Bianco, rosso e...

film del 1972 diretto da Alberto Lattuada

Bianco, rosso e... è un film del 1972 diretto da Alberto Lattuada con Sophia Loren, Adriano Celentano e Fernando Rey.

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Paese di produzioneItalia
Durata96 min
Generecommedia
RegiaAlberto Lattuada
SoggettoTonino Guerra, Ruggero Maccari
SceneggiaturaJaja Fiastri, Alberto Lattuada, Tonino Guerra, Ruggero Maccari
ProduttoreCarlo Ponti
FotografiaAlfio Contini
MontaggioSergio Montanari
MusicheFred Bongusto
ScenografiaVincenzo Del Prato
CostumiMario Ambrosino
Interpreti e personaggi

Trama

Basato sulla vita di Suor Germana (interpretata qui da Sophia Loren), famosa monaca lombarda per aver scritto molti libri di cucina ed aver insegnato in una scuola per fidanzamenti, il film racconta una storia d'amore.
Marina Consolaro ha preso giovanissima i voti e si è trasferita da tempo in Libia per esercitare i suoi doveri. Dopo molti anni ritorna in Italia e si trasferisce in un ospedale della Lombardia. Qui tutti i pazienti le vogliono bene e la considerano una vera amica, ad eccezione di Annibale Pezzi (Adriano Celentano), un comunista poveraccio che occupa abusivamente un letto di corsia perché non ha una casa dove andare.
Sulle prime pare che tra Suor Germana e Annibale non ci sia proprio verso di attaccar bottone, ma pian piano, seppure di pensieri sia politici che sociali diversi, Annibale e Marina si innamoreranno l'uno dell'altra, portando la monaca a sciogliersi dal voto

Curiosità

  • Il film, come si deduce dai pensieri e dai dialoghi di Annibale Pezzi, invita la comunità italiana ad esprimere liberamente i propri pareri e pensieri politici, che si fondano su un modello di esistenza corretto e senza imbrogli e truffe ai danni del popolo e dei più deboli.
  • Il titolo del film è molto simile a quello di Bianco, rosso e Verdone, diretto e interpretato da Carlo Verdone undici anni dopo questo. L'ideatore della pellicola, Sergio Leone, non era molto d'accordo con Verdone per il nome del film, dato che vi era una schiacciante somiglianza, sebbene le trame fossero totalmente diverse. In seguito tuttavia Carlo Verdone decise proprio il nome che oggi conosciamo.

Collegamenti esterni

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