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Emo è un termine inglese nato per identificare una subcultura giovanile emersa negli Stati Uniti, in particolare a Washington D.C., durante gli anni 80. Essa deriva direttamente dal genere musicale emo, da cui ha preso ispirazioni e caratteristiche.

Ragazzo emo

Per più di un decennio, il termine emo è stato usato quasi esclusivamente per descrivere il genere musicale che ha dominato la fine degli anni 80; Tuttavia, durante gli anni 90, quando la musica emo iniziò a convergere nel senso popolare, il termine iniziò ad essere utilizzato come un riferimento più ampio rispetto alla precedente denotazione. L'origine della parola emo in sé è confusa, anche se molto probabilmente deriva da "emozionale" (emotive).

Stile

 
Un emo all'Animecon di Budapest del 2008

L'emo è spesso associato ad un certo tipo di moda relativa all'abbigliamento skate. Attualmente, sia i ragazzi che le ragazze usano spesso jeans stretti ed aderenti, hanno una lunga frangia asimmetrica in testa e gli occhi truccati di nero. Sono frequenti t-shirt aderenti raffiguranti le band preferite, cintura con le borchie colorate con tonalità accese, scarpe da skater o in generale scarpe nere, Converse o Vans.[1][2][3].

L'abbigliamento emo trae le sue radici dalla scena hardcore punk/post-hardcore e straight edge americana degli anni ottanta (proprio dove l'emo in origine era nato), i cui interpreti seguivano l'abbigliamento skater di quel periodo, che differentemente da quello più recente, si basava su indumenti tendenzialmente stretti ed aderenti, tatuaggi, magliette corte e capelli corti o rasati, e anzi non vi era traccia della caratteristica frangia.

Lo stile emo oggi si è quindi distinto dall'originale sia nella musica che nel look, in quanto, sebbene presenti diversi elementi in comune, ha più affinità con la scena pop punk e melodic hardcore americana riconducibile agli anni novanta-duemila. La recente moda dei "nuovi" emo ha comunque condizionato le tendenze generali, in quanto oggi questi indumenti sono largamente utilizzati e reperibili nei negozi.

 
Una coppia emo

Ci sono due forme popolari di stile di abbigliamento che sono considerate emo al momento: il primo essenzialmente deriva dall'indie-punk-anni 90 e ha connessioni con l'indie rock e punk rock. L'abbigliamento è spesso di colori neri e scuri, spesso contrastati con colori vivaci e appariscenti. Le camicie possono essere personalizzate e avere vari motivi, spesso immagini ereditate dalla cultura punk.

 
Un emo con il tipico taglio "Spiky"

Un altro stile popolare, influenzato da quello gotico, si concentra di più sui colori scuri ed è caratterizzato principalmente dalle camicie rosse in blu, fucsia e nero, talvolta con teschi o stelle; nastri luminosi; e pantaloni stretti (preferibilmente neri o scuri). Inoltre a volte i rappresentanti di questo stile indossano una maglietta o una camicia con una cravatta, contrastando i possibili colori di quest'ultima con delle cinture di proiettili. Tuttavia, non tutti gli stili d'abbigliamento sono correlati con la cultura dark o goth, solo pochi sono interamente collegati con la musica emo, oppure si rifanno ad altri stili solo per quanto riguarda alcuni aspetti estetici. L'emo ha subito un'influenza indiretta del punk, infatti il termine emo è legato all'emotional hardcore, la prima forma di musica emo.

È chiaro quindi che gli emo si preoccupino molto del loro aspetto perché è il mezzo tramite il quale esprimono i loro sentimenti. Non sorprende quindi che anche i ragazzi si trucchino o abbiano una grande cura nel modo di tenere i capelli o nella scelta degli accessori (cinture, bracciali, piercing ecc...).

Impatto di massa

 
Esempi di abbigliamento emo

In generale quindi, tra gli adolescenti, il termine emo è legato ad un'estetica di abbigliamento e taglio di capelli che può essere composto dall'uso di pantaloni canalizzati, t-shirts tagliate che spesso portano i nomi di band rock o punk e capelli con frangie lunghe da un lato, che a volte coprono uno o entrambi gli occhi; è comunque popolare anche la capigliatura Spiky (cioè "spuntonata"), ottenuta grazie alla cotonatura delle ciocche di capelli e all'utilizzo di prodotti come lacca o colla di pesce su queste ultime. Inoltre il mondo emo si distingue per il suo carattere particolarmente emotivo-emozionale, sensibile, timido, introverso, depresso ecc. Tuttavia, si deve tener conto che il movimento si è trasformato negli anni e che gli emo non necessariamente corrispondono a uno specifico stereotipo.

 
Borsa a scacchiera con spillette emo e punk. Gli abiti e accessori a scacchiera sono piuttosto comuni fra gli emo.

Essi tendono inoltre a essere identificati con vari sottogeneri musicali rock e punk, come l'hardcore punk, il post-hardcore e screamo, pop punk, indie rock; Anche se è possibile ascoltare metalcore, deathcore, pop rock, gothic rock, elettronica, electropop, sperimentale eccetera.

Nei mass media

Il fenomeno è diventato talmente diffuso che anche i media più "mainstream" hanno cominciato a parlarne in maniera diffusa.[4][5][6].

Nel corso degli ultimi due decenni, gli emo sono saltati alla cronaca principalmente per casi di autolesionismo e suicidio, ma anche di droga, alcolismo, anoressia, bulimia e vari altri[7][8][9][10][11]. Ciò ha portato ad una ulteriore stereotipizzazione degli emo e della loro identità ed ha anche provocato una certa avversione, se non una vera e propria discriminazione, nei loro confronti da parte di gruppi di individui o subculture diverse. Recentemente inoltre si è verificato uno scandalo sugli emo a causa di un servizio/inchiesta del programma televisivo Le Iene in cui veniva mostrato ciò che accadeva nei cossiddetti "Durex Party", cioè delle feste private in cui partecipano principalmente gli emo e dove si consumano solitamente sostanze stupefacenti, si fa sesso o entrambe le cose[12][13].

Ad ogni modo, visti gli abusi e le aggressioni fisico-verbali che spesso subiscono gli emo nel Regno Unito, poco tempo fa è stato varato un nuovo regolamento che equipara le discriminazioni in base alla "subcultura" di appartenenza a quelle fatte per razza, religione, disabilità e orientamento sessuale[14][15].

Nella cultura popolare

Recentemente sono diventati piuttosto popolari i fumetti emo, cioè dei fumetti, spesso creati da artisti non professionali, caratterizzati da un grafica semplice e scarna, talvolta anche deprimente, in cui le storie vedono spesso un solo personaggio o una coppia (spesso maschio e femmina) in cui i temi centrali sono l'amore, la tristezza, la malinconia, la solitudine ecc.

Sono molto popolari nella cultura emo alcuni film di Tim Burton come Edward mani di forbice, The Nightmare Before Christmas, La sposa cadavere o anche Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street.

È diventato uso comune inoltre identificare dei personaggi fittizi (spesso cinematografici ma non solo) con i tratti tipici della cultura emo, sia dal punto di vista estetico che emotivo; per citarne alcuni: Sam Monroe, personaggio del film L'ultimo sogno; Jeff Matthews, personaggio del film Cimitero vivente 2; Sasuke Uchiha, personaggio della serie multimediale di Naruto; Zexion, personaggio della serie videoludica Kingdom Hearts; Elle, personaggio della serie multimediale di Death Note; Ulquiorra Cifer, personaggio della serie anime e manga di Bleach; Zero Kiryu, personaggio della serie anime e manga di Vampire Knight; vari altri.

Cinematografia

Note

Voci correlate

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