A.C. Carpi
Il Carpi Football Club 1909 è una società calcistica di Carpi, in provincia di Modena. Milita in Lega Pro Prima Divisione. I colori sociali sono il bianco ed il rosso.
Carpi F.C. 1909 Calcio ![]() | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Dati societari | |
Città | File:Carpi-Stemma.png Carpi |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Lega Pro Prima Divisione |
Fondazione | 1909 |
Rifondazione | 2000 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Stadio Sandro Cabassi (4164 posti) |
Sito web | www.carpifc1909.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Campionato di Lega Pro Seconda Divisione 3 Campionato di Serie D |
Si invita a seguire il modello di voce |
Storia
Dagli esordi fino agli anni Cinquanta
Il Club è stato fondato nell'estate del 1909 dallo studente Adolfo Fanconi come Jucunditas (dal latino = "felicità") iniziando poi le attivita' ufficiali il 19 Ottobre dell'anno stesso, per cambiare denominazione in Associazione Calcio Carpi dopo la fine della Prima guerra mondiale [1]. La prima sede ufficiale fu il "Caffè degli Svizzeri", in Piazza Vittorio Emanuele (attuale Piazza Martiri) nello stabile che il padre di Adolfo Fanconi, Riccardo, vendette qualche anno dopo a Dorando Pietri, rientrato dall'America".
Dopo alcuni anni di attività a carattere occasionale, nel 1914-1915 lo Jucunditas partecipò al suo primo campionato ufficiale, quello emiliano-veneto di Promozione, vincendolo. La guerra sospese i campionati fino al 1919, ma quando i campionati ripresero, la società emiliana, che nel frattempo aveva assunto la denominazione di A.C. Carpi, venne ammessa al campionato di Prima Categoria, la massima serie dell'epoca. A quell'epoca la Prima Categoria era strutturata in campionati regionali: le migliori due di ogni raggruppamento eliminatorio regionale si sarebbero qualificate alla fase nazionale che metteva in palio lo scudetto. A causa del dominio in campo regionale di società di alto valore quali Bologna e Modena, tuttavia, il Carpi non riuscì mai a superare la fase regionale, classificandosi 4° nel girone unico emiliano nel 1919-1920 e 5º e ultimo nel girone A emiliano nel 1920-1921. Proprio in virtù dell'ultimo posto nel 1920-1921, avrebbe dovuto retrocedere in Promozione, ma fu successivamente ripescato. Nemmeno l'assenza delle 24 maggiori società italiane dal campionato FIGC 1921-1922 per protesta (cfr. Progetto Pozzo e Prima Divisione 1921-1922) portò giovamento alla società emiliana: nonostante l'assenza delle grandi regionali (Bologna, Modena e Mantova), che avevano deciso di disputare il campionato della C.C.I., il Carpi non riuscì a qualificarsi al girone finale emiliano, chiudendo al secondo posto nel girone B a pari merito con la SPAL e dietro alla Virtus Bologna, ma perdendo il conseguente spareggio qualificazione con la SPAL (a Bologna, 15 gennaio 1922: Spal-Carpi 3-1). Nel frattempo il Carpi partecipò alla prima edizione della Coppa Italia ma fu eliminato al secondo turno. Il Compromesso Colombo, che portò alla riunificazione dei campionati (nel 1921-22 si disputarono infatti due campionati: quello FIGC e quello CCI), sancì la riduzione della Prima Divisione Nord a sole 36 squadre e la retrocessione a tavolino di diverse società, tra cui proprio il Carpi, nel nuovo campionato cadetto di Seconda Divisione.
Retrocesso, il Carpi disputò nella stagione 1922-1923 un ottimo campionato: vincendo il girone D della Seconda Divisione Nord, si qualificò ai gironi di semifinali: vincendo anche la semifinale B disputata contro Atalanta ed Edera Pola, perse la finale per il titolo contro la Biellese (0-1 e 1-1). Nonostante il secondo posto assoluto nel campionato cadetto, non venne tuttavia promosso in massima serie per il blocco delle promozioni resosi necessario per la riduzione dei ranghi della Prima Divisione da 36 a 24 squadre per l'Italia Settentrionale. Nelle stagioni successive la società non riuscì più a trovare lo slancio giusto per lottare per la promozione, ma riuscì a rimanere nel campionato cadetto (ribattezzato Prima Divisione nel 1926) fino al 1928. Nel 1926-1927 prese parte alla seconda edizione della Coppa Italia, qualificandosi agli ottavi di finale eliminando al secondo turno l'Oderzo, al terzo turno l'U.S. Milanese e ai sedicesimi la Carrarese. Gli ottavi di finale non vennero però mai disputati perché la competizione fu annullata per mancanza di date disponibili.
Nel 1928-1929 la FIGC decise di attuare la riforma del girone unico: il torneo di massima serie a due gironi, la Divisione Nazionale, si sarebbe scisso a partire dalla stagione 1929-1930 in due serie: la Divisione Nazionale Serie A (o semplicemente Serie A) e la Divisione Nazionale Serie B (o semplicemente Serie B). Il campionato nazionale di Prima Divisione venne dunque declassato a terzo livello della scala dei valori federali. Il Carpi disputò quindi diversi campionati di Prima Divisione, con piazzamenti incostanti: nel 1930-31 e nel 1933-34 arrivò addirittura la retrocessione sul campo in Seconda Divisione emiliana, anche se in entrambi i casi il Carpi fu successivamente riammesso in Prima Divisione per allargamento quadri. A partire dalla stagione 1935-1936 la FIGC decise di trasformare la Prima Divisione in Serie C (o per usare il nome completo Divisione Nazionale Serie C): solo le migliori sei di ogni girone di Prima Divisione 1934-1935 si sarebbero qualificate al nuovo campionato di Serie C, mentre le rimanenti sarebbero state declassate nel nuovo campionato di Prima Divisione Regionale: il Carpi non riuscì a salvarsi (ovvero a qualificarsi alla Serie C), retrocedendo in Prima Divisione emiliana.
Nella stagione 1935-1936 vinse tuttavia il campionato emiliano di Prima Divisione, venendo promosso in Serie C. Seguirono una serie di stagioni altalenanti nelle quali la squadra ottenne salvezze sofferte: nella stagione 1937-1938 arrivò addirittura la retrocessione in Prima Divisione sul campo, ma il Carpi fu successivamente ripescato. Nei medesimi anni il Carpi prese parte a diverse edizioni della Coppa Italia, non riuscendo però a superare i primi turni eliminatori. I campionati migliori dell'anteguerra furono quello 1940-1941 e quello 1942-1943, entrambi conclusisi con il 5º posto nel proprio girone di Serie C. I campionati continuarono fino alla stagione 1942-1943, anno in cui la guerra costrinse la FIGC alla necessaria sospensione dell'attività ufficiale.
Il primo campionato del dopoguerra vide il Carpi ancora in Serie C: nel 1945-1946 la società emiliana vinse il girone I gestito della Lega Nazionale Alta Italia, ma fu escluso dalle finali per la promozione in Serie B causa indisciplina. Nei campionati successivi il Carpi attraversò un periodo di crisi di risultati e a ciò si aggiunse la decisione della FIGC di ridurre la Serie C da 18 a 3 gironi (poi ampliati a 4) a partire dalla stagione 1948-49: ciò avrebbe significato che tra le partecipanti alla Serie C 1947-1948 solo le vincenti dei gironi si sarebbero salvate, quelle tra la 2ª e la 11ª posizione sarebbero state declassate nel neocostituito campionato interregionale di Promozione, mentre le peggio piazzate ancora sarebbero state retrocesse in Prima Divisione Regionale. Nel 1947-1948 il Carpi non fu mai in lotta né per confermarsi in Serie C, né tantomeno limitare i danni venendo ammessa alla Promozione: con un disastroso 16º posto nel girone A della Serie C, venne retrocesso direttamente in Prima Divisione emiliana.
Nei due campionati successivi il Carpi disputò il campionato di Prima Divisione emiliana, centrando la promozione in Promozione al termine della stagione 1949-1950. Nei due campionati successivi ottenne due terzi posti consecutivi nel girone G di Promozione, lottando per la promozione in Serie C nel primo caso e riuscendo invece a qualificarsi al nuovo campionato di IV Serie nel secondo caso. Dopo tre stagioni in cui il Carpi chiuse a metà classifica in IV Serie, al termine della stagione 1955-56 arrivò la retrocessione in Promozione emiliana, ma il Carpi venne poi ripescato in luogo di un club di Marano Vicentino. Tre anni dopo (1958-1959), tuttavia, il Carpi retrocedette di nuovo in Prima Categoria emiliana e questa volta non intervenne un ripescaggio a salvare il club dalla retrocessione. In Prima Categoria emiliana il Carpi rimase per tre stagioni, per poi tornare in Serie D al termine della stagione 1961-1962. Dopo un campionato di ambientamento (7º posto nel girone C della Serie D), nel 1963-1964 arrivò la promozione in Serie C, grazie alla vittoria del girone C della Serie D dopo vittoria nello spareggio promozione col Bolzano.
Dagli anni Sessanta alla Promozione in C1
Tra il 1964 e il 1966 disputò il campionato di Serie C, salvo poi ritornare in Serie D. Per avere un ritorno nella terza serie nazionale si dovrà attendere il 1974-1975, ma il ventesimo posto finale coinciderà con una nuova retrocessione in D. Le stagioni che vanno dall'1982-1983 all'1986-1987 vide il Carpi, militante in Serie D, sfiorare la promozione in serie C, uscendo sempre beffata da squadre come Sassuolo, Orceana, Suzzara e Sarzanese. Nella stagione 1986-1987 c'è la fusione con l'Athletic Carpi, un'altra squadra cittadina, in quel momento in Promozione. La stagione 1987-1988 vide il Carpi, allenato da mister Cresci, arrivare secondo in classifica dietro il Cecina, ma venne ripescata in serie C2 per meriti sportivi e solidità economica della società. La squadra fu affidata ad Ugo Tomeazzi e nella stagione 1988-1989 riuscì(anche grazie alla striscia di risultati utili consecutivi, 21) ad arrivare seconda dietro il Chievo Verona e ad essere promossa in Serie C1.
1989-1999: la Serie C1
Dal 1989 al 1999 il Carpi disputa il campionato di Serie C1. Dal 1989-1990 al 1991-1992 la squadra è allenata da Tomeazzi che la porta a tre salvezze (un ottavo, un tredicesimo e un nono posto). Nel 1992-1993 arriva sulla panchina biancorossa Ciaschini ma, dopo un buona partenza, la squadra retrocede. Nell'estate del 1993 però viene ripescata e inizia un nuovo ciclo con Gianni De Biasi in panchina che vedrà il Carpi arrivare a metà classifica per tre anni di fila e mettere in mostra giocatori come Emanuele Cancellato e Luigi Beghetto. Nel 1996-1997 arriva sulla panchina del Carpi Luigi De Canio. Questa stagione si rivelerà la migliore stagione dei biancorossi: guidati da Marco Materazzi, autore di 7 gol nel girone d'andata, la squadra si trova prima in classifica ma il recupero del Treviso e la vendita da parte della società di due giocatori essenziali come Matteo Pivotto e lo stesso Marco Materazzi, porteranno ad un inevitabile calo. Alla fine della stagione regolamentare, grazie anche ai 13 gol di Cristiano Masitto, si classificò al terzo posto con conseguente possibilità di disputare i play-off. Dopo aver eliminato il Saronno nella doppia semifinale, gli emiliani si trovarono di fronte il Monza forti del migliore piazzamento in campionato e quindi con la possibilità di essere promossi in serie B anche in caso di pareggio alla fine dei tempi regolamentari. La finale fu giocata sul campo neutro di Ferrara e, nonostante la spinta di 5 000 tifosi carpigiani al seguito, vide la vittoria del Monza (nelle cui file militavano Antonino Asta, Christian Abbiati e Omar Milanetto) per 3-2. Gli anni successivi videro un disimpegno economico da parte della società. Nel 1997-1998 la squadra, guidata da Walter De Vecchi arrivò a metà classifica ma nella stagione 1998-1999 e in quella successiva, 1999-2000, la squadra si classificò ultima, prima in C1 e poi in C2.
Gli anni 2000: fallimento, Eccellenza, Serie D
Nel 2000, dopo un'annata in Serie C2 culminata con la retrocessione nei Dilettanti, l'Associazione Calcio Carpi fallisce. Nasce così il Calcio Carpi, che verrà iscritto al campionato di Eccellenza. La prima stagione vide il Carpi giocare nel girone romagnolo e concludere la stagione al decimo posto. Con il cambio di presidenza arrivò, nella stagione 2001-2002, il secondo posto nel girone emiliano dell'Eccellenza e, grazie alle vittorie negli spareggi nazionali contro Massalombarda e Sacilese, il Carpi tornò in Serie D. Nel 2002 il Carpi Football Club 1909 subentra alla precedente società. Da allora la nuova società milita in Serie D, disputando sempre campionati in cui arriva a metà classifica. Al termine del campionato 2009-2010 i carpigiani giungono secondi nel girone D alle spalle del Pisa e maturano il diritto a disputare i play-off. Il 4 agosto 2010 il Carpi viene ripescato in Lega Pro Seconda Divisione (la ex-C2) e torna così a calcare i campi professionistici dopo dieci anni di assenza.
2010-2011: il ritorno fra i professionisti
La stagione 2010-2011 in Seconda Divisione si conclude con la vittoria inaspettata del proprio girone e la promozione in Prima Divisione, dopo essere rimasti in testa alla classifica per 29 giornate su 30 e aver resistito alla tentata rimonta della Carrarese fino all'ultima giornata. Il Carpi arriva inoltre secondo in Coppa Italia Lega Pro perdendo entrambe le finali contro la Juve Stabia (a fine stagione promossa in Serie B dopo aver vinto i play-off di Prima Divisione), ma ottenendo risultati di rilievo come la vittoria in semifinale sul campo della Nocerina, che al termine della stagione vincerà il campionato di Prima Divisione, ottenendo la promozione in Serie B.
A fine stagione, insieme a Tritium e Latina, vincitrici rispettivamente del girone A e del girone C, il Carpi ha preso parte alla Supercoppa di Lega Pro di Seconda Divisione, come vincitrice del girone B. La prima sfida, tra Latina e Tritium, terminò col punteggio di 0-1. La seconda sfida vide impegnati allo Stadio Giglio di Reggio Emilia Carpi e Latina; il Carpi si impose per 1-0. Il 28 maggio la sfida decisiva tra Tritium e Carpi, disputata a Trezzo sull'Adda, si concluse a reti inviolate. La Supercoppa fu vinta dalla Tritium grazie alla differenza reti in gare esterne.
2011-2012: dopo dodici anni, la Prima Divisione; la B invece resta un sogno
Nella stagione 2011-2012 il Carpi torna a giocare in Prima Divisione, la ex-C1, dopo 12 anni dall'ultima presenza. Il campionato è però condizionato dalla scarsa presenza di pubblico: infatti, a causa dei lavori di ristrutturazione dello stadio Sandro Cabassi, i biancorossi devono giocare tutta la regular season allo stadio Giglio di Reggio Emilia. Complice anche la vittoria a tavolino con il Viareggio, i biancorossi dopo tre giornate si trovano da soli in vetta alla classifica, con 10 reti fatte e nessuna subita. La permanenza solitaria in testa alla classifica dura pochissimo, infatti la domenica successiva il Carpi pareggia sul campo del Pavia e viene raggiunto dal Como. Nei tre incontri successivi il Carpi inanella tre sconfitte, con Ternana, Taranto e Avellino. Dopo l'incontro col Taranto, l'allora mister Massimiliano Maddaloni dà le dimissioni, a causa di motivi familiari. La guida tecnica viene assegnata a Egidio Notaristefano. Mancano dieci partite al termine del girone d'andata. Il Carpi offre quasi sempre buone prestazioni che gli permettono di vincere cinque delle sei partite casalinghe, ma stranamente i biancorossi perdono tre delle quattro partite esterne. Al termine del girone d'andata, il Carpi condivide il terzo posto in classifica con la Pro Vercelli, a 8 punti di distanza dalla Ternana capolista. Nel girone di ritorno la squadra si conferma grazie ad un andamento più lineare rispetto a quello altalenante del girone d'andata, battendo anche il record di undici risultati utili consecutivi, risalente alla stagione 1995-1996, ottenendone quindici, grazie a otto vittorie e sette pareggi fra la 17ª e la 31ª giornata. Con la vittoria sul Foligno della penultima giornata, il Carpi raggiunge matematicamente il terzo posto in classifica e di conseguenza la certezza di giocare i play-off. Neanche in questa occasione, tuttavia, i biancorossi riescono a raggiungere la Serie B. Dopo aver eliminato il Sorrento grazie al miglior piazzamento nella regular season (1-0 in Campania e 0-1 a Carpi), la squadra guidata da Notaristefano non riesce a vincere la finale d'andata a Vercelli contro la Pro nonostante l'uomo in più per un'ora. Al ritorno "in casa" al Braglia di Modena, i biancorossi si fanno battere 1-3 dai piemontesi. Inutile si rivela il fulmineo vantaggio di Ferretti. Il Carpi si fa raggiungere subito da Modolo e poi, nella ripresa, viene infilzato da Iemmello e Malatesta.
Stadio
Il Carpi disputa le sue partite interne allo Stadio Sandro Cabassi. Il campo è in erba naturale, misura 105,60 x 66,05 m e ha una capienza di 4164 posti così suddivisi: Tribuna Centrale 409 + 30 posti stampa, Tribuna Azzurra 490, Tribuna Biancorossa 520, Distinti Ospiti 1230, curva ovest 752, curva est 689, settore disabili 22 posti + 22 posti accompagnatori.
Lo stadio venne inaugurato nell'ottobre del 1928, inizialmente intitolato a Mario Papotti(un ragazzo deceduto durante la guerra civile spagnola) per poi, al termine dell'Seconda Guerra Mondiale, essere intitolato a Sandro Cabassi, giovane partigiano aderente al Fronte della Gioventù modenese morto nel 1944.
La tribuna coperta venne inaugurata nel 1938. Con l'arrivo del Carpi in pianta stabile in serie C vengono inaugurate due tribune laterali in tubolari e le strutture metalliche delle curve, chiuse poi con la discesa nei Dilettanti del 2000-2001. Nei primi anni '90 viene creata la nuova tribuna distinti scoperta, in sostituzione della tribuna distinti piccola che vi era in precedenza, e rinnovata la tribuna stampa. Nel 2009 furono inserite nella tribuna centrale delle poltroncine rosse per andare a formare la parola "CARPI" e messi a norma gli spogliatoi e il tunnel d'ingresso dei giocatori in campo.[2]
Nell'estate 2011 sono iniziati i lavori per la ristrutturazione dell'impianto, che non era a norma per ospitare le partite di Prima Divisione. La ristrutturazione ha aumentato la capienza da 2685 posti a 4164 posti. Il costo è stato di circa 1,2 milioni di euro. L'impianto è stato riaperto il 27 maggio 2012, per la partita Carpi-Sorrento (0-1).
Cronistoria
Cronistoria del Carpi Calcio | ||||
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Organico 2012-2013
Rosa
Aggiornato al 31 gennaio 2013
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Staff tecnico
Direttore Sportivo: | Cristiano Giuntoli |
Team Manager - Responsabile Area Tecnica - Collaboratore tecnico Prima Squadra: | Roberto Canepa |
Allenatore: | Fabio Brini |
Vice allenatore: | Giandomenico Costi |
Preparatore dei portieri: | Roberto Perrone |
Preparatore atletico: | Andrea Nuti |
Campionati disputati
In 92 stagioni sportive a partire dall'incardinamento nel sistema della FIGC nel 1914:
- 80 campionati nazionali
- 12 campionati regionali
Campionati nazionali
In 81 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello nazionale nella Lega Nord nel 1922:
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale | |
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B |
Seconda Divisione | 4 | 1922-1923 | 1925-1926 | 6 |
Prima Divisione | 2 | 1926-1927 | 1927-1928 | ||
C |
Prima Divisione | 7 | 1928-1929 | 1934-1935 | 37 |
Serie C | 13 | 1936-1937 | 1974-1975 | ||
Serie C1 | 12 | 1989-1990 | 2012-2013 | ||
Serie C2 | 5 | 1978-1979 | 2010-2011 | ||
D |
Promozione | 2 | 1950-1951 | 1951-1952 | 38 |
IV Serie | 7 | 1952-1953 | 1958-1959 | ||
Serie D (LNSP) | 14 | 1962-1963 | 1980-1981 | ||
Campionato Interregionale | 7 | 1981-1982 | 1987-1988 | ||
Serie D (LND) | 8 | 2002-2003 | 2009-2010 |
Campionati regionali
In 12 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello regionale in Promozione nel 1914:
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale | |
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I |
Promozione | 1 | 1914-1915 | 12 | |
Prima Categoria | 3 | 1919-1920 | 1921-1922 | ||
Prima Divisione | 3 | 1935-1936 | 1949-1950 | ||
Prima Categoria | 3 | 1959-1960 | 1961-1962 | ||
Eccellenza | 2 | 2000-2001 | 2001-2002 |
Giocatori
Allenatori
Presidenti ed allenatori
1973-74 Bonaretti Siligardi Serie D 1° (promosso in Serie C) 1972-73 Bonaretti Siligardi Serie D 3° 1971-72 Bonaretti Corghi, poi Lugli e Siligardi Serie D 8° 1970-71 Bonaretti De Pietri Tonelli, poi Sentimenti V Serie D 16° (retrocesso in promozione e ripescato) 1969-70 Bonaretti Roncarati Serie D 7° 1968-69 Bonaretti Sentimenti V Serie D 7° 1967-68 Bonaretti Sentimenti V Serie D 8° 1966-67 Bonaretti Sentimenti V Serie D 2° 1965-66 Bonaretti Giaroli, poi Sentimenti V Serie C 18° (retrocesso in Serie D) 1964-65 Bonaretti Corghi Serie C 10° 1963-64 Bonaretti Corghi Serie D 1° (promosso in serie C dopo spareggio) 1962-63 Baroni Malavasi, poi Lugli e Battini Serie D 7° 1961-62 Baroni Malavasi Promozione Regionale 1° (promosso in Serie D) 1960-61 Baroni Barbi Promozione Regionale 1° (sconfitto agli spareggi) 1959-60 Vecchi Moretti Promozione Regionale 2° 1958-59 Vecchi Trevisani, poi Busani Serie D 16° (retrocesso in Promozione Regionale) 1957-58 Vecchi Galli Serie D 6° 1956-57 Vecchi Salar IV serie 7° (ammesso in serie D) 1955-56 Vecchi Siligardi, poi Trebbi IV serie 16° (retrocesso in Promozione e ripescato) 1954-55 Paltrinieri Moretti, poi Siligardi IV serie 9° 1953-54 Paltrinieri Moretti IV serie 9° 1952-53 Paltrinieri Moretti IV serie 10° 1951-52 Setti Violi IV serie 3° 1950-51 Setti Moretti Promozione Interregionale 3° (ammesso alla IV serie D) 1949-50 Setti Moretti Prima Divisione Emilia 1° (promosso in Promozione Interregionale) 1948-49 Setti Moretti Prima Divisione Emilia 8° 1947-48 Boschini De Pietri, poi Bartoli Serie C Lega Centro 16° (retrocesso in Prima Divisione regionale) 1946-47 Morselli De Pietri Serie C Lega Centro 9° 1945-46 Cambi De Pietri Serie C Lega Alta Italia 1° (campionato revocato) 1944-45 - - - attività sospesa per la guerra 1943-44 De Ferraris Sentimenti, poi Moretti Campionato Alta Italia misto 2° 1942-43 Braghiroli Moretti Serie C 5° 1941-42 Braghiroli Tzylyzy Serie C 15° 1940-41 Braghiroli e Mailli Winkler Serie C 5° 1939-40 Braghiroli e Mailli Boni Serie C 8° 1938-39 Braghiroli Moretti Serie C 12° 1937-38 Martini De Pietri Serie C 13° 1936-37 Braghiroli Moretti Serie C 12° 1935-36 Mailli Vandelli Prima Divisione 5° 1934-35 Salvaterra King Prima Divisione 13° 1933-34 Salvaterra Reggiani Prima Divisione 13° 1932-33 Salvaterra Reggiani Prima Divisione 6° 1931-32 Salvaterra Reggiani Prima Divisione 11° 1930-31 Calzi Dotti e Reggiani Prima Divisione 14° 1929-30 Calzi Scacchetti e King Prima Divisione 13° 1928-29 Papotti Scacchetti Prima Divisione 14° 1927-28 Calzi Scacchetti e Setti Prima Divisione 6° 1926-27 Calzi Mariani Prima Divisione 9° 1925-26 Papotti Scacchetti Seconda Divisione 6° (ammesso alla Prima Divisione) 1924-25 Papotti Forlivesi e Mariani Seconda Divisione 3° 1923-24 Papotti Scacchetti e Fanconi Seconda Divisione 5° 1922-23 Papotti Hort Seconda Divisione 1° (sconfitto agli spareggi) 1921-22 Papotti e Vellani Hort Prima Divisione 2° (retrocesso in Seconda Divisione) 1920-21 Papotti e Vellani Hort Prima Divisione 3° 1919-20 Papotti e Vellani Hort Prima Divisione 4°
- 1919-1922: Papotti e Vellani
- 1922-1926: Papotti
- 1926-1928: Calzi
- 1928-1929: Papotti
- 1929-1931: Calzi
- 1931-1935: Salvaterra
- 1935-1936: Mailli
- 1936-1937: Braghiroli
- 1937-1938: Martini
- 1938-1939: Braghiroli
- 1939-1941: Braghiroli e Mailli
- 1941-1943: Braghiroli
- 1943-1944: De Ferraris
- 1945-1946: Cambi
- 1946-1947: Morselli
- 1947-1948: Boschini
- 1948-1952: Setti
- 1952-1955: Paltrinieri
- 1955-1960: Solferino Vecchi
- 1960-1963: Remigio Baroni
- 1963-1974: Gianni Bonaretti
- 1974-1980: Claudio Boni
- 1980-1981: Caffarri
- 1981-1984: Righi
- 1984-1985: Walter Mantovani ed E. Mantovani
- 1985-1987: E. Mantovani
- 1987-1989: Graziano Rustichelli
- 1989-1992: Bruno Ronchi
- 1992-1993: Alfredo Saltini
- 1993-1994: Bruno Ronchi
- 1994-1998: Alfredo Saltini
- 1998-1999: Massimo Labia
- 1999-2000: Floriano Gallesi
- 2000-2001: Pierluigi Codeluppi
- 2001-2002: Salvatore Bagni
- 2002-2003: Franco Cavicchioli
- 2003-2009: Fausto Salami
- 2009-2011: Marcello Rossi
- 2011-oggi: Claudio Caliumi
- 1978-1979: Giovanni Brenna
- 1979-1980: Gianfranco Borsari, poi, Santarelli
- 1980-1981: Tassi
- 1981-1983: Benedetto
- 1983-1984: Vivani
- 1984-1985: Novelli, poi, Viti
- 1985-1986: Panizza
- 1986-1987: Panizza, poi, Giancarlo Cella
- 1987-1988: Roberto Cresci
- 1988-1992: Ugo Tomeazzi
- 1992-1993: Giorgio Ciaschini
- 1993-1996: Giovanni De Biasi
- 1996-1997: Luigi De Canio
- 1997-1998: Walter De Vecchi
- 1998-1999: Luigi Sacchetti, poi, Gianni Balugani
- 1999-2000: Francesco Paolo Specchia, poi, Roberto Cresci
- 2000-2001: Rossi, poi, Rosario Vitolo, poi, Rossi
- 2001-2002: Raffaello Papone
- 2002-2003: Raffaello Papone, poi, Eugenio Sgarbossa
- 2003-2004: Roberto Notari
- 2004-2005: Gianluca Presicci, poi, Eugenio Sgarbossa, poi, Gianluca Presicci, poi, Francesco Cristiani, poi Alessandro Baiesi
- 2005-2007: Roberto Notari
- 2007-2008: Roberto Notari, poi, Enrico Zanasi
- 2008-2009: Enrico Zanasi, poi, Alberto Maresi
- 2009-2010: Francesco Cristiani, poi, Giancarlo D'Astoli
- 2010-2011: Stefano Sottili
- 2011-2012: Massimiliano Maddaloni, poi, Egidio Notaristefano
- 2012-2013: Daniele Tacchini, poi, Fabio Brini
Tifosi
Gli Ultras a Carpi nascono alla fine degli anni 70 e precisamente nel 1979[4], in contemporanea con la partecipazione della squadra al campionato di serie C appena conquistato. I gruppi presenti dagli anni 70 ad oggi sono: i Panthers '79, gli Ultras Carpi '88, Orgasmo Biancorosso '89, Guidati Dal Lambrusco '89, Mucchio Selvaggio '89, i Mods '92,i Wild Dogs '92, i Fighters '09.
I gemellaggi principali sono quelli con Bologna e Reggiana nati in seguito alla condivisa rivalità col Modena. Varie sono le amicizie le più forti con Como, Chioggia e Fano. Le rivalità sono molte le più forti con Modena, Suzzara e SPAL; Con quest'ultima ci fu un forte gemellaggio nato nel '92 e finito nel '99. Invece la rivalità col Pianura (squadra del quartiere Pianura di Napoli) si deve alla semifinale play-off di Serie D 2009-2010 dove all'andata a Carpi finì 5-0 ma a Napoli i pianuresi ribaltarono il risultato con un 8-2 sotto la pioggia e approdarono in finale perdendo con il Matera e la possibilità di ripescaggio ai danni del Carpi per mancato impianto omologato per la Seconda Divisione.
Amicizie
Rivalità
Note
- ^ La storia, su carpifc1909.it, Carpi FC 1909. URL consultato il 27 ottobre 2007.
- ^ LA STORIA DEL “CABASSI” « Sito Ufficiale del Carpi F.C. 1909
- ^ Il campionato fu definito "misto" perché non fu possibile organizzarlo secondo la categoria di effettiva di merito acquisita alla fine del campionato 1942-1943 (per il Carpi la Serie C).
- ^ [1]
Bibliografia
- Ciccio Guerrino Siligardi, Un grido solo: forza Carpi!, Il Portico, 1991.
- Davide Setti, Carpi FC 1909-2009, cento anni in biancorosso, Sigem, 2009.
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- (DE, EN, IT) A.C. Carpi, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.