Ferrovia Cuneo-Limone-Ventimiglia
Template:Avvisounicode Template:Infobox Linea ferroviaria La linea Cuneo – Limone – Ventimiglia è una linea ferroviaria italiana che collega il capoluogo di provincia piemontese alla cittadina ligure attraversando un tratto di territorio francese. Questa singolare circostanza è dovuta alla cessione alla Francia di Nizza e parte della Val Roya nel 1860 e di Briga e Tenda al termine della seconda guerra mondiale (1947). A Breglio vi è una diramazione internazionale per Nizza.
La gestione delle infrastrutture del tratto in territorio italiano è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che qualifica la linea come complementare[1]. Il tratto in territorio francese è gestito da Réseau Ferré de France (RFF).
Storia
L'idea di una ferrovia attraverso il Col di Tenda nacque quando ancora Casa Savoia regnava sul Piemonte e sulla Contea di Nizza e gli scambi commerciali e culturali richiedevano vie di comunicazione sulla direttrice nord-est/sud-ovest. Lo sviluppo industriale del XIX secolo indusse il Cavour nel 1853 a presentare richiesta di costruzione di una ferrovia fra Torino e la Costa Azzurra al Parlamento piemontese.
Gli studi si protrassero dal 1856 fino al 1895; il primo progetto per collegare Cuneo a Nizza venne vanificato dalla cessione di quest'ultima alla Francia nel 1860. Si ripiegò allora su un collegamento con Ventimiglia, inserito nella tabella B della legge Baccarini approvata dal Parlamento italiano nel 1879, i cui lavori dal lato piemontese iniziarono nel 1882. Nel 1891 fu messo in funzione il tratto fino a Limone Piemonte e nel 1900 venne raggiunta Vievola; tuttavia solo nel 1904 fu firmata la convenzione tra Italia e Francia nella quale si stabilì di costruire, ciascuno a proprie spese nel proprio territorio, una linea tra Nizza e Breglio innestandosi quivi con la linea già in costruzione da Cuneo per Ventimiglia.
I lavori procedettero a rilento dal 1909, anche a causa delle grandi difficoltà orografiche; la prima guerra mondiale bloccò la costruzione quando già erano stati realizzati i tratti Ventimiglia-Airole e Vievola-San Dalmazzo di Tenda, e questi ripresero negli anni venti fino all'inaugurazione il 30 ottobre 1928[10]. L'esercizio venne assunto dalle Ferrovie dello Stato e dalla società francese PLM (Paris-Lyon-Méditerranée)[11].
L'apertura della ferrovia portò immediati vantaggi al traffico tra il Piemonte e il mare, ma soprattutto a quello internazionale tra la Svizzera e Nizza dato che ne ridusse del 40% il percorso attraverso il nuovo itinerario Loetschberg, Sempione, Torino e Cuneo[12]. L'orario ufficiale delle ferrovie del 1936 prevedeva un treno internazionale diretto che in 12 ore collegava Berna, in Svizzera a San Remo, via Domodossola, Arona, Santhià, Torino, Cuneo, Breil e Ventimiglia. Il servizio era in coincidenza a Berna con treni provenienti da Londra via Calais, Bruxelles, Amsterdam via Colonia e Basilea, Oslo e Berlino. Una sezione dello treno proseguiva da Breil per Nizza a cura della compagnia francese PLM.
La seconda guerra mondiale inflisse gravissimi danni alla ferrovia; le truppe tedesche in ritirata distrussero tutti i suoi impianti minando ponti e gallerie.
Il programma di ricostruzione venne avviato lentamente e solo nel 1976 iniziò il concreto riarmo della linea. L'esercizio iniziato nel 1979, dopo l'inaugurazione del 6 ottobre venne ripartito tra SNCF ed FS tra Nizza e Cuneo e il tratto da Breglio a Ventimiglia interamente a carico delle FS.
Oggi il traffico passeggeri è servito da Trenitalia. Grazie ad un accordo con la SNCF, non è necessario acquistare il biglietto ferroviario per la Francia se si è diretti ad una stazione italiana anche che il percorso attraversa il territorio francese; se invece si deve scendere in una delle fermate intermedie in territorio francese è necessario l'acquisto del biglietto internazionale.
Caratteristiche
La linea in territorio francese è stata ricostruita seguendo il percorso originale a binario unico.
La SNCF, dopo lo smantellamento del vecchio binario, eseguì dei rilievi plano-altimetrici sulla piattaforma allo scopo di:
- ottimizzare il profilo longitudinale della linea;
- garantire, su espressa richiesta FS, la "sagoma elettrificazione" nelle gallerie;
- ottenere un tracciato che consentisse la velocità di 80 km/h sull'intero percorso[13].
La commissione mista FS-SNCF istituita dalla convenzione intergovernativa del 24 giugno 1970[14] decise che la modalità di trazione sarebbe stata quella con motori termici, ma che tuttavia l'infrastruttura avrebbe riservato la possibilità di un'eventuale elettrificazione[15].
Prima della distruzione bellica la linea era interamente elettrificata in corrente alternata trifase a Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.-Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido.. Attualmente è elettrificata in corrente continua a Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. fino alla stazione di confine di Limone Piemonte.
Tra il Tunnel di Tenda e Olivetta San Michele, essa corre in territorio francese, nel dipartimento delle Alpi Marittime. Si divide in due rami a Breil sur Roya: di questi uno, quello propriamente internazionale, prosegue fino alla Stazione di Nizza (SNCF) mentre l'altro rientrando, nell'ultimo tratto, in territorio italiano, termina la sua estensione alla stazione di Ventimiglia. Dato che non si è rielettrificata la linea ricostruita tutti i treni diretti oltre Limone Piemonte sono effettuati a trazione diesel con impiego di automotrici sia francesi che italiane per la maggior parte dei servizi viaggiatori. Per consentire l'uso promiscuo di macchinisti sia francesi che italiani le automotrici italiane del gruppo ALn 668.3000 e alcune del gruppo ALn 663 sono state modificate sin dall'origine con l'installazione del dispositivo detto uomo morto VACMA in modo da renderle adatte alla condotta ad agente solo in uso in Francia e con l'applicazione di un rapporto di trasmissione ridotto che ne aumentasse le prestazioni in salita.
La linea in conseguenza della difficile orografia presenta ben ventisette importanti opere ingegneristiche all'aperto e trentatré sotterranee oltre a numerose altre minori ma non per questo meno spettacolari. Le più importanti sono i viadotti de la Chapelle, di St. Dalmas, di Scarassoui e de la Maglia e i ponti sulla Biogna, di Saorge, della Brigue e di Fontan-Saorge oltre alla deviazione e la canalizzazione del torrente Ceva. Quattro gallerie hanno forma elicoidale per guadagnare o perdere quota senza dover superare le massime pendenze ammissibili, tre si svolgono nel tratto in territorio francese, una in quello piemontese. Le più importanti sono quelle di Tenda, di Rio Freddo, di Morga, di Camara, di San Roch, della Gigne, di Cottalorda e dell'Arme.
In conseguenza di un errore di manovra dello scambio francese il 27 gennaio 2003, nella galleria Biogna a St. Dalmas de Tende, si verificò uno scontro tra un treno italiano ed uno francese, nel quale persero la vita i due macchinisti del treno italiano. Una targa commemorativa nella stazione di San Dalmazzo di Tenda ricorda l'episodio[16].
Percorso
| Stazioni e fermate | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Linea per Savigliano/Linea per Fossano/Linea per Mondovì
| ||||||||
| 0+000 | Cuneo | 536 m s.l.m. | ||||||
| 0+813 | gall. Altipiano (1.276 m)
| |||||||
| 2+089 | ||||||||
|
|
linea per Boves e Cuneo Gesso
| |||||||
|
Borgo San Dalmazzo | 636 m s.l.m. | ||||||
| torrente Gesso
| ||||||||
| 13+654 | Roccavione | 646 m s.l.m. | ||||||
| 16+549 | Robilante | 686 m s.l.m. | ||||||
| torrente Vermenagna
| ||||||||
| 22+969 | Vernante | 785 m s.l.m. | ||||||
| 24+119 | gall. Elicoidale (1.502 m)
| |||||||
| 25+621 |
| |||||||
| 28+834 | gall. Boglia (1.086 m)
| |||||||
| 29+920 |
| |||||||
| 31+800 | Limone Piemonte | 1.010 m s.l.m. | ||||||
| 33+280 | gall. Tenda (8.099 m)
| |||||||
| 37+270 | Culmine linea | 1.040,45 m s.l.m. | ||||||
| 37+649 | Confine di Stato (1947)
| |||||||
| 41+443 |
| |||||||
| fiume Roia
| ||||||||
| 42+262 | Vievola | 979 m s.l.m. | ||||||
| 42+619 | gall. Branego (1.272 m)
| |||||||
| 43+891 |
| |||||||
| 47+891 | gall. Cagnolina (1.467 m)
| |||||||
| 49+358 |
| |||||||
| 50+442 | Tende (Tenda) | 821 m s.l.m. | ||||||
| 52+507 | gall. Bosseglia (1.585 m)
| |||||||
| 54+092 |
| |||||||
| 54+484 | La Brigue (Briga Marittima) | 749 m s.l.m. | ||||||
| 55+611 | gall. Rioro I-II (1.828 m)
| |||||||
| 57+439 |
| |||||||
| 58+128 | Saint-Dalmas de Tende (San Dalmazzo di Tenda) | 696 m s.l.m. | ||||||
| 58+420 | gall. Biogna (1.154 m)
| |||||||
| 59+574 |
| |||||||
| 59+859 | gall. Porcarezzo (1.244 m)
| |||||||
| 61+103 |
| |||||||
| 61+260 | gall. Paganin[17] (1.702 m)
| |||||||
| 62+962 |
| |||||||
| 63+035 | ex Confine di Stato (1860-1947)
| |||||||
| 65+817 | gall. Berghe (1.883 m)
| |||||||
| 67+700 |
| |||||||
| 70+826 | Fontan-Saorge (Fontano-Saorgio) | 449 m s.l.m. | ||||||
| 77+716 | Breil-sur-Roya (Breglio) | 305 m s.l.m. | ||||||
| linea per Nizza
| ||||||||
| 78+591 | gall. Gigne (1.187 m)
| |||||||
| 79+778 |
| |||||||
| 82+134 | ex Confine di Stato (1860-1947)
| |||||||
| Piena | 204 m s.l.m. | |||||||
|
Confine di Stato (1947)
| |||||||
| 13+095 | Olivetta San Michele | 143 m s.l.m. | ||||||
| 11+959 | P.M. km 11,959 (ex stazione di Airole)
| |||||||
| 11+373 | Airole * 1979 | 123 m s.l.m. | ||||||
| 4+960 | Bevera | 34 m s.l.m. | ||||||
| torrente Bevera | ||||||||
|
|
3+057 | Ventimiglia Parco Roia | ||||||
|
1+551 | linea SNCF per Marsiglia
| ||||||
| fiume Roia
| ||||||||
| 0+000 | Ventimiglia | 11 m s.l.m. | ||||||
|
|
linea per Genova | |||||||
Stazione di Cuneo
È la principale stazione ferroviaria della città di Cuneo. Si trova in piazza della Libertà, ad ovest dell'abitato.
Altre stazioni della linea
- Borgo San Dalmazzo:
stazione con 3 binari adibiti al servizio viaggiatori, dotata di biglietteria automatica e di sala d'attesa. Nel Fabbricato Viaggiatori ha sede il Cunifer - Circolo Cuneese Fermodellisti e Feramatori. È servita da quasi tutti i treni ad eccezione di due Regionali (ex InterRegionali) provenienti da Torino la mattina. La località è nota per il museo della deportazione e sul piazzale antistante lo scalo sono citati i nomi dei deportati ebrei. La stazione è punto di interscambio con la linea automobilistica extraurbana 1 diretta a Cuneo.
- Roccavione: fermata ferroviaria dotata del solo binario di corsa e provvista di biglietteria automatica. Non è servita da tutti i treni.
- Robilante: stazione con 2 binari adibiti al servizio viaggiatori e dotata di biglietteria automatica.
- Vernante: stazione con 2 binari adibiti al servizio viaggiatori e dotata di biglietteria automatica.
- Limone Piemonte: stazione con 3 binari adibiti al servizio viaggiatori e dotata di biglietteria automatica. È stazione di confine tra Italia e Francia ed è l'ultima stazione elettrificata della linea. Sono presenti gli uffici della Polizia di Frontiera. Vi fermano tutti i treni ed è molto utilizzata dagli sciatori. È capolinea del bus sostitutivo serale che alle 22.04 serve le stazioni del percorso al posto del treno.
Note
- ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 25-03-2010. Formato sconosciuto: PDF (aiuto)
- ^ a b c d Collidà 1982, p. 107
- ^ Collidà 1982, p. 116
- ^ Collidà 1982, p. 146
- ^ Collidà 1982, p. 148
- ^ Collidà 1982, p. 149
- ^ Collidà 1982, p. 163
- ^ Collidà 1982, pp. 179-180
- ^ La nuova linea da Cuneo Altipiano è più corta di quella originale (da Cuneo Gesso) di 3,472 km. Tuttavia le progressive chilometriche a sud di Borgo San Dalmazzo non sono state modificate: pertanto in questa stazione c'è una discontinuità nel chilometraggio.
- ^ Collidà 1982, pp. 163-169
- ^ Nascimbene 12/1979, riquadro La lunga storia, p. 19
- ^ Marello 8-9/1979, p. 9
- ^ SNCF 1980, pp. 29-30.
- ^ Convenzione italo-francese che fissa le modalità generali di ricostruzione e gestione della sezione di linea in territorio francese della Cuneo-Ventimiglia (SNCF 1980, p. 12).
- ^ SNCF 1980, p. 13.
- ^ Rapport sur l'accident, Conseil général des Ponts et Chaussées.
- ^ Paganin è il nome che compare sulla targa posta dalla SNCF nel 1979 sui portali alle estremità dell'opera, che è in realtà composta da una serie di sei gallerie, unite da tratti artificiali, denominate da nord a sud: Balma (166,95 m), Tornau I (270,28 m), Tornau II (475,42 m), Ravallone I (301,55 m), Ravallone II (91,01 m), Balma (336,79 m). (De Santos & Banaudo 1979, p. 120).
Bibliografia
- (FR) Gérard De Santos, José Banaudo, Le chemin de fer du Col de Tende, Menton (F), Les Editions du Cabri, terzo trimestre 1979, ISBN non esistente..
- Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 7
- Renzo Marello, Dopo quarant'anni e dopo le distruzioni della 2a guerra mondiale rientra in esercizio la CUNEO-NIZZA-VENTIMIGLIA, in Voci della Rotaia, rivista mensile delle Ferrovie dello Stato, Roma, n. 8-9/1979, agosto-settembre 1979, pp. pp. 4-10.
- Angelo Nascimbene, Riaperta all'esercizio la ferrovia Cuneo-Ventimiglia, in Ferrovie Italmodel, rivista mensile delle Edizioni EMME, Verona, n. 233, dicembre 1979, pp. pp. 6-21.
- Franco Collidà, Max Gallo; Aldo A. Mola, Cuneo-Nizza - Storia di una ferrovia, Cuneo, Cassa di Risparmio di Cuneo, luglio 1982, ISBN non esistente.
- (FR) SNCF Region de Marseille, Ligne: Coni – Breil sur Roya – Vintimille. Reconstruction et équipement de la section de ligne située en territoire Français, Marseille (F), Imprimerie St-Victor, 1980, ISBN non esistente.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ferrovia Cuneo-Limone-Ventimiglia
Collegamenti esterni
- Altre notizie sulla Cuneo-Nizza-Ventimiglia
- Foto, pagina personale
- Una linea, una storia! - pagina personale
- (FR) Au train de la Roya, pagina personale
- (FR) Orari completi della linea di Tenda sul sito SNCF (TER-PACA)
- (FR) La linea di Tenda sul sito Structurae
- (FR) Pagina personale con dati tecnici
- (DE) Pagina personale sulla linea di Tenda