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Birkat Hamazon viene recitata dopo aver consumato un pasto con pane.

Birkat Hamazon o Birkath Hammazon, (ebraico: ברכת המזון - Benedizione del nutrimento), nota in Italia come Preghiera dopo i pasti, (yiddish: בענטשן, bentshn o "benedire"), sono un gruppo di benedizioni ebraiche prescritte dalla Halakhah (Legge ebraica) da recitarsi dopo i pasti che includono pane o matzah fatti di uno o più composti di farina, orzo, segala, avena, farro. È ancora in discussione, da parte dei rabbini, se la birkat hamazon debba essere recitata dopo aver consumato altri cibi con contenuti farinosi, tipo la pizza.[1]

La Birkat hamazon viene letta o cantata dopo i normali pasti ed in speciali occasioni come lo Shabbat e le Festività ebraiche. La benedizione viene riportata in quasi tutti i libri di preghiera (Siddur) e soventemente stampata in vari stile artistici su libretti chiamati birchon in ebraico o bentcher in yiddish.

Origine

L'abitudine ebraica a benedire e ringraziare Dio per il cibo ricevuto risale al Patriarca ebreo Avraham: fatti quattro accessi alla sua tenda per l'ospitalità e diffondere il culto e la fede in Dio, dopo aver consumato con i suoi ospiti pietanze da tutti apprezzate, li invitava a benedirLo infatti, qualora essi avessero rifiutato, diceva loro che avrebbe desiderato 10 monete d'oro per il pane, dieci per il vino e dieci per altro cosicché al loro stupore per il prezzo eccessivo egli rispondeva dicendo che quel prezzo corrispondeva a quelle delizie difficilmente reperibili nel deserto, quindi poi essi accettavano Dio e Lo ringraziavano[2].

Fonti e testi

La fonte biblica che specifica il requisito di dire birkat hamazon è il Deuteronomio Deuteronomio 8:10[3] "Mangerai dunque a sazietà e benedirai il SIGNORE Dio tuo a causa del paese fertile che ti avrà dato."

Birkat hamazon è composta da quattro benedizioni. Le prime tre benedizioni si considerano richieste dalla Legge biblica.

  1. Il cibo: benedizione di ringraziamento del cibo, tradizionalmente composta da Mosè in gratitudine per la manna che il popolo ebraico mangió nel deserto durante l'Esodo dall'Egitto.
  2. La terra: benedizione di ringraziamento per la Terra di Israele, infatti attribuita a Giosuè dopo aver guidato il suo popolo dentro Israele.
  3. Gerusalemme: riguarda Gerusalemme ed è attribuita a David, che la stabilì quale capitale di Israele, e a Re Salomone che costruì il Tempio di Gerusalemme.
  4. La bontà di Dio: benedizione di ringraziamento per la bontà divina, scritta da Rabban Gamliel a Yavne. La necessità di recitare questa benedizione è consideratao un obbligo rabbinico.

Dopo queste quattro benedizioni ci sono altre brevi preghiere: ognuna inizia con la parola Harachaman ("Misericordioso" o "Clementissimo") come supplica per la compassione di Dio.

Esistono parecchi testi della birkat hamazon. Il più noto è quello ashkenazita. Ci sono anche quelli sefarditi, yemeniti e italiani. Tutti i testi seguono la succitata struttura ma le parole variano. In particolare la versione italiana mantiene l'antica tradizione di iniziare il paragrafo inserito per lo Shabbat con Nachamenu. Esiste poi una versione attribuita all'Arizal.

Note

  1. ^ Riferimenti dalle Scritture: Deuteronomio euteronomio 8:10; Rambam: Hilkhot Berakhot; Talmud: Berakhot cap. 7; Orach Chayim 182-201; cfr. anche Pizza e birkat hamazon
  2. ^ Il Midrash racconta. Libro Bereshit. Parte I edito da Mamash
  3. ^ Deuteronomio 8:10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

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Voci correlate

Altro:

Collegamenti esterni


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