Anfiosso
![]() |
Benvenuto/a su Wikipedia, Anfiosso! |
![]() |
Con le tue conoscenze puoi migliorare l'enciclopedia libera. Scrivi nuove voci o modifica quelle esistenti, ma non inserire contenuti inadatti. Il tuo contributo è prezioso!
Wikipedia ha solo alcune regole inderogabili, i cinque pilastri. Per un primo orientamento, puoi guardare la WikiGuida, leggere la Guida essenziale o consultare la pagina di aiuto. Se contribuisci a Wikipedia su commissione si applicano condizioni d'uso particolari. Ricorda di non copiare testi né immagini da libri o siti internet poiché NON è consentito inserire materiale protetto da copyright (nel caso sia tu l'autore/autrice, devi seguire l'apposita procedura), e di scrivere seguendo un punto di vista neutrale, citando le fonti utilizzate. Buon lavoro e buon divertimento da parte di tutti i wikipediani!
Altre informazioni
![]()
Serve aiuto?
Se hai bisogno di aiuto, chiedi allo sportello informazioni (e non dimenticare che la risposta ti verrà data in quella stessa pagina). Se avessi bisogno di un aiuto continuativo, puoi richiedere di farti affidare un "tutor". ![]() |
![]() | |
![]() | |
![]() | |
![]() | |
![]() |
Naturalmente benvenuto anche da parte mia e se avessi bisogno non esitare a contattarmi. --Jacopo (msg) 16:47, 8 mar 2006 (CET)
Ciao, le categorie nn si costruiscono in quel modo. Perfavore leggi i link indicati nel messaggio di benvenuto.. ciao RdocB 10:12, 21 lug 2006 (CEST)
re: Email
Ciao, il messagio mi è arrivato. Tieni presente che cliccando su "scrivi all'utente" invii un messaggio di posta elettronica mentre accedendo e modifcando la pagina di discussione dell'utente, nel mio caso clicca su (msg) a destra del mio nome, puoi scrivere più rapidamente sfruttando il software di wikipedia. Se ti servisse una mano per qualsiasi cosa chiedimi pure. Ciao --Jacopo (msg) 14:03, 22 lug 2006 (CEST)
Callas
Attenzione ai wikilink! è abitudine non ripeterli nella stessa voce (vedi Norma, Tosca ecc...) e inoltre in alcuni casi il link non porta all'opera. Bisognerebbe controllare con pazienza. Li avevo sistemati. Potresti per favore rimettili com'erano? Grazie --Al Pereira 15:02, 17 nov 2006 (CET)
Callas
Scusami tanto, Al Pereira. Rimedio tutto in giornata (ho poco tempo per la connessione e devo fare tutto a pizzichi e bocconi, ma ci arrivo). Ciao. Utente:Anfiosso
Ancora Callas
Cercherò di pensare, nei prossimi giorni, a come spiegare la questione nel modo migliore all'interno della voce. Capisco il tuo punto di vista, che tra l'altro conosco, ma provo a spiegarti meglio il mio precisando alcuni punti. L'"intento filologico" di fatto non ci fu: ci fu piuttosto il desiderio della riscoperta e l'amore per alcuni compositori e alcuni personaggi. Molto probabilmente tu conosci il personaggio Callas meglio di me e quindi sai che il suo approccio artistico fu sempre molto caldo e "passionale", nonostante la straordinaria tecnica. Insomma se la Callas ha eliminato determinate incrostazioni interpretative l'ha fatto con istinto di artista, non con scrupolo da filologa. Quanto ai tagli, negli anni 50 erano una prassi ma non per questo erano filologici! Il discorso vale a maggior ragione nel caso di opere fuori repertorio, per le quali non esisteva una ahimè consolidata tradizione di tagli come per Lucia o Sonnambula (a meno che non salisse sul podio Bernstein.... magari proprio con la Callas!). Ma in questi casi i tagli risultano ancora più pesanti e - onestamente - maldestri che nelle opere di repertorio. Così come le cadenze. Tra le lezioni che la Callas tenne negli anni 70 (non ricordo esattamente dove) e che furono pubblicate, ne esiste una in cui parla proprio di Bellini e Donizetti, del suo grande amore per questi autori, ma al tempo stesso afferma chiaro e tondo (come docente!... e non più negli anni 50) che questi spartiti sono pieni di difetti e che compito preciso del cantante è correggerli. Purtroppo non ho l'intervista, altrimenti varrebbe la pena di citarla, ma ricordo il passo dato che quando lo lessi mi colpì molto. Riguardo alle modifiche alle linee vocali, purtroppo ci sono anche quelle, e non mi riferisco alle variazioni delle ripetizioni delle cabalette (le rarissime volte che le canta) che come osservavi fanno parte di una prassi esecutiva dell'epoca (malauguratamente cristallizzatasi nelle variazioni rossiniane di Ricci, ma questo è un altro discorso). Mi riferisco ad altre modifiche, sia pure non altrettanto frequenti. Penso ad esempio al suo Pirata. Non si tratta di riscritture creative ma in genere di semplificazioni. Ripeto: questo non toglie che posso riscrivere il passaggio in modo da renderlo meno perentorio. Riguardo al fatto che queste modifiche rientrassero nella prassi del tempo di Bellini e Donizetti, è vero ma non bisogna dimenticare che era una prassi che loro stessi combattevano, limitando sempre più i passaggi ad libitum del cantante e combattendo gli abusi. Comunque quando il cantante "compone" entro i passaggi deputati (ripetizioni di cabalette e alcune cadenze), niente da ridire, ma se lo fa dove vuole lui, allora siamo di nuovo fuori da ogni prospettiva filologica. Mi pare indicativo del suo approccio naïve verso le "riscoperte", il fatto che dove si trovano ancora le vecchie corone ad indicare passaggi ad libitum, la Callas esegua la nota scritta, senza aggiungere gli abbellimenti che pure dovrebbero esserci. Devo anche dirti, già che siamo entrati nel discorso, che ho molte riserve anche sul fatto che il modo di cantare della Callas avesse troppo a che fare con il modo di cantare delle grandi cantanti degli anni 20-40 dell'Ottocento (non parliamo dei soprani rossiniani), tanto è vero che fu magnifica come Tosca e come Gioconda. Un giorno un noto ex critico musicale veneziano mi disse che secondo lui la Callas fu una strana miscela di epoche e stili diversi, e tenderei ad essere d'accordo. In questo senso fu unica. È anche interessante il fatto che le opere che ha "riscoperto" hanno fatto clamore ma non hanno avuto in seguito una gran fortuna, credo proprio perché il loro successo era legato all'elemento aleatorio della sua presenza (anche scenica) e di determinati suoi colpi d'ala, non alla scoperta di una chiave interpretativa che altri potessero raccogliere, com'è accaduto invece poi nel caso delle riscoperte rossiniane, dietro le quali esiste una consapevolezza storica e filologica. Colpa dei direttori? Certo, ma dubito che la Callas avrebbe accettato un direttore che le modificasse la linea interpretativa: forse forse se ci fosse stato Vincenzillo in persona... Scusa la chiacchierata e intanto grazie per i contributi alla voce. Ciao --Al Pereira 02:09, 21 nov 2006 (CET)