Pietro Vierchowod
Pietro Vierchowod (Calcinate, 6 aprile 1959) è un ex calciatore italiano, di ruolo difensore.
Pietro Vierchowod | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 180 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 76 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2000 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Soprannominato "lo Zar" a causa delle sue origini ucraine (il padre Ivan era un ex soldato dell'Armata Rossa deportato durante la guerra[1]), è stato campione del mondo nel 1982 con la Nazionale italiana.
È stato anche un commentatore sportivo.
Caratteristiche tecniche
Per tutti gli anni Ottanta e Novanta Vierchowod è stato considerato uno dei migliori difensori centrali del campionato italiano[2]. Decisione negli interventi, velocità[1] e senso dell'anticipo erano le sue armi migliori[2], unite a uno spiccato senso della professionalità che gli ha consentito di prolungare la carriera ad alto livello fin oltre i quarant'anni[2]. Uno dei piu grandi giocatori di sempre, Diego Armando Maradona, intervistato a proposito, ha ribadito che Vierchowod è stato senza ombra di dubbio l'avversario piú duro incontrato nella sua carriera, poiché dotato di qualità fisiche uniche[3].
Carriera
Giocatore
Club
Esordisce nella Romanese ma cresce calcisticamente nel Como[4] con cui disputa cinque campionati ottenendo una doppia promozione dalla Serie C1 alla Serie A. Esordisce nella massima serie nella stagione 1980-1981, nella sconfitta interna contro la Roma (0-1), e contribuisce alla salvezza della formazione lariana. Acquistato nel 1981 dalla Sampdoria del presidente Paolo Mantovani, che al tempo militava in Serie B, viene inizialmente prestato prima alla Fiorentina[4] (con cui giunge secondo dietro alla Juventus) e poi alla Roma[4] : in giallorosso vince il suo primo scudetto, nel 1983, giocando a fianco del regista arretrato Agostino Di Bartolomei al centro della difesa romanista[2][5].
Dalla Roma torna alla Sampdoria, nel frattempo salita in Serie A, dove resta per dodici stagioni consecutive nella formazione più vincente della storia blucerchiata: a Genova vince quattro Coppe Italia, una Coppa delle Coppe (1989-1990), uno scudetto (1990-1991) e una Supercoppa italiana[4], mentre sfugge la Coppa dei Campioni, persa in finale contro il Barcellona. Vierchowod diventa uno dei leader[4] e bandiera della formazione blucerchiata, rifiutando il trasferimento ad altre squadre in virtù di un patto stretto con i compagni Gianluca Vialli e Roberto Mancini: rimarranno tutti alla Sampdoria finché questa non vincerà lo scudetto[6].
Nel 1995 si trasferisce alla Juventus per 500 milioni di lire,[7] insieme ai compagni di squadra Attilio Lombardo e Vladimir Jugovic[8]. In bianconero vince la Champions League giocando da titolare, all'età di 37 anni, la finale contro l'Ajax[9]. A fine stagione, lasciato libero dalla Juventus, passa al neopromosso Perugia[10]; a causa di un litigio con l'allenatore Giovanni Galeone[11] rescinde il contratto prima dell'inizio del campionato, accasandosi al Milan[12].
Nel 1997 firma per il Piacenza,[13] disputandovi tre stagioni e contribuendo a due salvezze; segna il gol-salvezza nella sfida dell'ultima contro la Salernitana, nel campionato 1998-1999, all'età di oltre 40 anni, gol che sancisce la retrocessione della squadra campana[14].
Si ritira dall'attività agonistica nel 2000, a 41 anni, dopo la retrocessione del Piacenza in Serie B.
In tutto ha giocato in Serie A 562 partite, quinto assoluto dietro Paolo Maldini, Gianluca Pagliuca, Javier Zanetti e Dino Zoff.
Nazionale
Esordisce in Nazionale il 6 gennaio 1981, a 21 anni, nella partita amichevole Olanda-Italia (1-1) giocata a Montevideo durante il Mundialito[2]. Viene convocato dal ct Enzo Bearzot per il vittorioso Mondiale '82, dove tuttavia non viene impiegato, anche a causa di un infortunio alla caviglia[1]. Entra quindi in pianta stabile tra gli Azzurri e disputa da titolare il Mondiale '86, dopo il quale il nuovo ct Vicini lo esclude dalle convocazioni.
Ritorna in Nazionale dopo 4 anni, il 21 febbraio 1990 per un'amichevole, e viene convocato per il Mondiale '90 dove disputa 3 partite. Rimane nel gruppo anche con il ct Sacchi e ottiene la sua ultima presenza il 14 aprile 1993 a Trieste, nella partita di qualificazione al Mondiale '94 vinta 2-0 contro l'Estonia.
Ha avuto a lungo il record di goleador più anziano della storia della Nazionale: ha segnato a 33 anni, 11 mesi e 18 giorni il 24 marzo 1993 in Italia-Malta (6-1)[15]; poi battuto il 13 giugno 2008 da Christian Panucci che ha segnato a 35 anni e 2 mesi nella partita contro la Romania.
In Nazionale ha partecipato a 3 Mondiali e ha ottenuto 45 presenze, realizzando 2 gol.
Allenatore
Da allenatore ha esordito sulla panchina del Catania, in Serie C1: chiamato a sostituire Aldo Ammazzalorso nel dicembre 2001[16], viene esonerato a due giornate dal termine, con gli etnei in piena zona playoff[17].
Nell'estate 2002 viene ingaggiato dalla Florentia Viola, erede della Fiorentina, per il campionato di Serie C2[18]; viene nuovamente esonerato, dopo nove giornate, a causa dei risultati negativi ottenuti dalla squadra, e sostituito da Alberto Cavasin[19].
Il 13 settembre 2005 è stato designato come nuovo allenatore della Triestina (Serie B)[20], incassando il terzo esonero consecutivo il 21 novembre dello stesso anno[21].
Dopo il ritiro
Dal 2008 è opinionista Rai a Sabato Sprint con Paolo Paganini, Sabrina Gandolfi e Sandro Mazzola[15].
Nel 2012 si candida a sindaco nelle elezioni comunali di Como, alla guida di una lista civica[22].
Statistiche
Presenze e reti nei club
Stagione | Club | Campionato | ||
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Comp | Pres | Reti | ||
1975-1976 | Romanese | D | 3 | 0 |
1976-1977 | Como | B | 0 | 0 |
1977-1978 | B | 16 | 0 | |
1978-1979 | C1 | 34 | 3 | |
1979-1980 | B | 35 | 1 | |
1980-1981 | A | 30 | 2 | |
1981-1982 | Fiorentina | A | 28 | 2 |
1982-1983 | Roma | A | 30 | 0 |
1983-1984 | Sampdoria | A | 30 | 2 |
1984-1985 | A | 29 | 2 | |
1985-1986 | A | 28 | 1 | |
1986-1987 | A | 28 | 2 | |
1987-1988 | A | 29 | 5 | |
1988-1989 | A | 29 | 1 | |
1989-1990 | A | 32 | 3 | |
1990-1991 | A | 30 | 3 | |
1991-1992 | A | 31 | 1 | |
1992-1993 | A | 29 | 1 | |
1993-1994 | A | 32 | 2 | |
1994-1995 | A | 31 | 2 | |
1995-1996 | Juventus | A | 21 | 2 |
1996-1997 | Perugia | A | 0 | 0 |
1996-1997 | Milan | A | 16 | 1 |
1997-1998 | Piacenza | A | 29 | 2 |
1998-1999 | A | 28 | 4 | |
1999-2000 | A | 22 | 0 |
Cronologia presenze e reti in Nazionale
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- Coppa Italia: 4
Competizioni internazionali
- Sampdoria: 1989-1990
- Juventus: 1995-1996
Nazionale
Onorificenze
Note
- ^ a b c Vierchowod: E adesso mi dedico a Balbo Il Corriere della Sera, 15 gennaio 1998, pag.47
- ^ a b c d e Profilo su Magliarossonera.it
- ^ (ES) "Basile se olvidó de los códigos" elgrafico.com
- ^ a b c d e Alla corte dello Zar. Auguri a Pietro Vierchowod sampdorianews.net
- ^ Stagione 1982-1983 enciclopediagiallorossa.com
- ^ Pietro Vierchowod: l'ultimo zar storiedicalcio.altervista.org
- ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 12 (1995-1996), Panini, 23 luglio 2012, p. 10.
- ^ Ok, il prezzo è folle La Repubblica, 9 giugno 1995, pag.45
- ^ Ravanelli, la notte del cuore La Repubblica, 23 maggio 1996, pag.48
- ^ Calcio news La Repubblica, 24 luglio 1996, pag.46
- ^ TORMENTO PERUGIA VIERCHOWOD LASCIA LA CITTA' DELLE LITI La Repubblica, 27 agosto 1996, pag.50
- ^ Il Milan invecchia: preso Vierchowod Il Corriere della Sera, 4 settembre 1996, pag. 37
- ^ Vierchowod va a Piacenza Nuovo contratto a 38 anni, in La Repubblica, 06 settembre 1997, p. 45. URL consultato il 21-04-2010.
- ^ Stagione 1998-1999 storiapiacenza1919.it
- ^ a b Auguri all’eterno zar eurojump.it
- ^ Vierchowod comincia in C dal Catania di Gaucci La Repubblica, 19 dicembre 2001
- ^ Catania, per lo sprint arriva Graziani La Repubblica, 25 aprile 2002
- ^ Grinta e concentrazione, firmato Vierchowod La Repubblica, 11 agosto 2002
- ^ Dopo tanti sogni i problemi, in C2 non va e la promozione è a rischio: via Vierchowod ecco Cavasin La Repubblica, 30 ottobre 2002
- ^ Vierchowod nuovo allenatore della Triestina tuttomercatoweb.com
- ^ Triestina, Tonellotto inarrestabile. Via Vierchowod, la squadra al Dg La Repubblica, 21 novembre 2005
- ^ Fuga dai partiti politici A Como otto liste civiche laprovinciadicomo.it
- ^ Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Pietro Vierchowod
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Pietro Vierchowod
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pietro Vierchowod
Collegamenti esterni
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 21491375 · ISNI (EN) 0000 0000 3772 2112 · LCCN (EN) n2001091962 |
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