Guy de Maupassant

scrittore e drammaturgo francese
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Henri-René-Albert-Guy de Maupassant (Tourville-sur-Arques, 5 agosto 1850Parigi, 6 luglio 1893) è stato uno scrittore, drammaturgo, reporter di viaggio, saggista e poeta francese, nonché uno dei padri del racconto moderno.

Henri-René-Albert-Guy de Maupassant
Firma di Maupassant

Biografia

 
Ritratto di Guy de Maupassant

Nacque presso il castello di Miromesnil[1], vicino a Dieppe, in Francia. La famiglia Maupassant era originaria della Lorena ma si spostò in Normandia intorno alla metà del XIX secolo. Il padre sposò nel 1846 una giovane donna dell'alta borghesia, Laure le Poittevin. Quest'ultima, insieme al fratello Alfred, fu compagna di giochi di Gustave Flaubert, il figlio del chirurgo di Rouen, destinato ad esercitare una forte influenza nella vita di Maupassant. Fu una donna dalle non comuni doti letterarie, appassionata di classici, in particolare di Shakespeare. Separata dal marito, si prese cura dei due figli, Guy ed il fratello più giovane Hervé.

Fino a tredici anni Guy visse con la madre a Étretat, nella Villa dei Verguies, dove crebbe tra il mare e un entroterra lussureggiante, appassionandosi di natura e di sport all'aperto; andava a pescare con i pescatori lungo la costa e parlava patois con i contadini. La sua educazione cominciò nel seminario a Yvetot, da dove deliberatamente fece di tutto per farsi espellere. A causa dell'educazione forzata di stampo religioso, sviluppò una forte ostilità nei confronti della religione. In seguito fu iscritto al Lycée di Rouen, ove si dimostrò uno studente molto dotato: si dedicò alla poesia e prese parte ad alcune rappresentazioni filodrammatiche.

Non appena conseguita la laurea presso il collège nel 1870, scoppiò la guerra franco-prussiana; si arruolò come volontario e combatté con onore. Dopo la guerra, nel 1871, lasciò la Normandia e giunse a Parigi dove trascorse dieci anni come impiegato presso il Dipartimento Navale. Durante questi anni di tediosa occupazione, i soli momenti di svago li trascorreva andando in canoa sulla Senna di domenica e durante le vacanze. Gustave Flaubert lo prese sotto la sua protezione, accompagnandolo al suo debutto nel giornalismo e in letteratura[2]. A casa di Flaubert incontrò il romanziere russo Ivan Turgenev e il francese Émile Zola, e molti dei protagonisti della scuola realista e naturalista. Scrisse versi interessanti e brevi operette teatrali.

 
Jean Béraud: Les Grands Boulevards: Le Théâtre des Variétés, 1875 - 1890

Nel 1878 fu trasferito al Ministero della Pubblica Istruzione, e divenne un importante curatore di giornali di successo come "Le Figaro", "Gil Blas", "Le Gaulois" e "L'Écho de Paris". Dedicò il tempo libero alla stesura di romanzi e racconti. Nel 1880 pubblicò Boule de Suif, racconto che ebbe un immediato e straordinario successo. Flaubert lo definì «un capolavoro destinato a durare nel tempo». Gli anni tra il 1880 e il 1891 furono di intenso lavoro. Pur divenuto famoso grazie al suo primo racconto, continuò a lavorare in modo metodico, arrivando a scrivere dai due ai quattro volumi all'anno. Combinò talento e senso pratico per gli affari, doti che gli garantirono una meritata ricchezza.

 
Tomba di Guy de Maupassant

Nel 1881 pubblicò il suo primo volume di racconti, La Maison Tellier, che arrivò in due anni alla dodicesima edizione. Nel 1883 terminò il romanzo Une vie, vendendone 25.000 copie in meno di un anno. Il suo secondo romanzo Bel Ami, apparso nel 1885, raggiunse le 37 ristampe in quattro mesi. Harvard, il suo editore, gli commissionò nuovi romanzi. Maupassant, senza grossi sforzi, scrisse testi sempre interessanti dal punto di vista stilistico ed estremamente profondi. Fu a quest'epoca che scrisse quello che molti critici considerano il suo vero capolavoro Pierre et Jean. Di due anni dopo è Mont Oriol, romanzo da cui la RAI trasse nel 1958 uno dei suoi primi teleromanzi, intitolato anch'esso Mont Oriol.

Provava una sorta di naturale avversione nei confronti della società; amava la solitudine e la meditazione. Viaggiò tantissimo in Algeria, Italia (in particolare in Sicilia), Gran Bretagna, Auvergne e da ciascuno dei suoi viaggi tornò con un nuovo volume. Navigò moltissimo sul suo yacht privato "Bel Ami", così chiamato in onore del suo romanzo. Dopo il 1889 lo scrittore viaggiò moltissimo, tornando di rado a Parigi. In una lettera ad un amico confidò che ciò era dovuto al fastidio che egli provava nel vedere la Tour Eiffel, da poco inaugurata: era stato, assieme a molte altre personalità della cultura francese dell'epoca, uno dei firmatari della petizione con la quale si chiedeva di sospenderne la costruzione.

I numerosi viaggi e la febbrile attività non gli impedirono tuttavia di farsi parecchi amici tra le celebrità letterarie del tempo: Alexandre Dumas figlio; a Aix-les-Bains incontrò Hippolyte Taine, che lo affascinò profondamente. Flaubert continuò a comportarsi con lui come una sorte di guida letteraria. La sua amicizia con i fratelli Edmond e Jules de Goncourt fu però di breve durata; il carattere schietto mal si adattava alle esigenze dell' ambiente pettegolo, attratto dagli scandali e pieno di invidie, che i due fratelli avevano creato attorno al loro gruppo.

Negli ultimi anni di vita la sua salute si deteriorò, nonostante una costituzione apparentemente robusta, e il suo equilibrio mentale entrò in crisi, a causa, quasi sicuramente, della sifilide, ereditata dal padre o contratta attraverso i frequenti rapporti con prostitute[3]. Allucinazioni e paura della morte lo accompagnarono sempre nei suoi ultimi mesi. In seguito a un ennesimo tentativo di suicidio venne internato nella clinica del dottor Blanche, a Passy. Morì a 43 anni, dopo diciotto mesi di incoscienza, e venne sepolto nel cimitero di Montparnasse a Parigi.

Note stilistiche

Maupassant fu profondamente influenzato da Zola e Flaubert, nonché dalla filosofia di Schopenhauer. I suoi racconti ed i suoi romanzi presentano spesso una satira, ora feroce, ora bonaria, della piccola borghesia, guardata con senso di superiorità. La stupidità, la cupidigia, la crudeltà e soprattutto la meschinità sono nella sua opera un dato onnipresente, trasversale ad ogni ceto sociale, e spesso l'amore fisico, a volte bestiale, è rappresentato come l'unica vera "consolazione".

Le sue novelle si contraddistinguono per lo stile breve e sintetico, e per l'ingegnosità con cui i singoli temi sono sviluppati. Eccelse nell'arte della costruzione dell'intreccio, ma la sua narrazione non ha il carattere di indagine scientifica tipico del Naturalismo, dal quale Maupassant prese le distanze.

Opere

Romanzi

Racconti e novelle

Maupassant ne scrisse oltre 300, per lo più su «Le Gaulois», «Gil Blas», «Le Figaro» e altri giornali e riviste (solo qualcuno direttamente per una raccolta). I più celebri sono:

  • La mano dello scorticato (La Main d'écorché, 1875)
  • Il dottor Héraclius Gloss (Le Docteur Héraclius Gloss, 1875)
  • Il porgitore di acqua benedetta (Le Donneur d'eau bénite, 1877)
  • Il matrimonio del tenente Laré (Le Mariage du lieutenant Laré, 1878)
  • Il papà di Simon (Le éapa de Simon, 1879)
  • Palla di sego o Pallina (Boule de Suif, 1880)
  • Le domeniche di un borghese a Parigi (Les Dimanches d'un bourgeois de Paris, 1880)
  • Storia di una ragazza di campagna (Histoire d'une fille de ferme, 1881)
  • Una scampagnata (Une partie de campagne, 1881)
  • L'amica di Paul (La Femme de Paul, 1881)
  • Storia corsa (Histoire corse, 1881)
  • La casa Tellier (La Maison Tellier, 1881)
  • Il ceppo (La Bûche, 1882)
  • Magnetismo (Magnétisme, 1882)
  • Lo zio Sosthène (Mon oncle Sosthène, 1882)
  • Burla normanna (Farce normande, 1882)
  • Il paletto (Le Verrou, 1882)
  • La signorina Fifì (Mademoiselle Fifi, 1882)
  • Quel porco di Morin (Ce cochon de Morin, 1882)
  • La rimpagliatrice (La Rempailleuse, 1882)
  • Nei campi (Aux champs, 1882)
  • Viaggio di nozze (Voyage de noce, 1882)
  • La beccaccia (La Bécasse, 1882)
  • Plenilunio (Clair de Lune, 1882)
  • Il lupo (Le Loup, 1882)
  • La regina Ortensia (La Reine Hortense, 1883)
  • Due amici (Deux amis, 1883)
  • La serra (La serre, 1883)
  • Miss Harriet (Miss Harriet, 1883)
  • Il caso di madame Luneau (Le Cas de Madame Luneau, 1883)
  • Il fusticino (Le Petit fût, 1884)
  • La collana (La Parure, 1884)
  • Idillio (Idylle, 1884)
  • La felicità (Le Bonheur, 1884)
  • Tribunali di campagna (Tribunaux rustique, 1884)
  • La rivincita (La Revanche, 1884)
  • Il delitto di compare Boniface (Le Crime au père Boniface, 1884)
  • Le sorelle Rondoli (Les Soeurs Rondoli, 1884)
  • L'eredità (L'Héritage, 1884)
  • Il ritorno (Le Retour, 1884)
  • Yvette (Yvette, 1884)
  • Toine (Toine, 1885)
  • La piccola Roque (La Petite Roque, 1885)
  • Compare Amable (Le Père Amable, 1886)
  • L'Horlà (L'Horla, 1887)
  • Il viaggio dell'Horla (Le Voyage du Horla, 1887)
  • Sull'acqua (Sur l'eau, 1888)
  • Mosca (Mouche, 1890)
  • L'oliveto (Le Champ d’oliviers, 1890)
  • L'inutile bellezza (L'Inutile beauté, 1890)
  • Il testamento (Le Testament, 1890)
  • Il venditore ambulante (Le Colporteur, 1900)

Di questi, raccolti in molte edizioni, in ordine tematico o cronologico, le seguenti raccolte furono fatte durante la sua vita:

  • Les Soirées de Médan, 1880 (che contiene L'Attaque du moulin, di Émile Zola; Boule de suif di Maupassant; Sac au dos, di Joris-Karl Huysmans, La Saignée, di Henry Céard, L'Affaire du Grand 7, di Léon Hennique e Après la bataille, di Paul Alexis)
  • La maison Tellier, aprile 1881 (9 storie)
  • Mlle Fifi: nouveaux contes, 1882 e n. ed. 1891 (18 storie)
  • Contes de la bécasse, 1883 (17 storie)
  • Clair de lune, 1884 (12 storie)
  • Miss Harriet, 1884 (12 storie)
  • Les sœurs Rondoli, 1884 (15 storie)
  • Yvette, 1885 (8 storie)
  • Contes du jour et de la nuit, 1885 (21 storie)
  • Monsieur Parent, 1886 (17 storie)
  • Toine, 1886 (16 storie)
  • La Petite Roque, 1886 (10 storie)
  • Le Horla, 1887 (14 storie)
  • Le Rosier de Mme Husson, 1888 (14 storie)
  • La Main gauche, 1889 (11 storie)
  • L'Inutile Beauté, 1890 (11 storie)

Altre raccolte d'epoca:

  • Le père Milon, 1899 (18 storie)
  • Le Colporteur, 1900 (20 storie)
  • Le docteur Héraclius Gloss et autres contes, 1921 (17 storie)

Opere teatrali

  • Al Petalo di Rosa, casa turca (À la feuille de rose, maison turque 1875, in collaborazione con Robert Pinchon)
  • La domanda (La Demande, 1876, incompiuta)
  • Il tradimento della contessa de Rhune (La Trahison de la comtesse de Rhune, 1877)
  • Histoire du vieux temps (1879, ma scritta nel 1874)
  • Una ripetizione (Une répétition, 1880)
  • Sul bordo del letto (Au bord du lit, 1883)
  • Yvette (1889, incompiuta, dall'omonimo racconto)
  • Musotte (1891, in collaborazione con Jacques Normand)
  • La Paix du ménage (1893, rifacimento della precedente)

Altre opere

  • Gustave Flaubert (1876), saggio
  • Balzac d'après ses lettres (1876), saggio
  • Gustave Flaubert d'après ses lettres (1880), saggio
  • La Sicilia (1885), diario di viaggio
  • La vita errante (2002) (Titolo originale: La vie errante, 1890), ed. Ibis, a cura di Graziella Martina, racconto della sua crociera nel Mediterraneo
  • Des vers (1880), poesie e canzoni
  • Œuvres complètes (1971, 20 voll., a cura di Pascal Pia)
  • Correspondance (1973, 3 voll., a cura di J. Suffel)
  • Chroniques (1980, 3 voll., a cura di H. Juin)
  • Pagine sull’Italia (1988, a cura di G. Delaisement)
  • Correspondance avec Flaubert (1993, a cura di Y. Leclerc)

Antologie che contengono suoi racconti

Antologie in lingua italiana

Se non indicato diversamente, le raccolte contengono solo racconti di Guy de Maupassant.

  • 1898 - Racconti della beccaccia, Milano: Sonzogno (trad. Onorato Roux)
  • 1906 - Racconti e novelle, Milano: Fratelli Treves (trad. Pier Emilio Francesconi)
  • 1907 - Racconto della campagna.
  • 1914 - Casa Tellier ed altre novelle, Milano: Cervieri
  • 1923 - Racconti amorosi, «L'ideale» 6, Milano: Facchi (trad. Decio Cinti)
  • 1933 - Trenta novelle, «I grandi scrittori stranieri» 32, Torino: Utet (trad. Francesco Picco)
  • 1935 - Le novelle, Milano: Bietti (trad. Alfredo Fabietti e Bruno Dell'Amore)
  • 1936 - Novelle comiche, «I grandi narratori», Milano: Rizzoli (trad. Francesco Cazzamini Mussi)
  • 1944 - Venti racconti: racconti bianchi, racconti neri, racconti della pazzia, «Il viaggiatore e la sua ombra» 1, Roma: Documento (trad. Alberto Savinio e Anna Maria Sacchetti)
  • 1945 - Il porto e altri racconti, a cura di Camillo Sbarbaro, «Centonovelle» 6, Milano: Bompiani
  • 1946 - Le infedeli, «Orchidea» 2, Milano: Barlon (trad. Luigi Ermete Zalapy)
  • 1950 - La casa di madama Tellier e altri racconti, a cura di Egidio Bianchetti, «Biblioteca moderna» 121, Milano: Mondadori
  • 1951 - Boule de suif e altri racconti, a cura di Alberto Moravia, «UE» 87, Milano: Cooperativa libro popolare (trad. Renato Fabietti)
  • 1953 - Racconti della beccaccia, Milano: Rizzoli Editore
  • 1955 - Le novelle, «Millepagine» in 3 volumi, Milano: Istituto editoriale italiano (trad. Egidio Bianchetti)
  • 1956 - Tutte le novelle, «I grandi maestri illustrati» 5, Roma: Casini (trad. Mario Picchi)
  • 1962 - Racconti del giorno e della notte, Milano: Rizzoli (trad. Oreste del Buono)
  • 1964 - Racconti, a cura di Matilde Agnoletti Cestelli, Roma: Curci
  • 1967 - L' inutile bellezza e altre novelle, introduzione di Arnaldo Bressan, «I capolavori» 55, Firenze: Sansoni
  • 1967 - Novelle, a cura di Antonio Desideri, «L'oblio», Messina: D'Anna
  • 1968 - Racconti e novelle, «I millenni» in 3 volumi, Torino: Einaudi editore (trad. Gioia Angiolillo Zannino, Viviana Cento, Ornella Galdenzi e Clara Lusignoli)
  • 1971 - Quindici novelle, «Caleidoscopio» 59, Milano: Club degli editori (trad. Vera Gizzi)
  • 1972 - I randagi del male (antologia di vari autori), Arnoldo Mondadori Editore.
  • 1981 - Gli eroi dell’ombra. Antologia della letteratura di spionaggio (antologia di vari autori), Arnoldo Mondadori Editore contenente il racconto Due pescatori.
  • 1982 - Racconti, a cura di Maria Teresa Nessi Somaini, «Grandi libri» 94, Milano: Garzanti (trad. Fausto Marcone e Pier Emilio Francesconi)
  • 1983 - Racconti fantastici, a cura di Giuseppe Lippi, «Oscar Classici» 83, Milano: Arnoldo Mondatori Editore (trad. Egidio Bianchetti)
  • 1984 - Racconti, «Capolavori della narrativa» in 2 volumi, Novara: De Agostini (trad. Sara Di Gioacchino-Corcos e Rosanna Pelà)
  • 1985 - Racconti, Alberto Peruzzo Editore.
  • 1988 - Racconti e novelle, «Grandi libri» 370, Garzanti Editore (trad. Mario Picchi)
  • 1992 - Racconti fantastici, a cura di Margherita Colucci, «Il segnalibro», Napoli: Morano
  • 1992 - Boule de suif - La maison Tellier, «Scrittori tradotti da scrittori» 43, Torino: Einaudi (trad. Mario Fortunato)
  • 1993 - Racconti dell'incubo, a cura di Guido Davico Bonino, con un saggio di Henry James, «Tascabili» 148, Torino: Einaudi
  • 1993 - Tutte le novelle, a cura di Maria Giulia Longhi, «Meridiani», Mondadori (trad. Mario Picchi)
  • 1994 - Tutti i racconti neri, fantastici e crudeli, Roma: Grandi tascabili economici Newton (trad. Lucio Chiavarelli)
  • 1994 - Il delitto di compare Boniface, Pordenone: Edizioni Studio Tesi (trad. Manuela Raccanello)
  • 1995 - Racconti, a cura di Maria Teresa Cassini e Alessandro Castellari, Milano: Principato (trad. Mario Picchi e Maria Teresa Cassini)
  • 1996 - Racconti di vita parigina, a cura di Guido Davico Bonino, «Tascabili» 388, Torino: Einaudi
  • 1996 - Tutti i romanzi, introduzione di Carlo Bo, nota di Lucio Chiavarelli, «Mammut» 48, Roma: Newton Compton (trad. Catherine McGilvray, Maria Pia Tosti Croce, Luca Premi, Pietro Paolo Trompeo, Attilio Scarpellini, Lucio Chiavarelli e Maurizio Grasso)
  • 1996 - Racconti del crimine, postfazione di Corrado Augias, «Tascabili» 198, Torino: Einaudi
  • 1997 - Romanzi, a cura di Arnaldo Colasanti, «Grandi classici» 44, Milano: Mondadori
  • 1999 - Passione fatale. Venticinque racconti d'amore dell'Ottocento (antologia di vari autori), a cura di Guido Davico Bonino, Torino: Einaudi, contenente il racconto La felicità
  • 2001 - Racconti, a cura di Lidia Pescarmona, «Gli anemoni», Milano: Principato
  • 2004 - Racconti, a cura di Marco Romanelli, Torino: Agorà (trad. Luciano Tamburini)
  • 2005 - Tutte le novelle e i racconti, «Mammut», Newton Compton Editori
  • 2006 - Casa di piacere e altri racconti, «Classici per tutti», Milano: Baldini Castoldi Dalai (trad. e introduzione Giancarlo Buzzi)
  • 2007 - Racconti d'amore, a cura di Giacomo Magrini, «ET» 347, Torino: Einaudi (trad. Natalia Ginzburg)

Note

  1. ^ Il luogo esatto di nascita di Maupassant è stato spesso al centro di dispute. I critici Lèon Luis Deffoux e Emile Zavie (Le Groupe de Médan, Crès, 1925) e Georges Normandy (Maupassant, Rasmussen, 1926), basandosi su testimonianze orali, affermarono che Maupassant sarebbe nato a Fecamp al n. 98 di via Sous-le-Bois (oggi quai Guy de Maupassant) presso la nonna materna. Tuttavia l'atto di nascita riporta chiaramente come luogo di nascita il castello di Miromesnil e, anche sulla base di ulteriori considerazioni, Louis Forestier, curatore della pubblicazione delle opere dell'autore nella Bibliothèque de la Pléiade, ritiene chiusa la questione a favore di Miromesnil. Una fonte di dubbio è però nell'atto di morte: "Acte de décès de Henri-René-Albert-Guy de Maupassant, âgé de quarante-trois ans, homme de lettres, né à Sotteville près Yvetot (Seine-Inférieure)", Yvetot (Sotteville è un nome molto comune in Normandia, nella sola Senna Marittima tre località hanno questo nome). Sembra tuttavia ormai chiaro che sia un errore di trascrizione: la Sotteville indicata sarebbe in realtà una corruzione di Sauqueville, e infatti il castello di Miromesnil è a metà strada tra Sauqueville e Tourville-sur-Arques.
  2. ^ Il diario dei Goncourt ovvero le avventure erotiche dei grandi scrittori
  3. ^ Henri Troyat, Vita di Guy de Maupassant, Liviana, Padova 1991.

Bibliografia

  • Alberto Savinio, Maupassant e «L'altro», Adelphi, Milano 1975
  • Maria Giulia Longhi, Introduzione a Maupassant, Laterza, Bari 1994
  • Olivier Frébourg, Maupassant le clandestin, Gallimard, Paris 2000

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Collegamenti esterni

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