Tram interurbano

tipologia di linea tranviaria o metrotranviaria che serve più centri abitati

I tram interurbani sono una particolare variante di tram adatta ad un servizio più pesante dovendo in genere collegare le città con i sobborghi. Sono principalmente, ma non esclusivamente, adibiti al trasporto dei passeggeri. Essendo destinati ad un uso più impegnativo sono costruiti in maniera più robusta e sono più potenti e più veloci.

I tram interurbani spesso condividono i binari con le tranvie urbane all'interno delle città, mentre al di fuori delle città corrono perlopiù in sede propria o in sede protetta all'interno delle strade.
Quando circolano su tratte esercitate con regime di circolazione ferroviario o percorrono vere e proprie tratte della rete ferroviaria assumono altre definizioni come tram-treno.

Tram interurbani in Italia

 
Tram Milano–Limbiate in transito a Cassina Amata

I tram interurbani in Italia nacquero all'inizio a trazione ippica (Milano–Monza, 1876) o a vapore (Milano–Vaprio, 1878).

La prima linea a trazione elettrica fu la Firenze–Fiesole (1890), tuttavia già a partire dalla fine del XIX secolo molte tranvie erano costruite a trazione elettrica (ed altre già esistenti vennero elettrificate).

L'estensione della rete crebbe fino agli anni dieci del XX secolo; già a partire dai primi anni venti le linee meno trafficate iniziarono ad essere sostituite da servizi di autobus, mentre le più trafficate furono in molti casi elettrificate e potenziate con la costruzione di sedi riservate ("marciatram").

L'ultima tranvia interurbana a vapore d'Italia fu la Monza–Trezzo, chiusa nel 1958. Negli anni sessanta, a causa della concorrenza del trasporto su gomma, iniziarono ad essere soppresse anche le tranvie elettriche più importanti.

Attualmente (2013) le uniche due tranvie interurbane sopravvissute in Italia sono la linea Milano–Limbiatee la linea Trieste-Opicina-Trieste (chiamata in dialetto "tran de opcina") .

Tram interurbani in Europa

Le linee tranviarie interurbane hanno avuto un grande sviluppo in tutta l'Europa fino agli anni 30 del XX secolo. In seguito molte linee sono state soppresse per economie di gestione. Un caso a parte era costituito dalla Russia dove invece il sistema venne addirittura incrementato ed esteso anche agli stati del Blocco comunista nel secondo dopoguerra. A partire dagli anni settanta anche nell'Europa centro-occidentale si è verificata un'inversione di tendenza ad iniziare dalla Germania con la riutilizzazione di tratte ferroviarie dismesse e la banalizzazione con quelle tranviarie.

Tram interurbani negli Stati Uniti d'America

Negli Stati Uniti d'America, principalmente negli Stati del Midwest, dove molte linee fiorirono tra gli anni '90 dell’ottocento e la prima guerra mondiale i tram interurbani erosero velocemente molto del traffico passeggeri delle ferrovie tradizionale di breve-medio raggio per i seguenti motivi:

 
Alcune compagnie di ferrovie interurbane negli Stati Uniti
  1. maggiore economicità rispetto alle ferrovie a vapore, grazie ai minori costi di esercizio che la trazione elettrica garantiva rispetto al vapore
  2. servizio più frequente con orari cadenzati (ad esempio ogni ora)
  3. servizio più capillare e fermate più frequenti, senza penalizzazioni sui tempi di percorrenza, grazie all’ottima accelerazione garantita dal motore elettrico
  4. raggiungevano direttamente il centro della città, a differenza delle linee ferroviarie tradizionali che si attestavano alla periferia
  5. permettevano l’interscambio con le tranvie urbane, con le quali condividevano i binari all’interno della città, evitando fastidiosi trasbordi a piedi o con altri mezzi, garantendo al contempo un notevole risparmio di tempo
 

Il materiale rotabile era di tipo più pesante e veloce (90-100 km/h) rispetto a quello delle tranvie urbane, con composizioni che potevano raggiungere i 10 pezzi, anche se normalmente, specialmente per le linee che collegavano i centri rurali, il servizio era effettuato da una singola motrice. Gli interurbani vennero duramente colpiti dalla diffusione delle automobili private e poche linee sopravvissero alla grande depressione degli anni trenta. Fino al 1915 la forma prevalente delle motrici era con cassa in legno, mentre negli anni ’30, vennero introdotte motrici leggere di linea più aerodinamica o treni articolati (come gli Electroliner che collegavano Chicago a Milwaukee), con maggior comfort e tempi di percorrenza minori, per essere competitivi con l’automobile. Durante la seconda guerra mondiale, con il razionamento dei combustibili, degli pneumatici e la minore disponibilità di automobili, gli interurbani godettero di un momento di grande, anche se effimera, popolarità: il numero dei passeggeri trasportati arrivò a superare i valore di prima della prima guerra mondiale. Con il termine delle guerra e delle restrizioni la massiccia diffusione delle automobili private, provocò il rapido declino dei tram interurbani; con l’aumento del traffico delle città i tempi di percorrenza per i tram interurbani diventarono improponibili. Molte linee cessarono il servizio già negli anni quaranta o si limitarono al traffico merci. Oggi sopravvivono solo alcuni segmenti della estesa e florida rete nella zona intorno a Chicago.

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