Storia

La Seconda Guerra Mondiale

L'autunno del '43 dopo i tragici eventi di Cassino vede Patrica sicuro avanposto a pochi chilometri dal teatro del fronte. Qui tra settembre ed ottobre si insedia e si rafforza un presidio della divisione Hermann Goering[1] che estromette la popolazione dalle case del centro urbano che viene così costretta a rifugiarsi nelle montagne.[2]

Le truppe alleate sfondano la Linea Gustav e lungo la direttrice della Valle del Sacco avanzano le truppe francesi, che incorporano truppe nordafricane, i cosiddetti goumier, che entrano in città il 31 maggio 1944, dopo la ritirata dei tedeschi che lasciano dietro a se ponti e trasformatori di energia elettrica distrutti[3].

Come altri centri del frusinate, subì nei giorni immediatamente successivi strupri di massa attuati dai goumier francesi, ai danni di molte persone di ambo i sessi e di tutte le età, indicati con il termine marocchinate[4].

La strage di Patrica

La mattina dell'8 novembre 1978 il Procuratore capo della Repubblica presso Frosinone, Fedele Calvosa fu ucciso in un agguato mentre era diretto da Patrica a Frosinone a bordo dell'auto di servizio, una Fiat 128 blu, sulla quale viaggiavano anche l'agente di scorta Giuseppe Pagliei, nato a Giuliano di Roma e l'autista Luciano Rossi, di Sgurgola i quali rimasero entrambi uccisi nell'attentato.

L'attentato fu rivendicato dalle Formazioni Comuniste Combattenti; il gruppo terrorista era formato da tre uomini, Paolo Ceriani Sebregondi (originario di un'importante famiglia romana e fratello del militante di estrema sinistra Stefano Ceriani Sebregondi), Nicola Valentino e Roberto Capone, e una donna, Rosaria Biondi. Durante il conflitto a fuoco rimase mortalmente ferito per errore dal fuoco dei suoi compagni Roberto Capone[5]. Gli altri attentatori riuscirono a fuggire ma Valentino e la Biondi furono in seguito arrestati[6], processati e condannati all'ergastolo, mentre Ceriani Sebregondi riuscì a espatriare in Francia.

Note

  1. ^ Proloco
  2. ^ Eventi, 1943
  3. ^ Eventi, 1943
  4. ^ Una nota del 25 giugno 1944 del Comando generale dell' Arma dei Carabinieri dell'Italia liberata alla Presidenza del Consiglio segnalava nei comuni di Giuliano di Roma, Patrica, Ceccano, Supino, Morolo e Sgurgola, in soli tre giorni (dal 2 al 5 giugno), 418 violenze sessuali, di cui tre su uomini, 29 omicidi, 517 furti compiuti da soldati marocchini.
  5. ^ Galli, 1993, pag. 221
  6. ^ Galli, 1993, pag. 229

Bibliografia

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