I St. Louis Rams sono una squadra di football americano della National Football League, che gioca a Saint Louis, nel Missouri. Competono nella West Division della National Football Conference.

St. Louis Rams
Logo
ConferenceNFC
DivisionWest
Fondazione1937
DenominazioneCleveland Rams (1936-1945)
Los Angeles Rams (1946-1994)
St. Louis Rams (1995-presente)
ColoriStemma St. Louis Rams Blu, oro, e bianco
StadioEdward Jones Dome (1995-presente)
SedeSaint Louis
ProprietarioChip Rosenbloom, Lucia Rodriguez e Stan Kroenke
Allenatore capoJeff Fisher (2012-presente)
Campionati NFL vinti2
  • Campionato NFL: 1945[1], 1951[2]
Super Bowl vinti1
Conference vinte6
  • NFL National: 1950, 1951
  • NFL Western: 1955
  • NFC: 1979, 1999, 2001
Division vinte15
  • NFL West: 1945, 1949
  • NFL Coastal: 1967, 1969
  • NFC West: 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1985, 1999, 2001, 2003
Partecipazioni ai playoff27
1945, 1949, 1950, 1951, 1952, 1955, 1967, 1969, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1983, 1984, 1985, 1986, 1988, 1989, 1999, 2000, 2001, 2003, 2004
Uniformi di gara
Helmet
Left arm
Body
Right arm
Trousers
Socks
Casa
Helmet
Left arm
Body
Right arm
Trousers
Socks
Trasferta
Helmet
Left arm
Body
Right arm
Trousers
Socks
Terza divisa

La franchigia ha più volte cambiato sede: fondata come Cleveland Rams, la squadra è rimasta a Cleveland dal 1937 al 1945; dal 1946 al 1994 la squadra ha cambiato sede e nome diventando i Los Angeles Rams (denominazione mantenuta anche dal 1980 al 1994 quando la sede è stata spostata ad Anaheim, in California); infine, è dal 1995 che la squadra ha l'attuale denominazione.

Storia

Cleveland Rams (1936–1945)

I Cleveland Rams furono fondati dall'avvocato Homer Marshman nel 1936. Il loro nome, Rams, "arieti" in italiano, deriva dal soprannome delle squadre della Fordham University. "Rams" fu scelto per onorare il duro lavoro dei giocatori di football che uscivano dall'università. La loro prima stagione la disputarono nell'appena formata American Football League terminando al secondo posto con un record di 5–2–2, secondo solo a quello di 8–3 dei campioni, i Boston Shamrocks.

L'anno successivo i Rams si unirono alla National Football League il 13 febbraio 1937, venendo assegnati alla Western Division in sostituzione dei St. Louis Gunners, che avevano lasciato la lega dopo aver giocato tre gare nel 1934. Dall'inizio, la squadra fu caratterizzata da frequenti spostamenti, giocando in tre diversi stadi e accumulando varie stagioni perdenti.

Nel giugno 1941, i Rams furono acquistati da Dan Reeves e Fred Levy Jr. Reeves, erede di una famiglia nel mondo del business delle catene di supermercati, usò parte della sua eredità per acquistare la squadra.

La franchigia sospese le operazioni nel 1943 a causa della penuria di giocatori, impegnati nella Seconda Guerra Mondiale, e riprese a giocare nel 1944[3]. La squadra alla fine giunse al successo nel 1945, in quella che si sarebbe rivelata l'ultima stagione in Ohio. Il quarterback Bob Waterfield, un rookie da UCLA, passò, corse e calciò i field goal venendo nominato miglior giocatore della lega, guidando i Rams a un record di 9–1 e a vincere la loro prima finale per il campionato NFL, battendo in casa 15–14 i Washington Redskins il 16 dicembre. La vittoria giunse tramite una safety (cioè un errore della squadra offensiva che automaticamente assegnava dei punti alla squadra in difesa) del grande quarterback dei Redskins Sammy Baugh. La stagione successiva la NFL cambiò la regola che aveva favorito la vittoria dei Rams, classificando quel tipo di azione solamente come un passaggio incompleto.

Los Angeles Rams (1946–1994)

1946-1948: La ripartenza a Los Angeles

L'11 gennaio 1946, Reeves fece pressioni sulla NFL perché gli concedesse di trasferire la squadra a Los Angeles e al Los Angeles Memorial Coliseum, uno stadio all'epoca della capacità di 105.000 posti a sedere, nettamente di più di quello di Cleveland. Questo pose i Rams a più di 3.200 chilometri dalla più vicina franchigia della NFL, all'epoca (a Chicago).

 
I Rams giocarono per trent'anni al Los Angeles Memorial Coliseum.

A quel tempo, la NFL non permetteva agli afro-americani di giocare nella lega. I dirigenti del Los Angeles Coliseum approvarono l'accordo a condizione che la squadra eliminasse le proprie barriere razziali. Come risultato, i Rams ingaggiarono i giocatori di UCLA Kenny Washington e Woody Strode, i quali divennero i primi giocatori di colore a giocare nella NFL dopo la Seconda Guerra Mondiale[4].

I Rams furono la seconda squadra della NFL a rappresentare Los Angeles, ma i primi a giocarvi davvero: i Los Angeles Buccaneers, una franchigia itinerante composta da nativi della California del Sud, vi giocò nel 1926. I Rams disputarono la loro prima gara di pre-stagione contro i Washington Redskins davanti a 95.000 spettatori. La squadra terminò la sua prima stagione a L.A. con un record di 6-4-1 (al secondo posto dietro Chicago Bears). Alla fine della stagione Walsh fu licenziato come capo-allenatore.

Il L.A. Coliseum, costruito nel 1922 ed utilizzato per i Giochi Olimpici del 1932, fu la casa dei Rams per oltre trent'anni. Nel 1948, l'halfback Fred Gehrke disegnò delle corna sul casco dei Rams, facendone il primo emblema sul casco del football professionistico[5]. L'anno successivo, i Rams si fusero con gli altri utilizzatori del Coliseum, i Los Angeles Dons.

1949-1955: La formazione a tre end

Tra il 1949 e il 1955, i Rams arrivarono in finale di campionato per quattro volte, vincendolo una (nel 1951). Durante questo periodo, essi ebbero il miglior attacco della NFL, guidato dai quarterback Bob Waterfield e Norm Van Brocklin (dal 1951). Il wide receiver Elroy Hirsch, in coppia con l'altro hall of famer Tom Fears, contribuì a rendere lo stile di gioco dei Rams uno dei primi nel football ad utilizzare in gran quantità i ricevitori. Durante la stagione del titolo del 1951, Hirsch ricevette 1.495 e segnò 17 touchdown. La popolarità di questo attacco permise ai Los Angeles Rams di diventare la prima squadra di cui vennero trasmesse in televisione tutte le partite (nel 1950).

1956-1962: Anni negativi

I Rams conclusero sempre con un record perdente, tranne in due stagioni, nel periodo che va dal 1956 al 1966. In quelle due stagioni, il club terminò con un record di 6-6 nel 1957 seguito da un 8-4 nell'anno successivo. Guidati dall'uomo d'affari Pete Rozelle che comprese come allora la televisione fosse un mezzo rivoluzionario, i Rams rimasero un'organizzazione di successo dal punto di vista finanziario malgrado gli scarsi successi sul campo di gioco. In una gara del 1957 contro i San Francisco 49ers, i Rams stabilirono il record di pubblico per una gara di stagione regolare (102.368 spettatori). I Rams attirarono oltre 100.000 spettatori due volte quell'anno.

1963-1969: I Fearsome Foursome

Gli anni sessanta furono caratterizzati dalla linea difensiva formata da Rosey Grier, Merlin Olsen, Deacon Jones e Lamar Lundy, soprannominati "Fearsome Foursome". Questo gruppo fu assemblato dall'allora capo-allenatore Harland Svare. Furono questi giocatori a riportare il club agli antichi fasti nel 1967 quando i Rams raggiunsero (ma persero) la finale di conference, guidati dal leggendario allenatore George Allen. Quell'anno i Rams furono la prima squadra nella storia della NFL a superare il milione di spettatori totali in una stagione, un'impresa ripetuta anche nell'anno successivo.

George Allen guidò i Rams dal 1966 al 1970 introducendo numerose innovazioni. Tra queste vi furono l'assunzione di un giovane Dick Vermeil in qualità di uno dei primi allenatori degli special team. Anche se Allen ebbe cinque stagioni consecutive con record vincenti e due titolo di division, i Rams in quel periodo non vinsero una sola gara di playoff, perdendo nel 1967 a Green Bay 28-7 nel 1969 23-20 contro i Minnesota Vikings. Allen avrebbe lasciato la squadra dopo la stagione 1970 per diventare capo-allenatore dei Washington Redskins.

1970-1972: Periodo di cambiamenti

Il quarterback Roman Gabriel giocò per undici stagioni coi Rams dal 1962 al 1972. Dal 1967 al 1971, Gabriel guidò i Rams sempre al primo o al secondo posto nella division. Nel 1969 fu premiato come MVP della NFL, grazie a una stagione da 2.549 yard e 24 TD, conducendo Los Angeles ai playoff. Durante la stagione 1970, Gabriel insieme al suo principale ricevitore Jack Snow totalizzarono 51 ricezioni per 859 yard. Quella fu la loro miglior stagione tra le otto come compagni di squadra.

Nel 1972, l'industriale di Chicago Robert Irsay acqusitò la franchigia per 19 milioni di dollari e in seguito la scambiò con Carroll Rosenbloom for per i suoi Baltimore Colts più contanti. I Rams rimasero una solida franchigia negli anni 70, vincendo sette volte consecutive la NFC West tra il 1973 e il 1979. Anche se furono sempre una tra le migliori squadre della NFC negli anni settanta insieme ai Dallas Cowboys e ai Minnesota Vikings, essi persero le prime quattro finali di conference disputate in quel decennio, due volte contro Minnesota (1974, 1976) e altre due contro Dallas (1975, 1978).

1973-1979: Campioni della NFC West

L'allenatore dei Rams durante questo periodo fu Chuck Knox, che guidò la squadra fino al 1977. Quella squadra aveva un attacco nella media, supportato però da una difesa di primo livello. Il giocatore più rappresentativo di quel periodo fu Jack Youngblood. Jack fu soprannominato 'Il Defensive End perfetto' dall'altro Hall of Famer Merlin Olsen. La sua resistenza divenne leggendaria , tanto da giocare con una gamba rotto nella corsa verso il Super Bowl del 1980. La sua forte etica lavorativa era in contrasto con l'immagine stereotipata della squadra dei Rams, considerati una squadra da "Hollywood". Il caso volle che diversi giocatori dei Rams a fine carriera avrebbero perseguito delle carriere di attori, nei film o alla televisione. I più noti furono forse Merlin Olsen (che interpretò "La casa nella prateria") e Fred Dryer (stella di "Dirty Harry" della NBC).

Ironicamente, quando i Rams vinsero la division col loro peggior record (9-7 nel 1979 con una squadra ormai anziana)che la squadra ottenne i suoi più grandi successi in quel periodo. Guidati dal quarterback al terzo anno Vince Ferragamo, i Rams scioccarono i favoriti Dallas Cowboys 21-19 nel primo turno dei playoff, dopo di che batterono i Tampa Bay Buccaneers 9-0 nella finale della NFC, raggiungendo il loro primo Super Bowl. Oltre a Ferragamo, altri giocatori chiave di quella squadra furono l'halfback Wendell Tyler, l'offensive lineman Jackie Slater, e difensori da Pro Bowl Jack Youngblood e Jack "Hacksaw" Reynolds.

Gli avversari dei Rams nel Super Bowl furono i campioni in carica: i Pittsburgh Steelers. La gara si disputava virtualmente in casa per i Rams, dal momento che si disputava al Rose Bowl di Pasadena. Anche se erano dati per sfavoriti di dieci punti e mezzo, i Rams furono altamente competitivi contro Pittsburgh (forzando diverse palle perse e concludendo in vantaggio sia alla fine del primo tempo [13-10]che del terzo quarto [19-17]). Gli Steelers segnarono però due touchdown nel quarto periodo, vincendo il loro quarto Super Bowl per 31-19.

1979-1981: Trasferimento ad Anaheim

Prima della stagione 1979 che condusse la squadra al Super Bowl, il proprietario Carroll Rosenbloom morì affogato in un incidente; così la sua vedova, Georgia Frontiere, ereditò il 70% della proprietà della squadra. Frontiere licenziò il suo figliastro, Steve Rosenbloom, assumendo il controllo totale della franchigia. Com'era stato programmato prima della morte di Carroll Rosenbloom, i Rams si trasferirono dal L.A. Coliseum all'Anaheim Stadium nella vicina Orange County nel 1980. Due erano la ragioni principali dello spostamento: in primo lugo quella della presenze allo stadio. Il L.A. Memorial Coliseum era più difficile da riempire completamente rispetto agli stadi delle altre città della NFL a causa della sua elevata capienza (100.000 posti). Pete Rozelle, che nel frattempo era diventato commissioner della NFL, aveva creato una regola che impediva a qualsiasi gara casalinga di essere trasmessa nel mercato tv locale se lo stadio non fosse stato esaurito. In secondo luogo, la distribuzione della popolazione della California del Sud stava cambiando: era in atto infatti uno spostamento della cittadinanza nelle periferie di L.A. (come appunto Orange County) e un declino della città di Los Angeles e del suo potere di acquisto. L'Anaheim Stadium era stato costruito nel 1965 come casa dei California Angels della Major League Baseball. Per accomodare il trasferimento dei Rams, la zona fu riconfugurata con suite di lusso e lo stadio portando a una capienza di 65.000 posti per il football.

Nel 1982, il L.A. Memorial Coliseum fu occupato dagli Oakland Raiders. La combinazione di questi due fattori portò alla divisione del tradizionale nucleo di tifosi dei Rams tra le due squadre. A peggiorare la situazione, all'epoca i Rams non stavano raccogliendo alcun successo sul campo, mentre i Raiders vinsero il Super Bowl XVIII nel 1983. Nel frattempo, i Los Angeles Lakers vinsero il campionato nel 1980 e nel 1982, i primi titoli di un decennio in cui conquistarono 5 volte il campionato NBA; i Los Angeles Dodgers vinsero le World Series nel 1981 e 1988 e persino i Los Angeles Kings disputarono una grande corsa nei playoff nella stagione NHL del 1982. Improvvisamente, i Los Angeles Rams si trovarono ad affrontare troppa competizione anche fuori dal campo.

1983-1991: L'epoca di John Robinson ed Eric Dickerson

 
Eric Dickerson, uno dei migliori runningback della storia, nel 1984 coi Rams corse 2.105 yard, un record che resiste ancora oggi.

Con l'assunzione di John Robinson nel 1983 i Rams migliorarono le loro prestazioni ad Orange County. L'ex allenatore di USC guidò la squadra ai playoff in sei stagione su nove. Nel 1985 raggiunsero la finale della NFC, perdendo contro i futuri campioni della lega, i Chicago Bears. Il giocatore principale di quel periodo per i Rams fu il running back Eric Dickerson, scelto nel Draft NFL 1983 da SMU che vinse il premio di rookie dell'anno. Nel 1984, Dickerson corse 2.105 yard, un record NFL che resiste ancora oggi. Dickerson terminò cinque stagioni di grandissimo successo coi Rams nel 1987 venendo scambiato con gli Indianapolis Colts per alcuni giocatori e scelte del draft dopo una dura disputa contrattuale, poco dopo la fine dello sciopero dei giocatori di quell'anno. Dickerson sarebbe rimasto il leader di tutti i tempi dei Rams con 7.245 corse fino alla stagione 2010.

Malgrado la partenza di Dickerson, i Rams rimasero dei candidati al titolo grazie all'innovativo sistema offensivo di Ernie Zampese. Sotto la sua gestione i Rams salirono rapidamente dall'essere il 28° attacco della lega nel 1986 al 3° nel 1990. Alla fine degli anni 80 i Rams potevano contare su un giovane quarterback dotato come Jim Everett, un solido reparto d'attacco sulle corse e dei ricevitori di talento. Dopo un record di 11-5 durante la stagione regolare 1989, la squadra sembrò sul punto di fare grandi cose, fino alla netta sconfitta per 30-3 contro i San Francisco 49ers nella finale della NFC del 1989.

1990-1994: Ultimi anni a Los Angeles

La prima metà degli anni 90 comprese record negativi, nessuna apparizione ai playoff e mancanza di interesse dei tifosi. Il ritorno di Chuck Knox come capo-allenatore (dopo aver allenato senza successo Buffalo Bills e Seattle Seahawks), non rivitalizzò le fortune dei Rams. Il suo attacco basato sulle corse portò alla fine dell'epoca di Zampese nel 1993. John Shaw, general manager della squadra, era ritenuto da molti un personaggio che sprecò diverse scelse nei Draft per giocatori sotto la media. Gli schemi offensivi della squadra erano complicati e poco spettacolari per dei tifosi sempre più distanti. Una delle poche note positive di quel periodo era il running back Jerome Bettis, scambiato però a un certo punto coi Pittsburgh Steelers, una trattativa che si sarebbe rivelata in futuro in netto favore degli Steelers.

La dirigenza della squadra scambiò il quarterback Jim Everett e rilasciò il linebacker All-Pro Kevin Greene, operazioni che allontanarono ancora maggiormente il successo della franchigia. Intanto le stagioni perdenti aumentavano e a questo punto Georgia Frontiere incolpò per le cattive decisioni della dirigenza la situazione dello stadio. Né Orange County né la città Los Angeles erano preparati a costruire coi soldi delle tasse uno stadio solo per i i Rams, malgrado ci fossero già tre stadi perfettamente agibili nell'area di Los Angeles.

Georgia Frontiere tentò di trasferire i Rams a Baltimore, Maryland, ma fu bloccata. La signora Frontiere decise così in seguito di puntare al trasferimento a St. Louis. I proprietari della NFL (precisamente quelli di Buffalo Bills, New York Jets, Giants, Washington Redskins, Arizona Cardinals e Minnesota Vikings) votarono contro il trasferimento, controbattendo a Frontiere (che riteneva che senza un nuovo stadio a Los Angeles la squadra avrebbe rischiato la bancarotta) di aver gestito male la squadra . Tuttavia, Georgia minacciò di fare causa alla stessa NFL ed alla fine il Commissioner Paul Tagliabue acconsentì alla richiesta di spostamento. Come parte dell'accordo di riallocazione , la città di St. Louis acconsentì alla costruzione di uno stadio finanziato con fondi pubblici.

Tuttavia, la mossa generò aspre critiche nell'area di Los Angeles area verso la NFL. Tali sentimenti possono essere espressi nelle parole di Fred Dryer, che all'epoca disse "Odio queste persone [l'organizzazione e il suo proprietario] per quello che hanno fatto, portando via con loro il logo dei Rams a St. Louis. Quel logo apparteneva alla California del Sud." Steve Rosenbloom, il general manager della squadra durante il periodo di Carroll Rosenbloom disse che le squadra vanno e vengono, ma per una squadra lasciare Los Angeles, il secondo mercato più grande d'America, per St. Louis (approssimativamente il diciottesimo) era semplicemente pazzesco e irresponsabile. Coi Raiders che L.A. tornarono a Oakland solamente pochi mesi dopo, la NFL non avrebbe avuto più alcuna franchigia a franchise a Los Angeles. Al 2012, la lega non vi ha ancora fatto ritorno.

St. Louis Rams (1995-presente)

1995–1998: Ripartenza da St. Louis

Le stagioni 1995 e 1995 furono dirette dal capo-allenatore Rich Brooks. Il giocatore più prolifico di queste due stagioni fu l'idolo dei tifosi Isaac Bruce. Nel 1997, Dick Vermeil fu assunto come capo-allenatore. Quell'anno, i Rams cedettero scelte del draft per salire di posizione e selezionare l'offensive tackle futuro All-Pro Orlando Pace come primo assoluto[6].

1999: Vittoria del Super Bowl XXXIV

Prima della stagione 1999, i Rams scambiarono una scelta del secondo e del quarto giro per il futuro MVP della lega, Marshall Faulk. La stagione iniziò con l'infortunio del quarterback Trent Green nella pre-stagione che l'avrebbe tenuto fuori per l'intera stagione. Vermeil disse pubblicamente che i Rams si sarebbero "affidati a Kurt Warner ed avrebbero giocato un buon football". Kurt Warner, che aveva giocato come quarterback per gli Iowa Barnstormers della Arena Football League solo pochi anni prima, in collaborazione con Marshall Faulk e Isaac Bruce guidò i Rams a una memorabile stagione.

Warner giocò una delle migliori stagioni della storia per un quarterback nella storia della NFL, lanciando per 4.353 yard, con 41 touchdown e una percentuale di completamento del 65,1%. L'attacco dei Rams, guidato dal coordinatore offensivo Mike Martz, fu soprannominato "The Greatest Show on Turf" e fece registrare la prima di stagioni da 500 punti consecutive, un record NFL.

 
Kurt Warner nella conferenza stampa dopo la vittoria del Super Bowl XXXIV.

Warner lanciò tre passaggi da touchdown in ognuna delle sue prime 3 gare nella NFL da titolare, unico quarterback nella storia della lega a compiere una tale impresa. Warner attirò ancora più attenzione su di sé nella quarta gara stagionale dei Rams, in casa contro i San Francisco 49ers (che avevano vinto la NFC West in 12 delle ultime 13 stagioni). I Rams arrivavano da 17 sconfitte consecutive coi 49ers ma Warner lanciò un passaggio da touchdown in ognuno dei primi tre possessi dei Rams nella gara ed un altro TD nel solo primo tempo, lanciando i Rams sul 28–10 alla fine a metà gara e ad una vittoria per 42–20 finale. Warner terminò la gara con 5 passaggi da touchdown, portandolo a 14 in 4 partite e i Rams ad un record di 4–0.

Nei playoff del 1999, Warner guidò i Rams fino al Super Bowl XXXIV vinto contro i Tennessee Titans[7]. Nella gara, egli lanciò per 2 touchdown e un record del Super Bowl di 414 yard passate, compreso un critico passaggio da 73 yard trasformato in touchdown da Isaac Bruce quando il punteggio era alla pari con due soli minuti rimanenti. Warner stabilì inoltre un record del Super Bowl con 45 passaggi tentati e nessun intercetto. Per questa sua prestazione, Warner fu premiato come MVP della gara, diventando il settimo giocatore della storia a vincere il titolo di MVP della stagione regolare e del Super Bowl nella stessa stagione.

1999–2005: "The Greatest Show on Turf"

 
Marshall Faulk fu l'MVP della stagione 2000.

Dopo la vittoria del titolo dei Rams, Dick Vermeil si ritirò, mentre venne promosso a capo-allenatore il coordinatore offensivo di Vermeil Mike Martz, che nel 2001 guidò ancora i Rams fino al Super Bowl XXXVI, perdendo contro i New England Patriots. Mike Martz guidò i Rams a stabilire un gioco basato sui passaggi che stabilì il record NFL di punti segnati in tre stagioni (1999–2001). Oltre a Warner, Faulk e Bruce, il gruppo guidato da Martz e formato anche dai ricevitori Torry Holt, Az-Zahir Hakim e Ricky Proehl divenne noto come "The Greatest Show on Turf", venendo riconosciuto come uno degli attacchi più prolifici della storia della NFL

Nel primo giro del Draft NFL 2004, i Rams scelsero il running back da Oregon State Steven Jackson come 24° assoluto. Jackson divenne uno dei running back più prolifici dei Rams dal loro arrivo a St. Louis.

Martz fu però anche criticato per la gestione delle gare. Egli ebbe spesso delle diatribe con vari giocatori, oltre che col presidente e general manager Jay Zygmunt. Tuttavia molti suoi giocatori dissero di rispettarlo e di essere felici di averlo come allenatore. Nel 2005, Mike Martz fu malato, rimanendo in ospedale per diverse gare, consentendo all'assistente allenatore Joe Vitt di allenare per il resto della stagione e anche se Martz si era ristabilito nel corso della stagione, il presidente della squadra John Shaw non gli consentì di tornare ad allenare la squadra.

2006-2011: Anni di difficoltà

 
Steven Jackson divenne il leader di tutti i tempi per yard corse coi Rams.

Dopo il licenziamento di Martz, il coordinatore offensivo di Minnesota Scott Linehan prese il controlla della squadra che terminò 8–8 la stagione 2006. Nel 2007, Linehan precipitò coi Rams a un record di 3–13. Dopo quella stagione, Georgia Frontiere morì il 18 gennaio 2008, dopo 29 anni di gestione della squadra[8]. La proprietà della squadra passò a suo Dale "Chip" Rosenbloom e alla figlia Lucia Rodriguez. Chip Rosenbloom venne nominato nuovo proprietario di maggioranza della squadra. Linehan, intanto, già era entrato in contrasto con alcuni giocatori chiave dello spogliatoio, inclusi Torry Holt e Steven Jackson. Linehan fu licenziato il 29 settembre 2008, dopo un inizio distagione con un record di 0–4. Jim Haslett, coordinatore difensivo sotto Linehan, fu l'allenatore ad interim per il resto dell'annata.

Il 17 gennaio 2009, Steve Spagnuolo, ex coordinatore offensivo dei Giants, fu assunto come capo-allenatore, guidando la squadra a una stagione da incubo con una sola vittoria su 16 partite.

Il 25 agosto 2010, la proprietà della squadra passò a Stan Kroenke. Con la prima scelta assoluta del Draft NFL 2010, i Rams scelsero il quarterback Sam Bradford dalla University of Oklahoma. I Rams quell'anno giunsero secondi nella NFC West con un record di 7-9 mentre Bradford fu nominato rookie dell'anno. Il 24 ottobre 2010, il running back Steven Jackson superò Eric Dickerson per il maggior numero di yard corse nella storia della franchigia.

La stagione successiva non andò altrettanto bene coi Rams che chiusero col peggior record della lega (2-14) e Bradford che sembrò regredire rispetto alla sua promettente annata da rookie.

2012-presente: L'epoca di Jeff Fisher

Il 2 gennaio 2012, Steve Spagnuolo e il general manager Billy Devaney furono licenziati. Il 13 gennaiuo 2012, Jeff Fisher annunciò di aver preferito il posto di capo-allenatore dei St. Louis Rams a quello dei Miami Dolphins.

Risultati stagione per stagione

Cronistoriadei St. Louis Rams
Stagione di lega Stagione di squadra Lega Conference Division Stagione regolare Play-off Premi individuali
Pos. V S P
1936 {{{annof}}} AFL 2 5 2 2 non disputati Iniziano nella AFL con il nome di Cleveland Rams
1937 {{{annof}}} NFL NFL Western 5 1 10 0 non disputati Inseriti nella NFL Western.
1938 {{{annof}}} NFL NFL Western 4 4 7 0 non disputati
1939 {{{annof}}} NFL NFL Western 4 5 5 1 non disputati
1940 {{{annof}}} NFL NFL Western 4 4 6 1 non disputati
1941 {{{annof}}} NFL NFL Western 5 2 9 0 non disputati
1942 {{{annof}}} NFL NFL Western 3 5 6 0 non disputati
1943 {{{annof}}} NFL non disputati La squadra sospese l'attività a causa della seconda guerra mondiale.
1944 {{{annof}}} NFL NFL Western 4 4 6 0 non disputati
1945 {{{annof}}} NFL NFL Western 1 9 1 0 V NFL Championship contro i Washington Redskins (15-14)
1946 {{{annof}}} NFL NFL Western 2 6 4 1 non disputati Si trasferiscono a Los Angeles diventando Los Angeles Rams.
1947 {{{annof}}} NFL NFL Western 4 6 6 0 non disputati
1948 {{{annof}}} NFL NFL Western 3 6 5 1 non disputati
1949 {{{annof}}} NFL NFL Western 1 8 2 2 S NFL Championship contro i Philadelphia Eagles (14-0)
1950 {{{annof}}} NFL National 1 9 3 0 V Conference play-off contro i Chicago Bears (24-20)

S NFL Championship contro i Cleveland Browns (30-28)

Inseriti nella NFL National.
1951 {{{annof}}} NFL National 1 8 4 0 V NFL Championship contro i Cleveland Browns (24-17)
1952 {{{annof}}} NFL National 2 9 3 0 S Conference play-off contro i Detroit Lions (31-21)
1953 {{{annof}}} NFL Western 3 8 3 1 non disputati Inseriti nella NFL Western.
1954 {{{annof}}} NFL Western 4 6 5 1 non disputati
1955 {{{annof}}} NFL Western 1 8 3 1 S NFL Championship contro i Cleveland Browns (38-14)
1956 {{{annof}}} NFL Western T-5 4 8 0 non disputati
1957 {{{annof}}} NFL Western 4 6 6 0 non disputati
1958 {{{annof}}} NFL Western T-2 4 8 0 non disputati
1959 {{{annof}}} NFL Western 6 2 10 0 non disputati
1960 {{{annof}}} NFL Western 6 4 7 1 non disputati
1961 {{{annof}}} NFL Western 6 4 10 0 non disputati
1962 {{{annof}}} NFL Western 7 1 12 1 non disputati
1963 {{{annof}}} NFL Western 6 5 9 0 non disputati
1964 {{{annof}}} NFL Western 5 5 7 2 non disputati
1965 {{{annof}}} NFL Western 7 4 10 0 non disputati
1966 {{{annof}}} NFL Western 3 8 6 0 non disputati Viene giocato il 1º Super Bowl.
1967 {{{annof}}} NFL Western Coastal 1 11 1 2 S Conference play-off contro i Green Bay Packers (28-7) Inseriti nella Western Conference Division Coastal.
1968 {{{annof}}} NFL Western Coastal 2 10 3 1 non disputati
1969 {{{annof}}} NFL Western Coastal 1 11 3 0 S Conference play-off contro i Minnesota Vikings (23-20)
1970 {{{annof}}} NFL NFC West 2 9 4 1 non disputati Inseriti nella NFC West a seguito della fusione tra AFL e NFL.
1971 {{{annof}}} NFL NFC West 2 8 5 1 non disputati
1972 {{{annof}}} NFL NFC West 3 6 7 1 non disputati
1973 {{{annof}}} NFL NFC West 1 12 2 0 S Divisional play-off contro i Dallas Cowboys (27-16)
1974 {{{annof}}} NFL NFC West 1 10 4 0 V Divisional play-off contro i Washington Redskins (19-10)

S NFC Championsip contro i Minnesota Vikings (14-10)

1975 {{{annof}}} NFL NFC West 1 12 2 0 V Divisional play-off contro i Phoenix Cardinals (35-23)

S NFC Championship contro i Dallas Cowboys (37-7)

1976 {{{annof}}} NFL NFC West 1 10 3 1 V Divisional play-off contro i Dallas Cowboys (14-12)

S NFC Championship contro i Minnesota Vikings (24-13)

1977 {{{annof}}} NFL NFC West 1 10 4 0 S Divisional play-off contro i Minnesota Vikings (14-7)
1978 {{{annof}}} NFL NFC West 1 12 4 0 V Divisional play-off contro i Minnesota Vikings (34-10)

S NFC Championship contro i Dallas Cowboys (28-0)

Da questa stagione le partite della stagione regolare diventano 16.
1979 {{{annof}}} NFL NFC West 1 9 7 0 V Divisional play-off contro i Dallas Cowboys (21-19)

V Conference Championship contro i Tampa Bay Buccaneers (9-0)
S Super Bowl XIV contro i Pittsburgh Steelers (31-19)

1980 {{{annof}}} NFL NFC West 2 11 5 0 S Wild Card game contro i Dallas Cowboys (34-17))
1981 {{{annof}}} NFL NFC West 3 6 10 0 non disputati
1982 {{{annof}}} NFL NFC 4 2 7 0 non disputati A causa di uno sciopero nella stagione si disputarono solo 9 partite e non vi furono classifiche di Division.
1983 {{{annof}}} NFL NFC West 2 9 7 0 V Wild Card Game contro i Dallas Cowboys (24-17)

S Divisional play-off contro i Washington Redskins (51-7)

1984 {{{annof}}} NFL NFC West 2 10 6 0 S Wild Card Game contro i New York Giants (16-13)
1985 {{{annof}}} NFL NFC West 1 11 5 0 V Divisional play-off contro i Dallas Cowboys (20-0)

S NFC Championship contro i Chicago Bears (24-0)

1986 {{{annof}}} NFL NFC West 2 10 6 0 S Wild Card Game contro i Washington Redskins (19-7)
1987 {{{annof}}} NFL NFC West 3 6 9 0 non disputati In questa stagione a causa di uno sciopero hanno giocato una partita in meno.
1988 {{{annof}}} NFL NFC West 2 10 6 0 S Wild Card Game contro i Minnesota Vikings (28-17)
1989 {{{annof}}} NFL NFC West 2 11 5 0 V Wild Card Game contro i Philadelphia Eagles (21-7)

V Divisional play-off contro i New York Giants (19-13)
S NFC Championship contro i San Francisco 49ers (30-3)

1990 {{{annof}}} NFL NFC West 3 5 11 0 non disputati
1991 {{{annof}}} NFL NFC West 4 3 13 0 non disputati
1992 {{{annof}}} NFL NFC West 4 6 10 0 non disputati
1993 {{{annof}}} NFL NFC West 4 5 11 0 non disputati
1994 {{{annof}}} NFL NFC West 4 4 12 0 non disputati
1995 {{{annof}}} NFL NFC West 3 7 9 0 non disputati Si trasferiscono a Saint Louis diventando St. Louis Rams.
1996 {{{annof}}} NFL NFC West 3 6 10 0 non disputati
1997 {{{annof}}} NFL NFC West 5 5 11 0 non disputati
1998 {{{annof}}} NFL NFC West 5 4 12 0 non disputati
1999 {{{annof}}} NFL NFC West 1 13 3 0 V Divisional play-off contro i Minnesota Vikings (49-37)

V NFC Championship contro i Tampa Bay Buccaneers (11-6)
V Super Bowl XXXIV contro i Tennessee Titans (23-16)

2000 {{{annof}}} NFL NFC West 2 10 6 0 S Wild Card Game contro i New Orleans Saints (31-28)
2001 {{{annof}}} NFL NFC West 1 14 2 0 V Divisional play-off contro i Green Bay Packers (45-17)

V NFC Championship contro i Philadelphia Eagles (29-24)
S Super Bowl XXXVI contro i New England Patriots (20-17)

2002 {{{annof}}} NFL NFC West 2 7 9 0 non disputati
2003 {{{annof}}} NFL NFC West 1 12 4 0 S Divisional play-off contro i Carolina Panthers (29-23)
2004 {{{annof}}} NFL NFC West 2 8 8 0 V Wild Card Game contro i Seattle Seahawks (27-20)

S Divisional play-off contro gli Atlanta Falcons (47-17)

2005 {{{annof}}} NFL NFC West 2 6 10 0 non disputati
2006 {{{annof}}} NFL NFC West 2 8 8 0 non disputati
2007 {{{annof}}} NFL NFC West 4 3 13 0 non disputati
2008 {{{annof}}} NFL NFC West 4 2 14 0 non disputati
2009 {{{annof}}} NFL NFC West 4 1 15 0 non disputati
2010 {{{annof}}} NFL NFC West 2 7 9 0 non disputati
2011 {{{annof}}} NFL NFC West 4 2 14 0 non disputati
2012 {{{annof}}} NFL NFC West 3 7 8 1 non disputati
2013 {{{annof}}} NFL NFC West 4 7 9 0 non disputati
Totale 531 523 23 Record di stagione regolare
19 24 Record dei play-off
550 547 23 Stagione regolare e play-off
Legenda
  •      Vittoria nel Super Bowl (dal 1966)
  •      Vittoria nella lega (1920-1969)
  •      Vittoria nella Conference
  •      Vittoria nella Division
  •      Qualificazione al Wild Card Game (dal 1978)
  • V = Vittorie
  • S = Sconfitte
  • P = Pareggi
  • T = Posizione a pari merito


Giocatori importanti

Numeri ritirati

Numeri ritirati dai St. Louis Rams
Giocatore Ruolo Anni
7 Bob Waterfield QB 1945-52
28 Marshall Faulk RB 1999-2006
29 Eric Dickerson RB 1983-87
74 Merlin Olsen DT 1962-76
75 Deacon Jones DE 1961-71
78 Jackie Slater OT 1976-95
80 Isaac Bruce WR 1994-2007
85 Jack Youngblood DE 1971-84

La squadra

Template:Roster dei Saint Louis Rams

Lo staff

Template:Staff dei Saint Louis Rams

Note

  1. ^ col nome Cleveland Rams
  2. ^ col nome Los Angeles Rams
  3. ^ (EN) "St. Louis Rams History: Chronology, stlouisrams.com. URL consultato il 16 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2006).
  4. ^ (EN) Rams Fun Facts: Rams Famous Firsts, stlouisrams.com. URL consultato il 16 dicembre 2012.
  5. ^ (EN) Rams Fun Facts: The Rams Horns, stlouisrams.com. URL consultato il 16 dicembre 2012.
  6. ^ (EN) 1997 National Football League Draft, Pro Football Hall of Fame. URL consultato il 12 ottobre 2012.
  7. ^ (EN) Super Bowl XXXIV Game Recap, NFL.com, 31 gennaio 2000. URL consultato il 29 novembre 2012.
  8. ^ (EN) Former Rams owner Frontiere dies, MSNBC.com, 18 gennaio 2008. URL consultato il 22 dicembre 2012.

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