Discussione:Iosif Stalin
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Apprezzamento
Questa voce merita un apprezzamento per l'onestà storica con cui è stata scritta. Non sono d'accordo su alcuni punti, ma si ratta di questioni de tutto secondarie che non modificherebbero affatto la sua impostazione.--87.10.11.138 22:16, 13 gen 2007 (CET)
Se vuoi puoi fare le modifiche che ritieni necessarie o proporle qui (se pessi possano essere controverse) --Cruccone (msg) 22:17, 13 gen 2007 (CET)
Accanimento propagandistico contro Stalin? Non in questo sito, per favore
Cercare di attribuire a un personaggio storico colpe che vanno "oltre a quello che merita" (come affermato da qualcuno in questa discussione), esula dal significato stesso di Storia e di promozione della Cultura, che spero siano le finalità di Wikipedia. Se si vuole invece fare "propaganda politica" consiglio di rivolgersi a siti preposti per tali funzioni, non a questo. Grazie
- Domanda: Quali sarebbero i tratti di "accanimento propagandistico" contro Stalin? The Machinist (msg) 21:08, 13 ott 2009 (CEST)
PS: Firmatevi, grazie.
in effetti bisognerebbe essere imparziali......però........ --Barro97 (msg) 15:49, 6 mar 2011 (CET)
Il paragrafo "tributo di sangue" contiene gravi inesattezze storiche
Obietto con ragionamenti, più che con cifre. Le cifre hanno a volte il vantaggio della credibilità, salvo poi riscontrarne l'autenticità. Invece alla Ragione non si può mentire.
Il fatto (vero) che la Russia abbia subito carestie e un drastico aumento di mortalità e calo di natalità verificabile dai censimenti, è ben lontano dall'affermare che sia stato tutto pianificato dalla mente di un uomo. Soprattutto se non si tiene conto del contesto storico in cui l'Unione Sovietica è venuta a trovarsi per molti anni dopo la Rivoluzione. Nel 1917 la Russia ha rinunciato alla partecipazione ad una Guerra (la Grande Guerra) che stava mietendo inutilmente numerose vittime, proprio in seguito alle aspirazioni di pace del popolo sovietico (una delle parole d'ordine della Rivoluzione d'Ottobre). Immediata la reazione sia di nemici sia di ex-alleati che hanno ripiegato gli eserciti di milioni di unità contro la neonata Unione. La formidabile potenza distruttiva delle Potenze coalizzate contro il popolo insorto vi fu un vero e proprio assalto da nord, da sud e da ovest, ma anche dall'interno con sperimentali tecniche di guerriglia. Respingere questo attacco costò molte vite umane sia come diretta che come indiretta conseguenza. Ma imputare agli attaccati le colpe degli aggressori ha tanto senso quanto dire che è colpa di una persona derubata se il ladro si è veduto costretto a malmenarla. Quando il popolo sovietico stremato dalla Guerra e dall'invasione è riuscito a respingere gli attacchi, i fautori della contro-rivoluzione, stranieri e non, hanno preferito nuovi metodi più efficaci di finanziamento delle lotte intestine, cercando di sovvertire dall'interno il nuovo ordine. Per far questo venne usato ogni mezzo, tra cui l'organizzazione di rivolta dei piccoli proprietari terrieri, che preferivano distruggere le risorse di sostentamento piuttosto che rifornire le città, nelle quali vi fu poi la funesta carestia. Da qui scoppiò una guerra civile (erroneamente identificata con una repressione voluta dai vertici) tra popolo russo delle città e diseredati delle campagne contro i kulaki. Questa guerra civile che ha visto piuttosto Stalin nel ruolo moderatore, cosa che gli è valsa una dura critica sulle prime pagine della Pravda dell'epoca. Ed è anche in questa chiave di lettura che si possono comprendere e dare fondamento storico al esacerbante dibattito interno al Partito Comunista Sovietico di quegli anni, sfociato in scontri molto duri anche tra i leader stessi del Partito.
Ma torniamo pure fuori dal contesto storico.
Se dovessimo adottare il criterio di enumerazione delle vittime, dei genocidi e dei campi di concentramento finalizzati alla tortura e allo sterminio di massa, non si salverebbero neanche le cosiddette "Democrazie occidentali", con la introduzione militare e forzata del loro modello di governo nel resto del Mondo e con il sostegno di governi fantocci autori tra le più efferate stragi contro oppositori politici (come Pinochet, Suarto o lo stesso Saddam Hussein usato contro l'Iran e Pol Pot sostenuto contro il Vietnam); nè il Capitalismo che, solo in Italia, sacrifica silenziosamente sull'altare del profitto più di 1000 lavoratori l'anno, oltre a lasciare, sempre in un solo anno, quasi ventimila invalidi permanenti e a contare un milione di incidenti sul lavoro; nè si salverebbe la Chiesa Cattolica complice e fautrice di conversioni forzate e stermini su base etnico-religiosa di milioni di persone in Asia, Africa e America Latina; e ancora non si salverebbero i più alti baluardi della Globalizzazione Capitalistica come Stati Uniti nati sulle ceneri del genocidio e della deportazione in riserve di sterminio dei pellerossa, sulla segregazione razziale e la persecuzione di minoranze etniche e
Modifiche massiccie
Questa serie di modifiche (tutte listate come minori) mi lascia un po' perplesso. A parte l'aver cambiato Trotsky con Tockji, mi sembra che il resto merita quantomeno un po' di discussione. ---- Theirrules yourrules 00:15, 20 set 2012 (CEST)
- Salve, Theirrules. Cosa c'è che non ti quadra? Non hai familiarità con le fonti?--S.á.n.d.o.r.-K.r.á.s.n.á.-(MT) (msg) 20:27, 11 ott 2012 (CEST)
Hai ragione. La voce è sata stravolta, in molte occasioni, con piccoli tocchi puntuali viene rovesciato il senso generale. Bisognerebbe metterci mano.--Billiesbouncer (msg) 18:51, 23 set 2012 (CEST)
- La voce non è stata stravolta e non si è modificato nessun senso generale (anche perché di "senso generale" questa voce ne ha ben poco, arrabattata e confusionaria com'è). Ho modificato alcune frasi scritte in modo confuso e prive di fonti, inserendo riferimenti puntuali ai testi teorici di cui si parlava. I due paragrafi che hai inserito tu, oltre a essere completamente fuori contesto, sono totalmente privi di riferimenti e contraddicono le fonti.--S.á.n.d.o.r.-K.r.á.s.n.á.-(MT) (msg) 20:31, 11 ott 2012 (CEST)
Se alcune frasi ti sembrano scritte in modo "confuse" sarebbe il caso di parlarne e collaborare invece di cancellare.o no?
--Billiesbouncer (msg) 19:36, 12 ott 2012 (CEST)
- Ok, parliamone: hai scritto un'assurdità priva di fonti e contraddetta da quanto detto, con riferimenti, due righe sopra. Poi, tanto per strafare, hai pure eliminato gli avvisi di mancanza di fonti messi nei paragrafi più deliranti (ci sono dei riferimenti a "molti storici" senza citarne uno, ci sono "lettere dal fronte" senza autore né fonte né data, ci sono valutazioni del tutto personali...), il pezzo sulla destalinizzazione, le correzioni da "Trockij" a "Trotskij". E, tanto per fare i pignoli, l'idea che Stalin avrebbe eliminato "quasi tutti" i suoi vecchi compagni di lotta è una fesseria, e basta andarsi a rivedere le date di morte della vecchia guardia leninista per notarlo. Congratulazioni. Hai fonti che giustifichino le tue interpretazioni o vai avanti a suon di idee in libertà? In attesa di cordiale risposta, faccio mia la tesi di Stonewall qui sopra: probabilmente non sei molto pratico di come inserire le fonti.--S.á.n.d.o.r.-K.r.á.s.n.á.-(MT) (msg) 01:42, 13 ott 2012 (CEST)
Stalin non ha eliminato la quasi totalità della vecchia guardia leniniana? E, di grazia, di cosa sono morte le persone di quest'elenco , componenti dei vari politburo degli anni 20: Lev Kamenev, Nikolay Krestinsky, Leon Trotsky, Nikolai Bukharin, Grigory Zinoviev , Alexei Rykov ,Jānis Rudzutaks Grigori Sokolnikov, Nikolai Uglanov ,Vlas Chubar, Valerian Kuybyshev, Stanislav Kosior, Sergei Syrtsov? Sono morti di freddo? Ora spetta a te trovare i soppravvissuti (aiutino: cercali tra coloro che mostravano una fedeltà canina al piccolo padre dei popoli e tra i fortunati morti nel loro letto prima del vortice repressivo degli anni trenta) ed elencarli. Poi "molti storici", "lettere dal fronte", e altre assurdità non le ho scritte io. Controlla prima di parlare. E poi come ti sei permesso di eliminare l'affermazione che gli unici non riabilitati sono stati Jagoda, Yezhov e Beria, cioè i capi dela polizia? --Billiesbouncer (msg) 13:59, 13 ott 2012 (CEST)
- Complimenti per la cuttata selettiva. Bene, andiamo a vedere questi nomi. Tu hai citato solo quelli purgati, facendo truffaldinamente intendere che la "vecchia guardia leninista" fosse composta solo da quelli eliminati, e hai aggiunto gente che con i vecchi compagni di Stalin non c'entra nulla. La cosa era un po' diversa, ovviamente, perché prima e subito dopo la Rivoluzione il gruppo di Lenin comprendeva una ventina di persone: Rykov, Bucharin, Sverdlov, Zinov'ev, Kamenev, Trotskij, la Kollontaj, Uritskij, Krestinskij, Smilga, Nogin, Džeržinskij, Bubnov, Sokolnikov, Lomov, Šauman, Beržin, Muranov, Artem, la Stassova, Miliutin, Joffe. Non c'è bisogno di "cercare" nomi, dato che i nomi dei "vecchi compagni" sono quelli, e non altri. Erano membri del Comitato centrale del Partito nel 1917. Uritskij, Šauman, Sverdlov, Artem, Nogin e Joffe erano morti prima del '39, senza che Stalin c'entrasse nulla: Uritskij ucciso dai Socialisti Rivoluzionari, Šauman fucilato dalle guardie bianche, Sverdlov di tubercolosi nel '19, Nogin nel febbraio '24, Džeržinskij di malattia nel '26, Joffe cade in disgrazia con Trotskij e si suicida l'anno dopo. Muoiono dopo le purghe: la Kollontaj nel '52, Muranov nel '59, la Stassova nel '66. Zinov'ev, Bucharin, Kamenev, Rikov sono stati condannati a morte sotto Stalin, Trotskij ucciso in esilio da uno stalinista. Nessuno degli altri che hai citato era un suo "vecchio compagno di lotta": il fatto che siano morti nelle purghe dimostra che Stalin ha colpito anche membri del partito più recenti (sai che novità...), non che ha tolto di mezzo tutti i suoi ex compagni. Complimenti anche per la tendenza alla mistificazione che dimostri, stabilendo a priori che tutti quelli che non sono morti nelle purghe erano cagnolini da compagnia (senza uno straccio di fonte storiografica e ignorando un bel pezzo di storia politica dell'URSS, come al solito): vallo a dire alla Kollontaj, con cui Stalin ha avuto più di uno scazzo (c'è scritto pure nella voce, ovviamente senza fonte). Quindi, com'è evidente a chiunque tranne che a te, è corretto scrivere che Stalin ha eliminato alcuni suoi compagni, non che li abbia uccisi tutti. Jagoda, Ežov, Berija (e Trotskij) non sono mai stati riabilitati, ma questo non c'entra niente con l'ascesa al potere di Stalin o con la fine della Vecchia Guardia.
- Un altra cosa: va bene che le fesserie delle lettere non le hai scritte tu, ma gli avvisi sei tu ad averli eliminati, tanto per andare sul sicuro. Facciamola breve, Billo: se hai qualcosa da dire devi dirlo nel contesto giusto, senza affastellare nomi e semplificare saldando decenni e contesti, e soprattutto citando delle stramaledette fonti.
- Giusto per finire, il riferimento che hai messo al libri di Boffa, al di là del casino che hai fatto con l'editing, ripete semplicemente quello che c'è scritto nelle righe precedenti. Poi sarebbe anche meglio, quando si attribuiscono programmi, intenzioni o dichiarazioni a una persona, citare da fonti di prima mano (cioè scritti di Stalin, non su Stalin), ma è già un timido passo avanti. Quel delirio privo di fonti che hai messo subito dopo, in cui (sempre ovviamente senza uno straccio di riferimento, com'è consuetudine) fai una confusione spaventosa in materia di leninismo (con i comunisti che avrebbero l'obiettivo dell'estinzione dello stato "in comune con gli anarchici", addirittura), mischi purghe distanti decenni, mischi gli eletti nel '34 con la Vecchia Guardia, citi il rapporto di Chruščëv (un testo che ha aperto un enorme dibattito storiografico ed è un testo da prendere veramente con le molle, non come se fosse la bibbia) come fonte definitiva, è vandalismo e nient'altro, almeno fino a quando non sarà piazzato nel paragrafo giusto, dotato di riferimenti precisi e scritto in un italiano leggibile.--S.á.n.d.o.r.-K.r.á.s.n.á.-(MT) (msg) 16:21, 13 ott 2012 (CEST)
Se ho eliminato avvisi è stato per imperizia. Hai ragione sul compagni d'armi. Bisogna dire Vecchi Bolscevichi.Lacia perdere il tono insultante e collabora alla scrittura della voce, come si fa tra persone civili. Qundo trovi un errore lo fai notare onestamente prima di cancellare interi paragrafi che magari altri potrebbero apprezzare. --Billiesbouncer (msg) 17:32, 13 ott 2012 (CEST)
- Ecco l'utilità delle discussioni con i passanti. Risposte in merito? Zero, però le tue scemenze continui a reinserirle.--S.á.n.d.o.r.-K.r.á.s.n.á.-(MT) (msg) 17:41, 13 ott 2012 (CEST)
Non insultare. Anche io ho considerato alcune tue cose delle vere e proprie porcherie , ma non mi sono permesso di fartele notare, d'altronde so che l'umanità e varia, c'è chi ama Mussolini, chi Hitler, chi Stalin, e tutti s’infervorano nel fare la guardia alle loro biografie ora negazioniste ora semplicemente pazzoidi Normale. Invitto anche a controllare la voce di Kirov che mi sembra scarsina e agiografica. Di nuovo. Basta cancellare.--Billiesbouncer (msg) 18:13, 13 ott 2012 (CEST)
- Carina, questa: mi dai dello stalinista e poi chi insulta sarei io. Potresti spiegare, poi, in che modo wikificare una voce Stalin sostituendo le opinioni con fatti sarebbe stalinismo, ma non mi interessa. Non puoi cavartela con un "basta cancellare" quello che ti fa comodo: hai delle fonti? Inseriscile!--S.á.n.d.o.r.-K.r.á.s.n.á.-(MT) (msg) 18:46, 13 ott 2012 (CEST)
Si può chiedere a un esperto di intervenire per un arbritato con S.á.n.d.o.r.-K.r.á.s.n.á? --Billiesbouncer (msg) 18:33, 13 ott 2012 (CEST)
Intanto invito entrambi a calmarvi e prendervi 5 minuti per leggervi Wikipedia:Niente attacchi personali, e mentre segnalo la discussione ai progetti di riferimento evitate di continuare ad editare sulla voce. Per piacere non infiammate la discussione, sarete concordi con me che non ha alcuna utilità fare ciò per la voce, ma può avere effetti deleteri sulla vostra utenza. --Riottoso? 18:51, 13 ott 2012 (CEST)
Ok, ma contralla chi ha iniziato a insultare. Intanto che devo fare? quello mi ha di nuovo annullato il mio contributo. Io invece il suo non l'ho modificato.ripeto. Che fare?--Billiesbouncer (msg)--Billiesbouncer (msg) 19:02, 13 ott 2012 (CEST)
- Evitiamo per favore di continuare l'edit war in voce (e per i prossimi tre giorni questo vi sarà comunque impossibile perché ho protetto la voce) e di proseguire ad utilizzare questo spazio per insultarvi - lo state facendo entrambi - o discutere degli insulti stessi - cosa in sé né funzionale alla discussione, né utile in generale.
- Dovreste invece riprendere la discussione sul merito delle modifiche alla voce, tenendo presente le linee guida sulle fonti: Wikipedia:Uso delle fonti e Wikipedia:Fonti attendibili, e quelle sulla neutralità: Wikipedia:Punto di vista neutrale, che non si raggiunge riportando tutto ed il suo contrario. --Harlock81 (msg) 19:19, 13 ott 2012 (CEST)
Accetto di buon grado. Però,il mio contributo, come voleva Sandor, non c'è per essere discusso. --Billiesbouncer (msg) 19:47, 13 ott 2012 (CEST)
- Il contributo è presente e accessibile tramite la cronologia. La mia non è una scelta di campo, ho semplicemente protetto una versione della voce - quella del momento in cui sono intervenuto, che chiaramente per alcuni e quella buona e per altri quella sbagliata (Wikipedia:La versione sbagliata). Per altro, la protezione è davvero breve - 3 giorni. --Harlock81 (msg) 19:52, 13 ott 2012 (CEST)
- In particolare è visibile qui, invito entrambe le "parti" ad esporre, senza soffermarsi sui revert etc ma solo sui contenuti le loro ragioni in nuce (anche se sono più o meno chiare). --Vito (msg) 20:38, 13 ott 2012 (CEST)
Proposta di modifica
Io proporrei questa correzione.
Stalin diede anche alcuni contributi allo sviluppo teorico del marxismo-leninismo, in particolare sul rapporto tra socialismo e movimenti nazionalisti[2]. La prassi politica realizzatasi nei trent'anni del suo governo è stata definita "stalinismo". Le caratteristiche distintive della gestione stalinista del potere in politica interna sono il culto della personalità e l’impiego del terrore(Gianfranco Pasquino. Dizionario di politica, Gruppo Editoriale l’Espresso.Pag 498). Partendo dal concetto leninista di "dittatura del proletariato", secondo il quale dopo la rivoluzione e prima della realizzazione di una società comunista compiuta sarebbe necessaria una fase politica di transizione verso il socialismo in cui i mezzi dello stato conquistato dai lavoratori vengano da essi impiegati contro la resistenza della minoranza capitalista sconfitta[3], e dalla teoria dell'estinzione dello stato una volta terminato il periodo della dittatura del proletariato[4]. Lenin, sempre in Stato e Rivoluzione aveva previsto che immediatamente dopo la presa del potere rivoluzionario l'apparato di repressione dello stato, fin dall'inizio del periodo di transizione, avrebbe iniziato a indebolirsi fino ad estinguersi una volta raggiunto il comunismo. Di fatto la pratica staliniana di governo andava nella direzione opposta: una crescita abnorme dell'apparato repressivo dello stato. Questo creava dei problemi teorici e pratici di difficile soluzione: che socialismo poteva essere quello che si serviva di un apparato repressivo di tal fatta? Sul punto "dell'intensificarsi della lotta di classe man mano che si procedeva verso il socialismo" Stalin fu chiaro. Disse nel Plenum del Febbraio-Marzo 1937:”Quanto più andremo avanti, quanti più successi avremo, tanto più i residui delle classi sfruttatrici distrutte diverranno feroci”.(Storia dell’Unione Sovietica. Giuseppe Boffa. Arnaldo Mondadori Editore L’Unità. P,252). A questa contraddizione dialettica comunque, prima che teoricamente Stalin rispose in maniera pratica. Una lotta senza tregua contro i reali o presunti nemici del socialismo o antipartito. Vengono allontanati dal potere i più famosi leader della rivoluzione, Trotskij, Kamenev, Zinovev, Bucharin, fino a giungere al culmine, coi processi di Mosca e con l’eliminazione fisica di tutta la vecchia guardia bolscevica,e, infine, di Trotskij(1940), gia in esilio da più di un decennio(Gianfranco Pasquino. Dizionario di politica, Gruppo Editoriale l’Espresso.Pag 498). Per dare un’idea dell’entità della repressione, solo considerando i componenti del Politburo degli gli anni 20, i seguenti Vecchi Bolschevichi, in gran parte “compagni d’armi di Lenin” perirono nelle prughe: Lev Kamenev, Nikolay Krestinsky Leon Trotsky, Nikolai Bukharin, Grigory Zinoviev , Alexei Rykov Jānis Rudzutaks Grigori Sokolnikov, Nikolai Uglanov ,Vlas Chubar, Valerian Kuybyshev, Stanislav Kosior, Sergei Syrtsov. Dei 139 membri e supplenti del Comitato centrale del partito, eletti al XVII Congresso del 1934, nei due anni successivi 98 furono arrestati e fucilati. Dei 1.966 delegati con diritto di voto o di consulenza, 1.108, cioè chiaramente più della maggioranza, furono arrestati sotto l'accusa di delitti controrivoluzionari. (dati del rapporto Krusciov). --Billiesbouncer (msg) 12:35, 15 ott 2012 (CEST)
- Scusa Bill ma tutta questa parte è veramente troppo lunga per l'incipit che così assume dimensioni mostruose, quindi ti invito a rimuoverla e inserirla da un altra parte, l'incipit andrà riscritto abbreviandolo molto ed elencando solo i fatti principali della vita del personaggio. Lascio a te il compito di riposizionare il testo inserito, grazie. Mi riservo di riformulare l'incipit dopo.--Stonewall (msg) 10:55, 27 ott 2012 (CEST)
Hai ragione , il brano rischia di diventare pesante, ma questo è dovuto al fatto che nel paragrafo si sostiene, in modo confuso e non documentato, una continuità Lenin-Stalin ,in linea peraltro con quanto Stalin e gli stalinisti sostenevano armati della propaganda(armata anch'essa) che sappiamo. Ti propongo, quindi, se si vuole rimuovere il mio contributo, di riscrivere l'intero paragrafo. --Billiesbouncer (msg) 11:33, 27 ott 2012 (CEST)
Proposta di nuovo incipit
Nativo della Georgia, di umili, origini, visse una avventurosa giovinezza come rivoluzionario socialista di professione, prima di assumere un ruolo importante di dirigente all'interno della fazione bolscevica del Partito socialista russo, guidata da Lenin. Capace organizzatore, dotato di grande energia e di durezza di modi e di metodi, Stalin, strettamente fedele alle direttive di Lenin, divenne uno dei principali capi della Rivoluzione d'ottobre e del nuovo stato socialista: l'Unione Sovietica. Il suo ruolo e il suo potere politico crebbero durante la Guerra civile russa in cui svolse compiti politico-militari di grande importanza, entrando spesso in rivalità con Lev Trockij.
Nonostante le critiche mossegli nell'ultima parte della sua vita da Lenin e il duro contrasto con Trockij, Stalin alla morte del capo bolscevico, assunse progressivamente, grazie alla sua abilità organizzativa e politica e al ruolo di segretario generale del partito, il potere supremo in Unione Sovietica. Dopo aver sconfitto politicamente prima la sinistra di Trockij e quindi la destra di Zinovev, Kamenev e Bucharin, Stalin adottò una prudente politica di costruzione del "socialismo in un solo paese", mentre nel campo economico mise in atto le politiche estremistiche di interruzione della NEP, di collettivizzazione forzata e di industrializzazione mediante i Piani Quinquiennali e la crescita dell'industria pesante.
A metà degli anni trenta, in una fase di superamento delle difficoltà economiche e di crescita industriale, Stalin iniziò il tragico periodo delle purghe e del grande terrore in cui progressivamente eliminò fisicamente, con un metodico e spietato programma di repressione, tutti i suoi reali o presunti avversari nel partito, nell'economia, nella scienza, nelle forze armate, nelle minoranze etniche. Per rafforzare il suo potere e lo stato sovietico contro possibili minacce esterne o interne di disgregazione, Stalin organizzò un vasto sistema di campi di detenzione e lavoro (GULAG) in cui furono imprigionati in condizioni miserevoli milioni di persone.
Nel campo della politica estera, Stalin, timoroso delle minacce tedesche e giapponesi alla sopravvienza dell'Unione Sovietica in un primo momento adotto una politica di collaborazione con l'occidente secondo la dotrina della sicurezza collettiva; dopo Monaco, il dittatore, sospettoso delle potenze occidentali e intimorito dalla potenza tedesca, preferì ricercare un accordo temporaneo con Hitler che favorì l'espansionismo sovietico verso occidente e il Baltico.
Colto di sorpresa dall'attacco iniziale tedesco con il quale la Germania nazista violava il patto di non aggressione sottoscritto dalle due potenze solo due anni prima, nonostante alcuni errori di strategia militare nella fase iniziale della guerra, Stalin seppe riorganizzare il Paese e l'Armata Rossa fino a ottenere, pur a costo di gravi perdite militari e civili, la vittoria totale nella Grande Guerra Patriottica. Il dittatore rivestì un ruolo di grande importanza nella lotta contro il nazismo e nella sconfitta di Hitler; le sue truppe, dopo aver liberato l'Europa Orientale dall'occupazione tedesca, conquistarono Berlino e Vienna, costringendo il Führer al suicidio.
Dopo la vittoria Stalin, divenuto detentore di un enorme potere in Unione Sovietica e nell'Europa centro-orientale e assurto al ruolo di capo indiscusso e prestigioso del comunismo mondiale, accrebbe il suo dispotismo violento riprendendo politiche di terrore e di repressione. Stalin morì per una emorragia cerebrale nel 1953, quando l'Unione Sovietica era diventata una delle due superpotenze mondiali, dotata di armi nucleari e guida del mondo comunista mondiale.
A partire dal 1956 Stalin, che era stato oggetto di un vero e proprio culto della personalità nella ultima parte della sua vita da parte dei dirigenti e dei simpatizzanti del comunismo mondiale, è stato sottoposto a pesanti critiche da parte di politici e storici per la sua attività politica e per i suoi spietati metodi di governo.
Stalin diede anche alcuni contributi allo sviluppo teorico del marxismo-leninismo, in particolare sul rapporto tra socialismo e movimenti nazionalisti. La prassi politica realizzatasi nei trent'anni del suo governo è stata definita dai suoi oppositori (in particolare trotskisti e anti-comunisti) "stalinismo" al fine di mostrare una sua parziale differenza rispetto alla formulazione classica del marxismo-leninismo.
Pareri?--Stonewall (msg) 12:27, 27 ott 2012 (CEST)
Per me può andare, magari inserendo anche questa formulazione: Le caratteristiche distintive della gestione stalinista del potere in politica interna sono il culto della personalità e l’impiego del terrore(Gianfranco Pasquino. Dizionario di politica, Gruppo Editoriale l’Espresso.Pag 498). Per quanto riguarda i contributi "teorici", pare che nell'opera sulla questione nazionale sia stato aiutatato da Bucharin. Questo non sembra impossibile, dato che Stalin conosceva solo il russo,e,ovviamente il giorgiano.--Billiesbouncer (msg) 13:01, 27 ott 2012 (CEST)
- Generalmente negli incipit non si inseriscono riferimenti bibliografici; quanto al pensiero teorico di Stalin, credo che effettivamente sul problema delle nazionalità all'interno dell'impero zarista il suo contributo originale sia stato importante. --Stonewall (msg) 15:15, 27 ott 2012 (CEST)
Contrasto tra leninismo e stalinismo
Secondo me non viene rilevato abbastanza il contrasto tra marxismo- leninismo e stalinismo riguardo al problema dell’estinzione dello stato. Per Marx, Lenin e in generale per i marxisti, lo stato non è nient’altro che lo strumento utilizzando il quale una minoranza assoggetta e sfrutta la maggioranza della popolazione. Una volta che, dopo la rivoluzione, il proletariato, appoggiato dalla stragrande maggioranza degli sfruttati, si impadronisce dello stato e instaura la dittatura del proletariato restano da reprimere solo minoranze di sfruttatori, quindi lo stato inizia a deperire fino estinguersi con l’instaurazione del comunismo. Lenin in “Stato e Rivoluzione” ripete questo concetto sullo stato decine di volte. Se questo è vero una proposizione come “Stalin seguì la teoria della violenza rivoluzionaria crescente all'interno del periodo di transizione”, è da riesaminare --Billiesbouncer (msg) 16:40, 27 ott 2012 (CEST)
- Tutto ok, ma secondo me queste cose vanno inserite nel corpo della voce e non nell'incipit.--Stonewall (msg) 18:13, 27 ott 2012 (CEST)
Sarebbe il caso di spostare il tutto nella sezione "stalinismo"?--Billiesbouncer (msg) 20:38, 27 ott 2012 (CEST)
- Mi sembra una buona idea, se vuoi puoi procedere e poi inseriamo il nuovo incipit.--Stonewall (msg) 23:07, 27 ott 2012 (CEST)
Forse è meglio che lo sposti tu sotto la voce stalinismo. Io,poco esperto rischierei di fare danni.--Billiesbouncer (msg) 08:59, 28 ott 2012 (CET)
Rimozione cifre e parte senza fonti
Scusate, ma quella parte era imbarazzante. Mi sa che sono di nuovo capitato su una di quelle voci in cui si combatte una battaglia ideologica per ideologie morte 60 anni fa, ma John Ehrlichman non era un "demografo russo", era un assistente di Nixon, eccetera, insomma quella parte era eccessivamente imbarazzante per stare su un'enciclopedia, trovo sorprendente che affermazioni come quelle fatte nella parte da me rimossa siano tanto difficili da fontare, o no?--Idonthavetimeforthiscarp~~niente tempo per le carpe 18:32, 19 dic 2012 (CET)
- Avrei preferito che tu avessi aspettato di avere un minimo di consenso prima di cassare in blocco tutte quelle info, così fa molto "spazzare la polvere sotto al tappeto"...--MidBi 18:07, 13 gen 2013 (CET)
"*A Varsavia la città vecchia e l'antica cattedrale di San Giovanni sono stati ricostruiti e riportati al loro antico splendore negli anni Cinquanta, gli anni di Stalin. Oggi il centro storico di Varsavia fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO."
Mi sono permesso di rimuoverlo dalla sezione CURIOSITA in quanto non pertinente con la biografia del personaggio.
Johnny— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 95.248.173.10 (discussioni · contributi).
Incipit non enciclopedico
Secondo la mia opinione l’incipit è fuori luogo e va contestualizzato trattandosi di pura propaganda . Da quando in qua si caratterizza un personaggio storico dalla propria propaganda? Mi sembra più corretto il procedimento inverso: si parte del personaggio e dai fatti storici per spiegarne la propaganda. E i fatti storici ci dicono che quando Stalin pronunciava questa frase si era appena conclusa la drammatica e sanguinosa collettivizzazione forzata contro la grande maggioranza dei contadini. Tra l’altro la frase l’ho travata solo in due siti dei quali solo questo https://it-it.facebook.com/beppe.stalin non è nella “lista nera” di Wikipedia.Ci vorrebbe almeno una fonte più solida.--Billiesbouncer (msg) 09:30, 25 feb 2013 (CET)
- Sono d'accordo. Favorevole alla rimozione dall'incipit di una citazione a dir poco POV. Tra l'altro le citazioni nell'incipit sono sconsigliate a prescindere.--Stonewall (msg) 14:00, 25 feb 2013 (CET)
Sulla mancanza di fonti
Ora, non per fare polemiche gratuite, ma trovo incredibile che la voce di un’enciclopedia su un personaggio storico, circa il quale si sono scritti tonnellate di libri, sia così colma di dati e affermazioni prive di qualunque fonte. Tengo a precisare che non mi interessa né difendere il personaggio in questione né, come qualcuno ha allegramente insinuato più sopra, “spazzare” alcunché sotto qualsivoglia tappeto. Ma che una voce simile abbia una tale quantità di informazioni non fontate è perlomeno strano… Non rimuovo dette “informazioni”, cifre o frasi per evitare polemiche e potenziali edit wars, ma a mio parere ci vuole una bella revisione della voce e se una frase resta senza fonte per più di qualche settimana, a mio avviso andrebbe rimossa. Ripeto, non stiamo parlando di un nobile prussiano di chissà quando, parliamo di un personaggio su cui sono stati versati fiumi di inchiostro, se anche una fonte dicesse X e una dicesse Y, sarebbe preferibile avere affermazioni contrastanti ma fontate che frasi da mesi prive di fonti…--Idonthavetimeforthiscarp~~niente tempo per le carpe 20:40, 18 apr 2013 (CEST)