Granito (sommergibile)
Il Granito è stato un sommergibile della Regia Marina.
Granito | |
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Storia
Dopo l’ultimazione svolse l’addestramento a ritmi serrati per divenire operativo il primo possibile[1].
Il 6 agosto 1942 fu inviato ad est dell’isola La Galite al comando del tenente di vascello Leo Sposito, nell’ambito della battaglia di Mezzo agosto che si sarebbe di lì a poco sviluppata[1][2][3]. Il 12 agosto avvistò il convoglio britannico dell'operazione «Pedestal», diretto a Malta, ma non riuscì ad avvicinarsi a sufficienza per attaccare[4]. Il 14 agosto individuò in superficie un gruppo di unità nemiche (si trattava della scorta che rientrava alla base) e le attaccò con il lancio di cinque siluri, immergendosi subito dopo – dato che l’incrociatore leggero HMS Kenya lo aveva avvistato e stava dirigendo per speronarlo – e posandosi sul fondale per eludere l’eventuale caccia antisommergibile[1][2]. Fu avvertito un forte scoppio, ma non risultano danneggiamenti[1][2].
Nei primi giorni di novembre fu impiegato in una missione di trasporto di 22,4 tonnellate di munizioni in Libia: giunse a Tobruk il 5 novembre, effettuò la messa a terra del carico e fece quindi ritorno nella base di Augusta, ove arrivò tre giorni dopo[1].
L’8 novembre stesso lasciò Augusta per attraversare lo stretto di Messina e porsi in agguato a settentrione del litorale dell’Algeria: tuttavia comunicò per l’ultima volta con la base alle 10.15 del 9 novembre, dopo di che non se ne seppe più nulla[1][2].
Solo nel dopoguerra si apprese che era stato attaccato il 9 od il 14 novembre, al largo di Capo San Vito (Sicilia) dal sommergibile britannico HMS Saracen, con il lancio di tre siluri: colpito, il sommergibile italiano era affondato con tutto l’equipaggio in posizione 38°34’ N e 12°09’ E[1][2][5][6].
Con il Granito s’inabissarono il comandante Sposito, altri 4 ufficiali, 13 sottufficiali e 29 fra sottocapi e marinai[1][7].
Il sommergibile aveva svolto in tutto 4 missioni offensivo-esplorative e 4 di trasferimento, per complessive 3.839 miglia di navigazione in superficie e 348 miglia in immersione[1].
Note
- ^ a b c d e f g h i Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreMuseo della Cantieristica
- ^ a b c d e Regio Sommergibile Alabastro
- ^ Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. 333
- ^ Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. 336
- ^ Allied Warships of WWII - Submarine HMS Saracen - uboat.net
- ^ Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, p. da 342
- ^ Caduti