Vincenzo Monaco

architetto italiano (1911-1969)

Vincenzo Monaco (Roma, 20 luglio 1911Roma, 3 marzo 1969) è stato un architetto italiano.

Opere principali

Ospedale di Modena, 1934 in collaborazione con F.Petrucci e C.Longo. In collaborazione costante con Amedeo Luccichenti: Allestimento della Mostra Augustea della romanità (1938), progetti per il palazzo dei Congressi all'EUR 1938 oltre agli edifici e la piazza delle Forze Armate all'EUR (1938), villa Petacci alla Camilluccia, palazzina in via S. Valentino (1948-50), palazzine al Circo Massimo, Villaggio Olimpico (zona di Roma)(1958-60), la stazione dell'Aeroporto di Roma-Fiumicino (1950-57, su struttura di R. Morandi). Palazzo SIAE all'EUR (1963-65), Chiesa di Roccaraso (1966), l'Hotel Jolly di Roma (1968-71).

Gli studi

Prima ancora di conseguire la laurea in architettura conseguita nel 1934 presso l'Università di Roma, collabora con F. Petrucci e C. Longo per dei concorsi nazionali: Quattro nuovi palazzi postali a Roma 1933, Nuovo Ospedale clinico di Modena 1934.

La professione

Nel 1936 è in gruppo con i romani G. Calza Bini, S. Muratori, F. Petrucci, Ludovico Quaroni e E. Tedeschi, partecipando alla VI Triennale di Milano. Nel 1937 si associa con Amedeo Luccichenti con il quale collabora per 25 anni. Delle numerose partecipazioni ai concorsi del regime fascista, si ricordano gli Edifici politico-doganali-turistici 1937, Sede della Confederazione fascista dei commercianti, 1939, il Ponte mobile alla Magliana, 1940. Partecipa alla competizione per l'E42 del Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi 1937-38 e altri numerosi progetti tra cui anche l'allestimento per la Mostra Augustea della Romanità del 1937. La collaborazione V.Monaco e A.Luccichenti mette la firma su innumerevoli palazzine, ville e case romane tra il 1945 e il 1955 di chiara matrice razionalista. Oltre a progetti quali la sede di rappresentanza della Società di navigazione Italia a Roma, il padiglione della Finsider a Chicago, l’agenzia KLM in via Barberini, il negozio Lancia, il palazzo SIAE in via E.Gianturco, Roma.

Lo studio già lavorava per Giovanni Gronchi sistemando la sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, quando poco dopo lo stesso nel 1955 viene eletto a presidente della Repubblica Italiana. Successivamente altri incarichi quali l'ampliamento di Castelporziano, il palazzo di rappresentanza a San Rossore, la villa Maria Pia nella tenuta del presidente, villa Rosebery a Napoli.

Alla fine degli anni 50, lo studio Monaco-Luccichenti diventa riferimento per il Ministero dei Lavori pubblici, e gestisce i lavori di importanza architettonica e ingegneristica internazionale per la XVII Olimpiade a Roma, tra cui il Villaggio Olimpico (zona di Roma) e il Viadotto (1957-60), in collaborazione con Adalberto Libera, Luigi Moretti, Vittorio Cafiero, Pier Luigi Nervi. Negli stessi anni realizza l'Aeroporto di Roma-Fiumicino, Roma (1957-60).

Alcuni lavori da ricordare: Arredamento della I classe delle turbonavi Leonardo da Vinci e Michelangelo con F.Manzitti. Il Complesso per congressi e ricevimenti La Salle des Fêtes di Tunisi. Uffici SLE/ICOR Roma-Eur. Jolly Hotel in corso d’Italia, Roma.

Per l'impegno e l'importanza di rilevo assunta nel movimento architettonico moderno in Italia, negli anni della diffusione del genio italiano nel mondo, durante gli anni della ricostruzione nel Secondo dopoguerra italiano gli viene conferita il 25 nov. 1968, l’onorificenza di cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Inoltre conobbe e collaborò con Giuseppe Pagano Pogatschnig, il pittore Gino Severini, lo scultore Pericle Fazzini, del pittore Angelo Savelli, il pittore Giuseppe Capogrossi, il poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli, i poeti Libero de Libero e Giuseppe Ungaretti, lo scrittore Alberto Moravia, il critico Giulio Carlo Argan, lo scultore Pietro Consagra e i pittori Antonio Corpora, Giulio Turcato, e tanti altri.

Bibliografia

  • Roma, Archivio degli architetti Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti
  • Paesaggio di M. e Luccichenti, rivista Domus, 1952, n. 271, pp. 12-15
  • C. Pagani, Architettura italiana oggi, Milano 1955, ad indicem; Guida all’architettura contemporanea in Roma, a cura di V. Bacigalupi - G. Boaga - B. Boni, Roma 1965.
  • P.O. Rossi, Roma. Guida all’architettura moderna 1909-1984 Editori Laterza pg.73, 84, 90, 94, 103, 119, 124, 125, 144, 177, 182.
  • R. Lucente, Le palazzine dello Studio di V. M. e Amedeo Luccichenti, in Metamorfosi, 1990, n. 15, pp. 61-64 - L. Ciancarelli, La palazzina romana, ibid., pp. 30 s.
  • Treccani, www.treccani.it

Note


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