Elezioni politiche in Italia del 2013

17ª elezione del Parlamento della Repubblica Italiana

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Le elezioni politiche italiane del 2013 per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si sono tenute domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere avvenuto il 22 dicembre 2012[1], quattro mesi prima della conclusione naturale della XVI Legislatura. Le consultazioni elettorali sono state regolamentate dalla vigente legge elettorale del 2005.

Contestualmente alle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento, i cittadini di Lombardia, Molise e Lazio sono stati chiamati al voto anche per il rinnovo anticipato dei consigli regionali e l'elezione diretta del Presidente della regione.

Per quanto riguarda le elezioni politiche, gli italiani aventi diritto di voto per la Camera dei Deputati erano 50 449 979 (26 088 170 donne e 24 361 809 uomini)[2].

I contrassegni elettorali definitivamente ammessi alle elezioni sono stati 184[3].

Principali avvenimenti

Lo scioglimento delle camere è stato decretato il 22 dicembre 2012 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con alcune settimane di anticipo rispetto alla fine naturale della XVI Legislatura, in seguito alle dimissioni del Presidente del Consiglio Mario Monti a cui il gruppo parlamentare del Popolo della Libertà aveva ritirato il sostegno[4].

Il governo aveva approvato il 18 dicembre un decreto legge "con disposizioni urgenti per lo svolgimento delle elezioni politiche nel 2013"[5] per introdurre, in caso di scioglimento anticipato delle camere, una riduzione del 50% delle firme per la presentazione di liste e candidati. La riduzione è stata poi portata al 75% in fase di conversione in legge.[6] Con un decreto legislativo del 31 dicembre, inoltre, sono stati introdotti dei criteri di incandidabilità per i condannati in via definitiva a oltre 2 o 4 anni per diverse categorie di delitti non colposi.[7]

Nel corso della legislatura il Parlamento non ha modificato la legge Calderoli (il cosiddetto "Porcellum"), legge elettorale in vigore dal 31 dicembre 2005[8]. Vari abbozzi di riforma erano stati tentati dai gruppi parlamentari durante l'ultimo anno sotto raccomandazione del Presidente della Repubblica che, in seguito allo scioglimento delle camere, si è detto rammaricato per il mancato raggiungimento di un accordo.[9]

Il 6 gennaio 2013 è entrato in vigore il regolamento della par condicio per le reti televisive della RAI, Mediaset, La7 e SKY.[10]

Composizione degli schieramenti e delle candidature

Fin da alcuni mesi precedenti alle dimissioni di Mario Monti, i principali partiti politici hanno iniziato a delineare le alleanze per le elezioni del 2013.

Coalizione di centro-sinistra

  Lo stesso argomento in dettaglio: Italia. Bene Comune.
 
Pier Luigi Bersani

La coalizione di centro-sinistra, detta Italia. Bene Comune, è stata presentata il 13 ottobre con la firma di una carta d'intenti[11] da parte del segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, del presidente di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola e dal segretario del Partito Socialista Italiano Riccardo Nencini.

Il "candidato premier" (da non confondersi con il ruolo, secondo la legge elettorale, di "capo della coalizione"[12]) è stato designato mediante elezioni primarie a doppio turno, aperte ai cittadini italiani, anche non iscritti ai partiti che le hanno indette. I candidati Bersani, Vendola e inoltre Matteo Renzi e Laura Puppato, ambedue esponenti del PD, e Bruno Tabacci, in quel momento esponente dell'Alleanza per l'Italia, hanno partecipato al primo turno, il 25 novembre. Il ballottaggio del 2 dicembre ha indicato come capo della coalizione Pier Luigi Bersani, che ha prevalso su Renzi con il 60,9% dei voti. Per sopperire alla mancanza del voto di preferenza nel sistema elettorale, il 29 e 30 dicembre i due maggiori partiti della coalizione, PD e SEL, hanno svolto delle ulteriori primarie per determinare la gran parte dei componenti delle liste elettorali.[13] Alcuni candidati sono stati comunque decisi dalle segreterie dei due partiti.

La coalizione Italia. Bene Comune partecipa alle elezioni con le liste del Partito Democratico (comprendente alcuni candidati del Partito Socialista Italiano), di Sinistra Ecologia Libertà (che in Trentino-Alto Adige include i candidati dei Verdi del Sudtirolo/Alto Adige[14][15]) e del Centro Democratico.[16][17] Fanno parte della coalizione anche altre liste, presentate solo in alcune circoscrizioni del Senato:

Inoltre, il Partito Autonomista Trentino Tirolese ed il Südtiroler Volkspartei si presentano in un'unica lista alla Camera in Trentino-Alto Adige[22], mentre in Val d'Aosta si presenta, sia alla Camera sia al Senato, la lista Autonomie Liberté Participation Écologie.[23][24][25]

Coalizione di centro-destra

 
Silvio Berlusconi

Il 6 dicembre, in concomitanza con l'uscita dalla maggioranza di governo del Popolo delle Libertà, che avrebbe portato alle dimissioni del governo Monti, Silvio Berlusconi ha annunciato la sua "ridiscesa in campo"[26]. Il partito ha così annullato le primarie per la scelta del leader, indette il precedente 24 ottobre[27] Il 20 dicembre, i deputati del PDL Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto lasciano il partito per fondare Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale, dichiarando che la nuova formazione politica sarebbe stata comunque alleata del PDL alle imminenti elezioni.[28]

Il 7 gennaio è ufficializzato l'accordo con la Lega Nord, che riporta in auge l'alleanza politica vincitrice delle elezioni del 2008 e interrotta durante il governo Monti. La Lega aveva a lungo rifiutato l'accordo, arrivando a fine dicembre a dichiarare la volontà di presentarsi autonoma alle elezioni con la candidatura a premier di Flavio Tosi.[29]. Quale capo della coalizione[12] è stato indicato Silvio Berlusconi, che ha tuttavia dichiarato di non essere interessato al ruolo di premier ma a quello di ministro dell'Economia e, a nome del solo PDL, ha designato eventuale presidente del Consiglio il segretario politico Angelino Alfano[30]. Il segretario della Lega Roberto Maroni ha invece proposto per lo stesso ruolo l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti.[31]

La coalizione partecipa alle elezioni con le liste del Popolo della Libertà, della Lega Nord, de La Destra[32], di Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale.[33] Fanno parte della coalizione anche altre liste, presenti solo in alcune circoscrizioni:

  • Moderati Italiani in Rivoluzione (MIR), presente alla Camera in 21 circoscrizioni (tranne in Liguria, Lombardia 3, Veneto 2, Abruzzo e Molise) e al Senato in 15 (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna)[34][35][36];
  • Grande Sud insieme al Movimento per le Autonomie, presente in 14 circoscrizioni alla Camera (Lombardia 3, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Lazio 1, Abruzzo, Campania 1, Campania 2, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia 1, Sicilia 2, Sardegna) e in alcune regioni al Senato (Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna); da tenere presente che in tutte le circoscrizioni della Camera in cui si presenta forma un'unica lista insieme al Movimento per le Autonomie;[37]
  • Intesa Popolare, presente alla Camera in 12 circoscrizioni (Lombardia 1, Emilia Romagna, Umbria, Lazio 1, Lazio 2, Abruzzo, Molise, Campania 1, Campania 2, Puglia, Basilicata, Calabria) e al Senato in 8 (Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)[38][39][40];
  • il Partito Pensionati, presente alla Camera in 6 circoscrizioni (Piemonte 1, Veneto 1, Campania 1, Campania 2, Puglia e Sardegna) e al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia e Sardegna [41][42] [43][44][45][46][47][48];
  • Movimento per le Autonomie, presente in Sicilia al Senato[49][50]; nelle circoscrizioni della Camera dove Grande Sud è presente, forma un'unica lista insieme a quest'ultimo.
  • I Popolari di Italia Domani, presenti in Sicilia al Senato[51][52]
  • Liberi per un'Italia equa, presente in Campania alla Camera nella circoscrizione Campania I e al Senato[53]. [54].
  • Italia Unita-Basta Tasse, presente al Senato in Lombardia e in Sardegna[55][56]

Coalizione di centro

 
Mario Monti

Anche il premier uscente Mario Monti il 25 dicembre[57] ha annunciato il suo ingresso in politica, a capo di una nuova coalizione[58]. Il suo progetto viene sostenuto da due partiti, l'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro[59] e Futuro e Libertà per l'Italia, e da una serie di movimenti ed associazioni, tra i quali Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo. Il 4 gennaio 2013 viene presentata la lista Scelta Civica - Con Monti per l'Italia[60], formata da esponenti della società civile, che si presenterà alle elezioni in coalizione con le liste dell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro e di Futuro e Libertà per l'Italia alla Camera[61]; al Senato invece la coalizione parteciperà con una lista unica denominata Con Monti per l'Italia[62] [63].

MoVimento 5 Stelle

 
Beppe Grillo

Partecipa per la prima volta alle elezioni politiche il MoVimento 5 Stelle, che aveva annunciato il 28 giugno 2012 la candidatura senza apparentamenti alle elezioni politiche[64]. Capo della forza politica[12] è il fondatore Beppe Grillo[65].

Il 29 ottobre Beppe Grillo formalizza chi può far parte delle liste del MoVimento per le elezioni politiche, limitando la possibilità di concorrere ai soli aderenti al movimento già candidatisi in elezioni precedenti e risultati non eletti.[66][67] Tutti i candidati sono stati poi individuati mediante le cosiddette "parlamentarie", consultazioni primarie annunciate il 30 novembre e tenute online dal 3 al 6 dicembre con la partecipazione di 20 252 iscritti al movimento[68].

Rivoluzione Civile

 
Antonio Ingroia

Il 17 dicembre 2012 Antonio Ingroia, Luigi De Magistris, Orazio Licandro (PdCI) e Leoluca Orlando (IdV/La Rete 2018) lanciano il manifesto Io ci sto[69], una piattaforma programmatica in 10 punti da presentare al Partito Democratico per entrare nell'alleanza di centrosinistra[70][71].
Fallita ogni trattativa col centrosinistra, il 29 dicembre i promotori di Io ci sto vanno avanti autonomamente e lanciano il cartello Rivoluzione Civile, al quale aderiscono subito oltre a Italia dei Valori[72], Partito dei Comunisti Italiani[73] e Movimento Arancione[74], anche Rifondazione Comunista[75]. Ingroia in particolare annuncia l'intenzione definitiva di candidarsi come leader della lista e ne svela il simbolo.
Il 5 gennaio 2013 anche la Federazione dei Verdi aderisce alla coalizione[76]. Il 21 aderisce anche il Nuovo Partito d'Azione[77].
Inizialmente la lista era sostenuta anche da altri movimenti (ALBA, Partito Pirata, Cambiare si può, Popolo Viola e Agende Rosse di Salvatore Borsellino). La delusione su una serie di aspettative disattese portò a metà gennaio il Popolo Viola a dissociarsi[78]. Il 22 gennaio Borsellino non nasconde la delusione per le liste, ma anche la simpatia per Ingroia e ad oggi è incerto tra RC e Movimento 5 Stelle[79][80]. Il 23 gennaio anche Cambiare si può non si associa a Rivoluzione Civile[81]. Analoga decisione viene presa il 30 gennaio da ALBA[82].

Fare per Fermare il Declino

 
Oscar Giannino

Il 28 luglio 2012, su iniziativa di alcuni economisti quali i professori Luigi Zingales, Michele Boldrin, Sandro Brusco, Andrea Moro e altri intellettuali come Alessandro De Nicola, Carlo Stagnaro e Oscar Giannino, viene pubblicato a pagamento su alcuni quotidiani nazionali un manifesto programmatico[83][84] di ispirazione prevalentemente liberale, liberista e fortemente critico verso l'intera classe politica nazionale. Da esso, visto l'alto numero di adesioni raccolte via Internet fra i cittadini, nasce e si struttura in poche settimane il nuovo movimento politico Fermare il Declino.

A seguito del rifiuto di far proprio il manifesto da parte di soggetti politici preesistenti quali Italia Futura (che finirà per confluire nella coalizione di centro), l'8 dicembre 2012 il movimento decide[85] di fondare autonomamente un nuovo partito politico, "Fare per Fermare il Declino"[86], che vede alla sua guida come leader e candidato premier il giornalista economico Oscar Giannino[87]. Esso raccoglie in poche settimane le firme necessarie per presentare le proprie liste, senza parlamentari uscenti, per entrambe le Camere, in tutte le circoscrizioni nazionali ed alcune estere[88]. Il partito si presenta da solo, senza alcuna alleanza e con l'intenzione dichiarata di non stringerne[85], ma di decidere la propria posizione sui singoli provvedimenti in Parlamento.

Il 18 febbraio uno dei promotori, Luigi Zingales, lascia polemicamente il movimento accusando il leader di millantare un master mai preso nell'università dove insegna, la Booth School of Business di Chicago, e di non aver provveduto a rettificare il suo curriculum presente in rete, nonostante Giannino abbia successivamente spiegato che nella città americana abbia solo studiato inglese e che quel curriculum sia sbagliato[89]. Due giorni più tardi, Oscar Giannino si dimette irrevocabilmente dalla presidenza di Fare, pur rimanendo candidato premier a causa dell'impossibilita', data la legge elettorale, di ritirare la propria candidatura. In varie interviste televisive, Giannino promette di mettere il proprio seggio a disposizione del partito se eletto. L'avvocato Silvia Enrico assume la carica di coordinatrice regionale per condurre il partito al congresso da svolgersi dopo le elezioni [90].

Altri schieramenti

I Radicali Italiani, dopo essersi presentati nelle elezioni del 2006 e del 2008 nelle liste di centrosinistra, corrono con una loro lista denominata Amnistia Giustizia e Libertà non apparentata ad altre forze politiche e presente in diverse circoscrizioni. Capo della forza politica è indicato in Marco Pannella.

Per la prima volta si presentano alle elezioni politiche i Riformisti Italiani (che candidano a premier Stefania Craxi)[91], la lista Io Amo l'Italia (che candida a premier l'ex parlamentare europeo Magdi Allam).

Nelle varie circoscrizioni sono inoltre presenti quattro liste di orientamento comunista (Partito Comunista dei Lavoratori, Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, Partito di Alternativa Comunista e Partito Comunista - Sinistra Popolare) e quattro liste di orientamento neofascista (Forza Nuova, CasaPound, Movimento Sociale Fiamma Tricolore e Rifondazione Missina Italiana).

Una lista guidata da Marco Marsili si presenta in Lombardia con il nome I Pirati, a seguito di un'ordinanza emessa del Tribunale di Milano sull'utilizzo del nome "Partito Pirata" e del relativo simbolo in favore del preesistente movimento,[92] il quale non è presente a queste elezioni.

Liste candidate

Per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica risultano candidate le seguenti liste o coalizioni di liste:[93][94]

Coalizioni di liste
Liste non coalizzate

Numeri e costi delle elezioni

Il costo delle Elezioni Politiche 2013 (comprese anche le Regionali e le Amministrative del prossimo anno) è pari a 389,50 milioni di euro, proveninenti dal Ministero dell'Interno (315), dal Ministero degli Esteri (33,1), dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (28) e dal ministero della Giustizia (13,4)[98].

Il Ministero dell'Interno eroga 73 milioni per le esigenze di ordine pubblico (21 154 poliziotti, 21 154 carabinieri, 11 526 finanzieri, 3 268 forestali, 300 poliziotti penitenziari, 3 638 vigili urbani, 585 poliziotti provinciali[99]), 223,15 milioni di euro copriranno le spese per i seggi elettorali, compresi i compensi per presidenti, segretari e scrutatori (anticipati dai comuni), 9,80 milioni per le facilitazioni di viaggio per gli elettori che tornano nei comuni di residenza, 2,13 per il sistema informatico e di telecomunicazioni, 1,92 per il personale e la logistica e 5 milioni per la struttura per le politiche sul personale del Ministero dell'Interno[100]. 369 582 componenti di seggio[101] si occuperanno delle operazioni elettorali in 61 597 seggi[102].

Negli ospedali e case di cura con almeno 200 posti letto sono state istituite 595 sezioni. In quelli con posti letto tra 100 e 199, nonché presso le carceri sono stati istituiti 1 620 seggi speciali. Presso le case di cura con meno di 100 posti letto sono stati istituiti 3 290 seggi volanti[103].

Affluenza

L'affluenza al voto registrata dal Ministero dell'Interno, per la Camera, è stata pari al 75,17% degli elettori aventi diritto al voto, circa il 5% in meno rispetto alle Elezioni politiche italiane del 2008 che fu pari al 80,50%.[104] Risultato simile anche per il Senato, con un'affluenza di 75,19% contro gli 80,46% delle precedenti elezioni.[105]

Note

Note
  1. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto Valle d'Aosta (dove appoggia la lista Autonomie Liberté Démocratie); in Trentino-Alto Adige al Senato è presente con la propria lista nei collegi uninominali di Merano e Bressanone, con la lista congiunta PD-SVP nel collegio uninominale di Bolzano e con la lista congiunta SVP-PATT-PD-UPT nei collegi uninominali di Trento, Rovereto e Pergine Valsugana.
  2. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto Valle d'Aosta e le ripartizioni America Meridionale, America Settentrionale/Centrale e Asia-Africa-Oceania-Antartide della circoscrizione Estero alla Camera, Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e la circoscrizione Estero al Senato.
  3. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, la circoscrizione Estero e, al Senato, Umbria.
  4. ^ Presente al Senato in 3 circoscrizioni (Lazio, Campania, Calabria).
  5. ^ Presente al Senato in Lombardia e in Sicilia.
  6. ^ Presente al Senato in Sicilia.
  7. ^ Presente in Trentino-Alto Adige sia alla Camera che al Senato; al Senato è presente con la propria lista nei collegi uninominali di Merano e Bressanone, con la lista congiunta PD-SVP nel collegio uninominale di Bolzano e con la lista congiunta SVP-PATT-PD-UPT nei collegi uninominali di Trento, Rovereto e Pergine Valsugana.
  8. ^ Presente al Senato in Trentino-Alto Adige in 2 collegi uninominali su 6 (Merano e Bressanone).
  9. ^ Presente in Valle d'Aosta sia alla Camera che al Senato.
  10. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto Valle d'Aosta; in Trentino-Alto Adige al Senato è presente con la lista congiunta PDL-Lega Nord.
  11. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto la circoscrizione Estero; in Trentino-Alto Adige al Senato è presente con la lista congiunta PDL-Lega Nord.
  12. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto Trentino-Alto Adige alla Camera, Valle d'Aosta al Senato e la circoscrizione Estero; in Trentino-Alto Adige al Senato è presente in un solo collegio uninominale su 6 (Bolzano).
  13. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto Valle d'Aosta e Lombardia 3 alla Camera e la circoscrizione Estero; in Trentino-Alto Adige al Senato è presente in 3 collegi uninominali su 6 (Bolzano, Merano e Bressanone).
  14. ^ Presente alla Camera in 22 circoscrizioni (tutte eccetto Valle d'Aosta, Lombardia 3, Liguria, Abruzzo, Molise e la circoscrizione Estero) e al Senato in 16 circoscrizioni (tutte eccetto Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Abruzzo e la circoscrizione Estero); in Trentino-Alto Adige al Senato è presente in 3 collegi uninominali su 6 (Trento, Rovereto e Pergine Valsugana).
  15. ^ Presente alla Camera con la lista congiunta Grande Sud-MPA in 14 circoscrizioni (Lombardia 3, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio 1, Abruzzo, Campania 1, Campania 2, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia 1, Sicilia 2, Sardegna) e al Senato con la propria lista in 7 circoscrizioni (Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
  16. ^ Presente alla Camera con la lista congiunta Grande Sud-MPA in 14 circoscrizioni (Lombardia 3, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio 1, Abruzzo, Campania 1, Campania 2, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia 1, Sicilia 2, Sardegna) e al Senato con la propria lista in Sicilia.
  17. ^ Presente alla Camera in 12 circoscrizioni (Lombardia 1, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio 1, Lazio 2, Abruzzo, Molise, Campania 1, Campania 2, Puglia, Basilicata, Calabria) e al Senato in 8 circoscrizioni (Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria).
  18. ^ Presente alla Camera in 6 circoscrizioni (Piemonte 1, Veneto 1, Campania 1, Campania 2, Puglia, Sardegna) e al Senato in 6 circoscrizioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Sardegna).
  19. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Campania 1 e al Senato in Campania.
  20. ^ Presente al Senato in Lombardia e Sardegna.
  21. ^ Presente al Senato in Sicilia.
  22. ^ Presente al Senato come lista unica in tutte le circoscrizioni, eccetto Valle d'Aosta e la ripartizione America Meridionale della circoscrizione Estero; in Trentino-Alto Adige è presente in 2 collegi uninominali su 6 (Merano e Bressanone).
  23. ^ Presente alla Camera in tutte le circoscrizioni, eccetto Valle d'Aosta e la ripartizione America Meridionale della circoscrizione Estero.
  24. ^ Presente alla Camera in tutte le circoscrizioni, eccetto la circoscrizione Estero, e al Senato in Valle d'Aosta.
  25. ^ Presente alla Camera in tutte le circoscrizioni, eccetto Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e la circoscrizione Estero.
  26. ^ Presente alla Camera nelle ripartizioni Europa e America Meridionale della circoscrizione Estero e al Senato nella ripartizione America Meridionale della circoscrizione Estero.
  27. ^ Presente al Senato nel Lazio.
  28. ^ Presente al Senato nel Lazio.
  29. ^ Presente al Senato nel Lazio.
  30. ^ Presente alla Camera in 14 circoscrizioni (Valle d'Aosta, Piemonte 1, Trentino-Alto Adige, Veneto 1, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio 1, Lazio 2, Abruzzo, Campania 1, Campania 2, Puglia, Calabria) e al Senato in 11 circoscrizioni (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria); in Trentino-Alto Adige al Senato è presente in un solo collegio uninominale su 6 (Bolzano).
  31. ^ Presente al Senato in Lombardia.
  32. ^ Presente al Senato in Basilicata.
  33. ^ Presente al Senato in Molise.
  34. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Lazio 2.
  35. ^ Presente in Trentino Alto Adige sia alla Camera che al Senato; al Senato è presente in 3 collegi uninominali su 6 (Bolzano, Merano e Bressanone).
  36. ^ Presente al Senato in Veneto.
  37. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto America Meridionale e Asia-Africa-Oceania-Antartide alla Camera, Molise, America Meridionale, America Settentrionale/Centrale, Asia-Africa-Oceania-Antartide al Senato; in Trentino-Alto Adige al Senato è presente in 4 collegi uninominali su 6 (Trento, Rovereto, Pergine Valsugana e Bolzano).
  38. ^ Presente alla Camera in 10 circoscrizioni (Piemonte 1, Lombardia 2, Emilia-Romagna, Lazio 1, Lazio 2, Campania 1, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia 2) e al Senato in 9 circoscrizioni (Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia).
  39. ^ Presente alla Camera in 20 circoscrizioni (Piemonte 1, Piemonte 2, Lombardia 1, Lombardia 3, Veneto 1, Veneto 2, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio 1, Lazio 2, Abruzzo, Campania 1, Campania 2, Puglia, Calabria, Sicilia 1, Sicilia 2, Sardegna) e al Senato in 14 circoscrizioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).
  40. ^ Presente in Sardegna sia alla Camera che al Senato.
  41. ^ Presente alla Camera nella circoscrizioni Veneto 1 e Veneto 2 e al Senato in Veneto.
  42. ^ Presente nella ripartizione America Settentrionale e Centrale della circoscrizione Estero sia alla Camera che al Senato.
  43. ^ Presente alla Camera in 11 circoscrizioni (Lombardia 1, Lombardia 2, Veneto 1, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Campania 1, Campania 2, Puglia, Basilicata, Calabria) e al Senato in 8 circoscrizioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria).
  44. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1 e al Senato in Lombardia.
  45. ^ Presente nella ripartizione America Meridionale della circoscrizione Estero sia alla Camera che al Senato.
  46. ^ Presente al Senato in Sardegna.
  47. ^ Presente al Senato in Trentino-Alto Adige in 3 collegi uninominali su 6 (Bolzano, Merano, Bressanone).
  48. ^ Presente alla Camera in 7 circoscrizioni (Lazio 1, Campania 1, Campania 2, Calabria, Sicilia 1, Sicilia 2, Sardegna)
  49. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Veneto 1 e al Senato in Veneto.
  50. ^ Presente alla Camera in 12 circoscrizioni (Emilia-Romagna, Toscana, Lazio 1, Abruzzo, Campania 1, Campania 2, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia 1, Sicilia 2, Sardegna) e al Senato in 10 circoscrizioni (Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna).
  51. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato
  52. ^ Presente al Senato nel Lazio.
  53. ^ Presente al Senato in Puglia.
  54. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Piemonte 2.
  55. ^ Presente alla Camera nelle circoscrizioni Lazio 1 e Sicilia 2 e al Senato nel Lazio.
  56. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Lazio 1.
  57. ^ Presente in Sardegna sia alla Camera che al Senato.
  58. ^ Presente in Valle d'Aosta sia alla Camera che al Senato.
  59. ^ Presente nella ripartizione Europa della circoscrizione Estero sia alla Camera che al Senato.
  60. ^ Presente alla Camera in 14 circoscrizioni (Lombardia 1, Veneto 2, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio 1, Lazio 2, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia 2, Sardegna) e al Senato in 16 circoscrizioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
  61. ^ Presente al Senato in Campania.
  62. ^ Presente al Senato nel Lazio.
  63. ^ Presente in Puglia sia alla Camera che al Senato.
  64. ^ Presente al Senato nel Lazio e in Campania.
  65. ^ Presente al Senato in Trentino-Alto Adige in un solo collegio uninominale su 6 (Bolzano).
  66. ^ Presente alla Camera nelle circoscrizioni Emilia-Romagna e Sicilia 2 e al Senato in Emilia-Romagna e in Sicilia.
  67. ^ Presente in Sardegna sia alla Camera che al Senato.
  68. ^ Presente in Basilicata sia alla Camera che al Senato.
  69. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Veneto 1 e al Senato in Veneto.
  70. ^ Presente al Senato in Abruzzo
  71. ^ Presente alla Camera nelle circoscrizioni Campania 1 e Campania 2 e al Senato in Campania.
  72. ^ Presente alla Camera in 4 circoscrizioni (Lombardia 1, Veneto 1, Puglia, Calabria) e al Senato in Veneto e in Calabria.
  73. ^ Presente in tutte le circoscrizioni sia alla Camera che al Senato, eccetto Valle d'Aosta, America Meridionale, America Settentrionale/Centrale e Asia-Africa-Oceania-Antartide.
  74. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Lazio 2 e al Senato in Lazio e in Puglia.
  75. ^ Presente nella ripartizione America Meridionale della circoscrizione Estero sia alla Camera che al Senato.
  76. ^ Presente al Senato in Lombardia.
  77. ^ Presente alla Camera nella circoscrizione Lazio 1.
  78. ^ Presente nella ripartizione America Meridionale della circoscrizione Estero sia alla Camera che al Senato.
  79. ^ Presente alla Camera in Valle d'Aosta.
  80. ^ Presente in Valle d'Aosta sia alla Camera che al Senato.
  81. ^ Presente alla Camera nella circoscrizioni Veneto 1 e Veneto 2 e al Senato in Veneto.
  82. ^ Presente alla Camera nelle circoscrizioni Campania 1 e Campania 2
Fonti
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