Árpád Weisz
Árpád Weisz, sovente italianizzato in Arpad Veisz secondo i dettami dell'autarchia fascista (Solt, 16 aprile 1896 – Auschwitz, 31 gennaio 1944), è stato un calciatore e allenatore di calcio ungherese.
Árpád Weisz | ||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex calciatore) | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1926 - giocatore 1940 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Biografia
Figlio di due ebrei ungheresi, Weisz fu giocatore di livello medio-alto: giocò per la propria nazionale, anche alle Olimpiadi del 1924, e come calciatore semi-professionista tra Ungheria, Cecoslovacchia, Italia e Uruguay.
Come allenatore, dopo gli apprendistati in Sudamerica e all'Alessandria, raggiunse la fama con la vittoria del titolo italiano alla guida dell'Ambrosiana – oggi Inter – nella stagione 1929-1930, la prima disputata a girone unico. Lo scudetto vinto con la squadra nerazzurra fece di Weisz, allora trentaquattrenne, il più giovane allenatore a laurearsi campione d'Italia, record tuttora imbattuto.[2] Nel periodo di permanenza a Milano fu lo scopritore di Giuseppe Meazza.
Nel 1930 fu co-autore con Aldo Molinari di un famoso (all'epoca) manuale, lI giuoco del calcio, testo all'avanguardia rispetto ai dettami "inglesi" del tempo.[2]
Negli anni successivi allenò il Novara e il Bari, passando poi nel 1935 al Bologna, squadra con la quale conquistò i campionati 1935-1936 e 1936-1937. Coi rossoblu nel 1937 vinse a Parigi anche il Torneo dell'Esposizione Universale (le coppe europee erano ancora di là da venire), imponendosi con un secco 4-1 sul Chelsea.
In seguito alla promulgazione delle leggi razziali, istituite nel 1938 dal regime fascista al potere in Italia, Weisz dovette lasciare prima il lavoro e poi il Paese, riparando insieme alla moglie Elena (nata Ilona Rechnitzer, pure lei ebrea ungherese) e ai figli Roberto e Clara a Parigi.
Dopo pochi mesi, la famiglia Weisz si trasferì nel piccolo paese di Dordrecht, nei Paesi Bassi, dove Arpad allenò con risultati eccezionali la piccola squadra locale del DFC. In seguito all'occupazione tedesca dei Paesi Bassi, i Weisz vennero dapprima rinchiusi in campi di lavoro e, successivamente, deportati nel campo di concentramento di Auschwitz, dove trovarono la morte nel 1944.
Di fatto dimenticato e caduto nell'oblio per quasi sessant'anni,[2] solamente nel gennaio 2009, su iniziativa del Comune di Bologna, è stata posta una targa in sua memoria sotto la torre Maratona nello Stadio Dall'Ara.[3] Il 27 gennaio 2012, in occasione della giornata della memoria, è stata posta una targa anche allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano, per ricordare l'allenatore del terzo scudetto nerazzurro. Il 15 gennaio 2013 gli è stato dedicato il quarto di finale di Coppa Italia tra Inter e Bologna, coi giocatori delle due squadre che sono entrati in campo con una maglietta commemorativa.[4]
Palmarès
Allenatore
Competizioni nazionali
Competizioni internazionali
- Bologna: 1937
Note
- ^ Marani, Dallo scudetto ad Auschwitz
- ^ a b c Stefano Olivari, Arpad Weisz e la brava gente, in blog.guerinsportivo.it, 15 gennaio 2013.
- ^ Massimo Vitali, "Weisz, scusa". Lo uccise il nazismo, era un grandissimo. (PDF), in il Resto del Carlino, 28 gennaio 2009.
- ^ Milano e Bologna ricordano Arpad Weisz, in comune.milano.it, 15 gennaio 2013.
Bibliografia
- Matteo Marani, Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo, Roma, Aliberti, 2007, ISBN 978-88-7424-200-9.
Collegamenti esterni
- (EN) Dati su Rsssf.com
- Weisz, l'ebreo che fece grande il Bologna
- Un trofeo per Weisz
- Weisz, l'allenatore che finì ad Auschwitz
Template:Nazionale ungherese Olimpiadi 1924
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8562739 · ISNI (EN) 0000 0000 4532 1810 · SBN IEIV047720 · LCCN (EN) no2007030561 · GND (DE) 132980770 · BNF (FR) cb15606891p (data) · NDL (EN, JA) 032458807 |
---|