Levosimendan

farmaco calcio sensibilizzante utilizzato nella gestione dell'insufficienza cardiaca congestizia scompensata.
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Il Levosimendan è un farmaco calcio sensibilizzante utilizzato nella gestione dell'insufficienza cardiaca congestizia scompensata. È commercializzato con il nome commerciale Simdax (Orion Corporation).

Levosimendan
File:Diazepam-3D-balls.png
Nome IUPAC
({4 - [(4'R)-4-Metil-6-osso-1 ,4,5,6-tetrahydropyridazin-3-il] fenil} idrazono) propanedinitrile
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC14H12N6O1
Massa molecolare (u)280,28 g/mol
Numero CAS141505-33-1
Numero EINECS663-528-6
Codice ATCC01CX08
PubChem3033825
DrugBankDBDB00922
SMILES
O=C2N/N=C(/c1ccc(N/N=C(\C#N)C#N)cc1)[C@H](C)C2
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità85% (1 ora)
Metabolismoepatico
Emivita1 ora
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza

Modalità di azione

Il Levosimendan è un sensibilizzatore al calcio che esercita la sua azione inotropo positiva (incremento della contrattilità cardiaca) aumentando la sensibilità al calcio dei miociti senza un aumento del calcio intracellulare, legandosi alla troponina C cardiaca in misura calcio-dipendente.

Essa ha anche un effetto vasodilatatore, aprendo i canali del potassio sensibili all'ATP della muscolatura liscia dei vasi per provocarne il rilassamento.

L'azione inotropa e vasodilatatoria combinata crea un aumento della forza di contrazione, una riduzione del precarico e del postcarico.

Inoltre, aprendo anche i canali del potassio mitocondriali ATP-sensibili nelle miocellule cardiache, il farmaco esercita un effetto cardioprotettivo.

Uso clinico

Indicazioni

Levosimendan è indicato per il supporto inotropo nella grave insufficienza cardiaca congestizia acutamente scompensata.

Alcuni degli studi di Fase III nel programma clinico estensivo sono stati i trial LIDO (200 pazienti), RUSSLAN (500), CASINO (250), REVIVE-I (100), REVIVE-II (600) e infine SURVIVE (1350),[1] un confronto tra il levosimendan e la dobutamina nell'insufficienza cardiaca acuta scompensata. Questo studio ha mostrato che nonostante una riduzione iniziale nel peptide natriuretico tipo B del plasma (indice di scompenso) nei pazienti del gruppo levosimendan rispetto ai pazienti nel gruppo Dobutamina, il levosimendan non riduce significativamente la mortalità a 180 giorni.[1]

Tuttavia, il farmaco è stato dimostrato di essere superiore alla dobutamina per il trattamento di pazienti con una storia di scompenso cardiaco congentizio o quelli sotto beta-bloccanti quando sono ricoverati in ospedale per uno scompenso grave[2].

In una meta-analisi di studi randomizzati e controllati di Zangrillo et al. si è visto che il levosimendan è in grado di ridurre la troponina cardiaca dopo interventi cardiochirurgici cardiaca se utilizzato nel pre e peri-operatorio [3]

Il farmaco ha una autorizzazione all'immissione in commercio in 48 paesi [senza fonte].

Controindicazioni

L'utilizzo di levosimendan è controindicato in pazienti con: insufficienza renale moderata-grave, grave insufficienza epatica, grave ostruzione al riempimento o al deflusso ventricolare, grave ipotensione e tachicardia, e/o storia di torsioni di punta.[4]

Gli effetti avversi

Comuni reazioni avverse al farmaco (≥ 1% dei pazienti) durante terapia con levosimendan comprendono: cefalea, ipotensione, aritmie (fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia atriale, tachicardia ventricolare), ischemia miocardica, ipopotassiemia e/o nausea (Rossi, 2006).

Formulazioni

Levosimendan è commercializzato come soluzione concentrata 2,5 mg / ml per infusione endovenosa. Il concentrato viene diluito con soluzione di glucosio al 5% prima dell'infusione.

Note

  1. ^ a b Mebazaa A, Nieminen MS, Packer M, Cohen-Solal, Kleber FX, Pocock SJ, Thakkar R, Padley RJ, Poder P, M Kivikko for the SURVIVE investigators, Levosimendan vs dobutamine for patients with acute decompensated heart failure, in JAMA, vol. 297, n. 17, 2007, pp. 1883-91, DOI:10.1001/jama.297.17.1883.
  2. ^ Mebazaâ et al, Eur Heart J, 2009.
  3. ^ Landoni G, Mizzi A, Biondi-Zoccai G, Bruno G, Bignami E, Corno L, Zambon M, Gerli C, Zangrillo A, Reducing mortality in cardiac surgery with levosimendan: A meta-analysis of randomized controlled trials, in Journal of cardiothoracic and vascular anesthesia, vol. 24, n. 1, 2010, pp. 51-7, DOI:10.1053/j.jvca.2009.05.031.
  4. ^ Rossi S, editor. Australian Medicines Handbook 2006. Adelaide:. Australian Medicines Handbook , 2006