Pierre Boulez

Pierre Boulez (pron. IPA: /pjɛʁ.buˈlɛz/; Montbrison, 26 marzo 1925) è un direttore d'orchestra, saggista e compositore francese di musica contemporanea.
Biografia
Primi anni
Dopo aver iniziato gli studi di Matematica a Lione, li abbandonò per intraprendere quelli musicali presso il Conservatorio di Parigi sotto la direzione di Olivier Messiaen e Andrée Vaurabourg (moglie di Arthur Honegger). Apprese e approfondì la tecnica dodecafonica sotto la guida di René Leibowitz e giunse a scrivere musica atonale secondo lo stile seriale post-weberniano. Boulez fu in un primo momento sostenitore di Leibowitz, ma dopo un litigio tra i due il loro rapporto si incrinò, e Boulez si dedicò alla diffusione delle opere di Messiaen.
A questo periodo risalgono i suoi primi lavori: le cantate Le Visage Nuptial e Le Soleil des Eaux per voce femminile e orchestra (entrambe composte alla fine degli anni quaranta e rivisti numerose volte) e la seconda sonata per pianoforte (1948). Subito Boulez divenne una guida nell'ambiente artistico del dopoguerra, indirizzato verso una maggiore astrazione e sperimentazione. Molti compositori legati al suo pensiero al tempo frequentavano i corsi Internationale Ferienkurse für Neue Musik tenuti a Darmstadt, in Germania. La cosiddetta Scuola di Darmstadt era impegnata nella creazione di un nuovo linguaggio che fosse il rimedio ai fervori nazionalistici del tempo: internazionale, cosmopolita, che non potesse essere strumentalizzato a fini propagandistici come il regime nazista fece, per esempio, con la musica di Ludwig van Beethoven.[1] Boulez era anche in contatto con molti giovani compositori, che si sarebbero imposti nel panorama artistico, come John Cage.
Nel 1959 dirige le prime esecuzioni assolute nello Stadttheater di Donaueschingen di "Tombeau" di sua composizione, di "A Game around a Game" di Sven-Erik Bäck, di "Epitaphium" di Igor Stravinsky e di "Rimes pour différentes sources sonores" di Henri Pousseur.
Ha insegnato (dal 1960) all'Accademia di musica di Basilea.
Nel 1964 ha diretto la prima esecuzione assoluta nello Stadttheater di Donaueschingen di "Couleurs de la cité céleste" di Olivier Messiaen e la prima esecuzione di "Épitaphe pour le prince Max de Fürstenberg" di Stravinsky.
Al Bayreuther Festspiele debuttò nel 1966 dirigendo Parsifal (opera) con Astrid Varnay tornando con la stessa opera negli anni 1967, 1968 e 1970; nel 1976 è la volta di Das Rheingold, Die Walküre con Dame Gwyneth Jones, Sigfrido (opera) ed Il crepuscolo degli dei dirigendovi fino al 2005.
Nel 1968 dirige le prime esecuzioni assolute nel Victoria and Albert Museum di Londra di "Livre pour cordes" di sua composizione e del Sestetto per archi di Roger Smalley.
Al Royal Opera House di Londra debutta nel 1969 dirigendo Pelléas et Mélisande (opera) tornando con la stessa opera anche nel 1972.
Nel 1970 il presidente Georges Pompidou chiese a Boulez di creare e dirigere un istituto per l'esplorazione e lo sviluppo della musica moderna: nacque così l'IRCAM, di cui rimase direttore fino al 1992. Dal 1976 al 1995 Boulez tenne la cattedra di "Invention, technique et langage en musique" presso il prestigioso Collège de France. Nello stesso anno dirige la prima esecuzione assoluta completa a Parigi di "Domaines": "Domaines I" e "Domaines II" di sua composizione.
Come direttore d'orchestra egli si prodigò per far conoscere alcuni degli autori più significativi del Novecento, da Debussy a Mahler da Schoenberg a Stravinsky da Bartók a Webern da Varèse a Zappa.
Al Teatro La Fenice di Venezia nel 1973 dirige un concerto con l'Orchestra Sinfonica della BBC di Londra e due nel 1985 nell'ambito della rassegna Europa 50/80. Generazioni a confronto. Biennale di Venezia XLII Festival Internazionale di Musica Contemporanea con l'Ensemble InterContemporain.
Dal 1971 al 1977 fu direttore artistico della New York Philharmonic Orchestra.
Nel 1975 dirige la prima esecuzione nella Carnegie Hall di New York di "Soundings" di Barbara Kolb.
Nel 1979 vince il Premio Ernst von Siemens, dirige la ripresa nel Théâtre de l'Opéra di Parigi di Lulu (opera) di Alban Berg con Teresa Stratas e la prima esecuzione assoluta nella Société Nationale de Musique di Parigi di "...agm..." di Harrison Birtwistle.
Nel 1981 dirige la prima esecuzione assoluta nello Stadttheater di Donaueschingen di "Répons 1" di sua composizione con l'Ensemble InterContemporain.
Al Grand Théâtre di Ginevra con l'Ensemble InterContemporain dirige un concerto nel 1983 e nel 2002 con musiche di sua composizione.
Nel 1985 dirige la prima esecuzione assoluta a Londra di "Penthode" di Elliott Carter e le prime esecuzioni assolute nel Festspielhaus di Baden-Baden di "Pierre-Idyll" di Peter Eötvös; di "Improvisation sur le nom de Pierre Boulez" di York Höller; di "A Pierre. Dell'azzurro silenzio, inquietum" di Luigi Nono (compositore) e di "Esprit rude/esprit doux" di Elliott Carter.
Nel 2001 dirige Il castello del Duca Barbablù di Béla Bartók all'Edinburgh International Festival.
Nel 2002 ha ricevuto il prestigioso Glenn Gould Prize per il suo contributo musicale. Attualmente è il Direttore ospite principale della Chicago Symphony Orchestra.
Nel 2009 vince il Premio Kyōto per le arti e la filosofia.
Nel 2010 debutta come direttore per il Metropolitan Opera House dirigendo l'orchestra del Met alla Carnegie Hall di New York.
Nel 2012 vince il Leone d'oro alla carriera per il settore Musica della Biennale di Venezia e dirige un concerto al Festival di Lucerna ed uno nella Salle Pleyel di Parigi.
Il linguaggio musicale
Egli continuò a comporre secondo uno stile seriale post-weberniano, rivelando nel contempo l'ampio influsso del maestro.
Con il provocatorio slogan "Schoenberg est mort!" assieme al tedesco Karlheinz Stockhausen e al belga Henri Pousseur operò il radicale tentativo di serializzare ogni fattore costitutivo della composizione, non solo le altezze, ma anche durate, dinamiche, timbri, modi di attacco ecc. portando alle estreme conseguenze il puntillismo di Anton Webern.
Nel corso degli anni sessanta ricoprì un importantissimo ruolo nel ripensamento del linguaggio dell'arte, in parte recedendo dal rigorismo giovanile e in parte mantenendo la nitidezza formale tipicamente francese, in direzione di un'astrazione e sperimentazione sempre maggiori.
Conoscendo la musica di John Cage, Boulez si orienta verso l'alea. Nel corso degli ultimi vent'anni le sue composizioni hanno progressivamente contemperato la sua propensione all'analisi estrema con la riconosciuta estraneità alle correnti neo-dada e la riscoperta ammirazione per la purezza formale e la raffinata tavolozza timbrica di Claude Debussy.
Come compositore Boulez torna spesso a revisionare i propri lavori, che restano in molti casi delle "opere aperte", sia per un maniacale perfezionismo, sia in quanto il legame tra composizione e tecnologie elettroniche in rapidissima evoluzione rendono le opere stesse periodicamente aggiornabili. Per esempio, l'ultima delle sue tre sonate per pianoforte è in costante revisione sin dalla sua prima esecuzione nel 1957, e solo due dei suoi cinque movimenti sono stati pubblicati, così come il suo brano per flauto e nastro magnetico ...explosante-fixe... fu scritto nel 1970 e completamente rivisto alla luce della sfruttabilità del live electronics negli anni novanta.
Opere
Il suo catalogo include sia opere vocali che strumentali. Seguendo la strada di Edgar Varèse e Pierre Schaeffer fu pioniere nell'esplorazione della musica elettronica.
Musica
La seguente lista è una selezione molto scarna e rappresentativa
- Dialogue de l'ombre double per clarinetto dal vivo (prèmiere) e registrato (double), ne esiste anche una trascrizione di Pascal Gallois per fagotto e di Vincent David per sassofoni
- Sonatina per flauto e pianoforte (1946)
- Sonatina per flauto e pianoforte e tiptofono (1961) Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia con Severino Gazzelloni
- Sonata n. 1 per pianoforte (1946)
- Sonata n. 2 per pianoforte (1947-48)
- Douze notations per pianoforte(1948)
- Polyphonie X per diciotto solisti (1951)
- Structures per due pianoforti (1957)
- Le marteau sans maître cantata in 3 cicli e 9 sezioni per contralto, arpa, flauto, viola, chitarra, vibrafono, xilorimba e percussioni (1955) nel Theater der Stadt di Baden-Baden
- Sonata n. 3 per pianoforte (1957…)
- Pli selon pli per soprano e orchestra (1957-1962)
- Domaines per clarinetto solo (1968-69)
- Domaines: "Domaines I" per clarinetto solo e "Domaines II" (1970) a Parigi diretta da Boulez stesso
- Cummings ist der Dichter pr coro e ensemble da camera (1970)
- Rituel: In memoriam Bruno Maderna per orchestra (1974-75)
- Notations (versione per pianoforte del 1945, per orchestra del 1978)
- Répons per due pianoforti, arpa, vibrafono, glockenspiel, cimbalom, Orchestra e nastro magnetico (1980-84)
- Le visage nuptial per soprano, contralto, coro femminile, e orchestra (1958-59)
- …explosant-fixe per ensemble da camera e nastro magnetico (prima versione del 1972-74, seconda del 1992-1993)
- Livre pour quatuor à cordes (1949)
- Incises per piano (1994)
- Dérive (1996)
- Anthèmes 2 (1997)
- Rituel in memoriam Bruno Maderna per orchestra (1975)
- Tombeau per soprano e orchestra (1959) nello Stadttheater di Donaueschingen diretto dallo stesso Boulez
- Mallarmé III balletto in 1 atto (1987) nell'Ivan Franko Gosudartsvennoj Akademicjeskij Ukrainskij Teatr di Kiev
Saggistica
Molti dei suoi numerosi saggi e articoli critici pubblicati in varie sedi sono stati tradotti e raccolti nel volume
Saggi tradotti successivamente:
Onorificenze
Onorificenze francesi
Onorificenze straniere
Note
- ^ Grove Dictionary of Music and Musicians online, voce Beethoven, Ludwig van, §19: Posthumous influence and reception (iii) Political reception, Scott G. Burnham, consultato 10 02 2007
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Pierre Boulez
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pierre Boulez
Collegamenti esterni
In ordine di lingua
- intervista di Mario Campanino a Pierre Boulez
- (DE) Elenco di collegamenti a siti relativi a Boulez al sito www.lichtensteiger.de
- Intervista di Leonetta Bentivoglio a Pierre Boulez in occasione del suo 75º compleanno.
- (FR) Biografia e catalogo completo dal sito dell'IRCAM: evidentemente è la fonte più accreditata e attendibile
- (FR) Biografia di Pierre Boulez, in Brahms - Base de documentation sur la musique contemporaine, Ircam.
- (EN) L'uomo destinato ad essere re : un'intervista con Pierre Boulez di Andy Carvin, 1992
- (EN) articoli e recensioni su opere di Boulez presso Composition Today
- (EN, FR) Estratti audio di opere di Pierre Boulez, in Contemporary music portal, Centre de documentation de la musique contemporaine (Cdmc).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 108239968 · ISNI (EN) 0000 0001 2146 8794 · SBN CFIV037969 · BAV 495/283494 · Europeana agent/base/147123 · LCCN (EN) n50042119 · GND (DE) 118514024 · BNE (ES) XX873950 (data) · BNF (FR) cb13891735n (data) · J9U (EN, HE) 987007306086705171 · NSK (HR) 000197875 · NDL (EN, JA) 00433982 |
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