Django Unchained
Django Unchained è un film del 2012 scritto e diretto da Quentin Tarantino, con protagonisti Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz, Samuel L. Jackson e Kerry Washington. È un omaggio al film Django di Sergio Corbucci (1966)[1], interpretato da Franco Nero, che in questo film interpreta un cameo. Con i suoi 165 minuti di durata complessiva, è il film più lungo diretto da Tarantino.
In un'intervista alla britannica Total Film UK, Tarantino ha dichiarato che, viste le affinità fra Django Unchained e il precedente lungometraggio Bastardi senza gloria, si può presagire una "Trilogia storica" nella quale Tarantino rivisita sotto la sua chiave d'autore vari periodi della storia moderna, ovviamente non si sa ancora quale sarà il capitolo conclusivo della trilogia.[2][3]
Trama
I fratelli Speck, mercanti di schiavi, marciano con cinque schiavi neri incatenati a presso quando la strada gli viene sbarrata dal carro del dottor King Schultz, un gentile dentista che sta cercando uno schiavo nero che proveniva dalle piantagioni di cotone del vecchio Carrucan e che conosce i fratelli Brittle. Uno dei cinque, Django, dice di provenite da li e di conoscere i fartelli Brittle, dato che torturavano lui e sua moglie nei campi di Carrucan. Schulz vorrebbe acquistare Django ma i due fratelli non sono intenzionati a venderglielo tantè che uno dei due, dopo le insistenze di Schulz, gli punta il fucile addosso. Detto fatto il dentista estrae una pistola e spara all’uomo per poi uccidere il cavallo di quell’altro in modo da farlo cadere e da rompergli la gamba, dato che ha deciso di farlo riflettere sull’offerta fattagli. Il dolorante Speck però non vuole ovviamente trattare con Schulz, che si prende la libertà di liberare Django, vestirlo, e caricarlo sul cavallo dello Speck defunto. Dopo di chè Schulz si allontana con il carro e con Django a presso, non prima però di dare la chiave delle catene agli altri quattro schiavi che, liberatisi, afferrano il fucile del loro dolorante padrone e lo uccidono. Durante il viaggio Django scopre che Schulz ha smesso di essere dentista da due anni e ora invece è diventato un cacciatore di taglie, ed ha bisogno del suo aiuto per trovare i fratelli Brittle che lui potrebbe benissimo riconoscere. Schulz e Django, girando in alcune piantagioni di cotone riescono a trovarne una in cui i tre fratelli Brittle, che hanno cambiato il nome in Shiffer, ora lavorano. Django si fa prendere dalla rabbia e uccide con un colpo di pistola uno dei due fratelli per poi frustare l’altro e finirlo con un proiettile. Il terzo cerca di scappare a cavallo ma viene freddato in lontananza da Schulz con un colpo di fucile. Il padrone di quel campo, Big Daddy, e i suoi uomini si preparano ad attaccare i due assassini ma Schulz estrae dalla tasca un mandato che dice che i Brittle erano dei criminali ricercati e che quindi è perfettamente “legale” che loro gli abbiano uccisi. Big Daddy rimane però offeso dal torto fattogli da Django e dall’insolenza di Schulz, e decide di vendicarsi. Si reca con un gruppo di suoi uomini nel posto dove si sono accampati con il carro per la notte e si preparano ad attaccarli. Schulz e Django non sono però nel carro ma si sono nascosti su una collina e, quando gli uomini armati sono vicini, il dentista spara con il fucile contro il carro (riempito di dinamite) che esplode. Muoiono quasi tutti gli uomini e Django riesce ad uccidere Bid Daddy con un colpo di fucile in lontananza. Schulz riesce così a capire che Django ha molto talento per questo tipo di cose, talento che viene anche dettato dalla rabbia verso persone che gli hanno fatto del male, come i Brittle. Django dice al dentista che lui e sua moglie Broomhilda (una bella donna educata da una padrona tedesca che gli aveva insegnato la sua lingua per parlarci) erano stati separati quando avevano cercato di scappare insieme e non ha idea di dove sia finita. I due fanno così un patto: Django aiuterà il dottor Schulz a catturare altri criminali da vendere alla giustizia e lui lo aiuterà a ritrovare sua moglie. Per molti mesi Django riesce quindi ad aiutare Schulz nelle sue imprese, motivato a ritrovare sua moglie. Schulz riesce a scoprire che Broomhilda è stata venduta a Calvin Candie, un nobile e ricchissimo trafficante di schiavi neri, come “donna di compagnia” e cameriera. I due raggiungono Candieland, la villa dove l’uomo vive e si fingono due negrieri in cerca di lottatori di mandingo. In realtà questo è un preteso per portare di nascosto di notte Broomhilda via da quel posto. Quella sera, dopo aver fatto vedere durante la giornata i suoi schiavi a Schulz e a Django, Candie conclude un affare con i due che intendono comprare uno dei suoi neri. Steven, il capo negro della servitù, intuisce che Broomhilda e Django si conoscano dato che i due si guardano con passione e con curiosità. Intuisce quindi che anche Schulz sia coinvolto in questa faccenda e che stiano imbrogliando il suo padrone. Prende quindi in disparte Candie e gli dice quello che crede di aver scoperto. Candie si reca quindi davanti a Schulz e a Django e gli mostra il teschio di un negro che era stato per lungo tempo servitore di suo padre, e lo aveva raso per anni sulla veranda della villa senza mai tagliargli la gola. Candie dice che anche in quel momento in quella sala ci sono un sacco di schiavi e camerieri neri che potrebbero aggredirli da un momento all’altro ma non lo fanno. Detto questo, Candie afferra una sega e taglia il cranio del negro servo per mostrare che sotto a quelle ossa si trovano tre fossette, che indicano la razza perennemente servile dei neri nei confronti dei bianchi. Dice poi che se provasse a spaccare la testa di Boomhilda con un martello, cosa che minaccia di fare in quel momento, troverebbe nel suo cranio le stesse tre fossette. Django e Schulz, che vengono tenuti sotto tiro dagli uomini di Candie, sono costretti a fre buon viso a cattivo gioco: comprano Broomhilda con un elevata somma di denaro per non farla uccidere dal padrone. Django Schulz e Broomhilda, umiliati da Candie, se ne stanno per andare dopo aver firmato la ricevuta per la donna. Candie però, che vuole dimostrare ancora una volta la sua superiorità, esige che Schulz (come alla fine di ogni accordo) gli stringa la mano. Il dentista non è intenzionato a toccare le mani di uno schifoso razzista come lui, ma l’uomo insiste e minaccia di uccidere Broomhilda se lui non acconsentirà. Schulz, profondamente scosso e arrabbiato, si avvicina a Candie per stringergli la mano ma all’improvviso estrae una pistola e gli spara, uccidendolo. Dopo essersi voltato verso gli allibiti compagni ed avergli detto di non aver saputo resistere, Schulz viene ucciso con una fucilata da uno degli uomini di Candie. Da questo momento si scatena un’incredibile sparatoria tra Django e gli uomini di Candie, che muoiono numerosi grazie all’incredibile abilità di Django con le armi da fuoco. Alla fine però prevalgono loro, minacciando Broomhilda con una pistola così da costringere il marito ad arrendersi. Qualche giorno dopo, proprio quando sta per essere castrato, a Django viene detto da Steven che per punizione non gli verranno tagliati i testicoli ma verrà fatto morire lentamente ai lavori forzati in catene. Django, insieme ad altri quattro neri, viene trasportato dentro ad una gabbia sopra un calesse da tre cowboy pagati per portarlo ai lavori forzati. I tre si fermano per riposare e qui Django li corrompe mostrandogli che nella tasca ha un manifesto che pubblicizza la cattura “vivo o morto” del criminale Smithy Becall e dei suoi uomini (in realtà già uccisi da lui e da Schulz). Attirati dalla taglia, gli uomini liberano Django così che li conduca dai criminali per farglieli catturare in modo da dividere poi il denaro. Appena ha una pistola in mano però, Django uccide due degli uomini e fa saltare in aria il terzo, sparandogli sulla sua bisaccia piena di dinamite. Dopo di chè Django libera i tre neri, prende dell’altra dinamite, toglie al cavallo del calesse le briglie e lo cavalca con il fucile in aria e senza sella. Django libera Broomhilda dagli uomini di Candie a cui era stata concessa per ripicca dalla famiglia di Candie, e poi si dirige a Candieland. Qui, la famiglia del padrone insieme a due guardie del corpo e a Steven ritornano dal suo funerale e appena entrano vengono tutti freddati da Django eccetto Steven. Quest’ultimo viene invece gambizzato ed inveisce dal dolore verso il nero, dicendogli che da cacciatore di taglie lui ora diventerà una taglia perché ha ucciso un gruppo di persone innocenti e non può nascondere quello che ha fatto. Detto fatto, l’uomo accende una lunghissima miccia che aveva collegato in tutta la casa alle dinamiti. Fa appena in tempo ad uscire e a raggiungere Broomhilda che Candieland esplode dietro di lui. I due innamorati guardano soddisfatti la villa in fiamme e si allontano a cavallo verso nuove avventure.
Produzione
L'idea di sviluppare un film basato sul genere degli spaghetti western era tra i progetti di Quentin Tarantino già dal 2007, anno in cui il regista, durante un'intervista al Daily Telegraph, dichiarò che avrebbe voluto girare un western ambientato nel profondo Sud degli Stati Uniti, e che avrebbe esplorato uno degli avvenimenti più orribili della storia dell'America: la schiavitù. Sempre durante quell'intervista, dichiarò inoltre che voleva affrontare proprio quell'argomento poiché, a causa della vergogna che gli statunitensi provano su questo argomento, nessuno aveva mai avuto il coraggio di affrontarlo, ma che lui era pronto ad affrontare tutto e perciò era la persona giusta per farlo.[4]
Durante la fase di scrittura del film, Tarantino è stato pesantemente influenzato dalla mitologia nordica, cosa che è particolarmente evidente nella seconda parte del film. Secondo quanto dichiarato dal regista, benché il nome della moglie del protagonista fosse Broomhilda fin dall'inizio, è stata la visione dell'opera L'anello del Nibelungo assieme a Christoph Waltz, avvenuta proprio durante la stesura del copione, ad aver influenzato l'andamento di una storia che già si prospettava simile a quella di Sigfrido[5].
Il 30 aprile 2011 venne annunciato che Tarantino aveva terminato la scrittura della bozza del copione del film intitolato Django Unchained, la quale era stata consegnata alla casa di produzione The Weinstein Company.[6][7]
Le riprese del film sono iniziate nel gennaio del 2012 al Melody Ranch di Santa Clarita, in California,[8] dove sono stati usati gli stessi set utilizzati per le riprese della serie televisiva Deadwood,[9] per poi spostarsi a Mammoth Lakes, sempre in California[10], e a febbraio in Wyoming e a New Orleans, in Louisiana.[10][11]
Il film è stato girato utilizzando la tecnica della lente anamorfica e con l'utilizzo di una pellicola da 35 millimetri.[12]
Casting
Il casting del film iniziò nel maggio del 2011, con Will Smith contattato per interpretare il ruolo di Django.[13] Sempre nello stesso periodo, anche Samuel L. Jackson e Christoph Waltz erano in trattative per i ruoli rispettivamente dello schiavo Stephen e di King Schultz, il "mentore" di Django.[13][14] Il 31 maggio venne confermato che Will Smith non avrebbe partecipato al film e al suo posto si fece il nome di Idris Elba,[15] ma il 22 giugno venne infine scelto per il ruolo del protagonista l'attore premio Oscar Jamie Foxx, che batté così la concorrenza del già citato Idris Elba e anche di Terrence Howard e di Chris Tucker.[16] Leonardo DiCaprio venne contattato per il ruolo del villian Calvin Candie il 7 giugno 2011 e, dopo appena sei giorni, firmò il contratto.[17][18]
Il 18 luglio si unì al cast del film anche Kevin Costner nel ruolo di Ace Woody, il sadico allenatore degli schiavi combattenti ma, due mesi dopo, il 16 settembre, a causa di altri impegni, l'attore dovette lasciare la parte.[19][20] Per sostituire Costner il 30 settembre venne scelto Kurt Russell,[21] ma nel maggio del 2012 anche lui lasciò la parte.[22] Per tappare il buco lasciato dall'uscita dal cast di Kurt Russell, Tarantino decise di "fondere" il personaggio di Ace Woody con quello di Billy Crash, interpretato da Walton Goggins,[23] che era stato aggiunto al cast nell'aprile del 2012.[24]
Il 13 settembre venne ufficializzata la partecipazione di Samuel L. Jackson al film e si unì al cast anche Gerald McRaney,[25][26] mentre ad ottobre vennero aggiunti al cast anche M. C. Gainey nel ruolo di Big John Brittle,[27] Don Johnson nel ruolo di Spencer "Big Daddy" Bennett[28] e Tom Savini, che inizialmente era stato scelto per interpretare il ruolo di Ellis Brittle.[29] Il 26 ottobre venne inoltre scelta, per il ruolo di Broomhilda (la moglie di Django), l'attrice Kerry Washington, andando così a terminare il cast principale del film.[30]
Nel novembre del 2011 vennero inoltre aggiunti al cast gli attori RZA, Misty Upham, Anthony LaPaglia, James Remar, James Russo, Tom Wopat, Todd Allen e Rex Linn, rispettivamente nei ruoli dello schiavo Thaddeus, della proprietaria di un bar di nome Minnie, di Jano, dei fratelli Speck, del maresciallo Gill Tatum, del sovraintendente delle piantagioni Dollar Bill e di Tennessee Harry.[31][32]
Il 15 giugno 2012 si unì al cast anche Jonah Hill, andando così ad arricchire un cast già molto ampio.[33][34] In precedenza l'attore era già stato contattato per interpretare il ruolo di Scotty Harmony, ma nel novembre del 2011, a causa di altri impegni, aveva dovuto inizialmente rinunciare al ruolo.[34][35]
Al film avrebbero dovuto partecipare anche altri due attori importanti: Joseph Gordon-Levitt e Sacha Baron Cohen. Il primo era entrato a far parte del cast nel ottobre del 2011,[36] ma il 5 aprile 2012 l'attore dichiarò che, a causa dei vari impegni che aveva preso in precedenza, aveva dovuto abbandonare la parte.[37] Sacha Baron Cohen invece si era unito al cast nel novembre del 2011, e avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Scotty Harmony, un amante delle scommesse che compra la moglie di Django come compagna,[38] ma, a causa degli impegni per la campagna pubblicitaria del film Il dittatore, anche lui dovette lasciare la parte.[22]
Distribuzione
Il primo trailer ufficiale del film è stato messo online il 6 giugno 2012,[39] per poi essere proiettato durante l'anteprima statunitense del film diretto da Ridley Scott Prometheus l'8 giugno seguente.[40] Il 13 giugno sono stati distribuiti un breve teaser trailer internazionale[41] e il trailer in italiano.[42] Il 10 ottobre è stato distribuito da Apple Trailer un secondo full trailer del film che, rispetto al primo, presenta molte scene inedite[43][44] e il 24 ottobre è stato distribuito dal sito del Corriere della Sera il secondo trailer in italiano.[45] Il 28 novembre è stato infine distribuito il trailer finale in lingua inglese del film.[46]
Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 25 dicembre 2012,[47] mentre in Italia l'uscita, inizialmente prevista per il 4 gennaio 2013,[48] è stata posticipata al 17 gennaio.
Il 4 gennaio 2013 a Roma si è svolta la premiere europea di Django Unchained. All'evento erano presenti il regista Quentin Tarantino, il protagonista Jamie Foxx, Kerry Washington, Samuel L. Jackson e Christoph Waltz. L'unico a mancare è stato Leonardo Di Caprio.[49]
Incassi
Negli Stati Uniti, al 31 dicembre 2012, il film aveva incassato 64 milioni di dollari,[50] mentre il 7 gennaio 2013 ha superato i 100 milioni.[51] Dopo il terzo week-end è arrivato a 125 milioni di dollari incassati.[52][53]
Colonna sonora
| Django Unchained colonna sonora | |
|---|---|
| Artista | AA.VV. |
| Pubblicazione | 18 dicembre 2012 |
| Durata | 53:28 |
| Dischi | 1 |
| Tracce | 23 |
| Genere | Colonna sonora |
| Etichetta | Universal Republic |
Se si escludono alcune tracce composte da Robert Rodríguez e RZA per Kill Bill vol. 1 e Kill Bill vol. 2, è la prima volta che la colonna sonora di un film diretto da Tarantino prevede brani originali scritti appositamente per la pellicola. Tra le tracce originali incluse nella colonna sonora ci sono 100 Black Coffins, prodotta da Rick Ross e Jamie Foxx, Who Did That To You? di John Legend, Ancora Qui composta da Ennio Morricone e cantata da Elisa e Ode to Django di RZA. La colonna sonora comprende diversi brani tratti da altre colonne sonore di altri film come Django, Città violenta, I crudeli, Lo chiamavano King, Gli avvoltoi hanno fame, I lupi attaccano in branco, I giorni dell'ira, Lo chiamavano Trinità..., Sotto tiro e Battle Royale. Il musicista Frank Ocean scrisse una canzone per il film ma, nonostante Tarantino l'abbia definita una straordinaria ballata, non ha potuto inserirla nel film perché non c'era una scena adatta. L'album ufficiale è uscito negli Stati Uniti il 18 dicembre 2012,[54] la tracklist contiene solo una parte dei brani inseriti nel film.E' presente inoltre Freedom di Richie Heavens, il primo artista a salire sul palco di Woodstock.
Tracce
- James Russo – Winged
- Luis Bacalov – Django
- Ennio Morricone – The Braying Mule
- Christoph Waltz e Jamie Foxx – In that Case Django, After You...
- Luis Bacalov – Lo chiamavano King (His Name Was King)
- Anthony Hamilton e Elayna Boynton – Freedom
- Don Johnson e Christoph Waltz – Five-Thousand-Dollar Nigga's and Gummy Mouth Bitches
- Luis Bacalov – La corsa (2nd Version)
- Don Stroud – Sneaky Schultz and the Demise of Sharp
- Jim Croce – I Got a Name
- Riz Ortolani – I giorni dell'ira
- Rick Ross – 100 Black Coffins
- Jerry Goldsmith – Nicaragua
- Samuel L. Jackson e Leonardo DiCaprio – Hildi's Hot Box
- Ennio Morricone – Sister Sara's Theme
- Ennio Morricone e Elisa – Ancora qui
- James Brown e 2Pac – Unchained (The Payback/Untouchable)
- John Legend – Who Did That To You?
- Brother Dege – Too Old to Die Young
- Samuel L. Jackson – Stephen the Poker Player
- Ennio Morricone – Un monumento
- Samuel L. Jackson e Jamie Foxx – Six Shots Two Guns
- Annibale e I "Cantori moderni" di Alessandroni – Trinity (Titoli)
Marketing
Prima del teaser poster ufficiale, pubblicato nell'aprile del 2012,[55] le case di produzione del film utilizzarono una fan art realizzata dal graphic designer romano Federico Mancosu: l'artwork fu pubblicato sul suo sito nel maggio del 2011, a pochi giorni dal rilascio del titolo e della sinossi ufficiale della pellicola.[56] Nell'agosto del 2012, sotto esplicita richiesta del regista Quentin Tarantino, le case di produzione del film acquistarono i diritti del poster per poterlo utilizzare a fini promozionali.[57] L'artwork e parti di esso sono stati utilizzati come avatar per profili ufficiali nei social network, per eventi promozionali, nei trailer e all'interno del set durante le riprese del film (abbigliamento e accessori per lo staff, director's chair, crew pass, clapboard, ecc.).[58]
La DC Comics ha realizzato una versione a fumetti del film: il 28 novembre 2012 sono state diffuse online le prime immagini tratte dall'albo n.1, che ritrae le sequenze presenti nel trailer.[59]
Citazioni
- Il film si apre con la stessa traccia e gli stessi caratteri tipografici dei titoli di testa del Django originale di Sergio Corbucci.
- La scena iniziale ricorda l'inizio del film Spartacus di Stanley Kubrick.
- Ascoltando Beethoven, il Dr. Schultz ha dei flashbacks di violenza che lo fanno agitare, altro riferimento ad un film di Stanley Kubrick, in questo caso Arancia Meccanica.
- La frase pronunciata alla fine da Samuel L. Jackson, interrotta dall'esplosione della dinamite, è un omaggio al finale de Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone.
- La scena in cui Django torna cavalcando a Candyland, senza sella e con un fucile in mano, è un omaggio ad una scena del film Navajo Joe di Sergio Corbucci.
- Poco prima dell'arrivo a Candyland, i protagonisti ed il villian si fermano alla capanna dei guardiani del campo. Il guardiano che esce dalla porta della capanna e fissa Django a cavallo, poggiando la mano sulla staccionata, è Ted Neeley, che impersona Gesù nell'originale Jesus Christ Superstar.
- La parte del film ambientata in inverno che vede protagonisti Django (Jamie Foxx) e il Dr. King Schulz (Christoph Waltz), e che si conclude con una didascalia che descrive il lasso temporale trascorso, è un omaggio a Sentieri selvaggi, film di John Ford con John Wayne.
- La scena in cui Broomhilda (Kerry Washington) viene frustata richiama la sequenza in cui, nello Django di Corbucci, Maria (Loredana Nusciak) viene frustata dai messicani.
- Franco Nero, il protagonista del Django originale di Sergio Corbucci, appare in questo film come Amerigo Vassepi, uno schiavista che incontra Django ad uno scontro fra afroamericani. Franco Nero chiede a Jamie Foxx quale fosse il suo nome e Foxx gli risponde: "Django. D-J-A-N-G-O. La D è muta" e Nero risponde: "Lo so", come a simboleggiare la sua familiarità al personaggio. Si tratta di un chiaro omaggio al film originale, tant'è che una delle prime scelte fatte da Tarantino scrivendo il film è stata quella di chiamare Franco Nero per questo cameo, in quanto profondamente affezionato (e ispirato) dal film di Corbucci e dal personaggio di Django.
- In una breve sequenza, Django porta la propria sella in spalla, come il Django originale all'inizio del film di Corbucci.
- Quando Django spara al primo dei fratelli Brittle gli dice: "Mi piaci come muori, giovane!". E' un riferimento ad un dialogo tra Django ed un membro della setta degli incappucciati rossi nell'originale di Corbucci: infatti Django si rivolge al nemico chiamandolo "fratello" e quando questi gli chiede in tono minaccioso "Che cosa hai detto?", il pistolero risponde "Non importa... Quello che importa è che voi state per morire!"
- La scena del combattimento fra Mandingo, precisamente nel momento in cui un combattente strappa l'occhio all'altro, oltre ad essere un'autocitazione a Kill Bill Vol. 2, è anche una citazione al film The Killer di John Woo.
- La scena in cui il Dr. King Schulz (Christoph Waltz) spara a Calvin Candie (Leonardo DiCaprio) proprio sul fiore all'occhiello della giacca è un chiaro omaggio al finale de Il mercenario di Sergio Corbucci.
- La sciarpa rossa indossata come una bandana dalla donna (la quale è Zoe Bell, confrofigura ufficiale di Uma Thurman oltre che attrice nel film di Tarantino Death Proof) con gli scagnozzi di Calvin Candie (Leonardo DiCaprio) è la stessa che indossano gli sgherri del Gen. Hugo Rodriguez in Django del 1966.
- Altro riferimento a Django di Sergio Corbucci si ha nella scena finale, quando Stephen dice a Django che la pistola ha solo 6 colpi; di tutta risposta Django ne tira fuori un'altra. Nel film del 1966 Django riesce misteriosamente, nonostante la pistola abbia 6 colpi, a spararne un settimo.
- Quando Django, dopo la grande sparatoria a Candyland, si arrende e si toglie la giacca, notiamo che due proiettili lo hanno colpito, ma che sono stati fermati da un'armatura nascosta; chiaro riferimento all'Uomo senza nome nella scena finale di Per un pugno di dollari di Sergio Leone.
- Nella prima scena, nella cittadina che si scandalizza per Django che monta un cavallo, si vede chiaramente la testa di Jamie Foxx passare tramite un gioco di prospettiva dentro un cappio, omaggio al finale de Il buono, il brutto e il cattivo, quando vi è la stessa inquadratura della testa di Eli Wallach dentro un cappio da impiccato.
- Una palese citazione al capolavoro di Martin Scorsese Taxi Driver (che Tarantino ha affermato più volte di amare) è la pistola del Dottor King Schultz, la quale esce dalla manica di Waltz esattamente come quella di Travis Bickle, per poi commettere il primo omicidio nello stesso identico modo: Schultz spara all'intestino dello sceriffo ferendolo gravemente (ma non uccidendolo), esattamente come avviene fra Travis e Sport nel film di Scorsese.
- Il personaggio di Calvin Candie (interpretato da Leonardo DiCaprio), durante la cena con Django (Jamie Foxx) e il Dr. King Schultz (Christoph Waltz), per decidere le trattative d'acquisto di uno dei suoi migliori schiavi, si fa portare uno scrigno contenente un teschio; Calvin lo spezzerà con un martello esponendo le sue tesi razziste sulla capacità cranica delle razze inferiori. È un'esplicita citazione da Addio zio Tom di Gualtiero Jacopetti e Franco Prosperi. Nel film dei due registi italiani infatti, le stesse tesi, legate alle ricerche di Samuel A. Cartwright, vengono ricostruite in una sequenza che racconta in forma drammatizzata le idee e la prassi di Cartwright[60]
- Il nome del saloon è Minnesota Clay: ha lo stesso nome di un'altra pellicola di Sergio Corbucci.
- Le acrobazie che Django fa compiere al cavallo nel finale del film sono un omaggio a Lo chiamavano Trinità..., del quale contestualmente è ripreso il tema principale.
Riferimenti ad altri film di Quentin Tarantino
Nel film vi sono vari riferimenti ad altri film di Quentin Tarantino, come ad esempio:
- Il classico stallo alla messicana, che nel film si trova verso la fine, quando il Dottor Schultz (Christoph Waltz) non vuole dare la mano a Mr. Candie (Leonardo DiCaprio), si trova anche ne Le Iene, in Pulp fiction e in Bastardi senza gloria.
- Il modo in cui il Dottor King Schultz (Christoph Waltz) si tocca i baffi è un chiaro riferimento a "Kill Bill vol. 2" in quanto anche il maestro Pai Mei ha uno strano modo di "aggiustarsi" il pizzetto.
- Come in Pulp Fiction e in altre pellicole del regista, i protagonisti "entrano nei personaggi".
- Vi è un'inquadratura sulla testa di Samuel L. Jackson seduto su una poltrona identica a quella dello stesso attore in Jackie Brown, quando nel finale telefona a Robert Forster.
- Un riferimento a Kill Bill vol. 2 è presente nel momento in cui, nella scena della lotta dei Mandingo, uno cava gli occhi dell'altro: in Kill Bill vol. 2 avviene la stessa cosa quando Beatrix Kiddo (Uma Thurman) cava l'unico occhio rimanente di Elle Driver (Daryl Hannah).
- Un ulteriore riferimento a Bastardi senza gloria è l'esclamazione del Dottor King Schultz prima di far esplodere il suo carro e far disperdere il Ku Klux Klan "auf wiedersehen", usato nel film precedente da Hugo Stiglitz proprio prima di sparare ad un ufficiale tedesco.
- Il nome del Dottor King Schultz (Christoph Waltz) è un ulteriore riferimento a in cui la lapide con la quale viene seppellita viva la protagonista è Paula Schultz.
- Quando stanno per giungere a Candyland Candie, il dottor Schultz, Django e gli scagnozzi di Candie attraversano un viale alberato che è un riferimento a Via col vento poichè è presente un viale molto simile.
Curiosità
- È la pellicola più lunga di Quentin Tarantino: la sua durata è di 165 minuti, contro i 154 minuti di Pulp Fiction.
- Il regista Quentin Tarantino, com'è solito fare, si è riservato una piccola parte all'interno della pellicola. In questo caso il suo personaggio è anche funzionale allo svolgimento della trama, infatti è il primo scagnozzo a credere alle parole di Django, prima di parlarne agli altri. Inoltre il suo personaggio appare molto prima nel film a testa coperta: egli, infatti, è uno dei membri del Ku Klux Klan nell'esilarante scena dei cappucci bianchi. Per la precisione è l'ultimo incappucciato a parlare, quello con i guanti neri.
- Quando il dottor Schultz spara ad uno dei fratelli Brittle che scappa in un campo, vediamo il suo sangue macchiare il cotone coltivato. In un'intervista, Tarantino dichiara che quell'immagine del cotone macchiato di sangue sia la metafora perfetta della vendetta da parte degli schiavi e la realtà stessa di questi che, tagliandosi con le piante, macchiavano il cotone.
- Il regista Quentin Tarantino utilizza, sopratutto nella prima parte del film, le zoommate tipiche dei film del genere italiano degli anni '60. Questa scelta stilistica viene sfruttata per presentare nuovi personaggi (Calvin Candie) e anche per enfatizzare una particolare battuta, oltre ad essere un omaggio a quel cinema.
- Con questo film il numero di pellicole in cui Quentin Tarantino ha utilizzato come attore Samuel L. Jackson sale a 5, diviene così il suo collaboratore più frequente, mentre Zoë Bell ha collezionato 4 partecipazioni.
Riconoscimenti
- 2013 - Premio Oscar
- Nomination Miglior film a Quentin Tarantino
- Nomination Miglior attore non protagonista a Christoph Waltz
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Quentin Tarantino
- Nomination Migliore fotografia a Robert Richardson
- Nomination Miglior montaggio sonoro a Wylie Stateman
- 2013 - Golden Globe
- Miglior attore non protagonista a Christoph Waltz
- Miglior sceneggiatura a Quentin Tarantino
- Nomination Miglior film drammatico
- Nomination Miglior regista a Quentin Tarantino
- Nomination Miglior attore non protagonista a Leonardo Di Caprio
- 2013 - BAFTA Award
- Nomination Miglior regia a Quentin Tarantino
- Nomination Migliore attore non protagonista a Christoph Waltz
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a Quentin Tarantino
- Nomination Miglior montaggio a Fred Raskin
- Nomination Miglior sonoro a Mark Ulano, Michael Minkler, Tony Lamberti e Wylie Stateman
Note
- ^ Huffington Post
- ^ Marlen Vazzoler, Bastardi senza gloria e Django Unchained potrebbero essere i primi capitoli di una trilogia #LuccaMovie, in blog.screenweek.it, 30 ottobre 2012. URL consultato il 31 ottobre 2012.
- ^ (EN) Intervista su Total Film UK
- ^ (EN) John Hiscock, Quentin Tarantino: I'm proud of my flop, in The Daily Telegraph, 27 aprile 2007. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ Gabriele Niola, Django Unchained, i miti nordici diventano western, in wired.it, 7 Gennaio 2013.
- ^ (EN) Mike Fleming, Quentin Tarantino Saddles Up For Spaghetti Western ‘Django Unchained’, in deadline.com, 30 aprile 2011. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ (EN) Sebastian, Quentin Tarantino’s next movie is: Django Unchained (updated), in tarantino.info, 30 aprile 2011. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ (EN) Tim Sandle, Django Unchained: new Tarantino movie begins shooting, in digitaljournal.com, 27 gennaio 2012. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ Andrea Francesco Berni, Foto: il set di Deadwood per Django Unchained, in badtaste.it, 2 febbraio 2012. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ a b (EN) Christine, Quentin Tarantino’s ‘Django Unchained’ begins filming at the Evergreen Plantation in Louisiana on Monday, in onlocationvacations.com, 25 febbraio 2012. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ (EN) Jackson Hole News And Guide, Tarantino wraps up Wyoming filming for new movie, in boston.com, 15 febbraio 2012. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ (EN) Karen Nicoletti, Oscar Chat: A Conversation With Best Cinematography Nominees Jeff Cronenweth and Robert Richardson, in movieline.com, 24 febbraio 2012. URL consultato il 3 giugno 2012.
- ^ a b (EN) Borys Kit, Will Smith Emerges as Frontrunner to Star in Quentin Tarantino's Next Film (Exclusive), in The Hollywood Reporter, 6 maggio 2011. URL consultato il 4 giugno 2012.
- ^ Andrea Francesco Berni, Will Smith frontrunner per Django Unchained, in badtaste.it, 7 maggio 2011. URL consultato il 4 giugno 2012.
- ^ Andrea Francesco Berni, Django Unchained: niente Will Smith, ma arriva DiCaprio?, in badtaste.it, 1º giugno 2011. URL consultato il 4 giugno 2012.
- ^ (EN) Jeff Sneider, Tarantino unchains Django: It's Foxx, in Variety, 22 giugno 2011. URL consultato il 4 giugno 2012.
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Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale
- (EN) 1853728, su IMDb, IMDb.com.
- Django Unchained, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Django Unchained, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Link alla sceneggiatura del film
- Django Unchained, su Il mondo dei doppiatori.
