Utente:YukioSanjo/Sandbox2
- da finire Gaio Aurelio Cotta (console 252 a.C.)
- Da tradurre --> en:Shamshi-Adad I.</ref>
- Da finire Aulo Postumio Albino Lusco
- Da finire Marco Perperna (console 92 a.C.)
- Da finire Gneo Ottavio (console 165 a.C.)
- da finire Oddone di Novara
da finire

Chiesa di San Marcello al corso
Cappella del Crocifisso
In Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia:
- Crocifisso, in marmo di Carrara, già nella soppressa chiesa della Trinità alla Salute
Bibliografia
- Camillo Semenzato, Francesco Cavrioli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 23, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. URL consultato il 22 agosto 2012.
Duomo vecchio di Monselice
In stile romanico-gotico, edificato nel 1256 dall'arciprete Simone Paltanieri in sostituzione della Pieve di Santa Giustina rasa al suolo per esigenze militari. La facciata presenta snelle lesene, due bifore e un severo rosone; il protiro è un'aggiunta del Quattrocento. Sul retro (abside e torre campanaria merlata), è piacevole l'effetto del rincorrersi degli archetti ciechi su diversi piani prospettici. All'interno: vasta navata; tele di buona fattura (purtroppo non ben conservate); polittico di Scuola Veneziana sull'altare maggiore; quattro bassorilievi in marmo della Bottega dei Bonazza; resti di affreschi Trecenteschi; ossario cilindrico romano del I secolo d.C. sotto il pulpito.
Antonio Trombetta
Cristoforo Diana
Opere
- Ritratto di Oristilla Partistagno, 1573, Buttrio, villa Toppo
- Crocifissione, San Vito al Tagliamento, numero civico 195);
- Sacra Famiglia (ibid., n.c. 523);
- gonfalone per la Scuola di san Tommaso, 1575, Portogruaro
- San Valentino, 1578, Abbazia di Santa Maria in Sylvis, Sesto al Reghena;
- affreschi, 1587 (ancor oggi Settimo, parrocchiale);
- pala, 1587 (San Stino, parrocchiale, cfr. Bampo, 1962, pp. 81 s.);
- affreschi, 1590 (ancor oggi San Giovanni di Casarsa, chiesa di S. Floriano);
- gonfalone, 1591, parrocchiale di Prodolone;
- pala, 1593, parrocchiale di Prodolone;
- San Martino e due santi, 1593, casa Colossi a San Vito al Tagliamento;
- pala, 1594, parrocchiale di Giussago;
- Gonfalone, 1598, parrocchiale di Cordovado;
- alcune opere non specificate, 1611, parrocchiale di Meduno;
- Gonfalone per la scuola di S. Valentino, 1612, parrocchiale di Gleris;
- Santissima Trinità con santi, 1615, parrocchiale di Villanova della Cartera.
Bibliografia
- Paolo Goi, Cristoforo Diana, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 39, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991. URL consultato il 13 agosto 2012.
Conte da Carrara
- da rivedere - aggiungere scritti e fondazioni di cui fece parte.
Giovanni Battista Bellotti
Bellotti, Giovanni Battista (Giambattista)Verona (circa) 1667 - 1730 -
Allievo del Voltolini, completò a Venezia la sua formazione artistica. Forte ingegno e acuto studioso.
Ci rimangono alcune buone opere.
In Santa Maria della Scala: S. Pellegrino (II alt. a destra); in San Fermo: San Francesco (alt. Della Torre); nella chiesa dei Notai (ora Sala dei Giurati) nel vecchio Palazzo del Comune: I Re Magi, il Presepio e alcuni ovali ii con La Storia di Cristo. Altre sue opere, già in gallerie private, sono scomparse.
BIBLIOGRAFIA: Dal Pozzo, Lanceni, Cignaroli, Zannandreis, Da Persico, Bernasconi, Simeoni.
Biografia
Si formò nella bottega creata da Pomponio Amalteo a San Vito al Tagliamento nella seconda metà del XVI secolo; nei primi anni della sua attività fu molto legato al suo maestro, come dimostrato da alcuni documenti in cui il Furnio
Opere
- Madonna col Bambino con sant'Andrea e san Pietro ed un angelo musicante, abside della chiesa di sant'Andrea di Tajedo, Codroipo;
- Vergine tra san Pietro e san Giovanni, pieve di Gorto;
Bibliografia
Francesco III da Carrara
Vescovo di candia e di Padova
Lajos Markos
Giovan Paolo FABRI
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 43 (1993)
rivedere Agostino Gradenigo
rivedere i 4 Grimani patriarchi di Aquileia
rivedere vescovi Siviglia '800
ravvivare Carl David Tolmé Runge
Collegamenti esterni
Template:Arcivescovo della Chiesa Cattolica
Giuseppe Godeassi (Medea, 31 agosto 1788 – Zara, 27 aprile 1861) è stato un arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
Collegamwenti esterni
- Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [8]
- Dizionario biografico friulano
Bibliografia
Template:Arcivescovo della Chiesa Cattolica
Pietro Zamburlini (Bagnoli di Sopra, 15 dicembre 1832 – Artegna, 1º dicembre 1909) è stato un arcivescovo cattolico italiano.
- Nel 1898 chiede ai padri stimmatini di aprire un collegio cattolico in Udine (Collegio Bertoni).
- L'altare maggiore della Madonna delle Grazie è opera del maestro Giuseppe Gregorutti di Udine. Venne collocato nel 1893, in sostituzione di quello precedente, opera di Michele Zuliani detto Lessani nel 1798, ora nella chiesa di Pradielis (Udine). Fu consacrato il 19 maggio 1901 dall' arcivescovo di Udine monsignor Zamburlini.
- Fu anche amministratore apostolico di Concordia
Collegamenti esterni
Note
Monaco camaldolese (m. Tessalonica 1211), fu il primo patriarca veneziano dell'Impero latino.
Opere
- facciata del Monte di pietà e la Cassa di risparmio a Gorizia
- Civico stabilimento bagni di via Cadorna a Gorizia (1876)
- Chiesa parrocchiale del Redentore a Levico Terme (completata nel 1877)
- Chiesa nuova a Spormaggiore (1867-1875)
- Altare maggiore della chiesa di San Giorgio a Castel Condino (1864)
- Chiesa pievana di S. Maria Assunta a Mezzocorona (1862-1866)
- La Chiesa della natività di S.Giovanni Battista a Mezzolombardo (1846-1850)
- LA CHIESA DI SAN BARTOLOMEO E BOVO IN Canal San Bovo (1839-1850)
Charle Wood, 2 visconte di Halifax
da [:en:Charles Wood, 2nd Viscount Halifax]
Megabizo
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Antichi villaggi della Siria settentrionale | |
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![]() | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (iii) (iv) (v) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2011 |
Scheda UNESCO | (EN) Ancient Villages of Northern Syria (FR) Scheda |
Rouweiha (anche Ruweiha, in arabo:رويحة) è una delle città morte della Siria nord-occidentale (governatorato di Idlib) a circa 10 km da Ma'arrat al-Nu'man. Il villaggio dal 2011 è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità gestita dall'Unesco.

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- Sereno di Marsiglia da [http://www.santiebeati.it/dettaglio/92048 Santi e Beati
Le notizie relative alla vita di Sereno, vescovo della città francese di Marsiglia, si possono trarre dal ricco epistolario di papa Gregorio Magno; il pontefice li inviò ben quattro lettere, dalle quali è possibile trarre utili indicazioni per ricostruire la storia del santo. Molto interessanti sono le epistole degli anni 599 – 600, con le quali il papa ribadisce al vescovo la legittimità del culto per le immagini sacre, da lui contestato. Risulta, infatti, che egli fece distruggere alcune icone nella sua cattedrale nel timore che la venerazione di cui erano oggetto potesse sconfinare nell’idolatria, specialmente da parte di persone provenenti dall’oriente, che per motivi commerciali frequentavano quello che già allora era uno dei maggiori porti del Mediterraneo. Nei suoi scritti Gregorio invitò il santo a considerare l’immagine non tanto e non solo come un oggetto di venerazione, quanto piuttosto come utile strumento di catechesi per chi meno colto o illetterato trovava difficoltà ad accostarsi direttamente al testo sacro. Sempre lo stesso pontefice aveva già raccomandato a Sereno, nel 596, il monaco Agostino che, inviato come evangelizzatore della penisola britannica, avrebbe sostato presso la sua città; ugualmente nel 601 fece riguardo i suoi collaboratori. Null’altro è possibile riferire di storicamente provato in riferimento alla vita di San Sereno, mentre ulteriori dati sono forniti dalla tradizione popolare. Essa, partendo da quanto si è appena ricordato, ci descrive il santo in viaggio verso Roma per incontrare il papa e chiarire personalmente la sua posizione in merito alla questione motivo di divergenza. Durante il ritorno, ammalatosi improvvisamente, morì nei pressi di Biandrate, centro agricolo della pianura piemontese tra Novara e Vercelli. Il suo corpo venne deposto in un campo nei pressi del paese: col tempo si perse memoria della sepoltura e soltanto nel medioevo le sue reliquie vennero ritrovate da un agricoltore durante l’aratura di un campo. Il prodigioso ritrovamento suscitò molto scalpore tra la popolazione locale, che volle collocare i sacri resti nella chiesa del borgo dedicata a San Colombano, ove ancora si trovano custoditi in un’artistica urna, donata nel 1678 dal feudatario Gerardo de Silva, all’interno di un elegante scurolo. Purtroppo è difficile stabilire quanta attendibilità si possa attribuire a questa tradizione se considerata nell’ambito di una seria critica agiografica. In particolare risulta difficile comprendere i motivi per cui, se effettivamente il santo fosse morto nella località piemontese, il suo corpo non sia stato comunque trasportato fino a Marsiglia, sua sede episcopale. La motivazione della distanza tra le due località non sembra sufficiente, basti pensare, ad esempio, al caso di San Germano di Auxerre, morto a Ravenna ma deposto nella città francese di cui era vescovo. Il feretro compì un lunghissimo percorso attraverso la pianura padana, lasciando molte tracce nella storia e nella tradizione di numerosi centri. E’ del resto comprovato come a Marsiglia non si ebbe mai traccia nell’antichità di un culto, con la venerazione di una sepoltura o di reliquie, relativo al suo nono vescovo: soltanto dal 1730 la sua celebrazione venne inserita nel calendario diocesano, mentre si deve attendere la metà dell’ottocento per la richiesta di una reliquia alla diocesi di Vercelli, cui Biandrate appartiene. Già Carlo Bascapè, vescovo di Novara dal 1593 al 1615, si premurò di effettuare ricerche per legittimare il pellegrinaggio alla chiesa di Biandrate da parte dei fedeli della bassa novarese. Non del tutto chiaro è, inoltre, il problema relativo all’atteggiamento iconoclasta di Sereno e le dinamiche socio - culturali che possono averlo determinato. Popolarmente il santo è invocato, a motivo del nome, per ottenere il bel tempo e un raccolto favorevole; la sua festa è celebrata a Biandrate la prima domenica di agosto, mentre a Marsiglia l’11 dello stesso mese. L’iconografia del santo non è molto diffusa e non presenta particolari caratterizzazioni: egli viene, infatti, genericamente raffigurato nelle sembianze di un vescovo.
Politici WWII
Maya
- Tortuguero
- Santa Rosa Xtampak da tradurre dal tedesco
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- San Largo di Aquileia
Largo Deriva dal latino largus e significa «abbondante». L’onomastico è tradizionalmente festeggiato l’8 agosto in ricordo di San Largo martirizzato a Roma con San Smaragdo. La Chiesa commemora, inoltre: un martire di Aquileia con i santi Dionisio, Felice, Ilario vescovo e Taziano diacono, il 16 marzo.
Teutmaro - Patriarca Imperatore Ludovico II restituisce al patriarca con diploma la giurisdizione sui vesvovadi istriani.
Lupo - Patriarca nel 943 assedia Grado
Giovanni - Patriarca
Una notizia riguardante il castello di Prosecco ci viene comunque offerta da antiche cronache ecclesiastiche, oggi non più reperibili, secondo le quali un certo Giovanni, patriarca di Aquileia, nel 660 venne gettato da una finestra del castello di Prosecco dai Triestini scismatici. Bisogna dire però che la notizia, raccolta prima da Ireneo della Croce e poi portata avanti da altri storici, non è stata nemmeno presa in considerazione dal Tamaro. Basta infatti obiettare che nel 660 il territorio triestino era compreso nel "numerus tergestinus", una sorta di provincia militare istituita agli inizi del 600 dai Bizantini, per difendere le frontiere dagli Slavi e dai Longobardi, dai quali ultimi dipendeva il patriarca di Aquileia, mentre i Triestini erano invece sottoposti al patriarca di Grado, in territorio bizantino. Vien da chiedersi come mai, nel bel mezzo delle lotte religiose, un patriarca "nemico" sia venuto a Prosecco, cioè in territorio triestino, conoscendo bene l'odio che i Triestini nutrivano per i Longobardi.
Giovanni Abate patriarca d’Aquileia sposta la sede patriarcale nel castello di Cormons (617), in seguito assale a Grado Fortunato patriarca ariano di Grado, si riprende i tesori della diocesi (622) ed è deposto da papa Onorio I.
Successivamente il vescovo di Pola, eletto patriarca dal partito filo-bizantino, fugge con i tesori delle chiese da Grado ad Aquileia (la cui sede è vacante), poi nella più sicura Cormons
Indetto da Severo nel 589. Vi partecipò Oronzio, primo vescovo noto di Vicenza. [14]
Epaminonda Pelopida Gorgida Sfodria Annone (generale della battaglia di Cissa)
Principato di Raigarh da catalano Principato di Hyderabad da inglese
Da fare 5 962
- Gaochang vedi ---en Gaochanhg
- Giovanni Magli
- Archimede Mischi <--- nel WWII
vedi english
en:List of cities in the People's Republic of China by population
[:Commons:Commons:Featured picture candidates|Commons:Featured picture candidates]]
en:List of administrative divisions of Shanghai
Tooooools
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