Echmiadzin

comune armeno
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Vagharshapat
comune
Վաղարշապատ
Vagharshapat – Stemma
Vagharshapat – Bandiera
Vagharshapat – Veduta
Vagharshapat – Veduta
Localizzazione
StatoArmenia (bandiera) Armenia
ProvinciaArmavir
Amministrazione
Capo comunitàHrach Abgaryan
Territorio
Coordinate40°09′28.49″N 44°17′31.52″E
Altitudine878 m s.l.m.
Superficie13 km²
Abitanti56 900 (2007)
Densità4 376,92 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale1101–1109
Prefisso(0)231
Fuso orarioUTC+4
Cartografia
Mappa di localizzazione: Armenia
Vagharshapat
Vagharshapat
Sito istituzionale
La chiesa di Santa Gayane (630)
 Bene protetto dall'UNESCO
Cattedrale e chiese di Echmiadzin e sito archeologico di Zvartnots
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(ii) (iii)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2000
Scheda UNESCO(EN) Cathedral and Churches of Echmiatsin and the Archaeological Site of Zvartnots
(FR) Scheda

Vagharshapat (in armeno: Վաղարշապատ) o Echmiadzin (in armeno: Էջմիածին) è una città di circa 56.900 abitanti (2007) della provincia di Armavir in Armenia.

Echmiadzin è la città più sacra dell'Armenia, sede del catholikos, il capo della Chiesa apostolica armena e si trova a circa 20 chilometri a ovest della capitale Yerevan.

La città venne fondata col nome di Vardkesavan nel IV o III secolo a.C. Il re Vagharsh (117-140) ne cambiò il nome in Vagharshapat (in armeno: Վաղարշապատ), che tuttora è il nome ufficiale della città. Alcuni decenni dopo la città divenne la capitale dell'Armenia e rimase la città più importante del paese fino al IV secolo.

Il monumento più importante di Echmiadzin è la sua cattedrale, costruita originariamente da San Gregorio Illuminatore come una basilica a volta nel 301-303, quando l'Armenia era l'unica nazione del mondo a riconoscere il Cristianesimo come religione di stato. Secondo gli annali armeni del V secolo, San Gregorio ebbe una visione di Cristo che scendeva dal cielo e colpiva il suolo con un martello d'oro per mostrare il luogo dove sarebbe dovuta essere costruita la Cattedrale. Quindi il patriarca diede alla chiesa e alla città il nome di Echmiadzin, che significa "il luogo dove discese l'Unico Figlio"

Nel 480 il governatore romano dell'Armenia, Vahan Mamikonian, ordinò che la basilica ormai in rovina venisse rimpiazzata con una nuova chiesa con pianta a croce. Nel 618 venne rimpiazzata la cupola di legno con una in pietra poggiante su 4 massicci pilastri uniti ai muri esterni per mezzo di arcate. Da allora la chiesa è rimasta quasi intatta fino ai giorni nostri. All'inizio del XVIII secolo comparvero affreschi all'interno e bizzarre rotonde sopra le absidi, mentre un campanile a tre ordini fu costruito circa mezzo secolo prima. In passato la Cattedrale vantava la più grande collezione di manoscritti armeni medievali, fino a che non furono ceduti all'Istituto dei Manoscritti Antichi Matenadaran di Yerevan.

A ovest della Cattedrale si trova la Porta di San Tiridate, che porta all'imponente Palazzo del Patriarca. A nord-est si trova l'Accademia Spirituale. A nord della Cattedrale sono stati posti numerosi khachkar.

Oltre alla Cattedrale la città di Echmiadzin contiene due antichissime chiese di grande importanza:

  • la chiesa di Santa Gayane, caratteristica per le sue proporzioni armoniose, costruita nel 630 e ampliata nel XVII secolo, quando venne ricostruita la cupola e aggiunto un porticato;
  • la chiesa di Santa Ripsime, costruita nel 618 e sopravvissuta fino ai giorni nostri pressoché intatta.

Queste due chiese, la Cattedrale e il vicino sito archeologico di Zvartnots fanno parte dell'elenco dei luoghi Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO

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