Discussione:Storia del Trentino

Degasperi: filoitaliano o filoasburgico?

L'articolo Alcide De Gasperi dice: Inizialmente fu giornalista e nel 1905 entrò a far parte della redazione del giornale Il Nuovo Trentino con cui, una volta divenutone il direttore, scrisse una serie di articoli con cui esprimeva il suo consenso al movimento che auspicava la riannessione del Trentino all'Italia. De Gasperi iniziò la sua carriera politica nel 1911 come deputato nel Parlamento austriaco in rappresentanza degli italiani del Trentino, allora sotto la dominazione asburgica.

mentre il presente dice:

Tra gli irredentisti si possono ricordare Fabio Filzi e il socialista e geografo Cesare Battisti, eletto deputato fra gli italiani nella Dieta di Vienna nel 1911, assieme ad Alcide De Gasperi. Le posizioni politiche filo-italiane di Battisti trovarono un oppositore nel cattolico De Gasperi, sostenitore della cultura italiana del Trentino ma legato alla monarchia asburgica.

Penso che la politica trentina di Degasperi sia stata sostanzialmente filoasburgica e al più egli chiedeva l'autonomia del Trentino dal Tirolo, ma sempre all'interno dell'Impero. Qualcuno sa qualcosa di questi articoli scrittia favore dell'annessione all'Italia? Skafa


Andrebbe riscritta la parte relativa a De Gasperi. Egli si battè sempre fermamente contro la germanizzazione del Trentino e per l'affermazione dei principi nazionali all'interno dell'Impero (il che significava non essere proprio in linea con una politica filo-asburgica). Sarebbe meglio quindi togliere dall'articolo la correzione, o riscrivere in maniera più neutrale la parte stessa. Certamente De Gasperi non fu un irredentista come Battisti, ma non fu nemmeno un "austriacante". Gazal

Trentino: più austriaco o italiano?

Il Trentino è diventato "italiano" solamente perché la nazione a cui apparteneva a perso la guerra. Si può definire a tutti gli effetti "bottino di guerra", mi domando perché quando si studia la storia sui libri risalta sempre che il popolo trentino voleva annettersi all'Italia ma basta parlare con qualsiasi signore anziano per rendersi conto che sia lui che tutta la loro famiglia era contraria a questa annessione. Si è modificata la storia a proprio piacimento. Eleonora

Qualsiasi signore anziano? Dovrebbero avere almeno centodieci anni per avere qualche straccio di ricordo di quando il Trentino passò all'Italia, quasi un secolo fa. ---- Theirrules yourrules 12:00, 10 dic 2012 (CET)Rispondi
Gli austriaci la vedevano così: da F.M. Feltri, Chiaroscuro © SEI, 2010, Basta leggere cosa scriveva il 9 maggio 1916 il generale von Lerch in un suo memorandum: «Coloro che ancora risiedono in Sudtirolo [Trentino, n.d.r.] sanno dissimulare le loro convinzioni: anche in questo caso non ci si può illudere e considerare fedeli all’Imperatore quanti sono rimasti. Una batosta ci aprirebbe gli occhi e sarebbe un’atroce delusione… Nessun italiano sudtirolese deve essere considerato assolutamente affidabile. La tentazione potrebbe accostarglisi sotto le più diverse spoglie, ed egli cederebbe.
Aggiungo che se la guerra fosse stata vinta dagli austro-ungarici, gli italiani del Trentino sarebbero stati probabilmente deportati e al loro posto insediati coloni dalla Germania.
Pure nell'Alto Adige odierno il trentino è considerato piuttosto italiano alla stregua del siciliano che non austriaco. Il Trentino è visto come un "Hemmschuh", una scarpa stretta, un impedimento e anche per questo non si vede l'ora di dissolvere la regione Trentino-Alto Adige per non essere ostacolati dai trentini (italiani).--Patavium (msg) 11:44, 27 dic 2012 (CET)Rispondi
Ciò non toglie che questa pagina contenga molte affermazioni palesemente POV, frutto di una storiografia palesemente filo-italiana ed anti-austriaca. Non dico che tutti i trentini sarebbero rimasti volentieri con l'Austria, ma neanche (come si legge qui) che tutti volevano finire con l'Italia da ancora prima, quasi, che l'Italia esistesse! Sono passati quasi cento anni e ancora non si riesce a redarre un testo storico che non sia imbottito di nazionalismo! Il nazionalismo e il patriottismo sono brutte malattie secondo me. Non è possibile parlare di storia senza dare enfasi ad una o all'altra parte? --CristianNX 12:25, 31 gen 2013 (CET)Rispondi
P.S. La bibliografia storiografica, in questo senso, inizia ad essere consistente, quindi la'operazione di "oggettivare" la storia è fattibile. A partire dall'età contemporanea questa pagina si indirizza totalmente verso una sola visione e una sola versione, quella dell'esaltazione nazionalistica figlia del ventennio... --CristianNX 12:40, 31 gen 2013 (CET)Rispondi
Non è così. Come spiegato nella voce, riportando per ben due volte la famosa affermazione di De Gasperi, se nel 1914 si fosse tenuto un plebiscito, il 90% dei trentini avrebbe votato per l'Austria-Ungheria. Le vicende della guerra, che devastarono totalmente il Trentino provocando un esodo biblico della popolazione e distruzioni che qui sono appena accennate, influirono in senso totalmente opposto.--Patavium (msg) 22:28, 31 gen 2013 (CET)Rispondi
Claus Gatterer, che certamente non è sospettabile dell'esaltazione nazionalistica propria del ventennio e non è ascrivibile alla storiografia filo-italiana ed anti-austriaca descrive simbolicamente che in seguito agli eventi bellici sembrava che lo spirito irredentistico da Trieste si fosse spostato a Trento.--Patavium (msg) 23:12, 1 feb 2013 (CET)Rispondi
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