Battaglione alpini "Val Tagliamento"

reparto dell'esercito italiano
Battaglione Alpini d' Arresto Val Tagliamento
File:Stemma valtajut.PNG
Stemma del Battglione Val Tagliamento
Descrizione generale
Attiva1882 - 1992
NazioneItalia (bandiera) Italia
Italia (bandiera) Italia
Servizio Regio esercito
Esercito Italiano
TipoFanteria d'arresto
RuoloTruppe da montagna
Guarnigione/QGCaserma Renato Dal Din presso Tolmezzo (UD)
SoprannomeLe talpe
MottoSin Simpri Chei!
ColoriBianca
Battaglie/guerrePrima guerra mondiale
Guerra Italo-Greca
Parte di
3a Divisione alpina "Julia"

File:Br jul scud.jpg Brigata alpina "Julia"

Simboli
Fregio e mostrine
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Storia

Il Battaglione Alpini Val Tagliamento nasce a Conegliano il 5 Ottobre 1882; il primo, quindi, fra i Battaglioni che andranno a formare in seguito la “Julia” (prima Divisione ed, in seguito, Brigata)

E’ composto dalle compagnie 69-70 a Tolmezzo, 71 a Gemona e 72 a Cividale inquadrato nel 6° Reggimento alpini, nappina blu.

Cinque anni dopo, nel 1887, il 7° Reggimento Alpini lo ingloba cambiandone anche il nome in “Battaglione Alpini Gemona” da qui in avanti, per tradizione, i nomi “Valle” e “Monte” verranno utilizzati per i Battaglioni Alpini rispettivamente per i reparti di Milizia Territoriale e Milizia Mobile (i reparti costituiti, cioè, da richiamati anziani e giovani delle classi di leva a venire, per gli eventi bellici) salvo poche eccezioni.

Rinasce, quindi, in previsione dell’entrata in guerra dell’Italia nel febbraio del 1915 come reparto di Milizia Territoriale in seno all’ 8° Reggimento Alpini nappina bianca.

Le nuove compagnie sono le: 212-272-(278 costituita l’ 1 novembre 1916).

Guadagna una medaglia d’argento al Valor Militare per i combattimenti sul Pal Piccolo e Pal Grande (fronte carnico) e sull’Altopiano dei Sette Comuni in duplicato al Battaglione alpini "Tolmezzo". Sciolto il 15 febbraio 1918. I superstiti passarono al Battaglione Alpini Tolmezzo.

Nel 1939 se ne decide la ricostituzione in previsione di un utilizzo durante gli eventi della seconda guerra mondiale. In questo conflitto si distinguono i seguenti componenti del Battaglione, che vengono tutti decorati di M.O. VM alla memoria:

  • 2/1/1941 cade il Serg. Ugo Giavitto nel settore Mali Topojanit.
  • 8/1/1941 cade il Ten.Col. Umberto Tinivella, comandante del btg, nel settore Mali Topojanit.
  • 10/3/1941 cade il Ten. Artico Di Prampero, comandante 212 cp, Monte Beshishtit.

Dopo le varie traversie della disastrosa Campagnia di Grecia ( Nel 41 torna al l 1° Gruppo e presidia le posizioni in Valle Smoktina, quindi agisce sulla dorsale Ciaf e Vesnes e; di seguito il monte Thimonit; ad aprile è dislocato nella zona Van-Molini Davie; in seguito il 1° Gruppo passa all’Ottava Armata e si trasferisce a Scutari sino a maggio dove sfila al cospetto del Re Vittorio Emanuele III che si è recato in visita in Albania )

Entra in Jugoslavia quindi il Montenegro.

Il Val Tagliamento ai comandi della Divisione Pusteria fino a marzo 42 quando rientra nei ranghi del 1° Gruppo a Rudo in Croazia.

L'ultime missioni prima in Valle d’Aosta, poi in Francia a Grenoble sino a fine anno.

Nel 41-42 cappellano del Battaglione è Don Carlo Gnocchi

Tornati in in Friuli nel 43 viene nuovamente soppresso ed i superstiti, assieme a quelli del Btg Tomezzo bis, contribuiscono alla ricostruzione del Btg. Tolmezzo che si appresta alla partenza (assieme al Gemona ed al Cividale) per il fronte Russo.


Dopoguerra

Nel dopoguerra nel neonato Esercito Italiano viene creata dapprima la specialità dei "Battaglioni da Posizione" i cui compiti sono quelli della difesa dei confini (specialmente quello Nord-Orientale) subentrando al Corpo della Guardia alla Frontiera già operante in seno al Regio Esercito.

Tale specialità consiste nel combattimento in ambienti fortificati chiamati “Opere” reimpiegando e ristrutturando parte dei bunker in caverna creati nel contesto del Vallo Alpino e nella creazione di una nuova linea difensiva nella pianura friulana a ridosso dei nuovi confini definiti dopo i Trattati di Parigi del 1947 ma confermati definitivamente solo nel 1975 con il Trattato di Osimo.

Dapprima questa specialità si trasformerà nei reparti di "Alpini da posizione" e di "Fanteria da posizione" e, di seguito, in quella degli "Alpini d'Arresto" e di "Fanteria d'arresto a seconda dell'ambiente operativo.

In questo contesto viene ricostituito il Battaglione il 1 luglio 1963 per trasformazione del XV btg alpini da posizione presso l’11° Raggruppamento Alpini da Posizione.

Sede Tolmezzo caserma Cantore. Nappina rossa con tondino verde. Motto “Mai avonde” (in friulano “Mai abbastanza”) Alle dipendenze le compagnie 212^,272^,278^,319^,321^,322^.

Nello stesso periodo verranno ricostruiti, con le stesse mansioni, anche i Btg. "Val Fella" e "Val Natisone"

In seguito l'11 Raggruppamento passerà alle dipendenze del "Comando Truppe Carnia Cadore"assieme alla Brigata alpina Jiulia ed ala Brigata Alpina Cadore presso la caserma cantore di Tolmezzo ed adotterà la nappina bianca.

Nel proseguo degli anni e con lo scioglimento di altri reparti, nel 1975 il btg. si trovò numerose Compagnie (fino a 16 in taluni periodi) in organico (anche in conseguenza dello scioglimento dei Btg. Val Natisone e Val Fella). Di queste Compagnie alcune erano operative e con gli organici a pieno livello altre, invece, chiamate "fantasma" erano solo "fittizie" e senza organici ma dotate di locali, armamenti, e tutto ciò che concerneva la pronta riattivazione in caso di emergenza per l'attivazione degli sbarramenti difensivi loro assegnati. A conferma di questo il fatto che gli alpini alla fine della leva venissero congedati con una lettere di possibile richiamo con la destinazione già definita per l'emergenza.

Ultima destinazione del Btg. fu Tolmezzo, Caserma Renato Del Din, motto: O là…o rompi! (in friulano “O andare….o rompere!”); dal 1.1.1980; Sin simpri chei (in friulano “Siamo sempre quelli”).

Guadagna la Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito per l'opera prestata durante il terremoto del 1976 che colpì il Friuli.

In Giugno dello stesso anno passa alle dipendenze del Comando Brigata Alpina Julia a sua volta direttamente dipendente dal IV Corpo d'Armata Alpino di Bolzano.


Organico:

  • C.C.S.Compagnia Comando e Servizi Caserma “Del Din ” Tolmezzo (Ud)
  • 216^ Compagnia; Caserma “Del DinTolmezzo (Ud) con competenza sugli Sbarramenti di Campiolo-Fella, Portis, Cavazzo, Sassotagliato e Trasaghis-Bordano.
  • 212^ Compagnia; Caserma “Maria Plozner MentilPaluzza (UD) con competenza sugli sbarramenti di Stua di Ramaz, Paluzza, P.sso Monte Croce Carnico.
  • 308^ Compagnia; Caserma “Fantina“ Pontebba (UD) con competenza sugli sbarramenti di Sella Cereschiatis, Tratte, Borgo Lischiazze, Pontebba
  • 269^ Compagnia; Caserma “Solideo D'IncauUgovizza (UD) con competenza sugli sbarramenti di: Ugovizza,Sella Nevea e Sella Sompdogna.


La specialità perde ogni motivo d’esistere dopo la caduta della “Cortina di Ferro” e la fine dell Guerra Fredda fra il blocco dei Paesi della Nato e quello dei paesi dell' ex "patto di varsavia" e la Jugoslavia.

Come conseguenza di ciò il Battaglione viene sciolto il 26 settembre 1992; la bandiera di guerra è conservata al Sacrario delle bandiere presso il Vittoriano a Roma e raduna anche le decorazioni del Btg. Val Fella e del Btg. Val Natisone.

Simbolo

Scudo

Al 1° di verde al gladietto d'argento manicato d'oro in palo alla fascia d'argento, nel 2° d'argento con due stelle d'argento di cinque punte su strisce d'azzurro, al 3° d'oro al monte all'italiana di sei cime di verde

Ornamenti esteriori

Sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da qsei nastri annodati alla corona, scendenti in sbarra e in banda al lato dello scudo, quattro azzurro filettati d'argento, uno d'azzurro ed uno d'azzurro filettato di bronzo. Nastro dell'Ordine Militare d'Italia, sotto lo scudo su lista bifida, il motto "Sin simpri chei"

Insegne

Festa del reggimento

La festa del Reggimento ha luogo il 24 maggio, anniversario degli scontri del Pal Grande, del Pal Piccolo e del Freikofel per cui ottenne in riconoscimento del valore dimostrato una Medaglia d'argento al valor militare.

Onorificenze

Alla bandiera

  Ordine militare di Savoia Fronte italiano 1915-1918
  Medaglia d'argento al valor militare Carnia 24 maggio 1915 - 6 novembre 1917
  Medaglia d'argento al valor militare
  Medaglia d'argento al valor militare
  Medaglia d'argento al valor militare
  Medaglia di bronzo al valor militare
  Medaglia di bronzo al valore dell'esercito Alto e medio Friuli 6 maggio - 15 giugno 1976
  Croce d'argento al merito dell'esercito

Note

A differenza degli altri Battaglioni Alpini il Val Tagliamento degli ultimi decenni (1976-1992) conserva il numero 11 nel tondino del fregio che, però, non rappresenta il numero di Reggimento (in quel periodo soppressi) ma quello del “11° Raggruppamento Alpini da posizione”.

Altre particolarità del Battaglione sono i soprannomi. Per un periodo, durante la transazione dalla specialità di "Battaglione di posizione>>>Alpini di posizione>>Alpini d'arresto" il reparto (come gli altri di questo tipo) passa dal copricapo tipo bustina al cappello d'alpino senza nappina e con fregio della Guardia alla Frontiera al cappello d'alpino tradizionale. Dagli altri alpini, quindi, la specialità viene soprannominata "la vidua" (la vedova) proprio perchè il cappello è mancante dal contrassegno distintivo, la penna, delle altre truppe alpine. Altro nomignolo è "Pibigas" anche qui derivante dal fatto che il fregio assomiglia molto a quello di un marchio utilizzato sulle bombole di gas del periodo. Più avanti, invece, il soprannome più usato è quello di "talpe" o "talponi" dovuto al fatto che l'attività del corpo è prevalentemente in caverna quindi a risaltare il fatto che i suoi appartenenti assomigliassero a talpe che vivevano sottoterra.

Voci correlate

Collegamenti esterni