Lights and Sounds
Lights and Sounds è il quinto album degli Yellowcard, ed il secondo registrato sotto etichetta Capitol Records. È stato sicuramente il loro lavoro più atteso, perché è stato quello successivo ad Ocean Avenue, l’album che nel 2003 era valso al gruppo il disco di platino. In origine Lights and Sounds sarebbe dovuto uscire nell’autunno 2005, ma la sua pubblicazione, successivamente, slittò fino al 24 gennaio 2006. Alla sua uscita, l’album è stato accompagnato da un’edizione speciale, che conteneva un Dvd bonus con interviste, documentari, il video della canzone Lights and Sounds e alcune esibizioni dal vivo.
| Lights and Sounds album in studio | |
|---|---|
| Artista | Yellowcard |
| Pubblicazione | 2006 |
| Durata | 52 min : 42 s |
| Dischi | 1 |
| Tracce | 14 |
| Genere | Rock alternativo Emo Pop punk |
| Etichetta | Capitol Records |
| Produttore | Neal Avron |
| Registrazione | Marzo - Settembre 2005 |
| Certificazioni | |
| Dischi d'oro | 1 |
| Yellowcard - cronologia | |
Album precedente Album successivo
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Nonostante abbia debuttato al quinto posto in classifica negli Stati Uniti, al quarto in Canada e al sesto in Australia, Lights and Sounds è considerato un fallimento commerciale, specie se confrontato con l'immediatamente precedente Ocean Avenue. Alcuni hanno imputato questo insuccesso al fatto che, a differenza dei precedenti lavori della band, in questo è meno presente il violino, a vantaggio di uno stile più duro. Ryan Key ha commentato che l'album racchiude tutti i sentimenti negativi, lo stress e le situazioni spiacevoli che stava affrontando in quel periodo della sua vita.[1]
L'album, insieme ad altri degli Yellowcard, è stato oggetto di non poche discussioni tra i critici musicali ed i fan in ordine alla sua eventuale appartenenza al genere musicale emo, in particolare tra gli album della recente "terza ondata".
A causa del successo non molto elevato, dall'album sono stati estratti solo due singoli: Lights and Sounds e Rough Landing, Holly.
Il brano How I Go si ispira al film Big Fish, di Tim Burton. La canzone è accompagnata da una chitarra acustica e da un’orchestra di 25 elementi. È un duetto tra il cantante del gruppo, Ryan Key, e la cantante dei Dixie Chicks, Natalie Maines. Waiting Game, invece, secondo quanto affermato da Ryan Key, parla di una coppia che era sopravvissuta allo tsunami in Thailandia nel 2004 di cui Key aveva letto.[2]
Tracce
Tutte le canzoni dell’album sono state scritte da Ryan Key (solo Two Weeks from Twenty è stata scritta in collaborazione con Peter Mosely).
- Three Flights Up - 1:23
- Lights and Sounds - 3:28
- Down on My Head - 3:32
- Sure Thing Falling - 3:42
- City of Devils - 4:23
- Rough Landing, Holly - 3:33
- Two Weeks from Twenty - 4:18
- Waiting Game - 4:15
- Martin Sheen or JFK - 3:46
- Space Travel - 3:47
- Grey - 3:00
- Words, Hands, Hearts - 4:24
- How I Go - 4:32
- Holly Wood Died - 4:39
Tracce Bonus
La versione giapponese dell’album contiene la canzone Three Flights Down (scaricabile anche da iTunes), mentre quella australiana il brano When We're Old Men.
Curiosità
- La canzone Martin Sheen or JFK è ispirata al film I Goonies di Richard Donner. Il titolo deriva da una frase del film, in cui il personaggio di Mouth scambia l'effigie di John Fitzgerald Kennedy su una moneta da mezzo dollaro per quella dell'attore Martin Sheen.
- Il brano Lights and Sounds è stato incluso nella colonna sonora del videogioco Burnout Revenge.
- Rough Landing, Holly compare nella colonna sonora del videogioco Flatuot 2. Nel video, la stanza coi graffiti che compare è la stessa (ma con più graffiti) usata nel video per Ocean Avenue. Tutte le comparse, inoltre, sono di origine asiatica.[3]
- A distanza di qualche anno, Ryan Key ha commentato, a proposito di Lights and Sounds: "Sarò sempre molto affezionato a questo disco. Era una specie di capitolo oscuro nella mia vita e mi piace poter sentire come le canzoni hanno catturato questo momento".[4]
Formazione
- Ryan Key (voce e chitarra elettrica)
- Sean Mackin (violino)
- Peter Mosely (basso e voce di fondo)
- Ryan Mendez (chitarra)
- Longineu Parsons III (batteria)
Note
- ^ An Interview with Yellowcard: Back Where They Belong www.theaquarian.com
- ^ Chat: Yellowcard www.absolutepunk.net
- ^ Trivia www.tv.com
- ^ Chat: Yellowcard www.absolutepunk.net