Ceccano è un comune italiano di 23.083 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio. Per numero di abitanti è la quinta città della provincia.

Ceccano
comune
Ceccano – Stemma
Ceccano – Bandiera
Ceccano – Veduta
Ceccano – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Frosinone
Amministrazione
SindacoManuela Maliziola (Centro-sinistra) dal 21-5-2012
Territorio
Coordinate41°34′00″N 13°20′00″E
Altitudine200 m s.l.m.
Superficie60,50 km²
Abitanti23 083[1] (30-06-2011)
Densità381,54 ab./km²
Comuni confinantiArnara, Castro dei Volsci, Frosinone, Giuliano di Roma, Patrica, Pofi, Villa Santo Stefano
Altre informazioni
Cod. postale03023
Prefisso0775
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT060024
Cod. catastaleC413
TargaFR
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Nome abitanticeccanesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ceccano
Ceccano
Ceccano – Mappa
Ceccano – Mappa
Posizione del comune di Ceccano nella provincia di Frosinone
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

Clima

Classificazione climatica: zona D, 1775 GR/G

Storia

Ceccano è l'antica Fabrateria Vetus, città volsca, già esistente nel 330 a.C., situata lungo le rive del fiume Sacco denominato, dai Romani, Trerus o Tolerus. Il collegamento tra l'odierna Ceccano e l'antica Fabrateria si fonda su antiche iscrizioni rinvenute tra il Settecento e la fine dell'Ottocento nel territorio comunale. Il mutamento del nome, secondo lo storico locale Michelangelo Sindici (M. Sindici " Ceccano l'Antica Fabrateria" casa editrice Atesa) avvenne nel VII secolo in onore di Petronio Ceccano Console di Campagna, discendente di Tito imperatore e padre di papa Onorio I.

Nel Martirologio Romano del 2001, Fabrateria Vetus viene citata in riferimento a San Magno, patrono di Anagni. Questo comporta la necessità di riscrivere la storia del grande santo che, fino ad oggi, si credeva martirizzato a Fondi. La citazione del Martirologio conferma ancora una volta quanto fossero giuste le intuizioni di Michelangelo Sindici il quale aveva, già nel 1893, scritto di martirologi antichissimi che collegavano San Magno a Ceccano. Resta da chiarire se Fabrateria Vetus era la sede vescovile, come Sindici presupponeva, oppure San Magno si trovava in Fabrateria, quando fu ucciso, per altri motivi.

Patria di San Silverio I Papa, (come scritto da papa Gregorio XVI nella Bolla in cui elevava a Collegiata la Chiesa di San Giovanni Battista in Ceccano) che nacque nella contrada di Campo Troiano, odierna Cantinella, la città fu, per ordine dello stesso Pontefice, cinta di mura difensive, in minima parte ancora visibili (così Michelangelo Sindici nell'opera citata, il quale cita numerose fonti antiche e numerosi storici come Pierantonio da Trevi, il Marrocco e l'Aretino).

Conquistata dai Longobardi al tempo di Astolfo intorno al 750, la rocca di Ceccano ebbe, nel Medioevo, una grande importanza strategica in quanto posta ai margini dei possedimenti della Chiesa.

Tra il 900 e il 1450 circa Ceccano fu dominata da una potente famiglia detta dei Conti de Ceccano di probabile provenienza germanica, imparentata con le più importanti famiglie della nobiltà romana.

La contea ceccanese comprendeva i territori di Amaseno, Giuliano di Roma, Prossedi, Pisterzo, Villa Santo Stefano, Carpineto, Patrica, Morolo, Supino, Maenza,Ninfa, Monte Cacume, Monteacuto, fino a raggiungere, per un periodo, Terracina. I conti de Ceccano vantavano possedimenti anche in Frosinone, in Ceprano e in Alatri.

Nel 915 i ceccanesi ebbero un importantissimo ruolo nella battaglia del Garigliano, quando le truppe alleate del Papa sconfissero i saraceni che minacciavano Roma.

I conti de Ceccano furono protagonisti delle vicende storiche ciociare fino alla seconda metà del XV secolo, quando la famiglia si estinse e i possedimenti della vecchia contea furono assegnati da papa Alessandro VI al piccolo Rodrigo Borgia e, in seguito, furono feudo della famiglia Colonna.

Già nel X secolo la contea ceccanese era tenuta in gran conto nella Chiesa. Il conte Amato è citato come potente benefattore dell'abbazia di Montecassino e, in seguito, (1099) Gregorio de Ceccano fu uno dei più potenti cardinali della Chiesa del tempo, mentre il conte Gregorio, omonimo del primo, influente personaggio, scortò con i suoi uomini, nel 1104, papa Pasquale II nel suo viaggio nel sorano.

Nel 1168 i ceccanesi inflissero una dura sconfitta alle truppe papali guidate dall'arcivescovo di Magonza, Corrado, schieratosi con Papa Alessandro III dopo che l'Imperatore Federigo Barbarossa lo aveva sostituito con Cristiano.

Tra gli uomini illustri dei de Ceccano, che nella loro storia vantano importanti personaggi nell'Ordine dei Cavalieri di Malta, oltre a ben sei cardinali non può non essere citato il cardinale Annibaldo, potentissimo personaggio della Chiesa del XIV secolo, il quale, durante la cattività avignonese, fu inviato dal papa a Roma per aprire il Giubileo del 1350.

Già arcivescovo di Napoli, ottimo diplomatico, venne spesso inviato dal Papa in missione con il compito di dirimere importanti controversie tra i sovrani d'Europa. Fu protagonista di un tentativo di mediazione tra Inghilterra e Francia durante la Guerra dei cent'anni, in un conflitto che risulterà decisivo per la storia dell'umanità. Nonostante le difficoltà, Annibaldo riuscì a ottenere una, seppur breve, tregua. Inviato in Ungheria fu mediatore di un accordo tra il sovrano di quel paese e la regina di Napoli. Gli fu inoltre affidato l'incarico di risolvere "il problema" Cola di Rienzo.

Ma prima di Annibaldo, che ebbe contatti frequenti con Francesco Petrarca e il grande Giotto, al quale commissionò lavori per la chiesa di Santa Maria a Fiume, Ceccano aveva dato i natali ad altri illustri personaggi.

Non si può non ricordare il cardinale Stefano, già abate presso l'Abbazia di Fossanova, camerlengo di papa Innocenzo III, amico di san Domenico di Guzmán il quale operò un grande miracolo in favore di Napoleone de Ceccano, nipote dello stesso cardinale Stefano. Così descrive l'avvenimento il Padre Pierantonio da Trevi:

«Il 27 febbraio 1219 San Domenico... celebrando messa nella chiesa di San Sisto nella via Appia, nell'elevazione del SS. Sacramento si elevò in alto da terra e, finita la messa, risuscitò un cavaliere morto, caduto in quell'ora da cavallo in quella medesima strada, come narra Ferdinando Del Castillo, e nota in questo giorno nel suo diario il P. Gerardi, e questo cavaliere Napoleone dei Conti de Ceccano era nipote del cardinale Stefano che ivi si trovò presente...»

Tutti gli storici di san Domenico di Guzmán citano questo miracolo. Fatto cardinale da papa Innocenzo III nel 1206, Stefano de Ceccano fu tra i fondatori dell'Abbazia di San Galgano, nonché di quelle di San Domenico a Sora e Terracina ed ebbe importanti riconoscimenti dal Re d'Inghilterra, Giovanni Senza Terra.

Altri cardinali della famiglia de Ceccano furono importantissimi nella storia della Chiesa: tra tutti Teobaldo, tra le cui braccia, in Fossanova, morì il grande San Tommaso d'Aquino, parente dei conti ceccanesi in quanto la sua nipote, Francesca, sposò il conte Annibaldo de Ceccano.

Ma è opportuno ricordare la figura del Conte Giovanni che, nominato cavaliere dall'imperatore Enrico, giurò fedeltà a papa Innocenzo III nel 1200.

Tra le imprese di questo conte, fondatore della chiesa di Santa Maria a Fiume consacrata da suo zio il cardinale Giordano, nonché ispiratore della celebre Cronaca di Fossanova, scritta dal suo "notaio" Benedetto, c'è la lotta contro Ruggero dell'Aquila, conte di Fondi, il quale, il 23 maggio del 1216, invase la Contea ceccanese. Inseguito e raggiunto nei pressi di Castro-Vallecorsa dalle truppe ceccanesi, Dell'Aquila fu definitivamente sconfitto e dovette rinunciare ai suoi propositi di espansione.

Il 18 settembre dello stesso anno il Conte Giovanni guidò l'assalto alla fortezza di Morolo. L'azione fu decisa per i contrasti esistenti con la famiglia Colonna che aveva appoggiato il Conte Ruggiero. Morolo fu conquistata e bruciata, i membri della famiglia Colonna fatti prigionieri e ben 424 morolensi furono giustiziati.

Una situazione così cruenta si ebbe soltanto nel 1324 quando il Conte Francesco De Ceccano, in piena cattività avignonese, conquistò Alatri occupandola per ben 35 anni e creando, di fatto, uno stato di guerra contro la Chiesa.

L'ultimo dei De Ceccano può essere considerato il cavaliere dell'Ordine di Malta, Stefano, negli archivi vaticani ricordato come frater S. Ioannis de Hierusalem individuato recentemente come Gran Priore di Roma nei primi anni del XV secolo.

Risale ai primi anni del XVII secolo il primo Statuto Comunale concesso da Marcantonio Colonna, discendente dell'eroe di Lepanto, Conte di Ceccano.

Nell'ottocento il marchese Filippo Berardi acquistò i beni dei Colonna e divenne in poco tempo il vero "padrone" del paese. Nominato senatore del Regno, fu l'artefice del passaggio della ferrovia nonché promotore di stanziamenti di tipo industriale nel territorio.

Nel XIX secolo Ceccano conferma i suoi stretti legami con la Chiesa grazie al cardinale Giuseppe Berardi, fratello del marchese, e al cardinale Tommaso Pasquale Gizzi, altro grande ceccanese, segretario di Stato di papa Pio IX, protagonista della diplomazia vaticana negli anni del Risorgimento.

Durante il periodo fascista furono realizzate importanti opere pubbliche come l'acquedotto e il campo sportivo e nello stesso periodo vennero installate alcune fabbriche che daranno impulso decisivo all'economia del paese, come la Bombrini Parodi Delfino.

Nel corso della seconda guerra mondiale Ceccano fu pesantemente bombardata dagli angloamericani. Dal 3 novembre 1943 al 31 maggio 1944 il paese subì ben 38 incursioni aeree che ebbero come obiettivo, tra l'altro, la Chiesa di Santa Maria a Fiume, monumento nazionale, che fu completamente distrutta e la chiesa di San Pietro, anch'essa rasa al suolo.

Anche la medievale Chiesa di San Nicola subì danneggiamenti. I bombardamenti risultarono particolarmente feroci visto che ebbero come obiettivi anche la popolazione inerme. Ci furono casi di donne e bambini colpiti con chirurgica precisione.

Onorificenze

Il Comune è stato insignito della Medaglia d'argento al merito civile per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale. A testimonianza di tali atti, nel 2003, in occasione del sessantesimo anniversario del primo bombardamento subito dalla città (3 novembre 1943), venne realizzato il documentario "Ore dieci e quaranta, i testimoni raccontano", ideato e prodotto dall'Associazione culturale IndieGesta.

«Centro strategicamente importante, situato sulla linea Gustav, durante l'ultimo conflitto mondiale si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo ogni sorta di violenza dalle truppe tedesche e marocchine e continui e devastanti bombardamenti alleati che causarono la morte di numerosissimi cittadini e la quasi totale distruzione dell'abitato. Splendido esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.»
— Ceccano (FR), 1943 - 1944

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Santuario di Santa Maria a fiume: risalente al XII secolo, monumento nazionale, edificata sui resti di un tempio romano dedicato a Faustina, moglie dell'Imperatore Antonino Pio, venne distrutta dai bombardamenti angloamericani nella seconda guerra mondiale e poi ricostruita fedelmente negli anni cinquanta. Anticamente,in detto santuario, vi erano pitture che la tradizione attribuì a Giotto o ai suoi allievi, purtroppo andati persi durante il bombardamento del gennaio 1944. Pregevoli, al suo interno, il pulpito e l'acquasantiera unici elementi originali non andati distrutti.
  • Chiesa di San Nicola (XII secolo):, in stile gotico-romanico, nelle colonne si leggono iscrizioni in stile longobardo che attestano la data dei lavori e il nome del conte che li commissionò. Interessanti, sulla facciata, il portale del XIII secolo decorato con piccole sculture e l'edicola ove è raffigurata l'immagine della Madonna della Foresta. All'interno, pregevole è l'affresco dell'Addolorata del secolo XVIII.
  • Collegiata di San Giovanni Battista.': luogo principale dell'attività liturgica del popolo ceccanese era già stata costruita nel 1196. Subì, tuttavia, numerose incursioni che ne determinarono il cambiamento di struttura. Consacrata nel 1767 si presentava con la facciata rivolta dove ora è l'abside: nei primi anni del XX secolo essa fu "girata" ponendo l'entrata nella piazza S Giovanni dove è tuttora. La Collegiata contiene numerosi oggetti d'arte: appena entrati a sinistra vi è la cappella del tesoro con preziosi Messali del secolo XV e reliquiari. Lungo la navata destra vi sono tre altari: uno dedicato alla Natività, l'altro alla Madonna della Consolazione e l'altro a S. Antonio da Padova. L'altare maggiore contiene l'artistico coro ligneo assieme alla pala d'altare raffigurante il martirio di S. Giovanni Battista attribuire al Signorelli o alla scuola di Reni. Ai lati dell'altare statua di S. Giovanni Battista e del S. Crocifisso del XV secolo. Nell'altare di destra, dove è posto l'artistico altare del S. Sacramento vi è la tomba del cardinale Gizzi tumolata qui nell'ottobre del 1992. Nella navata destra vi sono gli altari dell'Addolorata, secolo XV, e della Madonna del Rosario. Nella sacrestia è possibile ammirare il ciclo di affreschi medievali, in parte rovinati, risalenti al secolo XII.
  • Chiesa della Madonna della Pace: anticamente fuori le mura, la chiesetta risale al XVII secolo e veniva utilizzata come lazzaretto. All'interno pregevole tavola, tuttavia rovinata dall'umiditità, raffigurante la Natività del Signore del XVII secolo. Recentemente (maggio 2011), la Chiesetta è stata restaurata grazie all'interessamento dell'abate-parroco di S. Nicola.
  • Chiesa di San Rocco: sita lungo la strada che porta a Frosinone, la Chiesa risalente al XVI secolo era inizialmente dedicata alla Madonna di Loreto per poi essere dedicata a San Rocco durante la peste che colpì Ceccano a metà del XVII secolo. All'interno pregevole inconostasi con le statue di San Rocco, della Madonna di Loreto e San Vito. Proprio la statua di San Vito era, anticamente, al centro di una festa, il 15 giugno, in cui i Ceccanesi ballavano e pregavano attorno alla sua statua per favori celesti.
  • Chiesa di San Sebastiano. Posta in piazza del Comune la Chiesa venne costruita per ordine del cardinale Annibaldo IV de Ceccano, nel 1350 e affidata ai frati minori francescani. Abbandonanta nel XV secolo, venne ricostruita in forme barocche attorno alla prima metà del XVII secolo e affidata nel XIX secolo alle suore di carità che lasciarono tale Chiesa nel 1969, anno in cui venne chiusa per poi venire riaperta, dopo un grande restauro, il 19 gennaio 1980. La Chiesa si presenta a un'unica navata con due altari laterali: nell'altare di sinistra affresco con la Stigmate di San Francesco, nell'altare di destra, anticamente dedicato al Sacro Cuore, affresco della Navitià risalente agli inizi del XVII secolo. Nella parte absidale è possibile vedere una volta a crociera, unico esempio della precedente costruzione gotica, sotto la quale si ammira la bella iconostasi con stucchi e affreschi del XIX secolo, siti al lato della statua di San Sebastiano del XVI secolo.
  • Nell' Abbazia dei Padri Passionisti, dedicata a Santa Maria de Corniano, fondata da San Paolo della Croce, sono conservate le spoglie del Beato Grimoaldo Santamaria. Molto cara ai ceccanesi per l'aiuto che i Padri passionisti offrirono alla popolazione durante la seconda guerra mondiale, l'Abbazia è oggi meta di pellegrini che da ogni parte d'Italia vi si recano per pregare davanti al corpo del Beato.

Architetture militari

  • Castello dei Conti: domina la Valle del Sacco, recentemente ristrutturato non senza polemiche per la mancata ricostruzione della merlatura in stile neo-gotico posta sulle mura e sulla torre alla fine dell'800 che riproduceva quella ghibellina del periodo medievale. Tra l'altro alcune parti dell'antica merlatura medievale sono tuttora visibili incastonate nei muri posticci. Il Castello, parzialmente visitabile dietro richiesta, appartenne alla potente famiglia dei Conti de Ceccano, che dominarono le terre tra le attuali province di Roma, Frosinone e Latina tra il XI e il XV secolo.
  • Castel Sindici: attualmente di proprietà comunale, è un edificio risalente all'inizio del secolo, commissionato dalla famiglia Sindici all'Architetto Cipolla di Roma. Dispone di un vasto parco ma attualmente versa pressoché in stato di abbandono.

Siti archeologici

  • Villa romana; durante i lavori per la TAV in un sito archeologico già conosciuto (noto ai ceccanesi ma sempre ignorato dalle autorità) sono venuti alla luce ulteriori resti dai quali si è desunto che sul luogo esisteva un'antica grande villa patrizia romana addirittura appartenuta, (ma non vi è certezza su questo) all'Imperatore Antonino Pio. Impressionante la grande conduttura in pietra che fungeva da acquedotto a servizio della villa.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Tradizione e folclore

Festa di S. Sebastiano (20 gennaio).

Il pomeriggio del 20 gennaio la statua del Santo viene traslata nella Collegiata di S. Giovanni Battista dove si canta la S. Messa. La festa è stata ripristinata, sebbene in forma ridotta, nel 1982.

Processione di Cristo Morto e dell'Addolorata (Venerdì Santo).

La sera del Venerdì Santo alle ore 20.30 inizia la solenne processione che attraversa tutto il centro storico al buio. Indi, uscito dalle mura, scende per le vie principali del centro urbano, prima di rientrare nella Collegiata di S. Giovanni Battista

Festa di S. Nicola ( 8-9 maggio).

La festa è recente: la sera dell'8 maggio si tiene la processione con la statua del Santo nella Chiesa di S. Nicola

Festa di S. Maria del Fiume (maggio)

Antichissima e famosissima festa viene celebrata nel suo Santuario: in particolari occasioni (ultima nel 2008) la statua miracolosa della Vergine viene portata in processione per tutto il centro urbano

Festa di S. Antonio da Padova(13 giugno).

Festa sentita dal popolo ceccanese è celebrata nella Chiesa della Madonna de Loco dove si venera la statua di S. Antonio. In questa occasione l'abate di S. Nicola benedice "il pane di S. Antonio". Fino a pochi anni fa, la processione raggiungeva la Collegiata dove l'arciprete, assieme all'abate di S. Nicola, cantava la Messa propria del Santo

Festa di S. Giovanni Battista (22-23-24-25 giugno).

Festa patronale: il 23 giugno, di mattina, la Statua viene intronizzata sulla macchina processionale del XIX secolo e riceve l'omaggio delle autorità civili. La sera, si canta la S. Messa vespertina,indi si tiene la processione. Il giorno seguente, alle ore 11.00 S. Messa solenne e rito della cresima. La sera concerto in piazza XX Luglio: per tutti i giorni grande fiera di merci per le vie principali del paese.

Processione del Corpus Domini (maggio giugno).

Alle ore 20.30 il S. Sacramento esce dalla Collegiata di S. Giovanni Battista in processione fino alla Chiesa di S. Nicola, sostando davanti alle principali Chiese del centro.

Festa di S. Rocco (16 agosto e ultima domenica di settembre).

La mattina del 16 agosto, alle ore 7.00 la statua del Santo nella Chiesa posta sulla strada per Frosinone viene traslata nella Collegiata di S. Giovanni Battista dove alle ore 9.00 si tiene la S. Messa solenne: l'ultima domenica di settembre alle ore 16.00 la statua viene riportata nella sua Chiesa. Dal 15 al 17 agosto festeggiamenti civili.

Processione di S. Pio da Pietrelcina (23 settembre).

Processione per le vie del centro della statua contenuta nella cappella di S. Antonio da Padova in S. Giovanni

Festa di S. Lucia (13 dicembre).

Nella piccola Chiesa presso il ponte, la sera del 13 dicembre si effettua la processione per le vie del borgo prossime alla Chiesa.

Cultura

Teatro

La città ospita ogni anno una stagione teatrale di buon livello presso il Cinema-Teatro Antares. Dalla fine degli anni novanta è inoltre attiva una compagnia teatrale, Atto Primo, composta interamente da giovani e attiva, oltre che nell'allestimento di spettacoli nelle province di Frosinone e Latina, anche nell'organizzazione didattica di laboratori teatrali dedicati a tutte le fasce di età.

Musica

La città è da sempre sede di importanti manifestazioni musicali durante tutto l'anno. Tra le rassegne più popolari e frequentate da un vasto pubblico proveniente da tutta Italia ci sono state in passato la prima rassegna di musica rock della provincia di Frosinone, Odori Sotterranei, svoltasi dal 1989 al 2000. In seguito la rassegna ha cambiato organizzatore e nome, chiamandosi nel 2001 IndieGesta Music Festival e dal 2003 L'Imboscata, raccogliendo sempre unanimi consensi anche fuori dei confini nazionali. Dal 2001 viene poi organizzata la manifestazione Woman & Blues Festival, dedicata al blues al femminile con artiste di livello internazionale, mentre dal 2004, sempre nel periodo estivo, viene organizzata la rassegna jazzistica indipendente IndieJazz. Dal 2003 al 2009 poi la città è stata sede del raduno musicale Etnika Rock, manifestazione molto popolare che ha ospitato nel corso degli anni artisti del calibro di Misfits, OK Go, The Hormonauts, Linea 77 e tanti altri.

Personalità legate a Ceccano

 
Filippo Berardi

Eventi

Dieciminuti Film Festival

Ogni anno a gennaio il 'Cinema-Teatro Antares' ospita una rassegna internazionale dedicata ai cortometraggi denominata Dieciminuti Film Festival, manifestazione che richiama un vasto pubblico proveniente da tutta Europa a cui è collegato anche un laboratorio di cinema permanente aperto agli studenti delle scuole superiori della provincia di Frosinone.

  • Carnevale Ceccanese (festeggiamenti in maschera la domenica che precede il Carnevale)
  • Libri Aperti (2 giugno) (Lettura Pubblica Spontanea in Piazza Municipio)
  • Fiera di S. Giacomo (23 agosto) (fiera di merci presso il Santuario di S. Maria a Fiume dove si venera la statua di S. Giacomo)
  • Fiera della Madonna della Pace (1 domenica d'ottobre). Nella piccola Chiesa, recentemente restaurata, si tiene la S. Messa mentre per le vie del quartiere si tiene la fiera.

Economia

Ceccano ebbe un notevole sviluppo verso la fine del diciannovesimo secolo grazie anche al completamento della ferrovia Roma - Napoli che permise ai lavoratori di raggiungere con più facilità la capitale.

Paese di artigiani, i ceccanesi si sono fatti valere soprattutto nel campo della sartoria e dell'ebanisteria e nel settore delle calzature. Molti sono stati i sarti ceccanesi che hanno lavorato in Francia e nelle più importanti sartorie romane nel XX secolo, così come non sono mancati ebanisti di Ceccano nelle più prestigiose "botteghe" di Roma.

L'enorme sviluppo, concretizzatosi con la nascita di numerosi siti industriali nel territorio, ha inciso sul resto dell'economia ceccanese, trasformando i piccoli agricoltori in operai semplici e specializzati. Parallelamente alla crescita del livello di istruzione è molto cresciuto il numero dei professionisti.

Infrastrutture e trasporti

Ferrovie

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Ceccano.

Il paese è servito da una stazione ferroviaria posta sulla ferrovia Roma-Cassino-Napoli. Presso i locali della stazione si trova la sede dell'associazione "Tolerus" che si occupa di protezione ed educazione ambientale.Grazie al progetto "Ecostazione" realizzato grazie a Rete Ferroviaria Italiana e Tolerus, la stazione ha subito numerosi interventi di ristrutturazione e riqualificazione.

Amministrazione

Amministrazioni precedenti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Ceccano.

Gemellaggi

Ceccano è gemellata con le seguenti città:

Sport

Pugilato

Lo sport che può vantare la maggiore tradizione in città è il pugilato. Da sempre terra di grandi pugili, la città ha legato indissolubilmente il suo nome al grande Domenico Tiberia (1938-1989), boxeur di classe assoluta che ha combattuto da professionista 105 incontri (con 67 vittorie, 29 sconfitte e 9 pari). In carriera Tiberia è stato sette volte campione italiano in tre diverse categorie: Welter, SuperWelter e Pesi medi, arrivando a combattere sia per il titolo europeo che per il titolo mondiale, sfumato in un incontro con il giapponese Wajima a Tokyo. Tiberia combatté fino alla soglia dei quarant'anni in giro per il mondo, dall'Argentina al Sudafrica passando per l'Europa e il Giappone. È scomparso tragicamente a causa di un incidente automobilistico nel 1989, a lui è intitolato il Palazzetto dello Sport cittadino. Altro storico pugile ceccanese è stato Domenico Adinolfi, campione europeo dei Medio-massimi dal 1974 al 1976 e vero e proprio personaggio nel mondo della boxe degli anni settanta.

Motori

Ogni anno a luglio si svolge una gara rallystica di importante interesse locale. Il rally di Ceccano nasce nel 1986 sulle orme del vicino rally di Pico. In pochi anni diventa un punto di riferimento fino ad acquisire validità per il Campionato Italiano 2 Litri. Attualmente fa parte del calendario Challenge Nazionali settima zona con coefficiente 1,5.

Calcio

Si hanno riscontri delle prime attività calcistiche in città fin dall'inizio del secolo scorso. I momenti più alti per il calcio ceccanese si sono però registrati negli anni cinquanta, con l'Annunziata Ceccano che disputò diverse stagioni di alto livello in Quarta serie (la serie C del tempo), e a cavallo tra gli anni novanta e il duemila, con il Ceccano impegnato per nove stagioni consecutive nel campionato di Serie D. Attualmente la formazione calcistica più importante è l'ASD Ceccano calcio, impegnata nel campionato di Eccellenza Lazio. Da non dimenticare una delle più belle stagioni calcistiche del Ceccano, quando la squadra di calcio, sotto la Presidenza di Biagio Mingarelli, raggiunse le semifinali nazionali della Coppa Italia dilettanrti, battuto solo dalla calabrese Castrovillari (CS)

Calcio a 5

Dalla fine degli anni novanta fino alla stagione agonistica 2009/2010 la Polisportiva Ceccano Calcio a 5, inizialmente chiamata Rio Ceccano, ha militato nelle più importanti serie regionali e nazionali, arrivando a disputare diverse stagioni di Serie A2 con ottimi risultati. Dalla stagione 2010/2011 il titolo sportivo di Serie A2 è stato ceduto alla società sportiva "Città del Golfo" di Minturno.

Personalità sportive legate a Ceccano


Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2011.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Dati tratti da:

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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