Calascibetta

comune italiano

Calascibetta (Calatascibetta o Sciurbi in siciliano, Calataxibetta anticamente) è un comune italiano di 4.629 abitanti della provincia di Enna in Sicilia.

Calascibetta
comune
Calascibetta – Stemma
Calascibetta – Veduta
Calascibetta – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Enna
Amministrazione
SindacoAndrea Giavazzi (lista civica) dal 18-6-2008
Territorio
Coordinate37°35′00″N 14°16′00″E
Altitudine691 m s.l.m.
Superficie88,18 km²
Abitanti4 629[1] (30-04-2012)
Densità52,49 ab./km²
FrazioniCacchiamo
Comuni confinantiBompietro (PA), Enna, Gangi (PA), Leonforte, Nicosia, Villarosa
Altre informazioni
Cod. postale94010
Prefisso0935
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT086005
Cod. catastaleB381
TargaEN
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 710 GG[3]
Nome abitantixibetani
Patronosan Pietro in Vincoli
Giorno festivoprima domenica di agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Calascibetta
Calascibetta
Calascibetta – Mappa
Calascibetta – Mappa
Posizione del comune di Calascibetta nella provincia di Enna
Sito istituzionale

Geografia

Calascibetta dista 6 km da Enna, 39 km da Caltanissetta e 111 km da Agrigento. È situata sui monti Erei, in una zona collinare interna; sullo spartiacque fra i bacini dei fiumi Simeto e Imera Meridionale. È posta a 880 metri sopra il livello del mare, come si rileva dalla cartina dell'I.G.M..

Storia

Il nome Calascibetta deriva dall'arabo "Qalat-sciabat" che significa "il castello sulla vetta" a sottolineare la particolare posizione geografica del paese. Fu abitata già in epoca antichissima, come testimoniano le necropoli della Calcarella (XI-X secolo a.C.), di Realmese (con tombe dei secoli IX e VI secolo a.C.), di valle coniglio (sec. X-VII a.C.) e di Malpasso (età del rame). I suoi abitanti sono chiamati: xibetani.

Frequentata in epoca bizantina come attestano documenti ottocenteschi relativi a grotte basiliane affrescate, abitata in periodo arabo, come lo stesso nome suggerisce, Calascibetta, dopo la conquista normanna dell'isola appare menzionata nel 1062, quando fu fortificata da Ruggero I, che fece costruire il primo borgo, durante l'assedio di Castrogiovanni, e il grande duomo dedicandolo alla Vergine e San Pietro. In seguito rimasta città demaniale, conosce un periodo di ineguagliato splendore, favorita e preferita come fu dai re aragonesi, tra cui Pietro II che durante un soggiorno vi spirò, che la dotarono, sull'esempio dei normanni, di templi e monumenti.

Siti archeologici

 
Calascibetta in una foto di Giorgio Sommer

La Necropoli di Realmese è un sito archeologico dell'Età del Rame, a tre chilometri da Calascibetta. Questo sito è una necropoli di tipo pantalicano, costituita da 288 tombe a "grotticella" molto particolari, risalenti al periodo compreso tra il IX e il'VI secolo a.C.[senza fonte] E' facilmente raggiungibile dall'autostrada A19 uscita Enna. Per trovarlo ci sono molte indicazioni stradalia partire dall'uscita dell'autostrada in poi, è raggiungibile anche dai pulman, all'interno del parco archeologico vi è un ampio parcheggio. I reperti rinvenuti dall'archeologo Luigi Bernabò Brea tra il 1949 ed il 1951 sono esposti presso il Museo Paolo Orsi di Siracusa ed il museo Varisano di Enna.

Cultura

I monumenti

  • Chiesa del Carmelo
  • Chiesa Madre dedicata alla san Pietroe Santa Maria Maggiore, fondata nel1340 dal re Pietro II d'Aragona che nel 1342 la elevò a Regia Cappella Palatina, la seconda della Sicilia dopo quella di Palermo. Il suo tesoro è conservato presso il museo diocesano di Caltanissetta.
  • Chiesa del Collegio di Maria
  • Collegio di Maria,
  • Chiesa dell'Itria,
  • Chiesa del Ricovero
  • Chiesa di San Giuseppe
  • Chiesa di San Vincenzo
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate, risalente al 1409
  • Chiesa di Santa Barbara
  • Chiesa dei Cappuccini, che conserva l'adorazione dei magi, una pregevolissima tela del pittore manierista toscano Filippo Paladini del 1610.
  • Chiesa del Buonriposo

Economia

È basata sull'agricoltura: cereali, agrumi, mandorle, uve per vino e sull'allevamento di ovini e bovini. Sono presenti talune industrie di trasformazione; sono inoltre presenti miniere di zolfo (ormai chiuse) e cave di sabbia.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Personalità legate a Calascibetta

  • Agatino Daidone, ingegnere militare del regno di Sicilia, nato a Calascibetta il 5 febbraio 1662 e morto a Palermo il12 gennaio 1724. Famoso per: l'invenzione dell'idrolibra, per la sua nuova cartografia della Sicilia, per aver progettato e realizzato nel 1722 il ponte sul fiume San Leonardo a Termini Imerese,e tante altre opere, venne definito: il novello Archimede.
  • Piero Spedale, partigiano;
  • Paolo Vigneri, carabiniere;
  • Giuseppe D'Angelo, ex Presidente della Regione Siciliana;
  • Joe Mantegna attore italo americano nato a Chicago nel 1947 da padre di Calascibetta.

Citazioni

Nel film Amici ahrarara (2001), dei Fichi d'India, Calascibetta viene nominata da un anziano industriale, zio dei protagonisti, come sua città natale. La città è inoltre citata nel film Due mafiosi contro Al Capone (1966), con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e nel film Lo smemorato di Collegno (1962), con Totò.

Amministrazione

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2012.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dati tratti da:

Altri progetti

Template:Provincia di Enna

  Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia