Telenauta '69

programma televisivo italiano
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Telenauta '69 è un programma televisivo italiano del 2000, ideato e condotto da Lillo & Greg, e trasmesso da Italia 1.

Anno{{{anno prima visione}}}
Puntate5
Lingua originaleitaliano

Format

Il programma è un omaggio alla televisione in bianco e nero degli anni sessanta,[1] oltre che una parodia della TV degli anni duemila.[2] Telenauta '69 nasce proprio dalla passione del duo comico per la TV della loro infanzia, rifacendosi abbastanza esplicitamente alle atmosfere di programmi storici dell'epoca come Canzonissima.[3]

La trasmissione è condotta da Lillo & Greg assieme a Morena De Pasquale. Il cast è completato da Mariano D'Angelo, Crescenza Guarnieri, Paola Minaccioni, Max Paiella e Francesca Zanni, che partecipano ai vari segmenti comici. I Blues Willies si esibiscono invece in alcune canzoni umoristiche. Infine Giulia Boschi, che introduce le puntate nei panni della signorina buonasera, si rifà a sua madre Aba Cercato, vera annunciatrice dell'epoca.

Descrizione

Il programma vede al centro delle vicende Telenauta '69, un fittizio spettacolo musicale del sabato sera del 1969, condotto sul Primo Canale da Lillo & Greg assieme alla soubrette Morena. Lo show ha il suo maggior motivo d'interesse nel Futurello, una nuova e incredibile invenzione: il Futurello è infatti uno speciale telecomando che permette di viaggiare nel tempo e di vedere così la TV del futuro, di cui però non sempre i conduttori degli anni sessanta riescono a comprendere programmi e situazioni.[1]

La parte della trasmissione ambientata nel 1969 ricostruisce fedelmente i varietà dell'epoca nei principali aspetti, come l'utilizzo del bianco e nero e l'introduzione della signorina buonasera, la sigla e i balletti del corpo di ballo, e lo stile della regia e della conduzione. Elementi ricorrenti di questa parte dello show sono le scenette comiche di Lillo & Greg, lo spazio musicale affidato al complesso beat dei Blues Willies, l'ospitata di un personaggio famoso a cui viene mostrato il proprio futuro, e la recitazione da parte di Greg di alcune poesie del poeta russo Sergej Dinozoff. I segmenti affidati ai salti temporali del Futurello propongono invece la parodia di vari programmi e pubblicità della TV degli anni duemila, prendendone di mira strutture, contenuti e conduttori, e raccontando così la «degenerazione dei palinsesti a venire» attraverso il raffronto col linguaggio sobrio ed elegante della TV del passato.[2]

Note

  1. ^ a b Italia 1: "Telenauta '69", in Adnkronos, 24 novembre 2000. URL consultato il 25 aprile 2012.
  2. ^ a b Aldo Grasso, Parodie sulla tv meno ridicole della vera tv, in Corriere della Sera, 11 maggio 2000, p. 40. URL consultato il 25 aprile 2012.
  3. ^ Gianfranco Terzoli, Molto più di due semplici iene, in fucinemute.it, 1º ottobre 2000. URL consultato il 25 aprile 2012.

Voci correlate

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