MicroMega (periodico)

rivista mensile italiana di cultura, politica, scienza e filosofia

MicroMega è una rivista italiana di cultura, politica, scienza e filosofia.

MicroMega
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StatoItalia (bandiera) Italia
Linguaitaliano
Periodicitàbimestrale
Generestampa nazionale
Formatorivista
Fondazione1986
SedeVia Cristoforo Colombo 90, 00147 Roma
EditoreGruppo Editoriale L'Espresso
Tiraturacirca 15 mila copie
DirettorePaolo Flores d'Arcais
Redattore capon/a
Sito webwww.micromega.net

Fondata nel marzo 1986, la rivista è diretta da Paolo Flores d'Arcais e edita dal Gruppo Editoriale L'Espresso.

Originariamente bimestrale, dal 2006 diviene mensile e dal 20 febbraio al 20 aprile 2006, in coincidenza delle elezioni politiche 2006, è pubblicata in otto numeri settimanali con la testata (già sperimentata in precedenza) La primavera di MicroMega. Dall'anno 2007 torna alla pubblicazione bimestrale.

Inizialmente sottotitolata "le ragioni della sinistra", abbandona il sottotitolo fisso (adottandone uno tematico ad ogni numero) per sottolineare l'appartenenza a «una sinistra dichiaratamente eretica e radicalmente libera da appartenenze di partito» e l'essere uno «strumento per pensare e per cambiare, contro i conformismi dominanti».

Tra i suoi collaboratori più noti c'è Marco Travaglio.

Nel marzo del 2013, in seguito alle Elezioni politiche, viene lanciata una raccolta di firme da parte di molti personaggi famosi (Vittorio Cimiotta, Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Dario Fo, Margherita Hack, Franca Rame, Barbara Spinelli, Antonio Padellaro, don Gallo) e sostenuta anche da esponenti politici (Corradino Mineo, Furio Colombo, Stefano Fassina, Giorgio Airaudo, Giuseppe Giulietti, Stefano Rodotà, Celeste Costantino) e da MicroMega, La Repubblica e Il Fatto Quotidiano con l'intento di non fare entrare al Senato Silvio Berlusconi per la questione del conflitto d'interessi facendo applicare la legge 361 del 1957, riprendendo peraltro l'iniziativa portata avanti già nel 1994 e nel 1996 da un altro comitato di personaggi e conclusasi con il parere sfavorevole della Giunta delle elezioni della Camera dei deputati.[1][2][3][4][5][6][7][8]

Note

Collegamenti esterni

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