Nervo vago

decimo delle dodici paia di nervi cranici che partono dal tronco encefalico
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Il nervo vago (chiamato anche nervo pneumogastrico o nervo X del cranio) è il decimo delle dodici paia di nervi cranici (o encefalici) che partono dal tronco encefalico (composto da midollo allungato, ponte e mesencefalo). Il nervo vago parte dal midollo allungato e si porta, attraverso il foro giugulare, verso il basso nel torace e nell'addome. I 2 nervi vaghi destro e sinistro sono tra i più importanti del corpo nonché i più lunghi ed i più ramificati tra i nervi cranici.

Nervo vago
La distribuzione dei nervi glossofaringeo, vago e dei nervi accessori.
Anatomia del Gray(EN) Pagina 910
Innervamuscolo elevatore del velo palatino, muscolo salpingofaringeo, muscolo palatoglosso, muscolo palatofaringeo, muscolo costrittore faringeo superiore, muscolo costrittore faringeo medio, muscolo costrittore faringeo inferiore, fegato, pancreas e muscolo cricotiroideo
Identificatori
MeSHA08.800.050.050.925, A08.800.050.600.825, A08.800.800.060.920 e A08.800.800.120.900
TAA14.2.01.153
FMA5731

Il suo nome deriva dalla parola latina vagus, che significa letteralmente "vagabondo".

Organi controllati

Ha componente parasimpatica, controlla tutta la muscolatura liscia non controllata dai nervi oculomotore, faciale e glossofaringeo e dai nervi spinali, che controllano solo alcune visceri (ad esempio l'ultimo tratto dell'intestino). In particolare innerva sia l'intestino che lo stomaco.

Funzionalità principali

Uno dei suoi scopi principali è quello di stimolare la produzione dell'acido gastrico e regolare i movimenti compiuti dallo stomaco e dall'intestino durante la fase della digestione.

Innervazione

Il nervo vago fornisce fibre parasimpatiche a tutti gli organi, fatta eccezione per le ghiandole surrenali, dal collo giù fino al secondo segmento della colonna vertebrale. Il vago controlla anche alcuni muscoli scheletrici:

Questo significa che il nervo vago è responsabile della frequenza cardiaca, della peristalsi gastrointestinale, della sudorazione e di alcuni movimenti della bocca, inclusi i muscoli del parlato e della respirazione (tenendo aperta la laringe). Riceve inoltre sensazioni dall'orecchio esterno, attraverso il nervo di Alderman) e parte delle meningi.

Il nervo vago e il cuore

L'innervazione da parte del sistema nervoso autonomo parasimpatico del cuore è mediata dal nervo vago. Il vago di destra innerva il nodo senoatriale e la sua stimolazione induce bradicardia. La stimolazione vagale sinistra ha effetti molto meno consistenti rispetto alla destra, ed è diretta prevalentemente alle fibre ventricolari. Una stimolazione vagale sinistra inappropriata, in particolari pazienti può portare all'insorgenza o al peggioramento di un blocco atrioventricolare.

Patologie legate al nervo vago

Quando la sua funzionalità è compromessa, ad esempio dall'artrosi cervicale, possono verificarsi tutta una serie di sintomi tra cui nausea, acidità di stomaco, vertigini, giramenti di testa, rossori in viso, tachicardia, dolore e rigidità del collo, mal di testa, pallore, sudorazione fredda, salivazione ridotta, vomito. Spesso, la conseguenza di tali sintomi è il collasso. Durante questa fase, la pressione sanguigna scende di colpo; può essere ripristinata facendo distendere l'individuo, con le gambe leggermente alzate e la testa alla stessa altezza del corpo o leggermente più bassa. Il collasso dura in media 2-3 minuti. Rare volte dura di più.

Trattamenti medici

Alcune manovre quali la manovra di Valsalva o il massaggio carotideo, possono avere effetti stimolatori sul nervo vago, più o meno blandi. Ad esempio sono noti casi di svenimento causati da colletti di camicia o nodi alla cravatta troppo stretti che con il continuo sfregamento hanno portato ad iperstimolazione vagale, bradicardia, conseguente abbassamento della pressione arteriosa, ipoperfusione cerebrale e perdita di coscienza. Tuttavia, manovre terapeutiche come il massaggio carotideo, o Valsalva ripetute sono pratiche che, se usate in modo inappropriato, possono portare il paziente incontro a gravi conseguenze aritmiche, come blocchi atrio-ventricolari o fibrillazioni ventricolari. Pertanto è buona norma lasciare tali pratiche al personale medico e infermieristico, senza mai eseguirle autonomamente.

Stimolazione

Se stimolato tramite impulsi elettrici, il nervo vago trasmette tali impulsi a specifiche aree del cervello che regolano importanti funzioni quali la regolazione dell'umore, del sonno, dell'appetito, della motivazione e di altri importanti sintomi La stimolazione del nervo vago attraverso impulsi elettrici (Vagus nerve stimulation) costituisce una vera e propria terapia medica che può risultare efficace nei casi di epilessia e depressione farmaco-resistenti.

Voci correlate

Collegamenti esterni