Silvius Magnago
Silvius Magnago (Merano, 5 febbraio 1914 – Bolzano, 25 maggio 2010) è stato un politico italiano, altoatesino di lingua tedesca.
Silvius Magnago | |
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Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano | |
Durata mandato | 1960 – 1989 |
Predecessore | Alois Pupp |
Successore | Luis Durnwalder |
Dati generali | |
Partito politico | SVP |
Biografia
Nacque nella Merano austro-ungarica il 5 febbraio del 1914, da padre trentino, Silvius Magnago senior, di professione magistrato, che aveva frequentato il liceo classico in lingua tedesca presso i padri francescani di Bolzano ed in seguito la facoltà di giurisprudenza presso l'Università di Innsbruck e da madre austriaca, Helene Redler, di Bregenz. Studiò giurisprudenza a Bologna dove si laureò nel giugno del 1940 con una tesi dal titolo I reati contro la razza ed il patrimonio biologico ereditario nella legislazione nazional-socialista. Nel 1941 morì suo padre Silvius senior. Fu arruolato inizialmente nell'esercito italiano ma si arruolò l'11 gennaio 1943 nell'esercito tedesco con cui combatté sul fronte orientale. Il 15 ottobre 1943 sposò nella chiesa di Landeck Sophie Cornelissen di Essen, una giovane tedesca conosciuta a Roma. Fu ferito gravemente sul fronte il 29 novembre 1943, rimanendo gravemente segnato - gli si dovette amputare una gamba.
L'8 maggio del 1945 il commerciante bolzanino Erich Amonn, a capo dell'organizzazione clandestina antinazista e antifascista dell'Andreas-Hofer-Bund, fondò la Südtiroler Volkspartei nella Villa Ravanelli (ex Villa Malfèr) di Bolzano, cui aderirono in maggior parte cittadini che nel 1939 non avevano optato per la Germania. Inizialmente Silvius Magnago non prese posizione. Nel novembre del 1945 lavorò come traduttore per il partito per alcuni mesi. Nel 1947 Silvius Magnago lavorò poi come funzionario presso la Cassa di Risparmio di Bolzano. Nella prima riunione provinciale della Südtiroler Volkspartei ha inizio la sua carriera politica e diviene membro del consiglio del partito. Il 31 gennaio del 1948 venne approvato il primo Statuto di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige. Alle elezioni comunali di Bolzano del luglio 1948 ricevette il maggior numero di preferenze tra i candidati della SVP e fu nominato Vice-Sindaco della città fino al 1952. Anche alle elezioni provinciali del novembre del 1948 Silvius Magnago ricevette il maggior numero di preferenze e divenne primo Presidente del Consiglio provinciale, e più tardi della Regione, carica che manterrà fino al 1960. Il 17 novembre del 1957 Magnago organizzò a Castel Firmiano una manifestazione a cui parteciparono 35.000 persone. È qui che coniò lo slogan Los von Trient! (Via da Trento!), per sostituire il vecchio Los von Rom (Via da Roma!). Uno slogan, spiegò Magnago, non contro i trentini, bensì contro i dirigenti trentini della Democrazia Cristiana. È in questa occasione che fu sancito il passaggio della SVP dalla posizione di secessione/riunificazione a quella della richiesta di una forte autonomia a livello provinciale.
Dal 1957 a 43 anni fu Presidente della Südtiroler Volkspartei. Mantenne questo incarico ininterrottamente per 34 anni fino al 1991. Dal 1960 al 1989 ricoprì l'incarico di Presidente della Giunta provinciale della Provincia autonoma di Bolzano. Per questo e per il suo carisma viene considerato il "Padre del pacchetto sudtirolese" (vedi Commissione dei Sei) che diede un regolamento definitivo all'autonomia dell'Alto Adige/Südtirol.
È scomparso a Bolzano il 25 maggio 2010 all'età di 96 anni.[1]
Onorificenze
Fra le molte onorificenze ricevute, spiccano:
- 1971, Premio Robert Schuman
- 1973, Premio Leopold Kunschak
- 1989, Ordine al Merito della Repubblica Austriaca
- 1991, Cavaliere di Gran Croce
- 1993, Ordine al Merito di Germania
Note
Bibliografia
- (DE) Hans Karl Peterlini, Silvius Magnago: Das Vermächtnis. Bekenntnisse einer politischen Legende, Bolzano, Ed. Raetia, 2007. ISBN 978-88-7283-300-1
Collegamenti esterni
- Silvius Magnago, su consiglio.provincia.tn.it, Storia dell'Autonomia Trentina. URL consultato il 23-1-2010.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 49759565 · ISNI (EN) 0000 0001 2132 351X · SBN RMSV999303 · LCCN (EN) n84208738 · GND (DE) 118730150 · BNF (FR) cb15085318m (data) · CONOR.SI (SL) 72329827 |
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