Anna Magnani

attrice italiana (1908-1973)
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«Lasciamele tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una, che ci ho messo una vita a farmele!»

Anna Magnani (Roma, 7 marzo 1908Roma, 26 settembre 1973) è stata un'attrice cinematografica italiana.

Anna Magnani nel 1969
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 1956

È considerata una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano e mondiale. Fu una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo, insieme ad Aldo Fabrizi e Alberto Sordi.

Celebri le sue interpretazioni, soprattutto in film come Roma città aperta, Bellissima, Mamma Roma e La rosa tatuata, che le valse, quest'ultimo, un Oscar alla miglior attrice protagonista.

Biografia

Sua madre, Marina Magnani, era una sarta originaria di Fano, e dopo aver dato alla luce la piccola Anna, affidò definitivamente la bambina alle cure della nonna materna. La piccola Anna non verrà mai a conoscere il suo vero padre naturale. In realtà, effettuando delle ricerche, Anna scoprirà le sue radici calabresi e quello che avrebbe dovuto essere il suo cognome, Del Duce; dirà poi, con la sua consueta ironia, di essersi fermata nelle ricerche perché non voleva passare come "la figlia del Duce".

Marina Magnani quindi abbandona la figlioletta e si trasferisce ad Alessandria d'Egitto e sposa un uomo austriaco molto facoltoso. A lungo si credette che Anna Magnani fosse nata in Egitto, ma solo recentemente la verità è venuta a galla, prima per ammissione della stessa attrice, poi tramite le conferme del figlio. Anna viene allevata dalla nonna in una casa abitata dalle cinque zie Dora, Maria, Rina, Olga e Italia. L'unica presenza maschile è quella dello zio Romano.

La nonna si impegna a fondo per far crescere e studiare la nipotina. La iscrive in un collegio di suore francesi, dove però la bambina rimane solo pochi mesi.
Anna intraprende lo studio del pianoforte e porta avanti la sua formazione fino alla seconda liceo. Nel frattempo si reca ad Alessandria in visita alla madre, ma l'esperienza è molto dolorosa in quanto non riesce a farsi amare completamente da sua madre.

 
Anna Magnani negli anni quaranta

Rientrata a Roma, Anna decide di abbandonare lo studio della musica che non la soddisfa pienamente e si indirizza verso la recitazione.

Gli inizi

Nel gennaio del 1927 inizia a frequentare con Paolo Stoppa la scuola di arte drammatica Eleonora Duse diretta da Silvio D'Amico - trasformatasi nel 1935 in Accademia Nazionale d'Arte Drammatica - avendo come insegnante Ida Carloni Talli.

Tra il 1929 e il 1932 fa parte della compagnia Vergani-Cimara, diretta da Dario Niccodemi.

Nel 1932 Anna e Paolo Stoppa si ritrovano a lavorare insieme nella compagnia di Antonio Gandusio, il quale ben presto si innamora della Magnani e apprezza a tal punto le sue qualità da spingerla a tentare anche la strada del cinema.

Nel 1934 passa alla rivista, accanto ai fratelli De Rege, lavorando poi, a partire dal 1941, in una fortunatissima serie di spettacoli con Totò.

In campo cinematografico il suo debutto è segnato dal film del 1934 La cieca di Sorrento di Nunzio Malasomma, nonostante nel 1928 fosse già apparsa, in un ruolo marginale, nella pellicola Scampolo di Augusto Genina. Il 3 ottobre 1935 sposa il regista Goffredo Alessandrini, con cui nel 1936 gira Cavalleria.

Il successo

 
Anna Magnani nella celebre scena di Roma città aperta (1945)

Dopo numerosi film in cui interpreta parti di cameriera o cantante, riesce ad imporsi per le sue eccezionali doti di interprete spiccatamente drammatica. Ed è Vittorio De Sica nel 1941 ad offrirle per la prima volta la possibilità di costruire un personaggio non secondario, quello di Loretta Prima, artista di varietà, nel film Teresa Venerdì. Recita nell'avanspettacolo di Totò e interpreta il ruolo della verduraia romana in Campo de' Fiori con Aldo Fabrizi.

Il 23 ottobre 1942 dà alla luce il suo unico figlio, Luca, frutto di una relazione col giovane attore Massimo Serato (a causa della gravidanza la Magnani dovette rinunciare a girare il film di Luchino Visconti Ossessione dove venne sostituita da Clara Calamai), il quale l'abbandona non appena lei rimane incinta; l'attrice riuscì ad imporre il proprio cognome al figlio, proprio come la madre Marina fece con lei, uno dei pochissimi casi di genealogia matrilineare che si protrae per addirittura tre generazioni.

Raggiunge la fama mondiale nel 1945 e vince il suo primo Nastro d'Argento grazie all'interpretazione nel film manifesto del Neorealismo, Roma città aperta di Roberto Rossellini (con il quale instaura una relazione sentimentale), con Aldo Fabrizi e Marcello Pagliero. Nel film Anna Magnani è protagonista di una delle sequenze più celebri della storia del cinema: la corsa dietro un camion tedesco, nel quale è rinchiuso il marito, al termine della quale il suo personaggio (la 'Sora Pina', ispirato alla figura di Teresa Gullace) viene ucciso dai mitra nazisti.

Nel 1947 vince il suo secondo Nastro d'Argento e il premio per la miglior attrice alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia per il film L'onorevole Angelina diretto da Luigi Zampa.

La rottura con Rossellini

File:Anna Magnani, 1951.jpg
La Magnani legge Trilussa il 15 dicembre 1951

Nel 1948 interpreta il suo ultimo film con Roberto Rossellini, prima della rottura della loro relazione: L'amore, diviso in due atti. Il primo (ispirato al dramma in atto unico di Jean Cocteau La voce umana) è un lungo monologo al telefono di una donna abbandonata dal compagno; il secondo è la storia di una popolana che si accoppia con un giovane Federico Fellini credendolo San Giuseppe: per lei è il terzo Nastro d'Argento. Nel 1949 gira Vulcano, nell'isola vicina a quella dove Rossellini sta girando Stromboli terra di Dio con la sua nuova compagna Ingrid Bergman. Le riprese dei due film sono ricordate dalla storia del cinema come "la guerra dei vulcani".

Nel 1951 interpreta la protagonista del film di Luchino Visconti, sceneggiato da Cesare Zavattini, Bellissima con Walter Chiari, Corrado, Alessandro Blasetti, e vince il suo quarto Nastro d'Argento.

Il quinto ed ultimo Nastro d'Argento le sarà conferito per il film Suor Letizia - Il più grande amore.

Nel 1952 interpreta Anita Garibaldi nel film Camicie Rosse, dove volle alla regia l'ex marito Goffredo Alessandrini.

L'Oscar

 
Anna Magnani sul set di Pelle di serpente (1959)

Il 21 marzo 1956 è la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards a vincere il Premio Oscar come migliore attrice protagonista, conferitole per l'interpretazione di Serafina Delle Rose nel film La rosa tatuata, del 1955, con Burt Lancaster, per la regia di Daniel Mann. Per lo stesso ruolo, vincerà anche un BAFTA quale attrice internazionale dell'anno e il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico.
La Magnani non presenziò alla cerimonia: l'Oscar venne ritirato da Marisa Pavan, anche lei candidata come migliore attrice non protagonista per lo stesso film, dalle mani di uno dei più grandi attori comici di quegli anni, Jerry Lewis.

Un altro prestigioso riconoscimento internazionale, miglior attrice al Festival di Berlino, le viene conferito nel 1958 per l'interpretazione del film Selvaggio è il vento di George Cukor. Per lo stesso ruolo, sempre nel 1958, vince anche il suo primo David di Donatello come migliore attrice e verrà nominata per la seconda volta al premio Oscar, che però va a Joanne Woodward per La donna dai tre volti.

Nel 1959 vince il suo secondo David di Donatello per il film Nella città l'inferno con la regia di Renato Castellani, interpretato con l'amica Giulietta Masina: la pellicola è ambientata in un carcere femminile, in cui l'ingenua Lina impara dalla "veterana" Egle i segreti per una vita di successo.

Nel 1962 è la protagonista di Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, regista con il quale aveva instaurato un rapporto conflittuale. Pasolini, dopo l'esordio del 1961 con Accattone, cercò in ogni modo di lavorare con la grande attrice, ormai sempre più selettiva nello scegliere i ruoli (la sua ultima interpretazione era Risate di gioia al fianco di Totò nel '60); la Magnani accettò, ma entrambi rimasero insoddisfatti dal risultato ottenuto. Lei disse: "Pasolini mi ha usata", lui sosteneva che lei era stata: "troppo borghese". Comunque, nonostante le loro incomprensioni, che comunque non andarono mai ad intaccare la stima reciproca, il film ottiene un grande successo di pubblico e di critica, soprattutto in Francia.

La televisione

File:Anna Magnani-Karsh.jpg
Anna Magnani negli anni cinquanta, fotografata da Yousuf Karsh

Nel 1971 si cimenta con la televisione, fino a quel momento guardata da lei con sospetto. Con la regia di Alfredo Giannetti interpreta un ciclo di tre mini-film intitolato Tre Donne, la cui colonna sonora originale è di Ennio Morricone, diretta da Bruno Nicolai: La Sciantosa, 1943: un incontro e L'automobile. Diverso il discorso per Correva l'anno di grazia 1870, sempre per la regia di Alfredo Giannetti, che viene distribuito nelle sale cinematografiche prima di passare in televisione.

La morte

Nel 1972 la sua ultima apparizione cinematografica, nel cameo fortemente voluto da Federico Fellini per il suo film Roma. Di notte, una dolente Anna Magnani attraversa i vicoli di Roma. Risponde a Fellini e, ridendo, chiude il portone davanti alla macchina da presa e lì conclude la sua lunga e magnifica carriera cinematografica.

Morì a Roma il 26 settembre 1973, all'età di 65 anni, presso la clinica Mater Dei ai Parioli, stroncata da un tumore al pancreas, assistita fino all'ultimo dal figlio Luca e da Rossellini.

Le sue spoglie riposano nel piccolo cimitero di San Felice Circeo (Latina), nei pressi della sua villa del Circeo che lei amava tantissimo.

Tributi

Dopo la sua morte, tante le iniziative in Italia e all'estero per ricordare Anna Magnani. Tra le più rilevanti, quella nel 2002 al Museum of Modern Art di New York che le rende omaggio dedicandole una retrospettiva con la proiezione dei 14 film più significativi che l'attrice ha interpretato. Prima di lei poche altre dive del cinema avevano ricevuto un tributo così importante dal MoMA. Gianni Togni le ha dedicato Nannarè, contrazione romanesca di Nannarella, nome d'arte della Magnani, contenuta nell'album Bersaglio Mobile del 1988, così come Pino Daniele con Anna verrà, inserita nel disco Mascalzone latino del 1989; anche Carmen Consoli ha scritto una canzone, intitolata "Anna Magnani", cantata da Adriano Celentano.

La figlia di Luca, Olivia, ha seguito le orme della nonna essendo anche lei un'attrice.

Curiosità

  • La Magnani rifiutò il ruolo di protagonista del film La ciociara del 1960: il film (la cui regia era stata inizialmente affidata a George Cukor) avrebbe infatti dovuto vedere Anna Magnani nella parte di Cesira mentre Sophia Loren era stata scritturata per la parte della figlia Rosetta; a seguito del rifiuto fu proprio la Loren ad interpretare il ruolo di Cesira (che le fruttò l'Oscar nel 1962) al posto della Magnani. Senza la presenza della Magnani, Cukor rifiutò di girare il film e venne sostituito da Vittorio De Sica.
  • La Magnani è una delle poche personalità italiane ad avere una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, la famosa strada di Hollywood dove sono incastonate oltre 2000 stelle a cinque punte che recano i nomi di celebrità onorate per il loro contributo - diretto o indiretto - allo star system e all'industria dello spettacolo.
  • Quando a bordo del Vostok, il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin compì la prima rotazione della terra, dichiarò: "Saluto la fraternità degli uomini, il mondo delle arti, e Anna Magnani"[1].
  • Jean Renoir scrive: "La Magnani è la quinta essenza dell'Italia, ed anche la personificazione più completa del teatro, del vero teatro con scenari di cartapesta una bugia fumosa e degli stracci dorati, dovevo logicamente rifugiarmi nella commedia dell'arte e prendere con me in questo bagno la Magnani, le sono grato per aver simboleggiato nel mio film tutte le altre attrici del mondo".
  • A pochi giorni dal suo arrivo in America la stampa dichiara: "In confronto a lei le nostre attrici sono manichini di cera paragonate ad un essere umano". Il Time scrive: "Divina, semplicemente divina".
  • Nel 2010 nasce l'Associazione "Amici di Anna Magnani", {{cn| presieduta dal biografo Matteo Persica, di cui fanno parte personalità del mondo della cultura e dello spettacolo (da Franca Valeri a Pupi Avati, da Helen Mirren a Gian Luigi Rondi). Nei primi due anni di attività, l'Associazione "Amici di Anna Magnani", è riuscita a far intitolare un largo a villa Borghese all'attrice romana, ad organizzare dei corsi incentrati sulla figura umana ed artistica della Magnani nelle scuole argentine, ha raccolto oltre 60.000 firme per far divenire il Teatro Valle di Roma il "Teatro Valle-Anna Magnani", organizzato una gran quantità di eventi per ricordare e far conoscere l'attrice. Il 4 settembre 2012, presso L'Isola del Cinema, ha dato il via alla prima edizione del "Premio Anna Magnani". Nel 2013 si svolgono le celebrazioni a 40 anni dalla scomparsa di Anna Magnani. Associazione "Amici di Anna Magnani"[3].

Premi e riconoscimenti

 
La stella dedicata ad Anna Magnani sulla walk of fame Hollywood

Filmografia

 
Anna Magnani con Fabrizi nel film Campo de' fiori (1943)
 
Anna Magnani in Vulcano (1950)
File:Locbel.png
Anna Magnani con Tina Apicella nel film Bellissima (1951)
 
Anna Magnani con Totò nel loro unico film girato insieme, Risate di gioia (1960)
 
Anna Magnani con Ettore Garofolo nel film Mamma Roma (1962)

Teatro

 
Anna Magnani insieme a Totò in una foto del 1955
  • Luciano 1930 di Lenida Répaci, direzione artistica di Nera Grossi Carini, con Gino Tassani, Anna Fontana, Anna Magnani, Gero Zambuto, Dora Menichelli. Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (30 dicembre 1930)
  • Facciamo due chiacchiere di Dino Falconi e Oreste Biancoli, direzione artistica di Gero Zambuto, con Rina Franchetti, Anna Fontana, Anna Magnani, Gino Tassani, musiche di Lao-Schor, Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (6 febbraio 1931)
  • I documenti del console Touquet di Giulio Cesare Gallia, direzione artistica di Gero Zambuto, con Gino Tassani, Anna Magnani, Giuseppe Valpreda, Gero Zambuto. Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (7 aprile 1931)
  • Paggio Fernando di Mura, direzione artistica di Gero Zambuto, con Gino Tassani, Cesarina Gheraldi, Anna Magnani, Giuseppe Valpreda. Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (11 aprile 1931)
  • La fiera lampionaria di Pietro Mazzuccato, direzione artistica di Gero Zambuto, con Anna Fontana, Dora Menichelli, Anna Magnani. Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (18 aprile 1931)
  • 800-900-1000 di Carlo Veneziani, direzione artistica di Carlo Veneziani, con Anna Fontana, Anna Magnani. Compagnia Fontana, Teatro Odeon di Milano, (21 luglio 1931)
  • Un uomo che ispira fiducia di Paul Armont, direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, con Antonio Gandusio, Luigi Almirante, Anna Magnani, Lola Braccini, Rina Morelli, Ada Dondini, Gastone Ciapini, Giulio Stival. Compagnia Gandusio-Almirante, Teatro Carignano di Torino, (20 ottobre 1931)
  • Bourrachon di Laurent Doillet, direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, con Antonio Gandusio, Luigi Almirante, Anna Magnani, Ada Dondini. Compagnia Gandusio-Almirante, Teatro Carignano di Torino, (30 ottobre 1931)
  • Tifo! di Celso Maria Poncini e Roberto Biscaretti, direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, con Antonio Gandusio, Luigi Almirante, Anna Magnani, Rina Ciapini Morelli, Ada Dondini, Paolo Stoppa. Compagnia Gandusio-Almirante, Politeama Chiarella di Torino, (18 maggio 1932)
  • L'amore canta di Jacques Bousquet, Alessandro De Stefani ed Henri Falk, direzione artistica di Antonio Gandusio e Luigi Almirante, con Antonio Gandusio, Luigi Almirante, Anna Magnani, Lola Braccini, Paolo Stoppa. Compagnia Gandusio-Almirante, Teatro Barberini di Roma, (11 luglio 1932)
  • Amore mascherato di Sacha Guitry, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Carlo Romanoi. Anna Magnani. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (15 ottobre 1932)
  • Il profumo di mia moglie di Leon Lenz, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Felice Romano, Amedeo Fuggetta. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (17 ottobre 1932)
  • L'uomo del piacere di Paul Géraldy e Robert Spitzer, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Amedeo Fuggetta. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (19 ottobre 1932)
  • Il primo letto di Andrea Bisson, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Amedeo Fuggetta. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (20 ottobre 1932)
  • Bourrachon di Laurent Doillet, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Alfredo Menichelli, Anna Magnani. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (22 ottobre 1932)
  • Baciatemi di Tristan Bernard, Yves Mirande e Gustave Quinson, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Amedeo Fuggetta. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (23 ottobre 1932)
  • L'acquolina in bocca di Pares, Veber e Von Paris, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Alfredo Menichelli. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (25 ottobre 1932)
  • Jim la Houlette re dei ladri di Jean Guitton, direzione artistica Aristide Baghetti ed Ermete Liberati, con Aristide Baghetti, Anna Magnani, Alfredo Menichelli. Compagnia di spettacoli comici e musicali Baghetti-Liberati, Teatro Argentina di Roma, (30 ottobre 1932)
  • Casanova, non sei più tu! di Egeo Carcavallo, direzione artistica Gero Zambuto, con Anna Magnani, Pina Renzi, Tino Bianchi, Guido De Rege, Giorgio De Rege, balletto del Winterganten di Berlino. Compagnia Spettacoli Eliseo, Teatro Eliseo di Roma, (7 marzo 1935)
  • Gangster del mio cuore di Giovanni Manca, direzione artistica Gero Zambuto, con Anna Magnani, Pina Renzi, Tino Bianchi, Guido De Rege, Giorgio De Rege, balletto del Winterganten di Berlino. Compagnia Spettacoli Eliseo, Teatro Eliseo di Roma, (27 marzo 1935)
  • I milioni di Michele Galdieri e Arturo Milone, direzione artistica di Michele Galdieri, con Anna Magnani, Pina Renzi, Guido De Rege, Giorgio De Rege. Compagnia Spettacoli Eliseo, Teatro Eliseo di Roma, (12 maggio 1935)
  • La foresta pietrificata di Robert Emmet Sherwood, regia di Anton Giulio Bragaglia, con Anna Magnani, Augusto Marcacci, Lamberto Picasso, scene di Enrico Prampolini. Compagnia del teatro delle Arti, Teatro delle Arti di Roma, (2 marzo 1938)
  • Nessuno ha visto di Anthony Armstrong e Henry Simpson, direzione artistica Annibale Betrone, con Anna Magnani, Annibale Betrone, Salvo Randone. Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani, Teatro Eliseo di Roma, (22 luglio 1938)
  • Il sorprendente dottor Klitter di Barré Lyndon, direzione artistica Annibale Betrone, con Anna Magnani, Annibale Betrone, Salvo Randone, Sandro De Macchi. Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani, Teatro Eliseo di Roma, (26 luglio 1938)
  • Metropoli di Alessandro De Stefani, direzione artistica Annibale Betrone, con Anna Magnani, Annibale Betrone, Salvo Randone. Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani, Teatro Eliseo di Roma, (4 agosto 1938)
 
Anna Magnani a teatro, con Totò e Mario Castellani, Volumineide (1942)

Note

  1. ^ Anna, anche Parigi la ricorda con Gagarin, su archiviostorico.unita.it, archiviostorico.unità.it, 23 settembre 2008. URL consultato il 23 settembre 2012.
  2. ^ (EN) Venus: Magnani
  3. ^ (IT) Anna Magnani | Sito ufficiale

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