutures; J. Greenhill; K. Hill; J. Menzies; P.D. Sackett; M. Albrow; S. Brillant; J.A.R. Caldwell; J.J. Calitz; K.H. Cook; E. Corrales; M. Desort; S. Dieters; D. Dominis; J. Donatowicz; M. Hoffman; S. Kane; J.-B. Marquette; R. Martin; P. Meintjes; K. Pollard; K. Sahu; C. Vinter; J. Wambsganss; K. Woller; K. Horne; I. Steele; D. Bramich; M. Burgdorf; C. Snodgrass; M. Bode; A. Udalski; M. Szymanski; M. Kubiak; T. Wieckowski; G. Pietrzynski; I. Soszynski; O. Szewczyk; L. Wyrzykowski; B. Paczynski, Discovery of a Cool Planet of 5.5 Earth Masses Through Gravitational Microlensing, in Nature, vol. 439, 2006, pp. 437 – 440.
- ^ (EN) Kiwis help discover new planet, in One News, 26 gennaio 2006. URL consultato il 7 maggio 2006.
- ^ (EN) Trio of Neptunes and their belt, su eso.org, 18 maggio 2006. URL consultato il 9 giugno 2007.
- ^ a b (EN) Strange New Planet Baffles Astronomers (Press Release), in Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, 14 settembre 2006. URL consultato il 14 settembre 2006. Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "Cfa" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ (EN) http://www.spitzer.caltech.edu/Media/releases/ssc2007-04/release.shtml Spitzer.caltech.edu Retrieved on 04-25-07
- ^ (EN) http://www.nature.com/nature/journal/v445/n7130/abs/nature05636.html Nature.com Retrieved on 04-25-07
- ^ Scoperto un pianeta extrasolare abitabile
- ^ (EN) The Habitability of Super-Earths in Gliese 581 (PDF), su arxiv.org. URL consultato il 29 maggio 2007.
- ^ (EN) Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, Astronomers Find Super-massive Planet, 2 maggio 2007. URL consultato il 4 maggio 2007.
- ^ [1] Comunicato stampa della scoperta di Corot-1 b (in francese)
- ^ The Habitable Exoplanet Catalog