Prostata

ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile dei mammiferi

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Anatomia maschile

La prostata o ghiandola prostatica è una ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile dei mammiferi. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale, uno dei costituenti dello sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi.

La ghiandola prostatica è la zona erogena più sensibile nel maschio, e per questo viene paragonato al punto G femminile, col nome di "punto A".

La prostata differisce considerevolmente tra le varie specie di mammiferi, per le caratteristiche anatomiche, chimiche e fisiologiche. Una prostata umana in buona salute ha le dimensioni di una grossa castagna.

La prostata (numero 12 in figura) è collocata nella parte frontale del retto (num. 9 in figura), circa 5 cm dopo l'ano (14 in figura), e parte di essa può essere toccata durante un esame rettale o durante la pratica del postillonage.

Patologie

Il cancro alla prostata è una malattia frequente:è la forma di tumore più frequente nel sesso maschile. Perciò, esistono farmaci e la chemioterapia al cisplatino che riescono a "riconoscere" la riproduzione delle celllule malate, colpendole selettivamente. Anziché attaccare tutte le cellule sane e malate, il farmaco agisce solo sulle cellule germinali; il danno è perciò limitato alle sole cellule germinali sane.

Sebbene il testicolo sia un organo che non ha punti di contatto col resto del corpo, esistono neoplasie che da esso portano a metastasi sia ai linfonodi sia in organi distanti. L'asportazione chirurgica del testicolo dà molti casi di guarigione, rispetto a tumori localizzati in altre parti del corpo.

Eseguendo l'autopalpazione una volta al mese la prognosi avviene con largo anticipo, portando al 90% la probabilità di guarigione.

Il PSA è un importante ormone secreto dalla ghiandola prostatica. La sua concentrazione nel sangue è un marcatore del tumore alla prostata. Statisticamente, si è notato che un numero elevato di casi di tumore presentava valori di PSA superiori ai 4ng/dl. Valori al di sopra di questa soglia impongono accertamenti per verificare la presenza del tumore.

Sopra i 50 anni, il rischio è più elevato. L'esame del PSA andrebbe eseguito almeno una volta all'anno oltre i 50 anni. Al medico di base è necesssario chiedere di prescrivere l'analisi di questo marcatore nella domanda che viene presentata all'ASL. Nonostante il rischio legato all'età, non rientra nella lista di sostanze che viene sempre rilevata nelle analisi del sangue e richiede una specifica prescrizione del medico generico. Ciò comporta un ticket aggiuntivo di pochi euro.

Il testicolo è vicino alla prostata. Un sintomo del tumore è la difficoltà ad urinare, specialmente di notte, nonostante un forte stimolo. Un tumore alla prostata facilmente si propaga al testicolo e da questo in altre zone del corpo; per cui sia il tumore alla prostata che l' asportazione chirurgica di quest'organo hanno la conseguenza inevitabile di sterilità.

Rilevato il tumore alla prostata, si procede all'asportazione chirurgica dell'organo. L'intervento si svolge in day hospital e prevede una rapida convalescenza di 3 giorni. La conseguenza è la sterilità, ma la qualità della vita ritorna normale.

Il criptorchidismo, ovvero la mancata discesa di un testicolo nello scroto dalla nascita o entro i primi anni di vita, è correlata ad una probabilità 10 volte maggiore di contrarre la malattia ad uno dei due testicoli (incluso quello disceso normalmente nello scroto). Ciò significa statisticamente che oltre il 90% (10/11 precisamente) di quanti attualmente sono malati, sono stati affetti da tale disturbo.

Secondo il dott. Hamer, il tumore alla prostata origina da un conflitto sessuale, di cui sono alcuni casi tipici: non aver potuto possedere una donna, essere stati lasciati, la morte della compagna.

Evidentemente la tesi in oggetto confligge con la statistica sopracitata relativa al criptorchidismo e al fattore età.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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