Discussione:Che fece per viltade il gran rifiuto

Sezione La legittimità del «rifiuto»

La sezione "La legittimità del «rifiuto»" non andrebbe spostata alla voce Papa Celestino V, riguardando la storia di tale persona, più che l'espressione usata nella Divina Commedia di cui tratta questa voce? --79.21.158.89 (msg) 17:29, 13 feb 2013 (CET)Rispondi

Tra l'altro tale sezione ha senso solo nell'iopotesi dell'identificazione con Celestino V. --79.21.158.89 (msg) 18:01, 13 feb 2013 (CET)Rispondi
Oppure spostare in Rinuncia all'ufficio di romano pontefice oppure in entrambi. --79.21.158.89 (msg) 18:05, 13 feb 2013 (CET)Rispondi
Contraria allo spostamento. La sezione segue un logico ragionamento, perché inquadra la questione nel dibattito contemporaneo a Dante. Niente t'impedisce di fare una sezione analoga in qualunque altra voce già esistente. --Paola Michelangeli (msg) 18:16, 13 feb 2013 (CET)Rispondi
Allora andrebbe spiegato meglio in questa voce che si tratta di un inquadramento. (voce che invece riporta una "semplice" trattazione della questione della rinuncia, senza alcun nesso con Dante. E andrebbe riportata appunto relativamente a quell'ipotesi identificativa. Così com'è strutturata la voce appare anzi tutto tranne che logica. (Anche perché non si capisce come si passi dalla "viltade" del rifiuto" alla "legittimità" del rifiuto)--79.21.158.89 (msg) 18:23, 13 feb 2013 (CET)Rispondi
La questione di legittimità, i giuristi del XII secolo, le decretali di Gregorio IX, l'atto originale di rinuncia di Celestino V, sono tutti temi che nulla hanno a che vedere con la Divina Commedia, Dante, ed una voce del Portale letteratura. --Gambo7 (msg) 18:55, 13 feb 2013 (CET)Rispondi
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