Dallara

azienda italiana costruttrice di automobili da competizione
Versione del 21 feb 2013 alle 08:43 di ValterVBot (discussione | contributi) (Bot: Elimino interlinks vedi Wikidata)

La Dallara Automobili è un'azienda italiana costruttrice di automobili da competizione, fondata nel 1972 a Varano de' Melegari dall'ingegner Gian Paolo Dallara.

Dallara Automobili S.p.A.
Logo
Logo
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione
Fondata daGian Paolo Dallara
Sede principaleVarano de' Melegari
ProdottiVetture da gara
Slogan«Alla ricerca dell'eccellenza»
Sito webwww.dallara.it

La sua attività spazia in vari campi, dalle formule minori fino alla Formula 1 in cui ha gareggiato dalla stagione 1988 a quella del 1992, quale fornitrice dei telai della Scuderia Italia. Piloti che hanno gareggiato in Formula 1 con quest'auto sono, tra gli altri, Andrea de Cesaris, Pierluigi Martini, Emanuele Pirro, Gianni Morbidelli, Alex Caffi e Jyrki Järvilehto.

Chiuso con la F1, la Dallara ha ampliato la propria partecipazione nella costruzione di prototipi e auto IndyCar Series e IZOD.

Monoposto

Piloti nel mondiale di Formula 1

Risultati nel Campionato mondiale di Formula 1

Anno Squadra Telaio Motore Pneu. Piloti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Punti Class.
1988 Scuderia Italia 3087
188
Ford DFR 3.5 V8 G BRA SMR MON MEX CAN USA FRA GBR GER HUN BEL ITA POR ESP JPN AUS 0 NC
Alex Caffi NPQ Ret Ret Ret NPQ 8 12 11 15 Ret 8 Ret 7 10 Ret Ret
1989 Scuderia Italia 189 Ford DFR 3.5 V8 P BRA SMR MON MEX USA CAN FRA GBR GER HUN BEL ITA POR ESP JPN AUS 8
Alex Caffi NPQ 7 4 13 Ret 6 Ret NPQ Ret 7 Ret 11 Ret Ret 9 Ret
Andrea de Cesaris 13 10 13 Ret 8 3 NQ Ret 7 Ret 11 Ret Ret 7 10 Ret
1990 Scuderia Italia 190 Ford DFR 3.5 V8 P USA BRA SMR MON CAN MEX FRA GBR GER HUN BEL ITA POR ESP JPN AUS 0 NC
Emanuele Pirro Ret Ret Ret Ret Ret 11 Ret 10 Ret Ret 15 Ret Ret Ret
Andrea de Cesaris Ret Ret Ret Ret Ret 13 SQ Ret NQ Ret Ret 10 Ret Ret Ret Ret
Gianni Morbidelli NQ 14
1991 Scuderia Italia 191 Judd GV 3.5 V10 P USA BRA SMR MON CAN MEX FRA GBR GER HUN BEL ITA POR ESP JPN AUS 5
Emanuele Pirro Ret 11 NPQ 6 9 NPQ NQ 10 10 Ret 8 10 Ret 15 Ret 7
JJ Lehto Ret Ret 3 11 Ret Ret Ret 13 Ret Ret Ret Ret Ret 8 Ret 12
1992 Scuderia Italia 192 Ferrari 037 3.5 V12 G RSA MEX BRA ESP SMR MON CAN FRA GBR GER HUN BEL ITA POR JPN AUS 2 10º
JJ Lehto Ret 8 8 Ret 11 9 9 9 13 10 NQ 7 11 Ret 9 Ret
Pierluigi Martini Ret Ret Ret 6 6 Ret 8 10 15 11 Ret Ret 8 Ret 10 Ret
 
La Dallara di Formula 1 del 1991

Progetti abortiti

Nel 1999 la Dallara realizzò, per conto della Honda, 6 telai della vettura laboratorio che i giapponesi usarono per valutare il loro rientro in Formula 1. Tale vettura, denominata Honda RA099, fu progettata e sviluppata a partire dal 1998 da Harvey Postlethwaite, che in passato aveva già lavorato per Ferrari e Tyrrell, e fu sottoposta a lunghe sessioni di test sia a Suzuka che a Jerez dal pilota olandese Jos Verstappen, che ottenne tempi da metà schieramento, nonostante questo progetto contasse su risorse inferiori a quelle dei team impegnati nel campionato di F1. L'improvvisa morte di Harvey Postlethwaite a causa di un infarto proprio durante una sessione di test a Jerez pose fine al progetto e la Honda RA099 fu messa in un museo, mentre la Honda decise di sostenere il team BAR coi propri motori. Dei 6 telai costruiti, solo 4 furono effettivamente impiegati in pista.[1]

Verso la metà del 2004 si prospetta una collaborazione tra la Midland, società di Alex Shnaider, e la Dallara per la progettazione e la costruzione di una vettura di Formula Uno per il Campionato 2006. Il nome interno del progetto è F106. Per far fronte a questo nuovo lavoro alcuni tecnici con precedenti esperienze in Formula Uno raggiungono la Dallara; tra questi figurano Gary Anderson (Chief Designer), Claudio Gianini (progettazione strutturale), Ian Thomson (materiali compositi) e Dan Fallows (aerodinamica). Tuttavia a pochi mesi dall'inizio del progetto Shnaider decide di acquistare il team Jordan, riducendo la partnership con Dallara alla sola consulenza per lo sviluppo di alcuni dettagli della monoposto.

Progetti successivi

 
La Hispania F110 del 2010

Dallara è tornata in F1 con un nuovo team spagnolo, Campos Meta F1. Per quanto dichiarato ufficialmente dalla FIA il 12 giugno 2009, la nuova squadra 'Campos Meta F1' era stata inserita nell'elenco dei team che avrebbero partecipato al Campionato mondiale di Formula Uno 2010, organizzato dalla FIA[2]. Dallara ha progettato e prodotto la nuova vettura di F1, spinta da un motore Cosworth e che doveva essere portata in pista dal team Campos, il quale, per problemi finanziari relativi a contratti di sponsorizzazione non finalizzati, ha ceduto tutta l'attività a nuovi proprietari che hanno ridenominato la scuderia Hispania Racing Team (spesso abbreviato in HRT). I ritardi nei pagamenti da parte del Campos Meta F1 alla Dallara, la semplicità della vettura, denominata Hispania F110, e l'insoddisfazione nei confronti della vettura da parte della HRT hanno portato alla risoluzione della collaborazione nel maggio 2010[3]

Formula 3

Nel 1978 fu prodotta la prima Dallara di Formula 3[4], il primo campionato vinto è il campionato italiano del 1980. Da moltissimi anni quando si dice Formula 3 si pensa ai telai Dallara. Considerando tutti i campionati del globo, Dallara detiene almeno il 90% del mercato[5] e spessissimo è monopolista di fatto dei principali campionati europei. I tentativi, nel corso degli anni, di costruttori come Lola, Dome, SLC, Mygale di sottrarre quote di mercato all'azienda parmense sono stati generalmente fallimentari e hanno prodotto una clientela di nicchia.

IndyCar

Alla fine degli anni novanta, Dallara ha progettato la sua prima vettura per la Indy Racing League, secondo il ristretto regolamento della serie, ottenendo immediatamente riscontri positivi e numerosi successi. Negli anni ha vinto una quantità crescente di gare, arrivando ad aggiudicarsi quasi tutti i campionati disputati (gli ultimi in regime di quasi-monomarca di fatto, causa la minor competitività del concorrente Panoz)

Nel 2004, la Dallara ha fornito i telai per le monoposto (equipaggiate con motore Chevrolet) del team Pennzoil. Nello stesso hanno, la squadra XM Radio (che aveva in dotazione motori Honda e aveva come pilota Bryan Herta) è stata fornita degli stessi telai.

Con la fusione tra IndyCar e Champ Car, avvenuta improvvisamente alla fine di febbraio 2008, Dallara si ritrova una mole di lavoro imprevisto, dovendo produrre e fornire alle nuove squadre almeno sedici nuovi telai.

GP2

 
vettura Dallara nel GP2

Per il triennio 2005-2007, con due rinnovi per i successivi trienni 2008-2010 e 2011-2013, la Dallara si è aggiudicata la fornitura delle monoposto per il monomarca ad alto livello GP2. Dopo un iniziale periodo in cui le vetture hanno dimostrato inevitabili problemi di gioventù, il prodotto ha ricevuto un altissimo gradimento dai team (oltre che dai promoter del campionato, dalla FIA e dal partner motoristico Renault) per la grande affidabilità e competitività dell'auto. Fin dall'inizio ha riscosso il parere favorevole del pubblico che si è appassionato alle gare, nelle quali la semplicità quasi spartana della monoposto e la grande potenza pretendono l'abilità del pilota per avere buone prestazioni, generando uno spettacolo sempre avvincente.

World Series by Renault

Negli stessi trienni, Renault (stavolta in prima persona) ha affidato a Dallara la progettazione e realizzazione dei telai per il proprio monomarca, concorrente di GP2, World Series by Renault, il cui obiettivo è consentire ai piloti di guidare un'auto da centinaia di cavalli a un prezzo "abbordabile" (si dice 800 000 euro per il 2008, ma Dallara stima un venti per cento in meno[5]).

Monomarca ADAC Volkswagen

 
La vettura per la stagione 2008, presentata al "Tuning World Bodensee" di Friedrichshafen in Germania

Nel 2008 la nuova formula tedesca ADAC Volkswagen, per giovani kartisti che vogliono passare alle formule, è un monomarca Dallara. Equipaggiata del motore Volkswagen 1600 FSi che sviluppa 145 CV[6], la vettura utilizzata è versione Plus di quella che Dallara denomina commercialmente "Formulino". Esso è un progetto modulare nato con l'idea di realizzare una vettura robusta, duratura, estremamente sicura ed economica, in grado di chiudere il vuoto tra il go-kart e la Formula 3.

Il progetto "Formulino" si sviluppa su 3 livelli (Base, Plus e Pro), con prestazioni crescenti (la Base è priva di ali, la Pro è veloce quasi quanto una Formula 3) ed è conforme alle specifiche FIA F3 per i crash test, perciò la vettura è sicura quanto una Formula 3 e ne conserva lo schema generale delle sospensioni. La vettura è dotata di telaio in fibra di carbonio, cambio Hewland FTR ed può essere equipaggiata con motori con fino 260 cavalli e 280 N·m di coppia[7].

Vetture sport e Prototipi

Can Am

Nel 1977, finanziato da Walter Wolf, fondatore della Walter Wolf Racing,partendo dalla base di una Talon di Formula 5000 realizzò la Wolf-Dallara WD1, con la quale disputò alcune gare Gilles Villeneuve.

Gruppo 5

Le vetture Lancia Beta Montecarlo Turbo, furono la prima collaborazione tra il costruttore e la casa Torinese. Con queste la Lancia si aggiudicò due Campionato del Mondo Sport Prototipi.

Gruppo 6

Seguì la Lancia LC1, vettura sport classe 2000, dotata sempre del motore della Montecarlo turbo di 1.4 litri, con la quale, la Lancia in attesa del Gruppo C, partecipò al mondiale, cercando di aggiudicarsi almeno il mondiale piloti.

Gruppo C, IMSA e LMP

Anche il telaio della Lancia LC2 per il gruppo C (1983-86) e il telaio e l'aerodinamica della Ferrari 333 SP[8] e lo studio aerodinamico della Toyota GT-One, furono opera di Dallara.

Dallara ha progettato per il 2001 un prototipo senza tetto per il programma Oreca-Chrysler, poi vincitore della 24 ore di Daytona nel 2002 con l'equipaggio Baldi-Lienhard-Papis-Theys.

I plurivittoriosi sport-prototipi che Audi schiera nelle gare endurance da 10 anni a questa parte, quali R8, R10 e R15; dispongono di telai monoscocca in fibra di carbonio realizzati dalla Dallara.

Gran Turismo

Nel 2003 e 2004 Maserati ha affidato la progettazione della MC12, la GT con cui rientra nelle corse dopo un lunghissimo periodo, alla Dallara. Il risultato è una vettura prettamente racing, che è poi stata adattata in versione stradale per produrne il numero di esemplari necessari all'omologazione. L'auto si è poi rivelata estremamente competitiva, tanto da vincere alla seconda gara, molti dei successivi titoli FIA-GT e classiche come la 24 ore di Spa.

Grand-Am

 
Una Dallara Pontiac del team SunTrust Racing nella livrea 2008

Per il 2008 Dallara ha acquistato la licenza della Doran per partecipare alla Grand-Am con un proprio Daytona Prototype. Visto il regolamento estremamente restrittivo, non è ancora nota la competitività del prototipo, la cui consegna ai team americani deve essere ancora effettuata. Il debutto in gara è previsto a Miami per il 29 marzo 2008. Al proposito, Gian Paolo Dallara ha detto: "Stavamo per dimenticare il senso della competizione, la necessità di reinventarsi tutti i giorni, di inseguire i piccoli miglioramenti. Nella Grand-Am ci confronteremo in ogni secondo con altri costruttori già esperti della serie, avremo senz'altro dei momenti in cui penseremo di aver fatto una scelta sbagliata perché vivremo preoccupazioni e probabilmente sconfitte, ma ritengo che per noi sia strategico soffrire per vincere e crescere come azienda"[5].

La prima vittoria

La tenacia della Dallara è stata premiata sabato 23 agosto 2008 dalla vittoria conseguita da Max Angelelli e Michael Valiante al volante della vettura messa in pista dalla SunTrust Racing per la 12ª gara del campionato Grand Am Rolex Series, la "Armed Forces 250", disputatasi sull'Infineon Raceway di Sonoma, in California, un circuito di 4,05 km con 12 curve adagiato sul fianco di una collina nella valle dei vini Californiani.

Dopo essere partito dalla pole position, Valiante ha imposto il suo ritmo e ha ceduto la vettura ad Angelelli che, con l'assenso del team SunTrust, al 39º giro passa ad una strategia più aggressiva, che gli permette di riprendere la testa al 45º giro ai danni Brad Frisselle (AIM Autosport n°61) ed aumentare il vantaggio sugli inseguitori. Tale vantaggio, arrivato a 38 secondi subito prima dell'ultimo cambio gomme e rifornimento di carburante, si rivelerà poi determinante per difendersi dagli attacchi di Alex Gurney (Gainsco Pontiac n°99 - detentore del titolo). Sotto la bandiera a scacchi il distacco si era ridotto a soli 3.646 secondi, dopo aver condotto ben 80 dei 102 giri[9].

X-Bow e la collaborazione con la KTM

La Dallara ha recentemente collaborato con la casa austriaca KTM, produttrice di motociclette, per la realizzazione di una vettura sportiva prodotta in serie: la KTM X-Bow (leggasi "Crossbow"), presentata in anteprima al Salone dell'automobile di Ginevra nella primavera del 2007 e in versione definitiva al Motorshow di Bologna a dicembre dello stesso anno.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ (EN) Post dal forum "TenTenths motorsport": localizzazione telai, su ten-tenths.com, www.ten-tenths.com. URL consultato il 24-06-2009.
  2. ^ Lista iscritti al Campionato mondiale di Formula Uno 2010
  3. ^ Jonathan Noble, Kolles bullish on Hispania performance, in autosport.com, Haymarket Group, 4 marzo 2010. URL consultato il 13-03-2010.
  4. ^ Dallara Automobili
  5. ^ a b c Autosprint, n. 8/2008
  6. ^ (DE) Dati tratti dal Sito ufficiale ADAC Formelmasters, su formelmasters.de, www.formelmasters.de. URL consultato il 24-06-2009.
  7. ^ Sito ufficiale Dallara Automobili, su dallara.it. URL consultato il 24-06-2009.
  8. ^ Ferrari 333 SP, su ultimatecarpage.com, www.ultimatecarpage.com. URL consultato il 09-09-2010.
  9. ^ Per la cronaca dettagliata, vedere l'articolo "Prima Vittoria della Dallara nella Grand Am - 23.08.2008" nella sezione "News"