In energetica la grid parity è il punto in cui l'energia elettrica prodotta a partire da fonti di energia alternative (es. energie rinnovabili e nucleare) ha lo stesso prezzo dell'energia tradizionale prodotta tramite fonti di energia tradizionali cioè le fonti fossili.

Descrizione

Per l'energia solare questo traguardo viene raggiunto prima in aree con insolazione abbondante e alti costi per l'energia tradizionale, come in California e Spagna e Hawaii.

Molti fautori del solare predicono che la grid parity si verificherà nel futuro prossimo, grazie alla diminuzione quasi continua del prezzo del kWp del fotovoltaico.

Nel 2010 il dipartimento dell'energia degli U.S.A. United States Department of Energy ha predetto che il costo totale dell'energia elettrica di fonte fotovoltaica dovrebbe essere di circa 40 ¢(US)/kWh nel 2016.[1]

La Grid parity è già stata raggiunta nelle Hawaii ed in altre isole che altrimenti usano combustibile fossile (diesel) per produrre elettricità.

L'ingegnere capo della General Electric prevede la grid parity senza sussidi in zone soleggiate degli U.S.A. circa per il 2015. Altri l'aspettano prima:[2] Il costo dell'energia elettrica di fonte solare sarà al di sotto della grid parity per oltre la metà degli utenti residenziali e il 10% delle utenze commerciali nell'OECD (OCSE), se il prezzo dell'elettricità di rete non calerà nel 2010.

In Italia secondo uno studio del Prof. Arturo Lorenzoni del dipartimento di Ingegneria elettrica dell'Università di Padova, nel 2013 sarà raggiunta la “grid parity”: il prezzo del chilowattora per autoconsumo prodotto con panelli solari sarà uguale a quello dell'energia acquistabile dalla rete elettrica. [3]

In uno studio realizzato dall'Ing. Alessandro Caffarelli, Intellienergia Spin-off Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sono state introdotte le definizioni di Osservabilità e Raggiungibilità associate alla Grid-Parity fotovoltaica, concetto che nel tempo è andato evolvendosi. [4]

Altri studi sono stati realizzati dal Prof. Vittorio Chiesa, direttore Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.[5], e dall'Ing. Giovanni Simoni, Presidente di Assosolare.[6]

Affermare che un impianto fotovoltaico è esercito in Grid-Parity, nella terminologia tecnica corrente, significa sostenere che la produzione di energia elettrica fotovoltaica non gode di incentivi in conto energia, ma semplicemente della remunerazione economica dell'energia elettrica scambiata con la rete in regime di Ritiro Dedicato o Scambio sul posto. I due regimi commerciali citati, prevedono modalità di esercizio zonali multimegawatt, in autoconsumo totale o ibride tra le due, in ragione della classe di potenza dell'impianto e del profilo energivoro del cliente produttore soggetto responsabile dell'impianto fotovoltaico. All'esercizio in Grid-Parity è associato un costo di generazione ddel kWh fotovoltaico (LEC), ma anche un Tasso Interno di Rendimento dell'investimento nella realizzazione impiantistica che deve essere confrontato con valori benchmark del TIR, per valutare se porre in essere o meno l'investimento (Condizione di Raggiungibilità della Grid-Parity).

Il costo complessivo (non il prezzo) dell'elettricità solare è minore o uguale a $0.25/kWh nella maggior parte dei paesi OECD. Verso fine 2011, dovrebbe abbassarsi al di sotto di $0.15/kWh per la maggior parte dell'OECD e raggiungere 0.10/kWh in zone più soleggiate[7].

Note

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