Giuseppe Bardi (fl. XIX secolo) è stato un sacerdote italiano, Rettore di Guasila dal 1801 – 1828.

Il Bardi, oltre che sacerdote fu un pensatore. Svolse la sua attività in particolare in pieno periodo napoleonico e grazie all'amicizia con Domenico Alberto Azuni fu uno dei pochi sacerdoti sardi a cui venne consentita una attività politica-sociale.

Il Bardi fu collega di studi dell'Azuni all'Università di Sassari.

Il Bardi, nel 1812, fecce erigere un palazzo rettorale al centro di Guasila. È difficile capire la costruzione, ad uso privato, così maestosa, dentro e fuori, per un piccolo centro come Trexenta.

In base ad alcuni documenti redatti a mano, direttamente dal Bardi, non è inverosimile che le norme di giurisprudenza riguardanti le norme del commercio marittimo internazionale - attualmente vigenti, ma varate dai Codici Napoleonici – fossero state scritte direttamente dal sacerdote politico Sardo.

Il Bardi viene citato da Pietro Martini nella Biografia Sarda in quanto il Teologo Antonio Giuseppe Arriu gli dedicò un importante volume – ora nellìarchivio di stato – intitolato Le profezie che rimirano il mondo decifrate contro i vani interpretamenti dei moderni chilialisti, pubblicato nel 1809 dalla Stamperia Reale di Cagliari.

Bibliografia

  • Pietro Martini, Biografia Sarda pp 73 Tomo 1-, riedizione a cura della Regione Autonoma della Sardegna (prima edizione Reale Stamperia, Cagliari 1837), Bologna, Forni 1971. SBL0436168.
  • Massimo Ceresa, La Sardegna nei manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, Esse Gi Esse, Roma 1990. Documento n°115 e 116: lettera di Domenico Alberto Azuni a Carlo Fea pp. 262-263