Tobi

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Voce principale: Organizzazione Alba.
Tobi
File:Tobi con maschera bianca e Rinnegan.png
Tobi nel corso della quarta grande guerra ninja
Nome orig.トビ (Tobi)
Lingua orig.Giapponese
EditoreShūeisha
1ª app.
Editore it.Panini Comics - Planet Manga
Voce orig.Wataru Takagi
Voce italianaDiego Sabre [1]
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio

è un personaggio immaginario ed uno degli antagonisti principali del manga ed anime Naruto, scritto e disegnato dal mangaka Masashi Kishimoto. Il suo nome può essere tradotto come "salto" (飛) o come "aquilone" (鳶)[senza fonte]. Quest'ultima traduzione connette il nome Tobi con il Team Falco attraverso il proverbio giapponese "un falco nasce da un aquilone"[senza fonte].

È l'antagonista principale della seconda parte del manga.

Tobi è in realtà Obito Uchiha, che tutti credevano morto durante la Terza Grande Guerra Ninja. Sino alla resurrezione di Madara Uchiha, leggendario ninja capo del clan Uchiha, da parte di Kabuto nel corso della Quarta Grande Guerra Ninja[2], Tobi era riuscito a far credere ai propri avversari e ai propri alleati di essere proprio il defunto Madara. [3]

Il personaggio

Personalità

Sicuramente è il personaggio più misterioso all'interno del manga. Inizialmente era uno dei personaggi che rappresentavano la parte comica di Naruto in quanto, alla sua prima apparizione, è più simile al protagonista Naruto Uzumaki: buffo, disinteressato nei combattimenti e particolarmente arrogante, cosa che infastidisce molto il suo compagno Deidara, che però rispetta molto.[4] La sua comicità, tuttavia, è molto apprezzata da alcuni membri dell'organizzazione, che si rammaricano molto quando lo credono morto.[5]

In seguito alla sua presunta scomparsa, ha assunto un ruolo serio e astuto, diventando il maggiore antagonista del manga:[3] il suo obiettivo finale è di conquistare il mondo grazie al piano Occhio di Luna. Tobi intende riunire il chakra dei nove cercoteri per ricreare il Decacoda.[6] Con il suo chakra vorrebbe potenziare oltre ogni immaginazione lo Tsukuyomi e rifletterlo sulla Luna, così da far cadere il mondo in un'illusione eterna. In questo modo, il pianeta non sarebbe più afflitto da guerre e tornerebbe unito.[6]

Aspetto

Prima che Naruto distruggesse la sua maschera, il suo volto era quasi del tutto sconosciuto, al di là degli occhi e di molte rughe sotto di essi che lo facevano sembrare di età avanzata. In seguito alla battalgia del ponte Kannabi, Obito viene tratto in salvo da Madara Uchiha che, per curare la parte destra del corpo, completamente schiacciata dalle rocce, gli innesta le cellule di Hashirama, le stesse di cui è composto Zetsu. Con l'identità di Tobi, indossava sempre una maschera, che gli lasciava scoperto solo gli occhi. Tre sono le maschere che ha indossato nel corso del manga: la prima mostrata è arancione, con un foro in corrispondenza dell'occhio destro, la cui superficie è spiraleggiante verso il foro stesso. Ai tempi dell'attacco al villaggio della foglia la sua maschera era diversa, avente sempre un solo buco in corrispondenza dell'occhio destro, ma invece della spirale aveva tratti neri. Dopo lo scontro con Konan, ne indossa un'altra poiché la precedente viene distrutta nello scontro, ed essa è bianca, ed è simile all'occhio del Decacoda (una sovrapposizione tra il Rinnegan e lo Sharingan) con tre tomoe, due delle quali forate in corrispondenza degli occhi. Quest'ultima maschera viene distrutta da un Rasengan di Naruto durante la Quarta Grande Guerra Ninja.

Storia

Antefatti

Tobi è il responsabile dell'attacco al Villaggio della Foglia il giorno della nascita di Naruto, protagonista del manga: approfittando del parto di Kushina Uzumaki cercò di liberare il demone Volpe in lei sigillato. Liberò il demone e ne prese il controllo distruggendo il villaggio[7], ma, dopo aver combattuto contro Minato Namikaze, il Quarto Hokage, fu costretto alla ritirata.[8] Lo stesso Hokage, in seguito, sigillò il demone nel corpo di Naruto, in modo che quest'ultimo utilizzasse i poteri della volpe per sconfiggere Tobi in un futuro non troppo lontano.[9][10]

In seguito partecipò allo sterminio del clan Uchiha aiutando Itachi nella sua missione.[11]

Nel periodo in cui il villaggio della Nebbia veniva chiamato "la Nebbia Insanguinata", controllò il Quarto Mizukage, Yagura, attraverso un genjutsu[12], permettendo così la nascita dell'Organizzazione Alba nel Villaggio della Nebbia.[13] In questo periodo, inoltre, arruolò personalmente Kisame Hoshigaki tra i suoi subordinati.[14]

Seconda parte del manga

Dopo la morte di Sasori, aderisce ufficialmente ad Alba con l'identità di Tobi, subentrando nell'organizzazione come nuovo compagno di Deidara, con il quale cattura senza troppa fatica il Cercoterio a Tre Code.[15] In seguito lui e Deidara affronteranno Sasuke Uchiha: al termine dello scontro Deidara si suiciderà in una sua stessa esplosione.
Successivamente rivela, mentendo, di essere il leggendario Madara Uchiha, e di voler dare inizio alla quarta guerra ninja; successivamente ordina a Nagato di catturare Naruto.[3] Poco dopo affronta i ninja della Foglia in modo da non farli interferire nello scontro tra Sasuke e Itachi. In questa occasione Shino Aburame tenta di attaccarlo con i suoi insetti, ma fallisce a causa della abilità del nemico, capace di smaterializzarsi e teletrasportarsi.[16]

In seguito, avvertito da Zetsu che lo scontro tra Itachi e Sasuke era terminato, cambia completamente personalità, diventando freddo e serio, ed è allora che Kakashi intravede il suo Sharingan.
Subito dopo, mediante una tecnica spazio-temporale, si teletrasporta in un covo di Alba dove porta anche i corpi di Itachi e Sasuke, che aveva recuperato privo di sensi dal campo di battaglia dove i due fratelli si erano affrontati. Racconta quindi a Sasuke la verità dietro lo sterminio del clan Uchiha: il massacro fu commissionato da Danzo Shimura, dai consiglieri Homura Mitokado e Koharu Utatane e dal Terzo Hokage, nonostante quest'ultimo avesse sperato in una risoluzione pacifica, per annullare la minaccia rappresentata dal clan Uchiha che pianificava un colpo di stato contro la Foglia. Tobi rivela che la persona incaricata di porre fine al clan Uchiha era Itachi, che quindi accettò di farsi carico della missione e di vivere nell'ignominia per salvare il Villaggio e l'onore del clan. Egli inoltre confessa di essere stato complice di Itachi quella notte: infatti, in base a quanto egli stesso racconta, quando Itachi capì che era ancora in vita venne a cercarlo e strinse con lui un accordo; consapevole del desiderio di rivalsa di Madara contro gli Uchiha, lo avrebbe aiutato a compiere la sua vendetta sul clan, in cambio però egli non avrebbe agito contro la Foglia. Dopo questa rivelazione, Sasuke decide di unirsi a lui, colmo di ira e vendetta, per distruggere il Villaggio della Foglia e vendicare il fratello.[17]

Quarta grande guerra ninja

Dopo la sconfitta di Pain, Tobi si dirige all'assemblea dei Kage avendo, però, prima un dialogo con Naruto, Kakashi e Yamato, ai quali racconta la verità su Itachi, per poi introdursi al summit. Qui salva Sasuke e chiede ai Kage che gli vengano consegnate le forze portanti. È in questa occasione che Tobi illustra le ragioni dietro le sue azioni: l'attuazione del piano "Occhio di Luna" (月の眼計画?, Tsuki no Me Keikaku), con cui intende portare la pace nel mondo dei ninja. Al rifiuto dei Kage di collaborare, proclama l'inizio della quarta guerra ninja.[6] Successivamente interferisce nel ritorno di Danzo al Villaggio della Foglia e cattura le guardie del corpo di quest'ultimo, Fuu e Torune, lasciando poi campo libero a Sasuke che affronterà Danzo.[18] In seguito stringe un'alleanza con Kabuto Yakushi, soprattutto dopo che questi gli mostra la Tecnica della resurrezione[19]. Successivamente, dopo un duro scontro con Konan, recupera il Rinnegan dal cadavere di Nagato[20] e, rivelando di essere stato lui a donare quegli occhi a Nagato e di riprendersi semplicemente ciò che è già suo, si trapianta il Rinnegan nell'occhio sinistro.[21]
Una volta cominciata la guerra[22], mette Kabuto alle strette affinché gli riveli i segreti della tecnica di resurrezione[23] ed entra in possesso dei cinque tesori dell'Eremita delle Sei Vie della Trasmigrazione.[24] Grazie al Rinnegan controlla le precedenti forze portanti catturate ed uccise dall'Organizzazione Alba e resuscitate da Kabuto, le quali posseggono, come Tobi, lo Sharingan e il Rinnegan,[25], e con queste si prepara a catturare le ultime due forze portanti: Naruto e Killer Bee.[26] Durante lo scontro giungono in soccorso delle due forze portanti Kakashi Hatake e Gai Maito.

Capacità ninja

 
Lo Sharingan ipnotico di Obito Uchiha
 
Il Rinnegan

Tobi è capace, mediante una tecnica spazio-temporale dello Sharingan ipnotico chiamata Kamui, risiedente nell'occhio destro, di trasportare se stesso o altre persone da un luogo all'altro[27] e, apparentemente, di attraversare la materia[18] smaterializzandosi e rimaterializzandosi a suo piacimento.[28] In realtà il primo effetto di Kamui implica il secondo, per il fatto che, trasportando in un'altra dimensione la parte del suo corpo che viene interessata dal colpo nemico o, più generalmente, della materia che pare oltrepassare, il suo corpo sembra essere, invece, attraversato da esso, dando l'impressione di essere intangibile.[29]

Grazie a strumenti sconosciuti sembra in grado di rigenerare parti del corpo perse in battaglia o ferite. Dopo lo scontro con Konan, ottiene il Rinnegan di Nagato, grazie al quale[20][21] sembra capace di controllare con grande maestria sei delle nove forze portanti ed i rispettivi cercoteri attraverso la tecnica del mondo esteriore, similmente utilizzata da Nagato per manovrare le sue Sei Vie di Pain. Quando essi provano a ribellarsi è capace di manifestare delle catene di chakra simili a quelle di Kushina Uzumaki per domarli.

Durante lo scontro con Konan afferma di possedere i poteri dei Senju, in quanto capace di utilizzare Izanagi.[20]

Tecniche

Abilità innate
Arti magiche
Arti illusorie

Note

  1. ^ AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA ANIMAZIONE: "Naruto: Shippuden"
  2. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 559, in Naruto, Volume 59, Viz Media, 2012, ISBN 978-4-08-870368-8.
  3. ^ a b c Kishimoto, Masashi, Capitolo 364, in Naruto, Volume 40, Viz Media, 2009, ISBN 978-1-4215-2841-0.
  4. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 362, in Naruto, Volume 40, Viz Media, 2009, ISBN 978-1-4215-2841-0.
  5. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 363, in Naruto, Volume 40, Shueisha, 2007, ISBN 4-08-874432-2.
  6. ^ a b c Kishimoto, Masashi, Capitolo 467, in Naruto, Volume 50, Shueisha, 2010, ISBN 978-4-08-870011-3.
  7. ^ Masashi Kishimoto, Capitolo 501, in Naruto, Volume 53, Viz Media, 2010, ISBN 978-4-08-870126-4.
  8. ^ Masashi Kishimoto, Capitolo 503, in Naruto, Volume 53, Viz Media, 2010, ISBN 978-4-08-870126-4.
  9. ^ Masashi Kishimoto, Capitolo 504, in Naruto, Volume 53, Viz Media, 2010, ISBN 978-4-08-870126-4.
  10. ^ Masashi Kishimoto, Capitolo 440, in Naruto, Volume 47, Viz Media, 2009, ISBN 978-4-08-874711-8.
  11. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 401, in Naruto, Volume 43, Shueisha, 2008, ISBN 978-4-08-874552-7.
  12. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 404, in Naruto, Volume 44, Shueisha, 2008, ISBN 978-4-08-874589-3.
  13. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 386, in Naruto, Volume 42, Shueisha, 2008, ISBN 978-4-08-874512-1.
  14. ^ Masashi Kishimoto, Capitolo 507, in Naruto, Volume 53, Viz Media, 2010, ISBN 978-4-08-870084-7.
  15. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 318, in Naruto, Volume 35, Shueisha, 2006, ISBN 978-4-08-874273-1.
  16. ^ Masashi Kishimoto, Capitolo 395, in Naruto, Volume 43, Shueisha, 2008, ISBN 978-4-08-874552-7.
  17. ^ Masashi Kishimoto, Capitolo 401, in Naruto, Volume 43, Viz Media, 2009, ISBN 978-1-4215-2929-5.
  18. ^ a b Kishimoto, Masashi, Capitolo 475, in Naruto, Volume 51, Shueisha, 2010, ISBN 978-4-08-870033-5.
  19. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 490, in Naruto, Volume 52, Shueisha, 2010, ISBN 978-4-08-870084-7.
  20. ^ a b c Kishimoto, Masashi, Capitolo 510, in Naruto, Volume 54, Shueisha, 2010, ISBN 978-4-08-870143-1.
  21. ^ a b Kishimoto, Masashi, Capitolo 514, in Naruto, Volume 54, Shueisha, 2010, ISBN 978-4-08-870143-1.
  22. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 515, in Naruto, Volume 55, Shueisha, 2011, ISBN 978-4-08-870185-1.
  23. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 520, in Naruto, Volume 55, Shueisha, 2011, ISBN 978-4-08-870185-1.
  24. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 537, in Naruto, Volume 57, Shueisha, 2011, ISBN 978-4-08-870271-1.
  25. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 557, in Naruto, Volume 59, Shueisha, 2011, ISBN 978-4-08-870271-1.
  26. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 564, in Naruto, Volume 59, Shueisha, 2011, ISBN 978-4-08-870271-1.
  27. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 395, in Naruto, Volume 43, Shueisha, 2008, ISBN 978-4-08-874552-7.
  28. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 394, in Naruto, Volume 43, Shueisha, 2008, ISBN 978-4-08-874552-7.
  29. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 597, in Naruto, 2012.

Bibliografia

Altri progetti

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