Stazione di Orte

stazione ferroviaria italiana

La stazione di Orte è la stazione ferroviaria a servizio dell'omonimo comune. Posta sulla ferrovia linea lenta Firenze - Roma è direttamente raccordata, tramite le interconnessioni Orte Nord e Orte Sud, alla "direttissima" Firenze - Roma. Dalla stazione si dirama inoltre la linea per Ancona. In passato si diramava anche la linea per Civitavecchia.

Orte
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàOrte, piazza Papa Giovanni XXIII
Coordinate42°26′14″N 12°24′32″E
LineeRoma–Firenze
Roma–Ancona
Orte–Civitavecchia
Storia
Stato attualeIn uso
Anno attivazione1865
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante, di diramazione
Binari7
GestoriRFI
Centostazioni
InterscambiAutobus urbani ed extraubani

La stazione è capolinea dei treni della FR1.

Storia

La stazione di Orte risale al XIX secolo.

Il fabbricato viaggiatori originario, distrutto durante la seconda guerra mondiale, venne sostituito da un edificio in stile moderno al termine del conflitto, inaugurato nel 1949[1].

Caratteristiche

La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori che ospita il bar, l'edicola, la biglietteria, la sala d'attesa e i servizi igienici.

È dotata di sette binari utilizzati per il servizio passeggeri, di cui cinque passanti e due tronchi.

Movimento passeggeri e ferroviario

La stazione ha un flusso passeggeri annuo di circa di 3 milioni in quanto nodo di scambio tra diverse linee ferroviarie.

La stazione ha in orario 145 treni a giorno[2], di cui regionali per Ancona, Roma, Firenze, Fiumicino Aeroporto[3], Foligno, Terontola, Terni, Perugia e Viterbo ed alcuni Intercity per Milano, Napoli, Roma, Trieste e Venezia.

Servizi

La stazione dispone di:

  •   Biglietteria automatica
  •   Sottopassaggio
  •   Bar
  •   Edicola
  • Piazzale di parcheggio automobilistico sosta breve
  • ampio Piazzale di parcheggio automobilistico sosta prolungata, con sottopasso pedonale ai treni

Note

Bibliografia

  • Carlo Bellomi, Amedeo Cuttica, La ricostruzione delle F.S. alla fine del 1949, in "Ingegneria Ferroviaria" anno V n. 1 (gennaio 1950), pp. 3-27.