Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2013
Template:Infobox elezioni L'Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2013, che si terranno a partire dal 18 aprile, sono le elezioni che portano alla scelta del XII Capo di stato italiano repubblicano, dopo la fine del mandato del presidente uscente Giorgio Napolitano , eletto nel 2006.
La vigilia del voto
In vista della scadenza del mandato di Napolitano, tra alcune forze politiche (PD, PDL, Lega, Scelta Civica e UDC) nasce l'ipotesi di una sua rielezione, anche per mantenere un punto fisso nella politica italiana molto apprezzato dai cittadini e all'estero in un periodo turbolento delle vicissitudini politiche. Ma in varie dichiarazioni lo stesso Napolitano aveva però ribadito la sua non disponibilità ad un rinnovo del mandato, sia per ragioni di età sia perché a suo avviso il settennato mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato, secondo quanto ribadito anche dal suo predecessore Ciampi.
Toto nomi
Già da alcuni mesi prima dell'elezione cominciano a circolare voci su possibili nuovi presidenti: Gianni Letta, sostenuto in particolare da PDL, Mario Monti, Massimo D'Alema, Romano Prodi, ma anche di personalità non politiche come Gino Strada, Dario Fo, Gustavo Zagrebelsky. Insistenti sono anche le voci su una possibile elezione di una donna, per la prima volta, realizzabile con volti quali: Emma Bonino, il Ministro dell'Interno Cancellieri o quello della Giustizia Severino. L'elezione di una donne era stata vista favorevolmente anche dal Presidente Napolitano nel 2012, durante un'intervista a dei giovani studenti in visita al Quirinale.
Convocazione dell'assemblea elettrice
Nei primi giorni di aprile il Presidente Napolitano spinge il Presidente della Camera Laura Boldrini ad iniziare i lavori per la preparazione dell'elezione del suo successore, secondo anche quanto emerge da un comunicato del Quirinale:
La seduta comune del Parlamento, integrato dai delegati regionali, per l'elezione del nuovo Capo dello Stato, potrà aver luogo già a partire da giovedì 18 aprile. Il Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, nella sua qualità di Presidente del Parlamento, nel comunicare che provvederà lunedì 15 aprile a diramare le convocazioni previste dal secondo comma dell'art. 85 della Costituzione, ha precisato che "su invito" del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e "sentito" il Presidente del Senato, Pietro Grasso, la seduta potrà aver luogo appunto già a partire da giovedì 18 aprile, "confidando che gli adempimenti relativi alla designazione da parte delle Regioni dei propri delegati si svolgano con la massima tempestività". [1]
Per i delegati Friuli Venezia Giulia il cui Consiglio regionale è in corso di rinnovo, come avvenuto in altre analoghe occasioni, il Consiglio uscente provvede alle opportune designazioni.
Modalità dell'elezione
Secondo la Costituzione l'elezione del Presidente della Repubblica avviene secondo le seguenti norme:
- Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, con la partecipazione dei delegati eletti dai Consigli regionali. Ogni Consiglio regionale elegge tre delegati in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato (artt. 55 e 83, Cost.).
- La convocazione in seduta comune del Parlamento e dei delegati regionali per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica è effettuata trenta giorni prima che scada il termine del suo mandato. La convocazione è effettuata dal Presidente della Camera dei deputati. Se le Camere sono sciolte, o manca meno di tre mesi alla loro cessazione, l'elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica (art. 85, Cost.).
- L'elezione ha luogo per scrutinio segreto. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza di due terzi della assemblea; dal quarto è sufficiente la maggioranza assoluta. Il Presidente e l'Ufficio di Presidenza del Parlamento in seduta comune sono quelli della Camera dei deputati (art. 63, secondo comma, Cost.).
- Quando il Parlamento si riunisce in seduta comune si applica il Regolamento della Camera dei deputati. Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune (art. 91, Cost.).
Delegati regionali
Oltre ai 630 deputati, i 315 senatori eletti e i 4 senatori a vita, partecipano all'elezione del Presidente della Repubblica anche 58 rappresentanti delle regioni.
Abruzzo
Basilicata
- Vito De Filippo (Pd)
- Vincenzo Santochirico (Pd)
- Paolo Castelluccio (Pdl)
Calabria
- Giuseppe Scopelliti (Pdl), Presidente della Giunta regionale
- Gianpaolo Chiappetta (Pdl)
- Sandro Principe (Pd)
Campania
Emilia-Romagna
Friuli-Venezia Giulia
Sono il Presidente del Consiglio Regionale Maurizio Franz (LN), il Vicepresidente della Giunta Luca Ciriani (Pdl) e il consigliere Franco Bussa (PD).
Lazio
Liguria
- Claudio Burlando (Pd), Presidente della Giunta
- Rosario Monteleone (Udc), Presidente del Consiglio regionale
- Luigi Morgillo (Pdl), vicepresidente del Consiglio regionale
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Onofrio Introna (SEL), Presidente dell’Assemblea Legislativa Antonio Maniglio (PD) Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa Nino Marmo (Pdl), Vicepresidente dell’Assemblea Legislativa [2]
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino-Alto Adige
Umbria
Valle d'Aosta
Veneto
Note
<references>
Template:Elezioni del Presidente della Repubblica
- ^ SSu invito del Presidente la seduta del Parlamento per la elezione del nuovo Capo dello Stato potrà aver luogo a partire dal 18 aprile, su quirinale.it.
- ^ Nominati il 4 aprile