Assalto frontale
L'attacco frontale o assalto frontale è un attacco o scontro, effettuato muovendo in linea retta verso l'avversario e mantenendo un fronte parallelo. Una tattica di questo tipo permette all'attaccante, se in superiorità numerica e di armamento, di creare una breccia nella difesa avversaria ottenendo un temporaneo vantaggio sull'avversario. Tuttavia, in condizioni di parità numerica e di armamento, dato il vantaggio intrinseco della difesa rispetto all'attacco, l'attacco frontale generalmente porta ad un disastro.
1800 - 1900
Questa tattica militare era maggiormente in uso dopo l'invenzione delle trincee, dove l'unico modo per eliminare la difesa nemica era un massacrante attacco frontale, con il precedente supporto di bombardamenti a tappeto da parte di mortai. Dopo l'invenzione della mitragliatrice ( 1800 circa ) dislocate successivamente in difesa della posizione difensiva, l'attacco frontale era diventato un vero e proprio massacro, dove quest'arma riusciva a causare centinaia di morti in pochi minuti. I soldati all'attacco dovevano strisciare sotto al fuoco nemico e superare il filo spinato posto a difesa delle trincee, e i superstiti dovevano affidarsi al combattimento alla baionetta in un ambiente stretto e ricco di nemici.
Guerra moderna
L'attacco frontale è uno dei più ragionati e poco utilizzati attacchi pensati per eliminare la difesa nemica. Con scontri con armi da fuoco tecnologiche, dove ogni riparo non è un luogo sicuro, attaccare in massa frontalmente sarebbe un suicidio. Perciò vengono solitamente dislocate poche truppe per un attacco frontale per distrarre la difesa verso di loro e favorire l'attacco alle spalle e ai fianchi.