Discussione:Pio XII e l'Olocausto
Già cominiciamo male…
Rifatto l’incipit. La causa di beatificazione è tuttora impantanata dopo che la commissione mista ebraico/cattolica ha chiesto (inutilmente) di accedere all’intero corpus dei documenti in archivio. Sergio the Blackcat™ 16:23, 5 dic 2006 (CET)
Un mito da sfatare: la presunta adesione, da parte dei critici di Pio XII, a determinate ideologie di stampo politico
- Emmanuel Mounier apparteneva, politicamente, al cattolicesimo progressista vicino alla sinistra?
- François Mauriac apparteneva, politicamente, al cattolicesimo progressista vicino alla sinistra?
- Francis Joseph Spellman, idem?
- Hilaire Breitinger, idem?
- Carlo Falconi, idem?
- Giovanni Papini, idem?
- Georges Bernanos, idem?
- Ernesto Buonaiuti, idem? (Modernista, certamente. Ma modernista equivale a cattolico progressista vicino alla sinistra?) ecc.
(per quanto riguarda le critiche mosse a pio XII dai summenzionati appartenenti ad ambienti cattolici, vedi le opere di Rivelli, Falconi, Buonaiuti)
Io non credo che questa presunta appartenenza politica corrisponda a verità, ma se qualcuno fosse in grado di produrre documenti che attestino questa appartenenza, si potrà anche ripristinare la precedente indicazione.
Inoltre, gli ambasciatori François Charles-Roux, Francis Osborne, Casimir Papée, ecc. erano comunisti al soldo di Mosca?
Per quanto riguarda l’affermazione secondo la quale: “Nel suo libro Vincitori e vinti (2005), Bruno Vespa sostiene che le critiche mosse a Pio XII da alcuni ambienti di sinistra non sarebbero dovute tanto alla mancata denuncia pubblica delle barbarie naziste, quanto alla durezza della condanna del comunismo dopo la fine della guerra”; ho controllato il capitolo relativo a Pio XII del libro di Vespa e non ho trovato alcun riferimento che possa confermare tale affermazione. Può darsi mi sia sfuggito, ma in questo caso è necessario citare testualmente le affermazioni di Vespa che dovrebbero convalidare tale enunciato.--Zhuang 18:12, 6 dic 2006 (CET)
- Strano (ma non sorprendente, ormai) dover leggere siffatte richieste da parte di un utente che denuncia - ad ogni suo intervento - la più netta volontà di imprimere alle voci il proprio POV (per altro anche alquanto estremistico), sino ad arrivare a pretendere di aprire questa - che ha per titolo "controversia" - con una citazione che pende tutta da una parte.
- In ogni caso, la richiesta - in pratica - di esibire le tessere di partito di personaggi come Mauriac e Mounier - che sono notoriamente accusati dal conservatorismo più colto di essere tra i padri "nobili" del cattocomunismo - è tanto pretestuosa (e dunque irricevibile) quanto in perfetta linea con un atteggiamento che si va consolidando al di là di ogni dubbio come per nulla wikipediano e come molto manicheo. Questo è un luogo per sviluppare versioni collaborative e NPOV.
- La frase "erano comunisti al soldo di Mosca?" poi, denuncia una notevole coda di paglia, visto che quella contestata tende proprio a negare l'identità ideologica dei critici. Ma è persino ovvio: quando è il clericalismo metodologico a guidare certo anticlericalismo, qualsiasi cosa non aderisca perfettamente al verbo che si intende imporre viene immediatamante - e direi istintivamente - associata all`anticristo. E del concetto di dubbio, no, nulla rimane, solo le incrollabili certezze. Proprio come quelle di certi preti. --Piero Montesacro 20:06, 6 dic 2006 (CET)
P.S. Naturalmente "vicino alla sinistra" per me si potrebbe anche togliere (e ho proceduto in tal senso). Non perché sia un falso, come si pretende, ma solo per non rischiare di ingenerare possibili equivoci causati dalla distrazione o da una conoscenza superficiale della Storia, piuttosto che dalla prevenzione ideologica o dalla mala fede. Del resto cattolici come Bernanos suonano molto più laici di certi che si illudono di esserlo. --Piero Montesacro 21:06, 6 dic 2006 (CET)