Théroigne de Méricourt
Anne-Joseph Terwagne, detta Théroigne de Méricourt (Marcourt, 13 agosto 1762 – Parigi, 23 giugno 1817), è stata una politica e rivoluzionaria belga femminista che s'impegnò attivamente affinché le donne ottenessero gli stessi diritti degli uomini.

Biografia
Figlia di un agricoltore Pierre Terwagne di Xhoris e di Élisabeth Lahaye de Marcourt, Anne-Josèph di origine belga fu educata nel convento di Robermont dove era badessa una sua parente.
Lamartine diffonde la leggenda romanzesca che Anne-Josèph fosse stata sedotta e abbandonata da un giovane renano e che quindi avesse lasciato il suo paese andando prima in Inghilterra e poi in Francia capitandovi quando a Parigi scoppiava la Rivoluzione. La giovane probabilmente prese parte alla Presa della Bastiglia del 14 luglio 1789. [1] partecipando con passione alle discussioni nell'Assemblea Nazionale.
Nei primi anni della Rivoluzione francese la sedicente contessa di Campinados, più nota al pubblico come la "bella di Liegi" (belle ligèoise) aprì al pubblico il suo salotto frequentato da Sieyès, Danton, Mirabeau, C. Desmoulins, Petion, Romme in compagnia di un gentiluomo russo, il conte Strogonov.
Cercò di fondare un club femminile e partecipò in prima persona alle discussioni nel club dei cordiglieri esortando il 26 marzo 1792 le donne a formare un corpo militare, perché sosteneva «è tempo che le donne contrastino la vergognosa incompetenza in cui l'ignoranza, l'orgoglio e l'ingiustizia maschili le ha per così lungo tempo tenute prigioniere.» [2].
Vestita da amazzone [3] , con un cappello piumato, pistole e sciabola ai fianchi, fu in prima linea nelle giornate del 5 e 6 ottobre 1789 convincendo i soldati del reggimento reale di Fiandra a passare dalla parte dei rivoluzionari. Quando la polizia regia cominciò ad interessarsi a lei scappò a Liegi nel 1790 dove fu arrestata dagli Austriaci che l'imprigionarono nel castello di Kufstein nel Tirolo.
Liberata nel novembre 1791, tornò a Parigi continuando la sua vita di sanguinaria rivoluzionaria che culminò il 10 agosto 1792 quando si racconta che fece uccidere in place Vendome, mozzandogli poi di sua mano la testa, l'avvocato giornalista monarchico François Louis Juleau che l'aveva beffeggiata nel giornale satirico Actes des apôtres. [4]
Come Olympe de Gouges anche Théroigne de Mericourt aveva idee politiche moderate ed era vicina ai girondini, per tale motivo fu osteggiata dai seguaci di Marat.
Nella primavera 1793 fu picchiata da un gruppo di donne giacobine col metodo punitivo conosciuto come birching [5]: a seguito di ciò rimase mentalmente sconvolta, tanto da essere ricoverata in un manicomio, dal quale fu per breve tempo dimessa, prima di esservi internata definitivamente nel 1797.
Pubblicazioni
- Discours prononcé à la Société fraternelle des minimes, le 25 mars 1792, l'an quatrième de la liberté, par Mmelle Théroigne, en présentant un drapeau aux citoyennes du faubourg S. Antoine (1791) Testo online
- Aux 48 sections (1792) Testo on line
Note
- ^ Antonio Fichera, Breve storia della vendetta, Castelvecchi, 2004 p.290
- ^ Anna Rossi-Doria, Il primo femminismo (1791-1834), Unicopli, 1993 p.75
- ^ Veniva chiamata l'"amazzone rossa" o l'"amazzone della libertà" (in Sebastiano Granata, Con la Rivoluzione Francese Femminismo al guinzaglio)
- ^ Cfr. W. Maturi in Enciclopedia Italiana Treccani (1937) e A. Fichera, Op. cit, p.290
- ^ Annie Goldmann, Le donne entrano in scena: dalle suffragette alle femministe, Giunti Editore, 1996, p.43
Bibliografia
Bibliografia in francese:
- Marcellin Pellet, Étude historique et biographique sur Théroigne de Méricourt (1886)
- Léopold Lacour, Les Origines du féminisme contemporain. Trois femmes de la Révolution: Olympe de Gouges, Théroigne de Méricourt, Rose Lacombe (1900)
- Paul Hervieu, Théroigne de Méricourt (pièce de théâtre, 1902)
- Gustave-Armand-Henri de Reiset, La Vraie Théroigne de Méricourt (1903)
- Edmond et Jules de Goncourt, Portraits intimes du XVIII siecle (2 volumes, 1857-58)
- Élisabeth Roudinesco, Théroigne de Méricourt: Une femme mélancolique sous la Révolution, Seuil, Paris, 1989. Réedition avec préface inédite d'Elisabeth Badinter, Albin Michel, Mars 2010.
- Théroigne de Méricourt, La Lettre-mélancolie, Lettre adressée à Danton (mort en 1794) en 1801, transcripte par Jean-Pierre Ghersenzon, éd. établie par Jackie Pigeaud, Verdier / L'Éther Vague, 2005.
- Christiane Marciano-Jacob, Théroigne de Méricourt ou la femme écrasée (2001). Le Sémaphore.
Voci correlate
Altri progetti
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