Campo di Trens

comune dell'Alto Adige, Italia
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Campo di Trens (Freienfeld in tedesco[4]) è un comune italiano di 2.668 abitanti della Provincia Autonoma di Bolzano.

Campo di Trens
comune
Campo di Trens/Freienfeld
Campo di Trens – Veduta
Campo di Trens – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoArmin Holzer (SVP) dal 16-5-2010
Territorio
Coordinate46°52′36″N 11°29′06″E
Altitudine937 m s.l.m.
Superficie95 km²
Abitanti2 661[1] (31-12-2010)
Densità28,01 ab./km²
FrazioniCastelpietra, Bache/Rio, Elzenbaum/Pruno, Flans/Flanes, Gschließ/Dosso, Mauls/Mules, Niederried/Novale Basso, Partinges, Pfulters/Fuldres, Ritzail/Rizzolo, Stilfes/Stilves, Trens, Valgenäun/Valgenauna
Comuni confinantiFortezza, Racines, Rio di Pusteria, Sarentino, Val di Vizze, Vipiteno
Altre informazioni
Cod. postale39040
Prefisso0472
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021016
Cod. catastaleB529
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 639 GG[3]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Campo di Trens
Campo di Trens
Campo di Trens – Mappa
Campo di Trens – Mappa
Il territorio comunale
Sito istituzionale

Geografia fisica

Campo di Trens è situato nella Val d’Isarco, 24 km a nord di Bressanone e 6 km a sud di Vipiteno, lungo la strada statale SS 12 dove la valle si apre, poco prima di Mules, fino a giungere alla piana di Vipiteno. L’originale nucleo del paese di Trens è situato su una posizione elevata, del versante orientale del “Giovo di Trens”, mentre il paese si è poi sviluppato verso valle sino alla statale; oltre questa vi è la ferrovia del Brennero, il fiume Isarco e l’autostrada A22 del Brennero. Del comune fanno parte anche gli abitati di Stilves e di Mules, il primo nella piana di fronte a Trens al di là del fiume, il secondo 5 km a sud all’entrata della omonima Valle.

Storia

Origine

La località era già abitata nella preistoria, come risulta dai reperti ritrovati presso la Chiesa di S. Valentino a Valgenäun, così come nel periodo romano con la pietra miliare di Settimio Severo, risalente al 201 d.C., ritrovata a Campo di Trens; la lapide di Aurelia Ruffina e la pietra sacra dedicata al dio della luce Mithras ritrovati a Mules. Nel 450 il territorio fu invaso dai Bavari durante il loro spostamento verso sud. In un documento, risalente all’anno 827, Quartino fece dono delle sue proprietà, tra cui i villaggi di Stilves e Trens alla Chiesa di San Candido, mentre nel 990 circa Adalbert von Stilfes donava alla Diocesi di Bressanone le località di Stilves, Mules e Novale comprese le vallate. Nel 1100 al casato degli Stilfes fu affidata, dal potere Vescovile, l’amministrazione dell’alta Val d’Isarco con sede presso il Castello di Rafeinstein; nel 1200, a causa dell’estinzione del casato, il Vescovo trasferì l’autorità ai Trauston che ottennero come feudo il Castello di Sprechenstein. Nel 1525, durante il periodo delle lotte contadine, la chiesa di Stilves fu saccheggiata più volte.

Dal 1800 a oggi

Nell’agosto del 1809, durante la guerra di liberazione vennero catturati dai tirolesi, in una imboscata nei pressi di “Le Cave”, ora chiamata la “Stretta dei Sassoni”, 500 sassoni che combattevano per i francesi come truppe del Reno; per ritorsione fu incendiato il borgo di Flanes.

La riorganizzazione dei Comuni, effettuata nel 1849, comportò una riduzione di questi, che passarono da nove a tre: Stilves, Trens e Mules. Il 18 ottobre 1928, con un decreto, i tre comuni furono riuniti in un’unica sede nel Comune di Campo di Trens.

Presso il centro abitato di Mules, è presente uno degli sbarramenti del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, un insieme di bunker voluti da Mussolini, che vanno a formare lo sbarramento di Mules.

Nell’ultimo periodo, del secondo conflitto mondiale, la zona fu colpita dai bombardamenti diretti principalmente al ponte ferroviario sul fiume ed al deposito di munizioni di Stilves.

Il Comune di Campo di Trens aderì, nel 1967, alla Comunità delle Valli della Val d’Isarco fino al 1979 per fondare, insieme agli altri comuni, la Comunità Comprensoriale Wipptal.[5]

Toponimi

Il toponimo di Trens (una frazione) è attestato per la prima volta nel 827 come Torrentes, nel XI secolo come Trentas, Trents e Trentes e nel 1150 come Trens, e deriva probabilmente dal latino torrens ("torrente"). Nel 1923 il nome della frazione fu scelta dal fascismo come base per il nuovo nome italiano, Campo di Trens, creato solamente da Ettore Tolomei.[6][7]

Il toponimo di Freienfeld è attestato nel 1364 come Frawdenvelt e nel 1446 come Frewdenfeld e significa "campo gioioso, ricco" (e non "campo libero di imposte").[8]

Stemma

Lo stemma del Comune di Campo di Trens è costituito da un triangolo d'argento, con i lati ricurvi, su sfondo verde. I tre settori di colore verde rappresentano i tre comuni: Trens, Stilves e Mules; la parte centrale d'argento rappresenta il Comune Campo di Trens. Lo stemma è stato adottato nel 1968.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

 
La statua lignea di "Nostra Signora delle valanghe".

Architetture religiose

Santuario Maria di Trens

Trens è anche un luogo di pellegrinaggio; infatti qui è l'immagine miracolosa di "Nostra Signora delle Valanghe", antica statua lignea della Madonna in piedi con il Bambino, risalente al 1470. La chiesa, in stile tardo gotico, ha una navata del 1498 e la parete sinistra, dove ha luogo la Cappella della Madonna, è ricoperta dai numerosi ex voto.

Chiesa Parrocchiale di Stilves

L'antico centro ecclesiastico è Stilves che tuttora è la chiesa principale del comune. La chiesa è dedicata a “San Pietro” ed è citata per la prima volta nell’827. L’interno è arredato in stile tardo-barocco e gli affreschi delle volte sono di Christoph Brandstätter.

Chiesa Parrocchiale di Mules

La chiesa, che è dedicata a “Sant’ Osvaldo”, risale al 1329 ed è caratterizzata da un massiccio campanile in pietra con tetto a guglia. Gli affreschi interni sono opera di artisti diversi del XVIII e XIX secolo.[10]

Architetture militari

  • A sud del paese, verso la frazione di Mules si trova Castel Guelfo (tedesco Welfenstein), un castello privato.
  • Castel Pietra (tedesco Schloss Sprechenstein)
  • Castel Tasso (tedesco Schloss Reifenstein)

Aree naturali

Economia

Industria

Sul territorio di Campo di Trens è presente la Wolf System, industria multinazionale europea nel settore dei sistemi di costruzione in ambito: abitativo, industriale, commerciale, agricolo. La società ha vinto uno degli appalti ed ha consegnato 500 unità abitative dopo il terremoto dell'Aquila del 2009. La sede di Campo di Trens impiega 200 persone.[11]

Società

Ripartizione linguistica

La sua popolazione è per la sua quasi totalità di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[12]
96,22% madrelingua tedesca
3,30% madrelingua italiana
0,48% madrelingua ladina

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[13]

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2000 2005 Ferdinand Rainer SVP Sindaco
2005 2010 Armin Holzer SVP Sindaco
2010 in carica Armin Holzer SVP Sindaco

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 125.
  5. ^ Comune di Campo di Trens: Storia
  6. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
  7. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 477. ISBN 88-7014-634-0
  8. ^ Kühebacher, op. cit., p. 108.
  9. ^ (EN) Heraldry of the World, Freienfeld
  10. ^ Comune Campo di Trens
  11. ^ Wolf System Italia
  12. ^ Astat informazioni N.17 - agosto 2002
  13. ^ Dati tratti da:

Bibliografia

  • (DE) Gabriele Kerschbaumer (a cura di), Freienfeld - Trens, Stilfes, Mauls, Fraktionen, Campo di Trens, 1992. 639 pp.
  • (DE) Oswald Überegger, Freienfeld unterm Liktorenbündel - eine Fallstudie zur Geschichte der Südtiroler Gemeinden unter dem Faschismus, Innsbruck, Wagner, 1996. ISBN 3-7030-0304-9
  • (DE) Lebensgeschichten aus Freienfeld - ein Gemeinschaftsprojekt der Bildungsausschüsse Mauls, Trens und Stilfes und der Geschichtswerkstatt Freienfeld, Bressanone, Weger, 2008. ISBN 978-88-88910-58-1

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Collegamenti esterni

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