Curling
Le pietre del curling
FederazioneWorld Curling Federation
InventatoScozia, XVI secolo
Numero di società46 federazioni nazionali
Componenti di una squadra4 + 1 riserva
Generemaschile
femminile
misto
doppio misto
Indoor/outdoorIndoor e Openair
Olimpiconel 1924 e dal 1998
Campione mondiale : Canada (bandiera) Canada
 : Svizzera (bandiera) Svizzera
Campione olimpico : Canada (bandiera) Canada
 : Svezia (bandiera) Svezia
Stagno artificiale di Colzium costruito per il curling a Kilsyth in Scozia

Il curling è uno sport di squadra giocato sul ghiaccio con pesanti pietre di granito levigato dette stone, dall'iglese sasso. I giocatori divisi in due squadre fanno scivolare queste stone su di una lastra di ghiaccio verso un area di destinazione, detta casa (home), che è suddivisa in quattro anelli.

Le due squadre, ognuna di quattro giocatori, lanciano a turno le pesanti stone di granito lucido, dette anche "sassi" dandogli un effetto detto curl (dall'inglese arriciare). Ogni squadra ha otto "sassi" per ogni intervallo di gioco (detto mano) e ogni giocatore tira due stone.

Lo scopo è quello di accumulare il punteggio più alto per la partita. I punti si calcolano in base al numero delle stone più vicine al centro della casa, a conclusione di ogni mano, che si completa quando entrambe le squadre hanno tirato tutte le proprie stone. Un gioco può essere costituito da dieci o otto mani.

Il curl causato da una lenta rotazione dello stone fa percorrere al sasso una traiettoria curvilinea. Questa curva può essere ulteriormente influenzata dall'azione delle scope da curling, utilizzando le scope sulla superficie di fronte al sasso si altera lo stato del ghiaccio davanti della pietra.

Strategia e gioco di squadra vanno a scegliere il percorso ideale e il posizionamento dello stone in ogni situazione, il compito della squadra è far si che la stone arrivi nel punto desiderato. Per la stategia e la tattica applicata al gioco questo sport è soprannominato "Scacchi sul ghiaccio" [1][2]

partita di curling al castello di Eglinton nell'Ayrshire, in Scozia nel 1860

Origini e storia

Si pesuma che il Curling sia stato inventato in Scozia medievale, il primo riferimento scritto di una gara con delle pietre sul ghiaccio proviene dai registi di dell'abazzia di Paisley, nel Renfrewshire, databile febbraio del 1541. Due dipinti (entrambi datati 1565) di Pieter Bruegel il Vecchio ritraggono dei contadini olandesi che praticano curling. La Scozia e i Paesi Bassi avevano forti e legami commerciali e culturali durante questo periodo, che è evidente anche nel storia del golf.

Un'altra prova dell'esistenza del curling in Scozia agli inizi del 16° secolo è una stone incisa con la data 1511 (scoperta insieme ad un'altra stone che porta la data 1551). La scoperta avvenne quando un vecchio stagno fu prosciugato a Dunblane.[3] Il Curling Club Kilsyth sostiene di essere il primo club di curling al mondo, essendo stata formalmente costituita nel 1716 ed essendo ancora attivo al giorno d'oggi [4], Kilsyth sostiene anche di avere il più antico stagno artificiale appositamente costruito per il curling, per la precisione a Colzium. Questo è stato ricavato da una piccola diga creando un bacino idrico poco profondo di circa 100×250 metri di dimensione. Ormai le condizioni necessarie per giocare a curling avvengono molto di rado a causa degli inverni più caldi.

La parola curling appare per la prima volta in una stampa del 1620 a Perth, nella prefazione in versi di una poesia di Henry Adamson. Il gioco era (ed è ancora, in Scozia e per gli scozzesi che si stabilirono nelle regioni meridionali, come la Nuova Zelanda), noto anche come "il gioco tuonante" a causa del suono che le stone producono scivolando sul peable (gocce d'acqua applicate sulla superficie di gioco).

Nella storia del curling, le stone (o sassi) erano semplicemente sassi di fiume a fondo piatto, a volte erano dentellate o di forma irregolare. I giocatori, a differenza di oggi, avevano scarso controllo sul sasso, e si basavano più sulla fortuna che sull'abilità o sulla strategia.

Si narra che a Darvel, nello East Ayrshire, i tessitori si rilassassero giocando a curling. Le pietre usate erano i pesi di pietra dei filatoi, dotati di un manico staccabile per lo scopo. Più di una moglie avrebbe mantenuto la maniglia in ottone del marito per le stone di curling sulla mensola del caminetto, brillantemente lucidato fino alla volta sucessiva[5]

Il curling all'aperto era molto popolare in Scozia tra i secoli XVI e XIX, anche perchè il clima rigido permetteva buone condizioni del ghiaccio ogni inverno. La Scozia è sede dell'organismo internazionale che disciplina il gioco del curling, la World Curling Federation. Con sede a Perth, la WCF è nata originariamente come organo del Royal Caledonian Curling Club, considerato il "club madre" di curling.

 
Gruppo di giocatori di curling su un lago in Dartmouth, nella Nova Scotia in Canada nel 1897.
 
Giocatori di curling in Ontario, Canada, nel 1909

Oggi, il gioco è maggiormente affermato in Canada, essendo stata importato dagli emigranti scozzesi. Il Royal Montreal Curling Club, fondato nel 1807, è il più antico club di questo sport ancora attivo in nord America[6] . Sempre da emigranti scozzesi nel 1830 è stato fondato il primo club di curling negli Stati Uniti, mentre è stato introdotto in Svizzera e Svezia prima della fine del XIX secolo. Oggi il curling è praticato in tutta Europa e si è diffuso anche in Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Cina e Corea[7]

Il primo campionato mondiale di curling maschile, conosciuto come "Scotch Cup", si è tenuto a Falkirk e Edimburgo, in Scozia, nel 1959. Il primo titolo mondiale è stato vinto dal team canadese di Regina,nello Saskatchewan, skippati da Ernie Richardson. (Lo Skip è il membro della squadra che decide la strategia, vedi sotto).

Curling alle Olimpiadi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Curling ai Giochi olimpici.

Curling è uno sport ufficiale dei Giochi Olimpici Invernali dalle Olimpiadi Invernali del 1998. Nel febbraio 2002, il Comitato Olimpico Internazionale con effetto retroattivo ha deciso che la competizione disputata alle Olimpiadi Invernali del 1924 sarebbe stata considerata disciplina olimpica ufficiale e non più evento dimostrativo. Così, il prime medaglie olimpiche di curling, che a quel tempo era Openair, sono state assegnate ai I Giochi olimpici invernali disputati a Chamonix, che videro la medaglia d'oro assegnata alla Gran Bretagna, due medaglie d'argento assegnate alla Svezia, e il bronzo alla Francia. Un torneo dimostrativo si è svolto anche durante i III Giochi olimpici invernali (Lake Placid 1932 tra quattro squadre provenienti dal Canada e quattro squadre provenienti dagli Stati Uniti. In quell'occasione il Canada vinse 12 partite contro le 4 vittorie statunitensi[8][9]

Attrezzature

 
Il campo di gioco del Curling. La stone deve fermarsi tra la hog line ("linea del maiale", in basso nella foto) e la back line (dietro le staffe) e non possono oltrepassare le linee laterali finche sono in movimento.

Campo da curling

La superficie di gioco del curling è definita dal regolamento di gioco della World Curling Federation[10] Il campo è una superficie ghiacciata preparata con cura per essere il più piatta e livellata possibile, di dimensioni comprese tra 146 e 150 piedi di di lunghezza (da 45 a 46 metri circa) e 14,5 piedi di larghezza (4,4 metri circa). Grazie alla forma allungata, più campi possono essere disposti fianco a fianco nella stessa area, consentendo lo svolgersi di più partite disputate contemporaneamente.

La così detta "casa", ossia una serie di cerchi concentrici, è segnata su ciascuna estremità del campo. La casa è composta da tre anelli concentrici dipinti di colore diverso l'uno dall'altro. Questi anelli sono conosciuti con il nome inglese corrispondente alla misura del loro diametro; perciò quello centrale (rosso) si chiama four-foot ring (anello dei 4 piedi), quello un po' più grande (bianco) eight-foot ring (anello degli 8 piedi) e infine quello più grande (blu) twelve-foot ring (anello dei 12 piedi). Gli anelli sono solo un aiuto visivo per prendere la mira e giudicare quale stone sia più vicina al centro, ma non influenzano il punteggio, anche se la stone deve almeno toccare il twelve-foot ring, altrimenti non fa punteggio (vedi punteggio qui sotto ).

Ogni "casa" è centrata sull'intersezione della linea che divide per metà longitudinalmente il campo chiamata con il nome inglese di centerline (linea centrale), ed una linea perpendicolare chiamata teeline, disegnata a 12 piedi (circa 3,6 metri) dalle staffe. Queste linee dividono le case in quarti.

Il centro di ogni casa, all'intersezione della centerline e della teeline, è noto come botton. Due hogline (linea del maiale) sono disegnate perpendicolari alla centerline a 33 piedi (circa 10 metri) dalle staffe.

La staffe sono fissate a 12 pedi dietro ogni botton, una staffa (chiamata spesso con il termine inglese hack) è un supporto su cui i giocatori si spingono quando si effettuano il tiro. Nei campi sono solitamante installate due staffe gommati fisse, una su ciascun lato della centerline, con il bordo interno no più distante di 3 pollici (circa 7,6 cm) dalla centerline e il cui bordo anteriore non deve oltrepassare la hackline (linea delle staffe). Può anche essere utilizzata una singola staffa, solitamente nel curling openair su ne usa una mobile posta sulla centerline.

 
Un campo da curling, con dimensioni in piedi: CL Centerline • HOL: Hogline • TL Teeline • BL Backline • HA Hackline con staffe • FGZ Free Gard Zone

Il ghiaccio può essere naturale, ma è generalmente congelato da un impianto di refrigeramento a serpentine, che pompano una soluzione saline attraverso numerose tubazioni fissate longitudinalmente sul fondo di una superficie di acqua. La maggior parte delle strutture di curling hanno un icemaker, ossia un addetto specializzato il cui principale compito è quello di prendersi cura del ghiaccio. Ai principali campionati di curling, la manutenzione del ghiaccio è estremamente importante. Grandi eventi, come il Tim Hortons Brier o altri campionati internazionali, sono in genere tenuti in un'arena che presenta una sfida per gli icemaker, che devono costantemente monitorare e regolare le temperature di ghiaccio e dell'aria, nonché come i livelli di umidità dell'aria per garantire una superficie uniforme di gioco. È comune per ciascun campo di gioco avere molteplici sensori incorporati per monitorare la temperatura superficiale, così come sono comuni sensori per monitorare l'umidità. La superficie del ghiaccio viene mantenuta ad una temperatura di circa -5°c.[11]

Una parte fondamentale della preparazione della superficie di gioco è lo spargimento di goccioline d'acqua sul ghiaccio, che formano a causa del congelamento una superfice grumosa. La superficie del ghiaccio assomiglia ad una buccia d'arancia, e la pietra si muove al di sopra delle goccioline di ghiaccio.[12] Queste goccioline vengono chiamate peable e influenzano la traiettoria e il curl della stone. L'ice maker deve essere anche consapevole della usura del peable, poiche consumandosi durante la partite varia le condizioni di gioco, perciò il ghiaccio in genere deve essere raschiato e viene ridato il peable prima di ogni partita.

Stone da curling

 
La stone o "sasso" è fatto di granito
 
Una vecchia stone

La stone del curling (a volte anche detta semplicemente sasso), come definito dalla World Curling Federation è un disco di pietra spessa di peso compreso tra 38 e 44 libre (tra 17,2 e 19,9 kg circa) con una maniglia fissata alla parte superiore. La circonferenza massima ammissibile è di 36 pollici (circa 91 cm) e l'altezza minima consentita è di 4,5 pollici (circa 11 cm). Il manico è legato da un bullone che scorre verticalmente attraverso un foro al centro della pietra. La maniglia consente alla pietra di essere impugnata e ruotata a durante il rilascio; su ghiaccio adeguatamente preparato, il percorso della pietra si piega (curl) nella direzione in cui il bordo anteriore della pietra sta girando. Più la pietra rallenta più l'effetto del curl è marcato, percui un tiro lento curlerà prima di un tiro più veloce. Le maniglie sono colorate per identificare le stone di ciascuna scuadra, i due colori più popolari nei tornei più importanti sono il rosso e giallo. L'unica parte della pietra a contatto con il ghiaccio è la "corona", uno stretta porzione del sasso fatta ad anello di di dimensioni comprese tra 0,5 e o,25 pollici (circa 6/12 millimetri) di spessore e di 5 pollici di diametro (circa 12,7 cm). I lati della stone convergono verso il basso verso la corona e la parte interna della corona è concava e vuota per eliminare il ghiaccio.

Tradizionalmente, le pietre il curling sono state fatte da due tipi specifici di granito, chiamati "Blue Hone" e "Ailsa Craig Common Green". Entrambi si trovano sull'isola di Ailsa Craig, un'isola al largo della costa scozzese dell'Ayrshire. Il "Blu Hone" ha un'assorbimento di acqua molto basso, che impedisce l'azione di congelamento e erosione della pietra[13] mentre "l'Ailsa Craig Common Green" è un granito di qualità minore rispetto al "Blu Hone". In passato, la maggior parte delle pietre di curling sono stati effettuati da "Blue Hone", tuttavia essendo l'isola una riserva della fauna selvatica la cava è stata costretta a chiudere. Attualmente il granito per la produzione di stone di curling viene dal nord del Galles. Questo granito si chiama "Trefor" ed è disponibile in tonalità di blu, grigio, rosso e marrone. La cava in Galles che fornisce il granito per la produzione di stone da curling ha un'esclusiva con l'azzienda canadese Canada Curling Stone Co., che è l'unica produttrice mondiale di stone da curling. La cava gallese è una cava piena e attiva e non si prevede l'esurimento di questo granito. La Canada Curling Stone Co. produce stone da curling dal 1992. Il costo di una stone da curling del nuovo granito "Trefor" è di circa 600 dollari canadesi l'una.

La famiglia scozzese Kay ha fabbricato stone di curling dal 1851 e ha i diritti esclusivi di granito di Ailsa Craig, concessa dal Marchese di Ailsa, la cui famiglia è proprietaria dell'isola dal 1560. L'ultima "raccolta" di granito di Ailsa Craig dalla famiglia Kay ha avuto luogo nel 2002. I Kay dicono di aver raccolto 1'500 tonnellate di gramito, sufficienti a soddisfare gli ordini previsti almeno fino al 2020. La famiglia Kay è stata il produttore esclusivo di stone di curling per tutte e tre le Olimpiadi in cui il curling è stato sport ufficiale[14]

Recentemente è stata inventata un manico elettronico conosciuto come eye on hog (occhio sulla [linea del] maiale). Questa tecnologia può essere montata sulle stone per rilevare le hog line violation, ovvero un fallo di gioco che è la causa più frequente di polemiche durante il gioco. Questi manici rilevano elettronicamente se la mano del giocatore è in contatto con il manico stesso mentre la stone passa la linea di maiale. Il fallo è segnalato dalle luci alla base del manico. L'eye on hog elimina l'errore umano e la necessità di avere due arbitri sulle linne del maiale. Questa tecnologia è obbligatoria in competizioni di alto livello nazionale ed internazionale, ma il suo costo, intorno 650 $ ciascuno, gli rende generalmente fuori dalla portata della maggior parte delle strutture.

 
Scopa da curling

Scopa da curling

La scopa da curling viene utilizzata per spazzare la superficie del ghiaccio nel percorso della pietra, (vedi sweeping), ed è anche spesso usata come sostegno durante il lancio della stone.

Inizialmente le scope erano fatte di saggina ed erano simili alle scope per la casa. Oggi le scope dette "a pennello" hanno sostituito le tradizionali scope di saggina, ma sono universalmente note come scope. I pad sono la parte terminale delle scope a pennello e possono essere di stoffa, pelo animale o sintetico o di crine. I moderni manici delle scope da curling di solito sono tubi cavi di vetroresina o in fibra di carbonio. Questi nuovi manici sono più leggeri e più forti di quelli tradizionali di legno e consentono un più rapido spazzamento e consentono inoltre di applicare più forza verso la testa della scopa.

Scarpe

 
scarpe da curling

Le scarpe da curling sono simili a normali calzature sportive tranne per il fatto che hanno le due suole dissimili. Lo scivolo è la suola progettata per il piede che appunto scivola, mentre l'altra scarpa ha una suola progettata per non sivolare sul ghiaccio.

La scarpa con lo scivolo è stata progettata per scivolare sul ghiaccio e di solito la suola è composta di Teflon, ma ne esistono in acciaio inox e di blocchi di PVC di color "rosso mattone". La maggior parte delle scarpe dispone di una suola dotata di scivolo, ma esistono delle suolette-scivoli applicabili sotto la calzatura, a contatto con il ghiaccio, e fissate alle scorpe tramite lacci o elastici. Alcune scarpe hanno scivoli composti da due dischi di piccole dimensioni che coprono la porzione anteriore della suola e il tallone[15] Quando un giocatore non sta tirando, lo scivolo del giocatore può essere temporaneamente reso non scivoloso utilizzando una "barca", ossia una suola applicabile sopra la scarpa.

La scarpa che non deve scivolare è progettato per fere aderenza (grip). Essa può avere una normale suola da scarpa sportiva o uno speciale strato di materiale gommoso applicato alla suola di uno spessore che corrisponda allo scivolo. La punta della scarpa può anche avere un rivestimento in gomma sulla superficie superiore o un lembo che sovrasta la punta. Questo riduce l'usura e l'attrito sulla parte superiore della scarpa durante il tiro.

Altre attrezzature

Altri tipi di apparecchiature comprendono:

* Pantaloni Curling: elastici per facilitare le posizioni e i movimenti del curling.
* Cronometro: utilizzati dagli scopatori per avere un'idea della velocità della stone. Il cronometro può essere collegato ai vestiti o alla scopa.
* Guanti: per mantenere le mani calde e/o migliorare la presa sulla scopa.

Gioco

Le competizioni internazionali sono di 10 mani, quindi la maggior parte dei campionati nazionali giocano dieci mani. Tuttavia, vi è la Coppa del Mondo per club, chiamata World Curling Tour in cui si disputano solo otto mani. La maggior parte dei tornei sociali sono di otto mani. La fine di una mano avviene quando ogni giocatore di entrambe le squadre ha già lanciato due stone da un'estremità del campo verso la casa del lato opposto, in totale vengono lanciati 16 sassi. le ultime mani possono non essere giocate se una squadra ha già automatuicamente vinto e agli avversari è impossibile pareggiare. Vince la squadra con il punteggio più alto dopo che tutte le mani sono state completate (si veda Punteggio sotto).

 
Un tiro della squadra canadese ai Giochi olimpici di Torino 2006. Il giocatore usa la sua scopa per aiutarsi a mantenere l'equilibrio durante il tiro.

Nelle competizioni internazionali, ciascuna a squadra è dato un tempo limite di 73 minuti per completare tutti i suoi tiri. Ad ogni squadra sono anche concessi due timeout di 60 secondi. Se è necessario giocare delle ulteriori mani (extraend), ogni squadra ha a disposizione 10 minuti di tempo di gioco per completare i suoi tiri ed una aggiunta di un timeout di 60 secondi per ogni extraend giocata.

Scivolata

Il processo di spinta di uno stone lungo il campo è noto come scivolata.

La scivolata viene determinato da tre fattori principali: la forza, la linea ed il curl. Questi fattori saranno influenzati dalle tattiche di gioco.

  • La forza dello stone è la sua velocità, che dipende dalla spinta durante il tiro delle gambe piuttosto che del braccio.
  • Il'curl è la rotazione della pietra, che gli conferisce una traiettoria curva.
  • La linea è la direzione del tiro indipendentemente dall'effetto del curl, ovvero il punto veso cui è diretta la scivolata.

Lo skip (caposquadra) può comunicare il forza, curl e linea e altre tattiche spiegandole o appoggiando la scopa sul ghiaccio. Nel caso di una guardia, una bocciata o una promozione indicherà le stone coinvolte.

Prima della scivolata, la superficie di del ghiaccio sulla traiettoria della stone viene spazzato con la scopa, se necessario, in quanto lo sporco sul fondo di una stone o nel suo percorso può modificare la traiettoria e rovinare il tiro.

 
I giocatori devono spingere fuori del trucco per fornire loro pietre

Il lanciatore tira il sasso. Un altro giocatore, di solito lo skip, è di stanza dietro il botton dall'altra parte del campo per determinare tattica, forza, curl e linea mentre gli altri due possono spazzare davanti alla stone per influenzare la traiettoria (si veda Sweeping, qui di seguito). Quando tira lo skip, il viceskip prende il suo ruolo.

Il lanciatore appogia la scarpa con grip (con la suola antiscivolo) sulla staffa (hack), per un giocatore di curling destrorso è il piede destro, quello sinistro per un mancino. Il lanciatore, allinea parallelamente alla staffa, le linee delle spalle, puntando con il resto del corpo la scopa dello skip.

La stone è posta di fronte ai piedi tenuta con la mano destra per i destrosi, con la sinistra per i mamcini. A seconda delle tecniche di lancio si possono effetuare diverse scivolate, che dalla posizione di partenza (stands) portano il giocatore in posizione di scivolata, ossia con il piede dotato di scivolo sotto il busto, con la gamba piegata, mentre l'altra gamba si distende dietro. La spinta viene data da questa gamba, il cui affondo determina la forza del tiro e quindi la distanza che la pietra percorrerà. Per bilanciare il corpo si può utilizzare una scopa tenuta in mano libera.

La stone deve essere rilasciata entro e non oltre la hog line, in prossimità di questa viene impartito il curl, prodotto da una leggera torsione in senso orario o antiorario della maniglia della stone. Solitamente se si tira con il curl in senso orario si parte con la maniglia in posizione ore 10:00 e si rilascia il sasso in posizione ore 12, se il senso del curl è antiorario si parte solitamente in posizione ore 2 e si rilascia sempre in posizione ore 12. Una stone normalmente compie circa 2 giri e mezzo lungo il capo prima di fermarsi.

La stone per rimanere in gioco deve fermarsi prima di attraversare interamente la back line (se ci è sopra ma la stone è ancora in gioco), ma deve necessariamente oltrepassare interamente la "linea del maiale" (hog line). Viene fatta un'eccezione se una stone tocca un'altra stone in gioco, in questo caso anche se il sasso non ha interamente attraversato la "linea dal maiale" rimane comunque in gioco. "L'occhio del maiale" è un sensore all'interno della stone che indica se il sasso è stato rilasciato prima della hog line o meno. Se le luci sulla stone diventano rosse la pietra verrà immediatamente eliminata dal gioco.

 
La scuadra femminile della Svezia intenta a spazzare una stone nei pressi della casa ai Giochi Olimpici Invernali di Vancouver

Sweeping

Dopo che la stone viene lanciata la sua traiettoria è ancora influenzabile dai due scopaatori sotto istruzioni dallo skip. Quando si spazza, la pressione e la velocità della testina sciolgono leggermente il peable, cusando un lieve aumento dello strato di umidità che si accumula sotto la pietra. Le scope hanno due effetti sul sasso: riducono l'attrito sotto la pietra e diminuiscono l'effetto del curl. Le stone "curlano" (curvano in direzione del curl) di più mano a mano che rallentano, se si spazza da subito aumenta la distanza percorsa dal sasso e si raddrizza il percorso, viceversa se si spazza nella parte finale del percorso aumenta il curl e la distanza percorsa lateralmente.

Uno degli aspetti di strategia alla base del curling è sapere quando spazzare. Quando il ghiaccio davanti alla stone viene spazzato, questa di solito arriva più lontano e rimane più diritta. In alcune situazioni una delle due alterazioni nel percorso non è desiderabile. Ad esempio, una stone può essere troppo veloce, ma deve essere spazzata per impedire che finisca su di una guardia. La squadra deve decidere cosa sia meglio: evitare la guardia ma finire troppo lontani, o colpire la guardia.

Gran parte delle urla che si sentono durante una partita di curling provengono o dallo skip che "chiama" (da indicazioni) sulla linea (traiettoria) del tiro o dagli spazzatori che chiamano la forza (velocità). Lo skip valuta il percorso della stone in base alla linea e alla forza e se necessario dice agli spazzatori di spazzare per mantenere la traiettoria prevista. Gli stessi spazzatori sono responsabili nel giudicare la forza della stone, comunicando la corretta velocità allo skip. Alcune squadre utilizzano un cronometro per misurare il tempo percorso dal sasso durante il tiro tra la backline e la "linea del maiale" (hogline), un aiuto per gli spazzatori nel determinare l'esatta forza. Molte squadre utilizzano un sistema di numeri per comunicare in quale delle 10 zone giocabili si stima la pietra si fermerà.

Solitamente, i due spazzatori stanno dalle due parti opposte della stone, anche se non è obbligatorio. Velocità e pressione sono fondamentali per una spazzata efficace. Afferrando la scopa, una mano dovrebbe essere partendo dalla testa della scopa a circa un terzo della lunghezza del manico manico mentre l'altra mano dovrebbe essere ad un terzo della lunghezza del manico dalla parte opposta. L'angolo tra la scopa e il ghiaccio deve permettere di esercitare la maggior pressione possibile sul ghiaccio. La quantità di pressione può variare da relativamente leggera (just cleen) per garantire che i detriti non modifichino il percorso della stone ad un massimo di pressione.

Durante il turno della propria squadra lo sweeping è consentito a tutti e quattro i componenti e ovunque sul ghiaccio fino alla teeline, una volta che il bordo anteriore della stone oltepassa la teeline solo un giocatore della squadra può spazzare, ed è inoltre permesso ad un giocatore dell'altra squadra. Questo è l'unico caso in cui una stone può essere spazzata da un membro del team avversario. Per i regolamenti internazionali questo giocatore deve essere lo skip o, se lo skip sta tirando, il viceskip.

Bruciare una stone

Occasionalmente, i giocatori possono accidentalmente toccare una stone con la loro scopa o una parte del corpo. Questo è spesso definito come "bruciare" una stone. Se viene toccata una stone ferma quando i sassi non sono in gioco (non c'è un tiro in corso) non è considerata un'infrazione ed è comune rimetterla semplicemente a posto.

Quando una pietra viene toccato quando le stone sono in gioco, i rimedi variano,[16] [17] o si elimina la stone toccata o viene spostata. Le regole dicono che la stone può errere posizionata dalla squadra avversaria in modo da svantaggiare la squadra che ha commesso l'infrazione. Generalmente per fair play questo non accade.

Tipi di tiri

Diversi tipologie di tiro vengono usate per piazzare attentamente le stone per ragioni strategiche o tattiche, ma si dividono in tre categorie fondamentali:

  • Guardie: vengono posizionate le stone davanti alla casa nella "free guard zone", di solito per proteggere il punto (la pietra più vicina al botton al momento) o per rendere difficile il tiro alla squadra avversaria. Tiri a guardia possono essere centrali (center-guard) o laterali (corner-guard) a seconda della strategia (si veda Free Guard-Zone).
  • Punti: vengono tirate le stone per raggiungere la "casa". I tiri a punto includono promozioni (spingere altri sassi all'interno della casa o più vicino al centro), appoggi (appogiarsi appunto con un sasso ad altre stone ferme), tape-back (ossia spingere un sasso solitamente avversario sotto la teeline)e freeze (un appoggio molto preciso che solitamente impedisce al sasso di essere bocciato).
  • Bocciate sono destinate a rimuovere le pietre dal gioco e comprendono l'apertura (bocciata molto forte il cui obbiettivo e liberare il campo dalle guardie), hit-and-roll (bocciata di una stone avversaria che permette di "rollare" dietro le guardie) e doppie (bocciate che coinvolgono più sassi).

Free Guard-Zone

La Free Guard-Zone è una regola del gioco in cui fino a che le prime quattro stone non sono state giocate (due per ciascuna squadra), i sassi a guardia (quelle stone rimaste nella zona tra l'hogline e la casa) non posono essere rimosse da una stone avversaria. Se le queste guardie vengono bocciate accidentalmente dall'avversario, vengono riposizionate nello stesso posto, e la stone avversaria viene rimossa dal gioco. Se invece un sasso viene bocciato durante un tiro della stessa squadra il tiro è regolare.

Originariamente, la regola fu introdotta su suggerimento di Russ Howard per un torneo con il più ricco premio mai assegnato fino a quel momento a Moncton, nel New Brunswick, nel 1991. La "Howard Rule" (nota anche come la Regola Moncton) prevede che le prime quattro stone in gioco non potevano essere rimosse dall'aversario fino al quinto tiro, indipendentemente da dove si trovassero. Questa regola di gioco venne leggermente alterata e adottata come Free Guard-Zone per le gare internazionali poco dopo. Dalla stagione 1993-94 alla 2002-03 in Canada era in vigore una Free Guard-Zone estesa alle prime 3 stone, ma successivamente Canadian Curling Association decise di sostituirla con quella standar a 4 sassi. Durante questo periodo le squadre canadesi utilizzavano per i campionati nazionali il sitema e 3 sassi, mentre nei campionati internazionali (anche quelli disputati in Canada) utilizzavano la Free Guard-Zone aquattro sassi.

Questa regola, un'aggiunta relativamente recente del gioco del curling, è stato aggiunta in risposta ad una strategia chiamta "peeling". Questa stategia consiste nel giocare senza stone in gioco, ossia chi ha l'hammer (ultimo tiro) boccia tutte le stone dell'aversario tira fuori campo l'ultimo tiro della mano fino alla fine della partita dove segna l'unico punto. Una squadra in testa addottando questa strategia durante il gioco avrebbe quasi sicuramente vinto. Questa strategia si era sviluppata (soprattutto in Canada), dal momento che gli icemaker erno diventati capaci di preparare campi di gioco molto regolarie prevedibili. Inoltre l'adozione delle scope a pennello permetteva un maggiore controllo della stone. La strategia del peeling rese per un gioco poco emozionante, tanto che nel 1990 il Tim Hortons Brier è stato considerato da molti appassionati di curling come noioso da vedere a causa della pressoché costante strategia del peeling. Questo rese immediata e ben accetta l'addozione della Free Guard-Zone.

Una strategia che è stato sviluppata dai giocatori di curling in risposta alla Free Guard-Zone (Kevin Martin dall'Alberta è uno dei migliori esempi) è chiamata split (o teak), in cui si effettuno dei tiri il cui scopo è quello di spostare la stone di guardia avvarsaria di lato, abbastanza lontana da renderla difficile o impossibile da usare, ma rimanendo pur sempre in gioco. La stone lanciata esce invece dal gioco. L'effetto è funzionalmente identico al peeling, ma molto più difficile, infatti se una bocciata colpisce la guardia troppo forte (spingendola fuori del gioco) la guardia viene rimessa nella sua posizione originale, mentre se la bocciata non è abbastanza forte ed entrambi i sassi rimangono in gioco si crea una situazione tatticamente utile all'avversario. C'è anche una maggiore probabilità che il colpo manchi la guardia del tutto a causa della precisione necessaria per effettuare il tiro. A causa della difficoltà obbiettiva di questo tipo di strategia, solo le migliori squadre normalmente ci provano, risultando comunque meno dominante del peeling.

Hammer

L'ultima stone di una mano viene chiamata martello (molto più comunemente hammer). Prima della partita, le squadre decidono chi si prende il martello o lo concordano tramite un estrazione casuale (come un lancio della moneta), con un "draw-to-the-button", dove un rappresentante di ogni squadra tira un'unica stone tentando di avvicinarsi il più possibile al centro della casa (botton), oppure in particolare nei tornei disputati alle Olimpiadi invernali, da un confronto storico di tre le squadre delle Vittorie-sconfitte. In tutte le mani successive, l'hammer appartiene alla squadra che non hanno ottenuto punti alla fine della mano precedente. Nel caso in cui nessuna delle due squadre segni punti, il martello rimane alla stessa squadra. Naturalmente, è più facile segnare punti con l'hammer che senza, dunque in un torneo la squadra con l'hammer in genere cerca di segnare due o più punti. Se è possibile fare solo un punto, lo skip spesso cerca di fare mano nulla; ossia fare in modo che nessuna delle due squadre segni punti per mantenere l'hammer la mano sucessiva, dove cercherà di segnare due o più punti. Segnare punti senza il martello è comunemente indicato come rubare una mano, ed è molto più difficile.

Strategia

Curling è un gioco di strategia, tattica e abilità. La strategia dipende dalla capacità del team, l'abilità dell'avversario, le condizioni del ghiaccio, il punteggio del gioco, quanti mani rimangono alla fine e se la squadra ha o meno il vantaggio dell'ultima stone (hammer). Una squadra può giocare una mano aggressiva o difensiva. Un gioco aggressivo consiste nel mantenere molte stone in gioco, il che rende la mano più rischiosa, ma da anche la possibilità di fare molti punti (anche all'avversario). Un gioco difensivo è composto da molte bocciate in modo da non avere molte stone in gioco, questa strategia tende ad essere meno rischiosa. Una squadra che gioca bene a punto di solito tende a giocare in modo aggressivo, mentre una squadra che predilige le bocciate opta solitamente per giocare sulla difensiva.

 
Schema dell'area di gioco, mostra la four-foot zone, una guardia laterale(corner guard) e una guardia centrale (center guard)

Se una squadra non ha il martello in una mano, cercherà di ostruire la four-foot zone di fronte alla casa per impedire l'accesso alla squadra al botton o al four-foot, ossia i due cerchi più interni della casa. Questo può essere fatto posizionando con i primi due tiri delle guardie centrali (chiamate in inglese center guard) davanti alla casa in prossimità della linea centrale. Se una squadra invece ha l'hammer cercherà di mantenere la four-foot zone libera, in modo da avere accesso alla zona del botton in ogni momento. Una squadra con l'hammer tenderà a tirare con i primi due tiri una guardia laterale (in inglese corner guard). Queste servono generalmente a una squadra a segnare due o più punti in una mano, perché si può tirare un punto laterale che curlando si può nascondere dietro, rendendo più difficile una bocciata da parte della squadra avversaria.

Idealmente, la strategia in un mano per una squadra con l'hammer è quella di segnare due punti o più. Segnare solo un punto è spesso un'occasione sprecata, in quanto si perde il vantaggio del martello nella mano successiva. Se una squadra non può segnare due punti capita spesso che si tenti una mano nulla, bocciando qualsiasi stone dell'avversario in modo che escano entrambi i sassi o, se non ci sono stone avversarie, semplicemente lanciando la stone oltre la casa, in modo che nessuna squadra segni punti e la squadra con l'hammer lo mantenga la mano successiva. In generale, una squadra senza l'hammer vorrebbe sia forzare la squadra avversaria a segnare un solo punto (in modo che possano ottenere l'hammer la mano successiva) sia "rubare la mano" segnando uno o più punti.

Generalmente maggiore è il vantaggio di una squadra e più questa giocherà in maniera difensiva, bocciando tutte le stone dell'avversario, negandogli così l'opportunità di segnare in una mano più di un punto difendendo così il vantaggio. Una squadra in svantaggio viceversa tenterà un gioco più aggressivo, nascondendosi dietro le guardie, spingendo le stone avversarie nella parte posteriore della casa con un tiro conosciuto come tepe-back (se sono di fronte alla tee-line) o appoggiandosi a esse (se sono dietro la linea di tee). Una stone congelata (frezze) è difficile da rimuovere, perché è "congelata" (attaccata, che tocca), alla pietra avversaria.

Concedere il gioco

Non è raro che a qualsiasi livello la squadra perdente decida di terminare la partita prima che tutte le mani siano state completate se crede che non ha più una reale possibilità di vincere. Nelle competizioni internazionali questa possibilità vine data dalla sesta o dall'ottava mano in poi oppure quando la squadra perdente è "a corto di rocce", cioè una volta che ha un minor numero di pietre in gioco e/o giocabili del numero di punti necessari per pareggiare o vincere.

Quando una squadra ritiene che sia impossibile o quasi impossibile vincere una partita, di solito si stringe la mano alla squadra avversaria ammettendo la sconfitta. Ciò può verificarsi in qualsiasi momento durante il gioco, ma di solito accade verso la fine definitiva. Alle Olimpiadi Invernali una squadra può concedere il gioco dopo aver terminato qualsiasi mano durante la fase di round-robin, ma può concedere il gioco solo dopo aver terminato otto mani durante le fasi ad eliminazione diretta.

 
Misurazione della stone più vicina al centro della casa

A differenza di altri sport, non vi è alcuna connotazione negativa associata al concedere il gioco. Infatti, in numerosi tornei, una squadra è tenuta a concedere il gioco quando è matematicamente impossibile per loro pareggiare.

Risoluzione delle controversie

La maggior parte delle decisioni sono lasciate ai due skip, anche se in tornei ufficiali, le decisioni possono essere lasciate ai giudici. Tuttavia, tutte le controversie di punteggio vengono gestite dai vice-skip. Non ci devono essere altri giocatori ad eccezione dei due vice-skip in casa mentre viene determinato il punteggio. In un torneo, la circostanza più frequente in cui una decisione deve essere fatta da qualcuno che non sia il vice-skip è quando i due non riescono ad accordarsi su quale sia la stone più vicina al botton. Un giudice indipendente (supervisore in Canada ed ai campionati del mondo) misura le distanze con un dispositivo appositamente progettato che ruota dal centro del botton. Quando i giudici indipendenti non sono disponibili sono gli stessi vice-skip a misurare le distanze.

Punteggio

 
Un tabellone dei punteggi tipico del curling utilizzato dai club, che utilizzano un tabellone di punteggio diverso da quelli utilizzati nelle competizioni per nazione

Il vincitore è la squadra con il più alto numero di punti accumulati al termine di otto o dieci mani. I punti vengono assegnati a conclusione di ciascuna di queste mani come segue: quando ogni squadra ha tirato le sue otto stone la squadra con la pietra più vicina al botton vince la mano, alla squadra vincente viene assegnato un punto per ciascuna delle sue proprie stone in casa più vicino al botton della stone avversaria più vicina al centro. Le posizioni di tutte le altre stone più lontane di quella dell'avversario non fanno alcuna differenza per il punteggio.

Solo le stone che sono "in casa" sono considerate nel punteggio. Una pietra è in casa se si trova all'interno dell'anello più esterno (twelve-foot ring). Poiché la base della stone è arrotondata, una pietra appena in casa non avrà alcun contatto reale con l'anello, che passerà sotto il bordo arrotondato della pietra, ma viene conteggiata ugualmente. Questo tipo di pietra si dice che "morde" i cerchi.

Può non essere evidente ad occhio quale delle due rocce è più vicino al botton (centro) o se una roccia in realtà "morde" o no i cerchi. Esistono dispositivi di misurazione determinati, ma questi non possono essere portati in campo fino a quando la mano non è terminata. Pertanto, una squadra può prendere decisioni strategiche durante una mano basandosi solo sulla rivelazione a occhio, anche se queste si rivelano errate.

Il punteggio è segnato su una tabellone, di cui ne esistono due tipi, il tipo baseball e il tabellone club.

Il Tipo baseball è stato creato per motivi televisivi per un pubblico che non ha familiarità con il tabellone club. Le mani sono contrassegnate da colonne da 1 a 11 (10 regolari più la possibilità di una mano supplementare conosciuta come extraend) più un'ulteriore colonna per il totale. Sotto questo sono due file, una per ogni squadra, contenente il punteggio ottenuto dalla squadra in ogni mano e i due punteggi totali riportati nell'ultima colonna di destra.

Il tabellone club è tradizionale e utilizzato nella maggior parte dei club di curling. La fila centrale numerata rappresenta la somma del punteggio totale di ciascuna squadra. Ci sono due altre file, una sopra e una sotto la fila del punteggio che indicano le due squadre ed i numeri posti in queste file rappresentano la mano in cui tale team ha ottenuto il punteggio cumulativo. Se la squadra rosso totalizza tre punti nella prima mano il cartellino 1 (indicante la prima mano) è posizionato sopra al numero 3 nella fila della squadra rossa. Se la stessa squadra totalizza altri due più nella seconda mano, in cartellino 2 sarà posizionato sopra al 5 nella riga della squadra rossa, indicando che la squadra rossa ha cinque punti in totale (3 nella prima mano +2 nella seconda). Questo quadro di valutazione funziona perché solo una squadra può ottenere punti in una mano. Tuttavia, una certa confusione può sorgere quando viene giocata una mano nulla. I numeri delle mani nulle di solito sono posizionati nella colonna a destra nella fila della squadra che ha l'hammer (vantaggio dell'ultima pietra), o su un posto speciale per le mani nulle. Il punteggio su questo tabellone richiede solo l'uso di (fino a) 11 cartellini cifrati, mentre con il punteggio di tipo baseball sono necessari molti cartellini con le stesse cifre (in particolare cifre particolarmente basse come 1).

Il seguente esempio illustra la differenza tra i due tipi. L'esempio illustra finale degli uomini alle Olimpiadi invernali del 2006.

Tabellone tipo baseball

Squadra 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 TOT
  Canada 0 2 1 1 0 6 0 0 x x 10
  Finlandia   2 0 0 0 1 0 0 1 x x 4

Tabellone club

  Canada 2 3 4 6
Punti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Mani nulle
  Finlandia   1 5 8 7

Il massimo numero di punti ottenibile in una sola mano e 8, ossia tutte le stone di una squadra. Segnare una mano da otto punti contro una squadra relativamente competente è molto difficile nel curling ed è considerato l'equivalente del Perfect game nel baseball ed è conosciuto come snowman (pupazzo di neve). Probabilmente il più noto "pupazzo di neve" è avvenuto nel 2006 al Players 'Championships, prova di coppa del Mondo e del Grande Slam di curling. La futura (2007) campionessa del Mondo Kelly Scott ha segnato otto punti in una delle sue partite contro la medaglia di bronzo mondiale 1998 Cathy King.[18][19]

Cultura del curling

File:FingaskCurlingfromILNcrop.jpg
Il Fingask Curling Club, Perthshire, in Scozia, nel 1854

Nei tornei le squadre sono normalmente chiamate con il cognome dello skip, per esempio Team Martin per skip Kevin Martin. Altrimenti le squadre prendono il nome del club di appartenenza o (come accade in Canada) della divisione amministrativa rappresentata.

I campionati di curling di massimo livello sono tipicamente svolti da squadre di unicamente maschili o femminile. Il gioco è conosciuto come curling misto quando una squadra è composta da due uomini e due donne. Il campionato canadese misto di curling è la competizione di più alto livello seguito dai campionati europei misti di curling, in assenza di un campionato del mondo e della categoria misti alle Olimpiadi.

Curling è particolarmente popolare in Canada. I miglioramenti nella produzione del ghiaccio e le modifiche al regolamento per aumentare la competitività e promuovere la complessa strategia hanno aumentato la popolarità già alta di questo sport in Canada, e il grande pubblico televisivo segue trasmissioni annuali di curling, in particolare il Torneo dei Cuori (Scotties Tournament of Hearts, ossia il campionato nazionale femminile), la Tim Hortons Brier (il campionato nazionale maschile) e i campionati mondiali di curling.

Nonostante la provincia canadese del Manitoba abbia una popolazione limitata (5° posto su 10 province canadesi), le squadre del Manitoba hanno vinto circa un terzo delle edizioni del Brier. Il Torneo di Cuori e il Brier vengono disputati dai campioni dei campionati provinciali canadesi e i campionati del Mondo dai campioni nazionali.

Ernie Richardson della provincia dello Saskatchewan e la squadra composta dalla sua famiglia hanno dominato il curling canadese e internazionale durante la fine del 1950 e 1960 e sono stati considerati i migliori giocatori di curling di tutti i tempi. [20] Sandra Schmirler ha portato la sua squadra alla prima medaglia d'oro del curling femminile ai Olimpiadi invernali del 1998. Quando morì due anni dopo di cancro oltre 15.000 persone hanno partecipato al suo funerale, ed è stato trasmesso dalla televisione nazionale.

Uno sport amatoriale

File:Ladies Curling Bonspiel.JPG
Bonspiel Curling per signore di artista canadese

Nonostante i bonspiels canadesi (tornei) offrono premi in denaro, ci sono pochissimi giocatori di curling professionisti a tempo pieno. Tuttavia, alcuni giocatori di curling ricavano una parte considerevole del loro reddito dal curling. La maggior parte dei giocatori comunque non è professionista nemmeno da quando questo sport è stato reintrodotto nel programma delle Olimpiadi invernali nel 1998 con tornei maschili e femminili (Faceva parte del programma olimpico ufficiale a Chamonix 1924. Poiché la precisione, strategia, abilità ed esperienza sono più importanti rispetto alle tradizionali virtù sportive di velocità, resistenza e forza, i giocatori di curling più competitivi sono più vecchi rispetto ai loro omologhi in altri sport.

isogni speciali in arricciatura

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sedia a rotelle di curling.

Curling è stato adattato per sedie a rotelle e le persone che altrimenti non potrebbero lanciare il sasso dalla hack. Questi bigodini può usare un dispositivo speciale noto come un "cue bigodino" o "bastone di consegna". La stecca contiene al manico della pietra e viene poi spinto lungo il bigodino. Alla fine della consegna, il bigodino tira indietro sulla stecca, che rilascia la pietra. Il Canadian Curling Association' regolamento di Curling consente l'utilizzo di un bastone di consegna in gioco club, ma non permette in campionato.

Terminologia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Glossario del curling.

I termini utilizzati per descrivere il gioco includono:

Il ghiaccio nel gioco può essere rapida o lento. Se il ghiaccio è veloce, una roccia viaggerà più lontano con una data quantità di peso (forza di lancio) su di esso. La velocità del ghiaccio viene misurato in secondi. Una di queste misure noto come "hog-to-tee" è la quantità di tempo che una roccia prenderà dal momento che attraversa la hog line alla fine lancio di venire a riposare la tee line, alla fine gioco. Se il ghiaccio è lenta, la roccia dovrà avere un peso maggiore per raggiungere la linea tee e raggiunga la linea tee più rapidamente. Aumentare il peso della roccia aumenterà la quantità di moto della roccia. Così, la velocità del ghiaccio (in secondi) è inferiore se il ghiaccio è lenta che se il ghiaccio è veloce, nel qual caso la roccia dovrebbe essere gettato più lentamente e un tempo maggiore per arrivare. Il tempo è più lungo perché la pietra richiede più tempo per rallentare il più acuto il ghiaccio.

Il "hog-to-hog" velocità è la velocità della pietra ed è il tempo in secondi roccia prende dal momento in cui attraversa la linea nei pressi di hog fino a che non attraversa la linea fino hog. Se questo numero è basso, la roccia si muove più velocemente, in modo ancora numeri bassi significano più velocità. Il ghiaccio in una partita sarà piuttosto consistente e quindi questa misura di velocità può anche essere usato per misurare quanto sul ghiaccio la roccia viaggerà. Una volta stabilito che una presa rock (per esempio) 9 secondi per passare da hog line a ingolfare la linea si ferma sulla linea di tee, il bigodino può sapere che se il maiale a maiale tempo è accompagnato da una pietra futuro, che pietra, probabilmente ferma a circa nella stessa posizione. A titolo di esempio, sul ghiaccio vivo, tempi comuni potrebbe essere di 16 secondi per le guardie, 14 secondi per traccia, e 9 secondi per peso buccia.

La linea torna a ingolfare la velocità riga viene utilizzato principalmente da spazzatrici per ottenere un senso iniziale del peso di una pietra. A titolo di esempio, sul ghiaccio vivo, tempi comuni potrebbe essere 4,0 secondi per le guardie, 3.8 secondi per traccia, 3.2 per il peso colpo normale, e 2,9 secondi per peso buccia. Soprattutto a livello di club, questo dato può essere fuorviante, a causa di dilettanti a volte spingono le pietre al rilascio, causando la pietra di viaggiare più velocemente del back-to-Hog velocità.

Nella cultura popolare

Il film del 2002 Canadian gli uomini con Scope, interpretato e diretto da Paul Gross, i centri di sport del curling, che raccontano la storia di una squadra arricciatura da una piccola cittadina canadese che lavorare attraverso i loro problemi di vita e delle rispettive lotta per vincere il campionato per il bene della loro vettura in ritardo. Il film ha incassato più di $ 4,2 milioni, tutto questo in Canada, diventando così il campione di incassi film canadese Inglese sovvenzionato dalla Telefilm Canada tra il 1997 e il 2002.

Vedi anche

{{Col-begin {{}} col-break}}

Template:Col-end

Notevoli il curling club

  Lo stesso argomento in dettaglio: Elenco dei club arricciacapelli.

Template:Top nascosto

Template:Fondo nascosto

Note

  1. ^ dal sito princeton.edu
  2. ^ dal sito curlnews.blogspot.com
  3. ^ dal sito wisconsinhistory.org
  4. ^ dal sito paperclip.org.uk
  5. ^ Nate Baker, pp. 12-13.
  6. ^ dal sito del Royal Montreal Curling Club
  7. ^ [http://worldcurling.org/rankings-men-and-women Classifiche WCF
  8. ^ Rapporto Ufficiale dei III Giochi Olimpici Invernali, Lake Placid 1932
  9. ^ = F20910F8355B13738DDDAF0894DA405B828FF1D3 Articolo sul New York Times
  10. ^ Regolamento WCF
  11. ^ Articolo sul The New York Times di Lunedi 17 Augusto 2009.
  12. ^ dal sito twincitiescurling.org
  13. ^ dal sito dell'Anchorage Curling Club
  14. ^ [Kays http://www.kaysofscotland.co.uk/about.cfm~~HEAD=NNS della Scozia: Chi siamo].
  15. ^ dal sito glennpaulley.ca
  16. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore worldcurlingrules
  17. ^ [http://media.curling.ca/contentImages/file/2007-2008 20General%%%% 20di 20Rules 20Play.pdf regolamento di Curling della Canadian Curling Association
  18. ^ "Shooting Percentages" on CurlingZone
  19. ^ Curling 8 Ender, su youtube.com, YouTube. URL consultato il 20 ottobre 2010.
  20. ^ CBC Television, Kings of the World: The Curling Richardsons (March 13, 2004)

Altri progetti

Collegamenti esterni

Il gioco della scopa magica, marzo 1944] uno dei primi articoli di riviste di introdurre il gioco del curling al pubblico americano

<-! Spaziatura ->

[[Categoria: Curling]] [[Categoria: Discipline olimpiche]] [[Categoria: Sport gaelici]] [[Categoria: sport di precisione]] [[Categoria: Sport di squadra]] È: Krulla It: Curling Semplice: Curling