Franco Baldini

dirigente sportivo e calciatore italiano (1960-)

Franco Baldini (Reggello, 3 ottobre 1960) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, direttore generale della Roma.

Franco Baldini
Franco Baldini ai tempi del Bari
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza178 cm
Peso66 kg
Calcio
RuoloCentrocampista
Termine carriera1989
Carriera
Squadre di club1
1979-1980Sangiovannese30 (7)
1980-1981Varese23 (1)
1981-1982Bologna23 (0)
1982-1984Bari47 (3)
1984-1985Pescara34 (1)
1985-1987Campobasso57 (2)
1987-1988Foggia26 (5)
1988-1989Casertana25 (1)
1991-1992Colligiana30 (9)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

Carriera

Giocatore

Ha disputato (23 presenze e nessuna rete) con la maglia del Bologna, nel ruolo di centrocampista, il campionato di Serie A 1981-1982, chiuso con la prima retrocessione dei felsinei in Serie B.

Ha inoltre totalizzato 142 presenze e 7 reti in Serie B nelle file di Varese, Bari, Pescara e Campobasso.

Nel 1981 è stato convocato per la Nazionale Under-21, senza tuttavia scendere mai in campo in incontri ufficiali.

Dirigente

VIA DALLA ROMA, VIA I LAZIALI DA TRIGORIA!!!! Diventa popolare nel mondo del calcio nel 1998, quando il presidente della Roma Franco Sensi lo inserisce nei quadri dirigenziali della A.S. Roma, prima da consulente esterno, poi da consulente di mercato, infine da direttore sportivo[1]. Grazie ai pesanti investimenti voluti dai Sensi, ingaggia per la squadra capitolina calciatori di livello mondiale, come Gabriel Omar Batistuta, Emerson, Walter Samuel, con cui la Roma vince lo scudetto nel 2001. Successivamente porta nella capitale anche Cristian Chivu, fortemente voluto dal presidente Franco Sensi[2], il brasiliano "Mancini" e il giovane difensore francese Philippe Mexes.

Nel giugno 2004, dopo la decisione di Fabio Capello di lasciare la Roma per allenare la Juventus, e nel pieno della malattia che portò alla morte il presidente Franco Sensi, entra in conflitto sia con l'allenatore, sia con la famiglia Sensi. A breve, nel marzo 2005, si dimette dalla carica di consulente di mercato della A.S. Roma[3] a causa di divergenze economiche e politiche con la Società, in particolare con l'Amministratore Delegato Rosella Sensi, alle prese con l'opera di risanamento del bilancio e in posizione più diplomatica rispetto al padre nelle "battaglie di palazzo"[4].

Il rapporto si era incrinato già a seguito del "caso Mexes": l'acquisizione del difensore ad opera dell'allora direttore sportivo Baldini, infatti, era avvenuta in circostanze controverse, finendo per costare a Mexès un mese e mezzo di squalifica, attenuata successivamente da un provvedimento di sospensione[5]; ed alla Roma il pagamento di un indennizzo di 7 milioni di euro alla società di provenienza, l'Auxerre, ed inoltre un blocco del "mercato" per la sessione di mercato del 2005 e quella "invernale" del 2006[6]. La stagione vede arrivare la Roma ottava a fine campionato.

Nella nota intervista[7] a Parla con me di Serena Dandini denuncia pubblicamente la politica calcistica del paese, ispirata dalla Gea, dal Milan e dalla Juventus per piegare l'amministrazione del calcio secondo i loro esclusivi interessi. Sottolineando come anche Capello, fino a pochi mesi prima, avesse la stessa idea di slealtà della Juve, di Moggi e della Gea. Pochi mesi dopo, in una intervista allo stesso Baldini, passato intanto al ruolo di collaboratore per Sky, Capello gli "rinfaccia" come l'anno prima, da ds giallorosso, sapesse fin dal principio che il tecnico stava firmando per il trasferimento in un altro club[8].

Il sodalizio fra i due si ricuce nel luglio 2006, quando Capello lo fa chiamare al Real Madrid dal neopresidente Ramón Calderón; con la carica di Segretario del club dei "galattici" vince uno scudetto e porta a Madrid i due talenti argentini Fernando Gago e Gonzalo Higuain. Lascia la squadra spagnola nel 2007 insieme a Capello, esonerato dalla dirigenza madrilena[9], e segue il tecnico friulano alla guida della nazionale inglese, della quale viene nominato assistant manager[10], conquistando la qualificazione alla fase finale degli Europei del 2012 da disputarsi in Polonia e Ucraina.

Dopo l'annuncio dato in luglio dalla FA con un comunicato che ufficializzava il trasferimento al termine delle qualificazioni per gli Europei [11], il 19 ottobre 2011 ricomincia da dirigente una nuova avventura nella Roma [12].

Note

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