Prima vennero...
Prima vennero… è una poesia attribuita al pastore Martin Niemöller (1892–1984) sull'inattività degli intellettuali tedeschi in seguito all'ascesa al potere dei Nazisti e delle purghe dei loro obiettivi scelti, gruppo dopo gruppo.
Storia
Prima attivista a favore di Hitler, nel 1934 Niemöller cominciò ad opporsi al Nazismo, e furono più che altro le sue amicizie e le sue connessioni a uomini d'affari ricchi ed influenti che lo salvarono fino al 1937, anno in quale fu imprigionato e deportato ai campi di concentramento di Sachsenhausen e di Dachau. Sopravvisse per diventare il portavoce della pena e riconciliazione della popolazione tedesca dopo la Seconda Guerra Mondiale. La sua poesia è ben conosciuta, frequentemente citata, ed è un modello popolare per descrivere i pericoli dell'apatia politica, e come essa alle volte inizi con un odio teso ad impaurire obiettivi e di come alle volte esca fuori controllo.
Controversia sull'origine e sul testo
Nei paesi di lingua Spagnolo la poesia è stata spesso erroneamente attribuita a Bertolt Brecht sin dagli anni settanta. L'origine esatta della poesia non è chiara, e almeno uno storico ha suggerito che la poesia sia diventata famosa dopo la scomparsa di Niemöller's [1]. Ciò è incorretto, poiché la poesia era propagandata ampiamente da attivisti sociali negli Stati Uniti almeno dagli anni 60 per sensibilizzare al supporto per i diritti civili ed all'opposizione alla Guerra del Vietnam. Ricerche più recenti hanno fatto risalire i sentimenti espressi nella poesia a discorsi tenuti da Niemöller nel 1946.[2] In ogni caso, il testo della poesia rimane controverso, sia in termini di provenienza, che nella sostanza e nell'ordine delle organizzazioni menzionati nel testo.
Poesia (versione del 1976)
Originale | Traduzione |
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Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen; ich war ja kein Kommunist. Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen; ich war ja kein Sozialdemokrat. Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich nicht protestiert; ich war ja kein Gewerkschafter. Als sie mich holten, gab es keinen mehr, der protestieren konnte. |
Quando i nazisti vennero per i comunisti, Io restai in silenzio; Non ero comunista. Quando rinchiusero i socialdemocratici, Rimasi in silenzio; Non ero un socialdemocratico. Quando vennero per i sindacalisti, Io non feci sentire la mia voce; Non ero un sindacalista. Quando vennero per me, Non era più rimasto nessuno che potesse far sentire la sua voce. |
Variazioni
Variazioni della prima strofa
Ironicamente, quando il poema fu declamato negli Stati Uniti nel 1950, la prima strofa che si riferiva ai comunisti, era spesso omessa, probabilmente per via della nascita del Maccartismo e della Paura Rossa.
Variazioni dell'ultima strofa
Una variante ben nota di questo poema ha l'ultima strofa che recita "Quindi vennero per i Cattolici."
Monumento all'Olocausto nel New England
La versione inscritta nel Monumento all'Olocausto del New England a Boston, Massachusetts recita come segue:
Originale | - |
(Vennero per i comunisti) TimeUn'altra variante fu stampata dalla rivista Time il 28 Agosto, 1989, commemorando il 50mo anniversario dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Questa versione recita:
Manifesti e PosterLa variante che si trova nella maggior parte dei manifesti e poster in lingua inglese recita come segue:
InfluenzaLa poesia ha influenzato la canzone "Yellow Triangle" ("Triangolo Giallo") del cantante di musica folk Christy Moore. Nel 1991 il duo musicale scozzese Hue and Cry parafrasò la poesia in una canzone registrata al Cirque Royale di Bruxelles. La porzione rilevante della canzone era:
(E poi quando vennero per me mi voltai e mi guardai intorno, non era rimasto più nessuno...) Influenzò anche la canzone "Emigre" degli Anti-Flag. La canzone, registrata nell'albumThe song, recorded on the album "For Blood and Empire" relates to "First they came…" in the first stanza:
"Re-gaining Unconsciousness" by punk band NOFX also appears to have been influenced by the poem;
As has "Madame Guillotine" by the Legendary Pink Dots:
The poem also appears to have influenced a more recent poem, by Niyi Osundare, a Nigerian who was vocal in his criticism of the Nigerian government in the 1990s. The poem 'Not my business' lists the people 'they' come for, by name, and shows the poet turning away. It is no business of his 'so long as they don't take the yam' from his hand. Finally they come for him, and there is silence. In the X-Factor Investigations comic series, the mutant Quicksilver quotes the poem in reference to the Superhero Registration Act. Charles Mingus uses a version of the poem on his song "Don't Let It Happen Here," on the album "Music Written for Monterey, 1965 Not Heard...Played Live in Its Entirety at UCLA," which after a small release was out of print for many years until re-released on September 26, 2006. He changes and expands the ending:
Asian Dub Foundation paraphrased the poem in the song "Round Up" on the album "Tank" (2005). Excerpt from the lyrics is:
References
External links
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